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REGGIO CITTÀ  Home Page

Nome battesimale di etimologia e di genesi incerte, controverse, fin dall’antichità classica. Secondo una versione, da un etimo grec. “regnumi” quindi frattura faglia litoclassica, con il significato di città dello stretto (Hesiod. apd. Diod. IV 85; Strab. VI 258) (latino Regium).

Stando a più recente intendimento, la genesi onomastica di Rhegion andrebbe ricercata in altro verbo greco: reo, scorro, con valore idronimico “presso il fiume”. Fu fondata dai calcidesi di Eubea nell’VIII sec. a. C.

La città venne, in antico, chiamata Ausona Chiran (Diod V 7 VIII 23,2) evidentemente perché fondata su uno strato etnico preellenico, e per sua posizione geografica di sentinella avanzata del Chersoneso Bruzio; sita in estremità appendicolare del “corno d’Ausonia” a specchio del Bosforo d’Italia, venne indicata anche come ahrotèriontes Hitaliae (Thucid VI 44.2)

Oggi Reggio di Calabria rappresenta il più popoloso e importante centro urbano della Calabria.

Capolinea delle ferrovie, ionica e tirrenica, e testa di ponte da e per la Sicilia.

La storia è densa di eventi, testimone di grandi splendori e di immani calamità.

Fondata verso la metà dell’VIII sec. a. C. ad opera di coloni calcidei d’Eubea, e di profughi messeni peloponnesiaci, sul sostrato di pregresso stanziamento indigeno, la città trasse ordinamento amministrativo e politico dalla costituzione di Caronda, con la istituzione di un governo oligarchico, destinato a venire presto in conflitto con la classe democratica di stirpe messanica.

La sequela delle tragiche vicissitudini che colpirono Reggio dall’antichità classica ad oggi, ha fatto sì che scarse siano le testimonianze superstiti del suo travagliato passato. Ma bastano le reliquie ancora in luce delle Mura Greche alle Terme Latine per decretare la gloria della splendida città della “Fata Mergana” ossia di quella che è stata definita “Regina dello stretto”.

Zona archeologica: tutta l’area della città, con le sue adiacenti frazioni e con i suoi rioni suburbani, può considerarsi zona archeologica. Fra i ritrovamenti, vestigia di stanziamento preistorico dell’età neolitica presso il torrente Calopinace: mura greche, resti di possente cortina (cinta urbica) a blocchi calcarei megalitici in doppia assise e struttura isogoma, pertinente alla precinsione dell’antica colonia calcidica (IV sec. a. C. specie in via Marina e sulla Collina degli Angeli). Tempietti arcaici, resti  (VI sec. a. C. in via Torrione). Tempio di Diana Fascelide, avanzi dello “Stylobates” del grandioso edificio di età greca del periodo classico (V sec. a. C.) Reliquie di alto Tempio Greco di inidentificata titolarità pure risalente ad età classica (V sec. a. C. al Vicolo Gruso Laboccetta). Odeon Ellenistico (sala accanto al teatro per prove) avanzi del complesso (IV - III sec. a. C. in via Torrione) Terme Latine; cospicui avanzi di magnifici complessi balneari romani, di età imperiale, in via Marina (Piscina Ellitticam, Calidarium, Scalee), Pavimentazione musiva a tessere bianche e nere. Reliquie statuarie e decorative. Frammenti di iscrizioni epigrafiche ecc.

Necropoli antiche  (reliquie) in diversi settori della città e delle sue pertinenze (Area del Museo, Rione Scordo, S. Caterina, Pentimele, Modena etc.).

Antichità Varie - in diverse zone dell’abitato in località suburbane. Reperti archeologici vari custoditi presso il Museo nazionale della città.

Museo Nazionale - (In Piazza G. De Nava) Maesto e funzionale plesso edilizio sorto a decorrere del 1964 (rielaborato specialmente il senso direzionale dell’itinerario attraverso le sale del pianterreno). Esterno di stile 900 con medaglioni emblematici delle antiche colonie megnogreche.

Interno con vasti e luminosi ambienti e ampi sotterrani per  la conservazione del materiale archeologico ed artistico: Archeuteca - Numismatica - Pinacoteca - Biblioteca - Uffici.

Numerose suppellettili protostoriche litiche, metalliche, fittili.

Reliquie dell’età della Pietra, del Rame, del bronzo, del ferro provenienti da Grotte, Necropoli, da varie zone della Calabria.

Collezioni archeologiche di età arcaica, classica, Ellenistica.

Esemplari coroplastici vascolari e terrecotte varie. Iscrizioni epigrafiche, tabelle metalliche e fittili, collezioni numismatiche ecc.

Cattedrale Metropolitana: grande edificio di culto (il più vasto edificio chiesistico moderno della Calabria, consacrato e inaugurato il 2 settembre 1928) eretto su progetto dell’architetto Padre Carmelo Angelini, dopo il crollo della vecchia Cattedrale. Molti sono gli edifici di culto esistenti in città i quali possiedono opere d’arte di cospicuo valore: pitture, sculture marmoree, lignee; opere di insigni artisti regionali e locali di varie scuole.

Tempio di S. Giorgio della Vittoria (Sul corso Garibaldi) Santuario votivo dei Caduti di Guerra. Edificio di “stile 900” in pietra di Carso, con architetture, sculture e motivi decorativi originali di stampo modernistico (Arch. G. Antore) Interno di solennità claustrale; S. Giorgio ; gruppo equestre di G. Barca - Madonna di Pompei, olio di Natale Cesareo, scuola napoletana 800, discepolo di Noccerone, nativo di Monteleone Cal. oggi Vibo Valentia. Sul sacrato, statua marmorea seicentesca dell’Angelo  Tutelare a. 1637. Sull’altare, suggestivo Crocefisso e Medaglione Eucaristico, opera di P. Bettinelli (a. 1969).

Esistono in città vari palazzi gentilizi, tele e statue  marmoree erette in onore di illustri cittadini o conterranei distintisi nelle lettere, nella musica e nella poesia.