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Curinga, 06 novembre 2014

 

 

 

 

In questo primo scorcio di consiliatura registro una forma non stranamente insolita di “fare opposizione”.

Non si hanno argomenti, il sottopasso ad Acconia, purtroppo, non si allaga più (!) ed allora si è in costante e continua attesa di “emergenze”, in altre parole, di fatti, ritenuti eclatanti, della più disparata specie, ma tali da poter giustificare la massima preferita “ dici male senza timore, qualcosa rimane sempre!”.

Può capitare, anche, di esaltarsi dinanzi ad una perdita d’acqua verificatasi a metà mattinata di un’assolata domenica d’agosto….(!) 

Come si ha modo di notare dagli archivi del sito, rispetto alla prima mia consiliatura do scarsissimo peso a qualsivoglia critica.

Ma sul tema specifico inerente alle varie sfaccettature sull’acqua, oggetto delle più sconclusionate e azzardate teorie degli assidui frequentatori del dizionario delle contese politiche, non riesco a stare zitto.

Non posso stare zitto perché butterei a mare una materia (risorse idriche ed uso delle medesime, gestione della risorsa idrica, organizzazione e gestione del servizio idrico) sulla quale ho impostato tutta la mia carriera professionale (trentennale), per come può evincersi dal mio curriculum consultabile sui vari siti.

Non me ne vogliano, allora, professionisti della medicina o del foro, e professionisti della politica in genere, se su detti argomenti sono costretto a dire la mia …ed a sfidarli nei modi e nelle forme a loro più congeniali.

D’altronde, sul tema, non si può rimanere indifferenti, specie riguardo alla rumorosa confusione che si rileva da quanto si legge – siti, social network, manifesti murari multicolori - con i gratuiti e dannosi allarmismi provocati.

Scusate ma non possono essere consentite affermazioni quali  “…. Chissà da quanto tempo i cittadini di Curinga utilizzano acque contaminate per bere, lavare il ciuccio dei propri figli, detergere la frutta che danno loro per merenda, per cucinare o lavare le stoviglie..”senza pensare un attimo ai danni che le medesime possono provocare.

Chi sparge tali allarmismi lo sa che l’ASP periodicamente esegue le analisi dell’acqua?   

Ieri è stata revocata l’Ordinanza di non potabilità, che vietava l'utilizzo dell'acqua per uso potabile e  alimentare (ma nulla impediva di utilizzarla per lavarsi o lavare le stoviglie con l’impiego di detergenti o utilizzarla previa bollitura), a seguito dei prelievi effettuati dall’ASP il 30 ottobre scorso e successivo Nulla Osta del 4 novembre.

Ed al Comune, a parte qualche rilievo riguardo alla campagna informativa, non penso possa muoversi alcuna critica sulle azioni esplicitate nell’immediatezza dell’Ordinanza (20 ottobre). Sono state effettuale le analisi interne  (21 ottobre) che hanno dato esito negativo (nel senso che non sono stati registrati agenti inquinanti), prontamente trasmesse all’ASP per chiederne le contro analisi.

La stessa Amministrazione tranquillizzava la popolazione con uno specifico avviso (in data 25 ottobre) e con un esauriente intervento dell’Ing. Salvatore Pellegrino,  informandola  circa le analisi effettuate dal Comune nei giorni immediatamente successivi all’Ordinanza, pubblicando addirittura la nota con cui il Responsabile del Servizio tecnico le inoltrava all’ASP sollecitando le verifiche.

Nonostante ciò, non ci si è fatto scrupoli nel fare disinformazione e creare allarme sociale del tutto gratuitamente ed inutilmente. Quale più ghiotta occasione se non le festività dei morti per sbizzarrirsi in variopinti manifesti?

Interroghiamoci, tutti… Siamo sicuri che è questo il modo di fare opposizione?

****

Pur tuttavia questa vicenda pone seri interrogativi sull’adeguatezza del personale dipendente e, in particolare, dei responsabili dei servizi, rispetto ai problemi della collettività - prioritari come appunto i controlli sulla qualità dell’acqua potabile (problematica questa di carattere strettamente gestionale) -, per la gestione dei quali sono retribuiti. 

Per questo ho nell’immediatezza coinvolto il Segretario Comunale nella qualità di coordinatore/capo della struttura amministrativa.

Ho chiesto, quindi, se corrispondesse al vero quanto denunciato circa la stipula della nuova convenzione che il SINDACO (!....gli amministratori non firmano contratti, egregio Dottore..)  si sarebbe precipitato a stipulare “…i giorni successivi all’ordinanza di non potabilità dell’acqua”.

A parte l’ironia, ho chiesto di conoscere i dettagli della gara effettuata, una verifica della “pista di controllo” del relativo procedimento amministrativo con l’indicazione di eventuali inadempienze da parte della struttura; ho chiesto delucidazioni sul perché, in presenza di tale circostanza, non sia stato utilizzato l’istituto della proroga nelle more dell’espletamento della gara.

In genere la proroga viene utilizzata per evitare soluzioni di continuità in un determinato servizio o pseudo servizio; senza del tutto entrare in merito all’accaparramento di un servizio di così modesto importo…..!.

Certo la sanzione prevista per avere omesso i controlli per quasi un anno potrebbe ammontare a 20.000,00 €. (ventimila euro). Sia chiaro: ove si verificasse tale eventualità sicuramente non sarà la  comunità a pagare ma i responsabili avranno nome e cognome.

Ho chiesto, inoltre, che venissero accertati eventuali comportamenti negligenti da parte degli uffici, nonché di sapere se è stato concordato, o almeno proposto all’ASP,  un piano comunale di autocontrollo con la medesima così come sancito dall’art. 7 delle norme citate dal “Gruppo col cuore”, trattandosi di attività riservata esclusivamente agli uffici.

Un colloquio cordiale avuto con il responsabile dell’ufficio Igiene dell’ASP mi ha fatto notare che numerose sono state le richieste di “confronto”, sempre purtroppo rimaste inevase.

Il Sindaco può avere colpe se non mette a disposizione di chi ha la responsabilità della gestione dei servizi, tecnici ed operai, le risorse necessarie per il loro funzionamento. Troppo spesso ci si trincera dietro la carenza di risorse, umane ed economiche. Non mi risulta ci sia stato ritegno alcuno nel destinare risorse finanziarie o che non ci sia stato l’impegno a reperire le risorse umane; in quest’ultimo caso, ovviamente, compatibilmente con i vincoli di legge.

Vincoli che limitano, oggi, le possibilità di movimento. Ed a proposito dei vincoli…la “carta dei vincoli” nella pratica amministrativa dovrebbe essere ben nota agli assidui frequentatori (alcuni forzati) della contesa politica…. Tema, questo, ovviamente un po’ grande per sbarbatelli vari anche se figli d’arte.

Ho chiesto anche ben altro, nel fermo proposito di andare a fondo di questa ed altre problematiche che condizionano il vivere comune.

Agli oppositori (ufficiali) dico che oltre al cuore, a volte, sarebbe opportuno utilizzare anche il cervello!

  Mimmo Pallaria

 

 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

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