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 Curinga: Forza Italia si schiera per il No al referendum

 

 

 

Curinga, 17 novembre 2016


La data tanto attesa si avvicina e l’esigenza di spiegare le ragioni di contrarietà rispetto al cambiamento costituzionale tanto decantato diventa sempre più ragionevolmente necessaria.
“Il presupposto che ne giustifica l’ostilità affonda le radici – secondo quanto affermano l’esponente fi del territorio e amministratore comunale Giuseppe Frijia, il Vicecordinatore regionale Marta Monteleone e il Vicecoordinatore provinciale di Catanzaro Andrea Currado – in un’avversione tanto nel merito della riforma quanto nel metodo autoreferenziale adottato che ha di fatto personalizzato il referendum imponendo le proprie ragioni politiche”.
Non si tratta certo di un modus operandi politico accettabile, fonte d’espressione di uno Stato democratico, che si occupa di un tema delicato capace di incidere sugli equilibri istituzionali del Paese senza il coinvolgimento delle forze politiche presenti in campo e senza rappresentare un progetto reale di trasformazione.
“ Siamo consapevolmente dalla parte del no – proseguono – perché riteniamo si tratti di una riforma pasticciata pregiudizievole del garantismo democratico tanto amato dai Padri costituenti. Non produce nessuno dei benefici sbandierati dal premier: non c’è un vero superamento del bicameralismo ma un sistema generalizzatore di conflittualità totale; non diminuisce realmente i costi della politica; diminuisce la partecipazione diretta del cittadino alla vita politica; è una riforma priva di legittimità essendo un governo abusivo; mette in serio pericolo la sovranità popolare consegnando di fatto il potere ad una minoranza parlamentare secondo la nuova legge elettorale già varata; non contiene alcun processo di semplificazione, tutt’altro; non si propone come una riforma innovativa rafforzando sostanzialmente il potere centrale; non è opera della voluntas parlamentare ma dettata dal governo; non è scritta in maniera chiara e comprensibile; rappresenta, in ultimum, una minaccia all’equilibrio tra i poteri costituzionali”.
Il tempo sta per scadere e qualsiasi scelta elettorale decretata rappresenterà un momento di riflessione seria all’interno di ogni partito.
“Ci batteremo affinchè prevalga il No – concludono - convinti che i cittadini sapranno valutare il merito di una riforma che non rappresenta un rinnovamento del Paese, non produce sviluppo e non ne migliora le reali condizioni”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

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