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  Poesie tratte da  "Il sole di marzo"    Ins.Maria Russo

 

Il sole di marzo

Un monotono scrosciare
in un grigio mattino
trafitta è, l'arida terra
gli alberi intristiti
dal lungo e freddo inverno
che stenta a non morire
e pare voler dire
che sole ancor non si vedrà
Come d'incanto appare
nel ciclo tra le nubi
s'affaccia con timore
il pallido sole
illumina il creato
tinge di verde i colli
risveglia le corolle
dei timidi fiori
Poi come in un sogno
torna l'azzurro cielo
ridesta dal torpore
squarcia il bianco velo
è un regno di colori
accessi ed iridati
rinasce ognor la vita
e scalda i cuori amati

 

 

Rosa d'inverno

Timida, incerta
ti apri alla vita
non desti scalpore
non susciti ardore
nessuno ti coglie
non saldi l'amore
rimani sul cespo
incolta e avvizzita
con fare pietoso
ti pieghi alla vita

 

 

Primavera

Al finir della notte
spunta il dì
l'inverno stanco
chiude la sua porta
il fanciullo si desta
dal suo sonno
apre le braccia
accoglie il nuovo sole
le zolle odorose
di rugiada
inondano
di luce e di profumi
le piante
si rivestono di nuovo
s'adornano
di gemme variopinte
le farfalle
volteggiano nell'aria
emanando
delicate sensazioni
primavera!

 

 

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