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RISCHIANO di BRUCIARE VIVE, ARSE NEL SONNO

 ENNESIMO ROGO A CURINGA

 

Curinga, 19 marzo 2014

 Per le strade di Curinga l’indignazione è profonda  e attraversa tutti gli strati sociali…, come accade nelle piccole comunità, in cui “ci si conosce tutti”.

Basta fare un giro in piazza, e trovi pareri unanimi e allibìti: “Se hanno “toccato” loro due…. allora tutta Curinga è nel  mirino…  Se hanno attaccato loro due…. Allora siamo tutti a rischio… Se stanotte hanno preso di mira loro due…. Allora tutti noi siamo in pericolo… ”.

“Loro due” sono Anna e Lina…., due sorelle di Curinga, entrambe nubili,  conosciute e stimatissime in paese, l’una prossima ai 60 anni, l’altra un po’ più matura, con uno straordinario senso della famiglia, affettuosi rapporti quotidiani di “buon vicinato”, soprattutto verso gli Anziani, quasi per continuare a coltivare l’Amore per quella  “Mamma-Chioccia” scomparsa pochi anni fa,  ed una Passione straripante per i parenti rimasti, per i cuginetti di “ultima generazione”.

Entrambe insegnanti:  Anna, oggi in pensione, dopo 20 anni e forse più nella Scuola Materna di Curinga, con il gratificante privilegio di essere stata, negli anni ’80…, Maestra dei Genitori dei suoi  bambini degli ultimi anni, quelli a ridosso della collocazione “a riposo” – Angela, invece, conosciuta da tutti come “Lina”, è ancora in servizio nella Scuola Elementare.

Due esistenze tranquille, dunque, all’insegna dell’onestà, del lavoro, degli affetti domestici, con un occhio di riguardo per Anziani e bisognosi.  E qualche annuale “Gita nei luoghi di fede”, organizzata dalla Parrocchia e dalle Confraternite (“Carmelitani” e “Immacolatisti”): da Padre Pio, a Cascia da Santa Rita, ad Assisi da “Chiara e Francesco”.

Due Vite comuni, come la maggior parte delle Donne di Curinga, attive nelle iniziative dell’Oratorio  di Sant’Andrea Apostolo, “la  Chiesa Matrice”, partecipi nell’organizzare il Natale, il Carnevale con i bambini in maschera, passando per Catechismo e  animazione della Messa con i canti.

Ad Anna, inoltre, il parroco, Don Pino, ha conferito lo speciale carisma di poter portare “la Comunione” a casa agli Infermi.

Eppure…, Venerdì  notte, 17 gennaio 2014, intorno alle ore 3…, in via Roma è accaduto l’inverosimile:

Anna e Lina hanno rischiato di bruciare nel sonno, tra le fiamme della loro casa.

un rogo scoppiato d’improvviso,  con alte lingue di fuoco, ha letteralmente distrutto la Citroen C3 che “Lina” usa per andare al lavoro, e la piccola “Cinquecento” Fiat  che Anna usava fino a qualche anno fa per andare a Scuola, parcheggiate a qualche metro di distanza l’una dall’altra, davanti l’uscio di casa, sotto le due finestre che incorniciano il portoncino d’ingresso.

Pericolosamente “fusi” dalle fiamme anche i cavi esterni dell’ENEL, completamente divorati dalle fiamme la finestra in legno e la tenda interna, che ha preso fuoco immediatamente,  mettendo a repentaglio la loro Vita, l’intera  casa, e quella dei vicini, salvate, provvidenzialmente, dalle grida di allarme lanciate “in extremis” dai primi soccorritori.

Ricordiamo che l’intervento dei Vigili del Fuoco, del distaccamento di Lamezia – “Caronte”, comporta un viaggio di almeno venti minuti….

 Tracce evidenti del rogo rimangono  sull’intera facciata e sulle tegole sporgenti, marchiate dall’indelebile color “nero fumo”.

Certo…. Per la Comunità di Curinga non è una novità…

Appena qualche settimana fa, identica sorte era toccata, nel cuore della notte, all’automobile del figlio di un notissimo e benvoluto dirigente dell’Ufficio del Lavoro, ormai a riposo, ex Consigliere Provinciale.

Ed ancora prima…. all’automobile della Signora C. D. P. , anche lei insegnante.

“La Compagnia  del Tressette”,  seduta al bar in piazza, intenta a scommettere la solita “Peroni”,  giocandosela  a “patruni e sutta”…, racconta che pochi mesi addietro, ci sono stati, a Curinga, anche “furti con scasso”,  in casa di inermi compaesani, per portare via solo qualche decina di Euro.

Sembra incredibile…, eppure “Curinga”, solo fino a qualche anno fa, era una vera e propria “isola felice”, in  cui le diverse Associazioni culturali, partorivano brillanti iniziative volte anche a “smuovere la stagnante economia cittadina”… Fra le altre: il “Premio Curinga” e  “la Bèttola”, incontro gastronomico-culturale, conosciuta ed apprezzata nell’intera Provincia.

Curinga si pregiava di aver dato i Natàli a funzionari dello Stato come il Dott. Gaspare Ciliberti, ad Avvocati di prestigio come Feliciano Serrao, Patrocinante in Cassazione a Roma, a Deputati e Senatori della Repubblica come l’Avv. Arturo Perugini, fondatore di Lamezia Terme, e l’Avv. Antonino Senese, ad alti prelàti vaticani come Mons. Don Guido Mazzotta, a Luminàri della Medicina come il Chirurgo plastico Prof. Mimmo LoRusso  a Firenze-Careggi, e più di recente… ad alti gradi dell’Esercito Italiano come il Colonnello Giampiero Currado, e delle Fiamme Gialle come il Colonnello Pietro Mazzotta…

Curinga…, il paesino in cui, abitualmente…,  si lasciava “la chiave nella toppa” e si usciva da casa per andare alla Messa Vespertina”… senza preoccupazioni di sorta.   Oggi non più…

Oggi l’economia  di Curinga langue, “la Gente và via…”, mentre appena pochi Km più in là… a San Pietro a Maida fioriscono gioiellerie, supermercati, macellerie, boutiques… e “a Sud”…, l’ex “villaggio” di Acconia…, è ormai diventato di fatto un florido “comune a sé”, in cui hanno sede innumerevoli sportelli bancari.

Ed allora ci si comincia ad interrogare sulle cause di tanta “devianza” registrata negli ultimissimi anni, sulle ragioni di tanta recente barbàrie,  che ha segnato e segna la tranquillità e la vita notturna di Curinga.

Agli Amici del “Tressette” , seduti al bar, chiedo: “Può essere il segnale che “La Grande Città” protende “le sue lunghe mani” anche sui paesini della collina…?!”

“Forse, anche a Curinga… c’è Chi ha deciso di vivere senza fatìca, alle spalle degli Altri,  imponendo “la protezione”, “la tangente”…”il pizzo” per poter vivere sereni…?!?

Ecco la risposta corale dei “Compagni di Tressette”:

“Ma nnnooooo ! Per carità….Ma quale Città… Ma quale “pizzo”…?!? Sono solo “Quattro Giovinastri” che li conosciamo tutti in paese…. Lo sappiamo tutti Chi sono…. Quattro Giovinastri di Curinga,  che si atteggiano a bulli e bulletti di periferia….”

Resto allibìto, senza parole. E la sola considerazione che faccio tra me e me è in realtà una domanda:

“Ma se sono solo “Quattro Giovinastri che si atteggiano a fare i bulli di notte”… e li conoscono TUTTI in paese…., se la Gente Comune ha quest’esatta percezione… -  Com’è possibile che continuino da anni a scorazzare liberamente  di notte per le vie del paese, “a piede libero”, senza controlli,  mettendo Curinga  a ferro e fuoco, a punto tale che sul suo portale “Curinga-in”, l’Amico Cesare Cesareo è costretto a titolare : “Curinga: il paese dei fuochi”, con tanto di inequivocabili foto che testimoniano l’ultimo, ennesimo rogo notturno… ?!?”

Tutte le forze politiche, all’approssimarsi della campagna elettorale,  sbandierano ai quattro venti la necessità di assicurare ai Cittadini… “Ordine, Sicurezza, Giustizia e Libertà”, con particolare riguardo alle Donne, alle quali, nel caso in cui diventino  oggetto di violenza…,  riservano  cortei e manifestazioni corredate da simboliche “Scarpe rosse”, rosse come il sangue che scorre dai loro volti e dai loro cuori.

I fuochi ed i roghi notturni di Curinga… testimoniano, forse,  una sorta di “Vacatio Pre-elettorale”…

Non essendoci  “in vista” appuntamenti elettorali…,  Curinga brucia:  un rogo qua…, una macchinina là…, una tenda quaggiù…,  una finestra laggiù…

E se ci scappa il morto tra le fiamme…, magari una Donna…, meglio due…,  ecco pronto il corteo delle “forze democratiche e progressiste” contro la violenza sulle Donne… Naturalmente in scarpe rosse…

Ed intanto da lassù… nel Cuore della notte calabrese…“le stelle” – come scriveva Cronin… - “stanno a guardare”…

Ed anche “Lei”, tanto cara a “Giacomino” da Recanati…., anche “Lei” che da lassù vede e “registra” tutto…., e  conosce molti segreti…., anche “Lei” tace sorniona:

“ Che fai tu, luna, in ciel ?, dimmi, che fai, silenziosa luna?...”

         Franco Mirenda per Lamezia Curiosa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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