Concluso il Triduo della Madonna della Grazia
Curinga, 02 luglio 2015
Concluso il Triduo della Madonna della Grazia, che quest’ anno ha visto un’ affluenza eccezionale di fedeli, che ininterrottamente hanno reso omaggio alla bella statua della Madonna con Gesù Bambino in Braccio benedicente. Un susseguirsi di Sante Messe celebrate da tanti Sacerdoti della Forania e della Diocesi . Un affetto e una profonda devozione alla Madonna della Grazia che si perde nel tempo e nei secoli passati da quando la Chiesa venne Fondata presumibilmente intorno al 1531. Il Fiore in «Calabria Santa» parlando della comunità religiosa del Cenobio dice: «Professava la regola di S. Agostino; rimane disciolta nel 1653. La duchessa Ippolita Ruffo moglie di Nicola Ruffo ricostruì la chiesa delle Grazie l’anno del terremoto 1783». Una storia e una tradizione, che è radicata nei curinghesi e nelle comunità circostanti che si manifesta con pellegrinaggio a piedi (una volta a piedi nudi) per giungere al Santuario e chiedere una grazia. Interessante la tradizione che vuole che le mamme in attesa o con bambini piccoli, portino una vestina al Bambino Gesù in braccio alla Madonna. Fino a qualche anno fa la vestina veniva fatta indossare al bambinello e poi ripresa dopo aver lasciato un’ offerta, per chi ne era sprovvisto poteva essere acquistata in chiesa. Ora come allora l’indumento viene portato a casa e fatto indossare ai neonati della propria famiglia. Tradizione e fede si sovrappongono e si amalgamano creando un’ atmosfera mistica di festa popolare e di grande suggestione. Devozione dimostrata forse con ingenuità , semplicità e senza alcuna sovrastruttura. Traspare in ogni atto, in ogni gesto, in ogni canto, il trasporto totale e l’ affidarsi alla Madonna della Grazia con la genuinità e la fede di un popolo che cerca in questo gesto la forza di continuare tra le tante difficoltà che la vita riserva.
Cesare Natale Cesareo