Non un 16
luglio come tanti altri, ma un giorno da ricordare e da
annoverare come data importante. Sono trascorsi 70 anni da
quel 16 luglio 1951 quando l’ allora Chiesa del Carmine
assurse per bolla pontificia a Santuario Diocesano,
essendo Priore di allora Antonio
Panzarella, padre dell’ attuale priore.
Il Parroco
di Curinga don Pino Fazio nella breve introduzione e nel
salutare il Vescovo Mons. Giuseppe Schillaci ha ricordato
i Santuari Mariani della nostra Diocesi sottolineando
quanta devozione il popolo ha per questi luoghi.
S.E.Mons.
Giuseppe Schillaci ha brevemente salutato le autorità e ha
iniziato il rito religioso, concelebrato assieme a: Don Pino
Fazio, don Franco de Cicco, padre Franz Villica,
don Giuseppe Critelli, padre Mario Alfarano,
don
Alessandro Baglio.
Al termine della intensa cerimonia il prioreGiovambattista Panzarella nelricordare la sua missione al servizio della congrega e
ricordando bei momenti degli ultimi decenni si è lasciato
prendere dall’ emozione ricordando l’ allora priore Antonio
Panzarella al quale come ricordavamo lo legava un profondo
legame affettivo e familiare. Il priore
Giovambattista Panzarella , ha porto il suo
saluto ringraziando tutti gli intervenuti, in particolar modo
S.E. Mons. Giuseppe Schillaci vescovo di Lamezia Terme,
il Sindaco di Curinga dott. Vincenzo Serrao; il capitano
dei carabinieri di Girifalco Felice Bucalo; il comandante
della polizia municipale di Curinga Salvatore Fruci; il
presidente dell’ Azione Cattolica Toni Augruso; la
Confraternita dell’ immacolata rappresentata da Nicola Diaco;
la ministra del Terzo’ Ordine Francescano, Eleonora
Perugino; la priora del Terzo ‘Ordine Carmelitano
Antonia Mancari e molte altre personalità di associazioni
intervenuteall’ importante celebrazione. Lo splendido
Stellario in oro è stato realizzato dall’ orafo Gerardo
Sacco, che nel 2001 ha realizzato le magnifiche corone che
ornano la statua della Madonna del Carmine e del Bambino Gesù.
L’ oro e i contributi in denaro sono stati offerti generosamente
dai fedeli curinghesi e da migliaia di nostri concittadinichevivono in molte parti del mondo e che ancora
sentono lo stretto legame affettivo che li lega alla terra natia
.