Molto
interessante e ricco di spunti anche inediti, l’incontro che si
è svolto nella Chiesa Madre di Curinga, nel tardo pomeriggio del
giorno 28 novembre, subito dopo la S Messa della novena in onore
del Santo Patrono Sant’ Andrea. La conversazione promossa
dal il sito web
www.curinga-in.it, assieme alla parrocchia di Sant’
Andrea Apostolo di Curinga e con il patrocinio dall’
Amministrazione Comunaledi Curinga , ha proposto la
figura, ancora poco conosciuta del “Protocletos” il primo
chiamato, come lo definisce la Chiesa Ortodossa.
Il Tema dell’
incontro “Sant’ Andrea tra Oriente ed Occidente” ha
aperto orizzonti storici, culturali, religiosi, filosofici molto
stimolanti e avvincenti. L’incontro coordinato da Cesare
Natale Cesareo direttore del sito
www.curinga-in.it che dal 2006 con la sua passione, cerca
di valorizzare il territorio e le risorse culturali presenti a
Curinga; il sindaco di Curinga dott. Vincenzo Serrao nel
salutare gli intervenuti,ha sottolineato come conoscere
e approfondire la figura del nostro Santo Patrono, con
iniziative come queste, possa far riscoprire il santo “quasi
dimenticato” rilanciandone la sua venerazione.
Don Pino
Fazio parroco della comunità curinghese, nel suo saluto ha
ricordato come Sant’ Andrea dopo essere stato discepolo
di Giovanni il Battista, diviene apostolo di Gesù
e lo segue divenendo quell’ anello di congiunzione privilegiato
tra Gesù e il mondo, grande evangelizzatore e comunicatore;
segue il Maestro, divulga nel mondo la sua parola e il suo
insegnamento e ne accetta il martirio.
Cesare Natale
Cesareo,
ha fatto un breve excursus sulla vita del Santo, ricordando che
in alcuni scritti, vengono narrati i suoi viaggi verso i paesi a
nord ed ad Oriente della Palestina, la sua fama che si amplifica
anche grazie agliAtti di Andrea
(apocrifi). Andrea è Santo
patrono della Scozia,
della Russia,
della Romania,
dell'Ucraina,
della Grecia
e della
Prussia.
Interessante anche la
raffigurazione della singolare crocead “ X “ che
appare in molte bandiere nazionali . Un accenno anche alle
reliquie del Santo sparse in Europa e nella cattedrale
di San Giorgio in Costantinopoli (sede
del patriarcato della Chiesa Ortodossa)
.
Nel presentare quindi il relatore Salvatore Mongiardo il
coordinatore Cesareo, non poteva esimersi dall’ elencare
alcuni dei suoi scritti spesso
autobiografici che indagano l'umano destino e le cause profonde
della violenza .
Fare una sintesi della relazione del dott. Salvatore
Mongiardo ci sembra molto riduttiva e sicuramente sarebbe
incompleta e penalizzante, poiché molti sono stati i riferimenti
storici, geografici, filosofici, etici e religiosi supportati da
fonti ben precise e agganci, che alcune volte sono sembrati
azzardati, ma supportati da una solida preparazione e visione
globale della storia, nelle sue più recondite pieghe.
Ne è usciata una visione non idealizzata del primo apostolo
Sant’ Andrea, ma una figura proiettata tra due mondi, tra
due culture, realtà e situazioni storiche, legate alla solida
esperienza terrena, sublimata e trascendentale nell’ ultimo atto
della sua vita, abbracciando una croce ad “ X ” lettera
greca (khi) , come simbolo della luce che unisce cielo e terra,
come la giunzione di una V (discesa celeste) e una
Λ
(elevazione terrena).