tra Matera e la
Sesta Edizione di Ali sul Mediterraneo.
Matera, 02 maggio
2019
Matera
capitale europea della cultura 2019, ha accolto nella
prestigiosa sede dell’Università della Basilicata, l’
associazione Aliante Mediterraneo, in occasione del
gemellaggio
culturale tra due regioni di un profondo sud, Calabria e
Basilicata,che vogliono attraverso interessi
culturali comuni , diventare protagoniste nel panorama culturale
nazionale tramite le proprie risorse culturali, ambientali e
nella valorizzazione del cibo .
La sesta edizione del
premio Ali sul Mediterraneo ha voluto scegliere Matera
e la Basilicata attraverso un gemellaggio culturale per
dare giusta visibilità anche in ambito internazionale a storie
, personaggi , creatività di eccellenze della cultura lucana,
inserendo nella rosa delle nomination, nomi prestigiosi, che al
di là delle pergamene e dei premi ricevuti, danno lustro alla
propria terra attraverso una identità schietta e originale :
Mariolina Venezia scrittrice, Antonio La Cava con il
biblio/motocarro, Prof.ssa Paola D'Antonio per i suoi
studi e il suo impegno verso il territorio e il maratoneta
Capezzera Girolamo.
Una giornata intensa per la nutrita delegazione guidata dal
presidente dell’ associazione Aliante Mediterraneo Nico
Serratore e, dallaDirettrice
artistica Cristina Medaglia ; nella mattinata gli
interventi della prof. Paola D'Antonio docente di
Paesaggio, Ambiente e Verde Urbano, del Dipartimento Culture
Europee ,che ha dato il benvenuto agli ospiti
puntualizzando come tali incontri ed eventi, possano
trasformarsi in stimoli per una crescita reciproca, in un’
ottica di grande rispetto e condivisione di obbiettivi comuni.
Il presidente del premio Ali sul Mediterraneo , Nico
Serratore, nel ringraziare Matera della sua
accoglienza, ha voluto sottolineare come questi gemellaggi non
sono fini a se stessi e non finiscono nell’ arco di un momento,
pur bello e significativo, ma si concretizzano nel tempo
lasciando un clima di collaborazione continua che si rinnova
continuamente.
La mattinata
non poteva non concludersi che con il Gemellaggio dei
Sapori
, tra l’ Associazione Provinciale cuochi Catanzaro e l’
Associazione Provinciale cuochi Matera , un momento
questo nel quale, con la preparazione di due piatti della più
genuina tradizione popolare, due territori si sono completati
armonicamente, tra una zuppa di legumi , la CAPRIATA,
piatto materano e, un piatto di trippa il MORSELLO con
la pitta, piatto catanzarese. Gli chef questa volta, non hanno
dato sfogo alla loro creatività e al loro intuito che li ha resi
stellati, ma si sono affidati alle cose semplici, che con
equilibrio e con la stessa perizia che avevano le nostre nonne,
hanno riproposto magistralmente le due eccellenze che ci hanno
riportato ai sapori e ai profumi di una volta. Li ricordiamo con
piacere , sperando di rincontrarli ancora. Per l’
Associazione Cuochi provincia di Matera:Battista
Guastamacchia, Carlo Montano, Antonio Scalera, Antonio Farella
,Emanuele Mele; per la Calabria Associazione Cuochi
provincia di Catanzaro:Domenico Origlia, Giuseppe
Cavaliere, Antonio De Fazio, Antonio Godino, Salvatore Furleo,
Luca Caligiuri, Davide Fermino, Fabrizio Astorino, Antonio
Rocca.
Molto significativo l’ intervento della
rappresentante
regionale di Slow Food,Elena Andricciola, che ha
sottolineato come Slow Food, presente ormai in oltre 150 paesi
in tutto il mondo, vuole dare giusto valore al cibo e si impegna
fattivamente alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’
ambiente
Nel pomeriggio,
consegnate le nomination delle quali abbiamo già parlato, il
momento ufficiale con le istituzioni e la consegna di due
splendidi piatti in ceramica
realizzati dalle
sorelle Mellace di Squillace. Il primo magnifico
piatto, al comune di Matera nelle mani dell’ Assessore alla
Cultura
Giampaolo D’Andrea , in
rappresentanza del sindaco Raffaello De Ruggero
, il secondo piatto
al rettore dell’ Ateneoprof.ssa Aurelia Sole,
ritirato dal prof. Nicola Cardinale, presente inoltre ilPresidente della fondazione Matera Basilicata
Salvatore Adduce.
Negli
interventi è emersa la volontà e la necessità di coinvolgersi a
livelli politici e istituzionali, troppo spesso, infatti, il
regionalizzarsi ha significato chiudersi nei propri ambiti e non
aprirsi a esperienze nuove e positive. Ogni incontro come quello
di questi giorni lascia traccia di se e arricchisce sempre l’
interlocutore.
Ben vengano
queste aperture, queste nuove avventure, questi voli che aprono
lo sguardo e la mente verso orizzonti culturali sempre più ampi
.