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Chiarimenti relativi al ruolo idrico anno 2016

 

 

Curinga, 27 settembre 2017

    Il presente si rende necessario per un doveroso chiarimento in merito alle contestazioni, apparse di recente sui social, relative alle bollette del servizio idrico anno 2016; tali contestazioni sono chiaramente prive di qualsiasi fondamento poiché non è assolutamente vero che “la metodologia di calcolo avrebbe determinato un’illegittima lievitazione dell’importo indicato come dovuto per il consumo di acqua”. Quest’anno, infatti, nulla è cambiato a livello di calcoli rispetto agli anni precedenti.

    Più precisamente, da sempre i letturisti si recano sul territorio comunale, presso le utenze, nella primavera (marzo/aprile) dell’anno successivo a quello di competenza (per esempio le letture relative al consumo anno 2015 sono state effettuate nella primavera dell’anno 2016).

Sulle fatture viene indicata la data del 31 dicembre dell’anno del ruolo di riferimento (riprendendo l’esempio di cui sopra “il 2015”) ma il calcolo è relativo sempre e comunque a 12 mesi, vale a dire dalla primavera dell’anno 2015 alla primavera dell’anno 2016.

   Relativamente al consumo dell’anno 2016, oggetto di contestazione, tale procedura non è affatto cambiata, poiché l’unica differenza “formale” consiste nel fatto che sulle bollette anziché indicare la data del 31.12.2016, è stato indicato il giorno dell’anno 2017 in cui i letturisti hanno effettuato la lettura presso le utenze e ciò perché quest’anno, per la prima volta, i consumi sono stati rilevati tramite computer palmare, che ha consentito di rilasciare le ricevute agli utenti. In altri termini, anche quest’anno i mesi sono 12 come sempre e non sedici come sostenuto. A dimostrazione di ciò basta considerare che:

1)    l’ammontare del ruolo dell’anno 2016, non differisce da quello del 2015;

2)    la quota fissa del canone è sempre la stessa, cioè pari ad € 8,37.

 

    Si evidenzia inoltre che non è assolutamente corretto l’esempio riportato secondo cui “se sono stati consumati 100 mc in ogni quadrimestre …., tutti i metri cubi consumati vanno contabilizzati nella prima fascia tariffaria (€ 0,30/mc)”.

Il calcolo, infatti, viene sempre effettuato tenendo conto del consumo annuo, vale a dire i primi 100 mc vengono calcolati ad € 0,30, i secondi ad € 0,36 e così via (come avviene anche per i consumi del gas, dell’energia elettrica, ecc.. in caso contrario, non avrebbero senso i conguagli).

Del resto l’articolo 21 “Accertamento dei consumi” esplicitamente stabilisce, al comma 2, che la fatturazione avverrà sulla base dell’acqua effettivamente consumata mediante l’applicazione delle tariffe idriche approvate (annualmente) dall’Amministrazione comunale.

Con riferimento invece all’articolo 44 del regolamento comunale, pure citato nella predetta contestazione, si sottolinea che lo stesso attiene al pagamento del canone e dei consumi fissando al comma 1 l’obbligo del pagamento dei canoni e dei consumi, mentre  il comma 3 si riferisce esclusivamente al pagamento del canone, infatti testualmente recita: “il canone quadrimestrale per utenza verrà pagato al Comune in seguito ad emissione di apposito bollettino secondo le modalità fissate dallo stesso”.

    La lettura quadrimestrale rimane sicuramente un obiettivo da perseguire per consentire ai cittadini una maggiore dilazione dei pagamenti (quattro rate anziché 2) ma dal 2010 ad oggi non è stata mai effettuata per non gravare di ulteriori costi la bolletta.

   Da quanto sopra argomentato si evince che le obiezioni sollevate in merito a presunte illegittimità del ruolo idrico 2016 risultano destituite di ogni fondamento.

  

L’Amministrazione Comunale

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

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