Riflessione sulla presente drammatica emergenza idrica.
Curinga, 31 ottobre 2016
Se è vera l’affermazione che al peggio non c’è mai fine, allora noi stiamo osservando quotidianamente il raggiungimento di nuove vette, che purtroppo si riflettono in maniera drammatica sulla vita quotidiana dei nostri concittadini.
Fino a qualche anno fa era assolutamente impensabile che si potesse da noi verificare un problema di approvvigionamento idrico in tal misura e intensità.
Problema che è stato affrontato sin da subito con l’approssimazione, lentezza e superficialità che sin da subito contraddistinse questa compagine amministrativa.
Nonostante questa problematicità sia passata dall’essere ciclica, all’essere quotidiana, fino ad ora non abbiamo sentito una proposta la quale avesse in oggetto un intervento concreto per la risoluzione definitiva dell’annosa emergenza idrica, il che appare strano vista la più volte rivendicata competenza in materia dei nostri amministratori.
L’unica cosa che abbiamo ascoltato è stato tempo addietro, la famosa proposta di “Financing Project” , manifesto esemplare della totale dissonanza dell’amministrazione dai problemi reali della comunità.
Nonostante tutto rimangono le allucinanti immagini dei cittadini Curinghesi in coda con i bidoni alle fontane comunali, immagini che dal web sono tristemente paragonabili a quelle che ci provengono da Aleppo o da altri teatri di guerra in Medio Oriente. Curinga non è Aleppo fortunatamente, ma nonostante tutto restano le code alle fontane, il ripetersi della problematica e la conseguente assenza di interventi credibili. Con la politica delle “ toppe” non si va da nessuna parte, ma si rimanda solo la problematica, rischiando solamente un peggioramento della stessa.
Attendiamo con impazienza una risposta coerente e finalmente definitiva che ci possa consentire di superare il problema definitivamente.
Pasquale Ferraro