Acqua.. acqu.. acq.. ac.. - a quando?
Curinga, 01 settembre 2015
Acqua! a quando? È la domanda che i cittadini di Curinga e soprattutto delle zone interessate al divieto di approvvigionarsi (Piano delle Aie, Revenzino Salice e Viale Madre Vincenzina Frijia), si chiedono ormai dal 17.08.2015 dopo l’ ’Ordinanza n. 58: Quando Curinga tornerà ad essere un paese normale dal punto di vista idrico? Come è possibile che accadimenti come questi si verificano più volte nel corso dell’ anno? L’ acqua è un bene essenziale e irrinunciabile per una comunità; evidentemente se si ripetono con puntuale regolarità infiltrazioni di sostanze nocive alla salute nell’ acque delle condutture comunali, vuol dire che i problemi non sono casuali e irrilevanti . Prendere provvedimenti idonei e radicali, vuol dire essere certi che la popolazione di Curinga, non abbia più a subire quei disagi per poter bere, lavarsi, cucinare, oltre al danno economico causato nel dover acquistare l’ acqua o fare lunghe file alle sorgenti . La speranza dei Curinghesi, è che questo problema non si rimandi alle “calende greche” e la speranza non resti come nel secolo scorso stereotipata nella poesia del Vono “La speranza de lu tamarru”, in cui le promesse diventano speranze e le speranze si trasformano in utopie .
Cesare Natale Cesareo