Presentazione del Codice Romano
Carratelli
Manoscritto cartaceo di fine ‘500 che
rappresenta ed illustra il problema della difesa
della zona costiera di Calabria
Maida, 13 marzo
2018
A nome dell' associazione culturale La Lanterna ho il piacere di
invitarvi a partecipare alla presentazione del Codice Romano
Carratelli che avrà luogo sabato 17 marzo alle ore 18,00 nei
locali della biblioteca scolastica di Maida.
Interverranno: la prof.ssa Giorgia Gargano docente di Materie
letterarie ed ispettore onorario per i beni numismatici della
Calabria, la prof. ssa Giovanna De Sensi, ordinario di Storia
greca all'Università della Calabria, l'on. avv. Domenico Romano
Carratelli proprietario del Codice " giudicato
dalla stampa e dagli studiosi come la scoperta storico-culturale
più importante della Calabria dopo i Bronzi di Riace e per cui
la Regione Calabria ha chiesto all’UNESCO la iscrizione nel
registro della “MEMORIA DEL MONDO”. Wikipedia
Un appuntamento di grande interesse. Certo della vostra
presenza, vi ringrazio anticipatamente e vi invio cordiali
saluti
Leo Greto Ciriaco
Una
breve descrizione del codice
"si tratta di uno splendido manoscritto cartaceo di fine ‘500
che rappresenta ed illustra il problema della difesa della zona
costiera di Calabria Ultra attraverso la raffigurazione delle
sue città fortificate, dei suoi castelli, delle sue torri e del
suo territorio. In particolare vi vengono riportate le tipologie
e le caratteristiche delle torri esistenti ed in costruzione
individuando, altresì i luoghi ove era necessario la costruzione
di nuove torri per le quali viene redatto il progetto ed
indicata la possibile spesa. La rappresentazione delle torri è
corredata da note illustrative minuziose e descrittive dei
luoghi, dei posti, delle distanze, delle tipologie costruttive,
dei costi, dei torrieri e dei cavallari oltre talvolta accenni
ai Signori del posto, a chi ne aveva ordinato la costruzione
nonché ai costruttori e quindi ricche di notizie assai utili
agli studi per i necessari riscontri documentali
Del Codice non si conosce, allo stato, il nome
dell’autore: ma di esso molto si discute e sono state avanzate
alcune ipotesi. Si può ragionevolmente pensare che l'opera,
miracolosamente riapparsa dopo oltre quattrocento anni, sia
rimasta ignota in quanto copia unica e secretata dal Governo
Vicereale del Regno di Napoli per motivi di sicurezza. Il
Codice, e per esso i 99 acquerelli, sono una scoperta assoluta e
suggestiva, quasi fotografica, di un tempo storico di cui non
avevamo se non qualche raro ed occasionale disegno e
rappresentano pertanto la più antica iconografia di cui può
disporre la storiografia calabrese per il territorio costiero, e
non solo, della Calabria Ultra". Prof. Saeli
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