CURINGA: ACQUA NON POTABILE.
La minoranza scopre il mancato rinnovo della convenzione per l’espletamento del servizio di autocontrollo dell'acqua destinata al consumo umano.
Curinga, 24 ottobre 2014
La potabilità è un requisito fondamentale perché l'acqua possa essere consumata e la legge stabilisce criteri ben precisi affinché un'acqua possa essere considerata “potabile“.
La disciplina sull’acqua è contenuta nel D. Lgs. 31/2001 come modificato dal D. Lgs. 27/2002 e regolamenta le caratteristiche che essa deve avere per uso umano allo scopo di proteggere la salute dagli effetti negativi derivanti da contaminazioni.
Il legislatore, a tale scopo, ha stabilito che “le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana“. Per legge è quindi fissata la VERIFICA di diversi parametri (e dei loro valori limite) di tipo fisico, chimico e microbiologico.
La verifica dei parametri microbiologici dell’acqua serve ad accertare che L’ACQUA NON SIA UN VEICOLO DI TRASMISSIONE DI MICROORGANISMI PATOGENI (batteri, protozoi, virus), responsabili di causare gravi malattie all’organismo umano; si tratta spesso di parassiti che vivono nell’intestino responsabili di varie forme di gastroenterite.
Tra le malattie più comuni trasmesse attraverso l’acqua infetta si annoverano: varie forme di enterite, tifo, dissenteria bacillare, colera, leptospirosi, tubercolosi, tetano, botulismo, amebiasi, dissenteria amebica, giardiasi, varie forme di meningiti e malattie respiratorie, poliomelite, epatite A, gastroenterite infantile.
MA, A CURINGA, LA VERIFICA DELLE ACQUE VIENE ESEGUITA? DA CHI E CON QUALE FREQUENZA?
Allarmati dall’ordinanza sindacale n.50 del 17 ottobre, con la quale si dispone la sospensione dell’acqua comunale per uso domestico a causa della presenza di Coliformi Totali (origine fecale) ed Escherichia Coli, ci siamo preoccupati di capire cosa prescrive la legge in tema di controlli sulle acque pubbliche e se il nostro Comune sia in linea a tali prescrizioni.
Il D. Lgs. 31/2001, sopra citato, prescrive l’esecuzione di controlli esterni, trimestrali, effettuati dalle A.S.P. di riferimento, in questo caso l’A.S.P. di CATANZARO e di controlli interni, per i quali se pur non viene stabilità una frequenza, devono essere tali da GARANTIRE IN OGNI MOMENTO LA SALUBRITÀ DELL’ACQUA. I controlli interni, anch’essi di regola eseguiti almeno ogni trimestre, sono effettuati dal gestore del servizio idrico integrato, ovvero dal COMUNE, direttamente, attraverso propri laboratori, ovvero attraverso la stipula di APPOSITA CONVENZIONE con altri gestori di servizi idrici.
Il D. Lgs. 31/2001, sopra citato, prescrive l’esecuzione di controlli esterni, trimestrali, effettuati dalle A.S.P. di riferimento, in questo caso l’A.S.P. di CATANZARO e di controlli interni, per i quali se pur non viene stabilità una frequenza, devono essere tali da GARANTIRE IN OGNI MOMENTO LA SALUBRITÀ DELL’ACQUA. I controlli interni, anch’essi di regola eseguiti almeno ogni trimestre, sono effettuati dal gestore del servizio idrico integrato, ovvero dal COMUNE, direttamente, attraverso propri laboratori, ovvero attraverso la stipula di APPOSITA CONVENZIONE con altri gestori di servizi idrici.
Questo è il punto: a Curinga la Convenzione per il controlli interni, pare fosse scaduta a novembre 2013 e, stranamente, all’indomani dell’ordinanza n. 50 del 17 ottobre, ovvero il 21 ottobre c.a., I NOSTRI AMMINISTRATORI, si sono prodigati di stipulare una nuova Convenzione l’espletamento del servizio di autocontrollo.
10 MESI DI TOTALE DISINTERESSE
Dieci mesi in cui il comune non ha effettuato propri controlli per garantire i cittadini sulla salubrità delle acque che sgorga dai propri rubinetti. Era necessario che un controllo dell’A.S.P. registrasse la presenza di acque INFETTE per indurre l’amministrazione a stipulare un nuovo contratto per l’espletamento dei servizi di autocontrollo? Dieci mesi in cui il comune non ha effettuato propri controlli per garantire i cittadini sulla salubrità delle acque che sgorga dai propri rubinetti. Era necessario che un controllo dell’A.S.P. registrasse la presenza di acque INFETTE per indurre l’amministrazione a stipulare un nuovo contratto per l’espletamento dei servizi di autocontrollo?
Chissà da quanto tempo i cittadini di Curinga utilizzano acque contaminate per bere, lavare il ciuccio dei propri figli, detergere la frutta che danno loro per merenda, per cucinare o lavare le stoviglie.
Un danno enorme per tutta la collettività e per la salute pubblica.
La legge prescrive che i COMUNI devono GARANTIRE LA POTABILITÀ IN OGNI MOMENTO, per questo normalmente i controlli interni vengono effettuati più frequentemente rispetto a quanto previsto dalla normativa e rispetto ai trimestrali controlli effettuati dall’A.S.P.
Il principale dovere di chi amministra è la TUTELA della salute dei propri cittadini. Con ogni mezzo ad ogni costo! Un Sindaco ed un’amministrazione che “DIMENTICANO” ciò, probabilmente dovrebbero dedicarsi ad altro.
Come cittadini prima e gruppo politico poi, non possiamo che essere amareggiati nel prendere atto del totale stato di abbandono e disinteresse su questioni di estrema importanza, da parte dei nostri amministratori. Oggi più che mai hanno dimostrato il loro grado di attenzione ed interesse verso la comunità di Curinga.
Come Gruppo Politico chiediamo con forza che vengano eseguiti controlli interni mensili su tutto il territorio. Che in linea con la trasparenza amministrativa, vengano rese pubbliche, sul sito del comune tutti i referti delle analisi di verifica effettuati dal Gestore, nonché dall'ASL.
Che dire //Curinga abbandonata purtroppo//
Il gruppo: “Il Cuore Per Curinga”
Il capogruppo: dott. Vincenzo Serrao
Il consigliere: dott.ssa Immacolata Vincenza De Nisi