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ARCHEOLOGIA DELL'ARCHITETTURA IN CALABRIA: IL MONASTERO DI S. ELIA "VECCHIO" A CURINGA(CZ)

IL MONASTERO: LA STORIA ED IL TERRITORIO

II monastero di S. Elia "Vecchio"  si trova in località Corda (a circa 400m s.l.m.), pochi chilometri dopo il pae­se di Curinga, sopra una grande radura sulla quale affiorano banchi rocciosi , è protetto a nord da una fitta pineta, mentre dagli altri lati si affaccia su una verde e pro­fonda vallata, ai piedi della quale scorre il fiume Turrina. L'ampio panorama che si gode dal S. Elia comprende buona parte del golfo di S. Eufemia e quindi della piana di Lamezia, da sempre una zona strategica importantissima, essendo il punto più stretto per l'attraversamento della Calabria dallo Ionio al Tirreno (la distanza tra i due mari è di circa trenta chilometri, e la cresta di displuvio si abbassa fino a 280 m s.l.m.). Non mancano quindi sia sulla costa, sia nell'interno, testimonianze delle varie frequentazioni che si sono succe­dute fin dai tempi più remoti. Il monastero recentemente è stato oggetto di una serie di studi tra i quali una campagna di scavi archeologici, un convegno di studi ed il parziale restauro. Questo lavoro ha inteso apportare un contributo alle ricerche già svolte, esaminando la struttura da un punto di vista insolito per la Calabria, e cioè quello della stratigrafia muraria. La storia del S. Elia "Vecchio" si ricostruisce molto male attraverso le pochissime fonti scritte, ma con la lettura stra-tigrafica delle murature (che ha permesso la ricostruzione di una cronologia relativa con varie fasi edilizie caratterizzate da tipologie murarie differenti), e con i vari confronti con analoghe strutture di contesti italiani e stranieri (anche per quanto riguarda gli elementi architettonici), è stato possibi­le formulare una attendibile cronologia assoluta delle varie fasi del monastero.

Eugenio Donato