Bellissima festa in onore d San Giovanni Bosco
a San Salvatore di Curinga
Curinga, 00 febbraio 2018
“Don Bosco ritorna” come dice un canto dedicato a Lui , Don Bosco e la sua festa sono ritornati anche in questo piccolissimo lembo d’Italia a all’ estremo sud della penisola oltre 1200 da Castelnuovo d'Asti, dove il santo nacque il 16 agosto 1815 e da Torino dove morì 31 gennaio 1888.
Don Bosco e la sua festa sono ritornati a San Salvatore, una delle contrade dell’ alta collina curinghese, dove, da oltre 32anni dal lontano 1986, anno in cui il parroco di allora, Padre Giovanni Cosentino insieme all’ avv. Vito Cesareo, hanno ripreso questa devozione partita da lontano, ripercorrendo e rinnovando una storia di fede, legata a questa comunità che si esprimeva in una importante e bella icona votiva, fatta costruire da Suor Vincenzina De Simone nel lontano 1937 ; oltre 70 anni fa.
La comunita di San Salvatore, si è stretta partecipando con devozione, alla suggestiva e importante celebrazione eucaristica, presieduta dal parroco di Curinga don Pino Fazio. Numerosissime le persone giunte da Curinga centro , da Acconia e da San Pietro a Maida che non hanno voluto mancare alla festa in onore del Santo
L’avv. Vito Cesareo, responsabile Regionale per la Calabria degli ex Allievi Salesiani e Responsabile uff stampa dei Salesiani della Calabria, nel corso di una breve presentazione, ha portato alla comunità di San Salvatore, i saluti della famiglia Salesiana Calabrese; in un breve intervento don Franco Cittadino, assistente degli ex allievi salesiani di Lamezia, ha sottolineato il significato profondo di essere e di sentirsi legati al santo dei giovani. l’ Eucarestia,è stata animata dal “Coro Don Bosco” diretto dal maestro, Giovambattista Gullo.
Al termine della celebrazione, il quadro del santo, è stato portato in processione attraverso il borgo, accompagnato, dalla banda del maestro Pino Furciniti, che ha intonato brani che hanno riscaldato una serata rigida e serena, nella quale, una super luna ha fatto da cornice inaspettata. I fuochi d’artificio hanno degnamente concluso la coinvolgente processione, nella zona alta della contrada illuminata a giorno, dove è stata realizzata una bell’ icona dedicata a Maria Ausiliatrice.
Intenso momento di calore umano, il consueto ritrovarsi a tavola difronte ad un eccezionale piatto di pasta e ceci, cotti allo scoppiettante focolare e a seguire fagioli rossi, nicatole, pop corn, tutto rigorosamente a Km 0, compreso l’eccezionale vino novello e le dolcissime torte. Un grazie come sempre ai padroni di casa Domenico Rondinelli e la gent/ma signora, al “Priore” Francesco Rondinelli e signora, che come ogni anno si sono distinti per ospitalità e per quel saper mettere tutti a proprio agio, tra parentesi quest’ anno a tavola eravamo almeno 130 persone, un plauso anche alle tante signore di San Salvatore che si sono prodigate affinchè la festa fosse una vera festa
Non possiamo dimenticare uno degli organizzatore e animatore della serata in onore di San Giovanni Bosco : Nicola De Sando, presidente dell’ omonima Associazione insieme agli associat,i che si sono impegnati in maniera impeccabile per la riuscita della festa. Da notare, che anche l’ amministrazione comunale era presente con il vicesindaco Partrizia Maiello e l’ assessore Toni Maiello . La festa è stata allietata da musiche tarantelle canti che hanno reso ancora più gradevole la bellissima serata.
Appuntamento al prossimo anno quando Don Bosco sarà nuovamente presente a San Salvatore e nel cuore dei suoi abitanti.
Cesare Natale Cesareo