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Il sindaco Ing Domenico Pallaria

 risponde alle critiche delle opposizioni

 

 

Curinga, 06 marzo 2014

 

 

Sugli interventi di questi giorni

Ma è talmente lineare………

Il Comune deve realizzare un’opera pubblica.

In un periodo di scarse risorse finanziarie e di vincoli di spesa (leggi:  patto di stabilità) quali strade percorre, specie se ritiene quell’opera non procrastinabile..?

Spera di sfruttare, se è fortunato, le possibilità che offre la LEGGE con l’istituto del Project financing;  previsto, nel nostro ordinamento, fin dal 1998, con la cd Merloni Ter riscritta  negli articoli da 153 a 160 dal  Codice dei contratti pubblici con successivi approfondimenti (2011).

Particolarmente eloquente, in merito allo stesso istituto, è il giudizio della corte dei Conti (Sezione regionale del controllo per l’Emilia – Romagna con Deliberazione n. 5/2012/PAR) allorquando sostiene  testualmente “…. L’istituto de quo, infatti, può costituire un importante strumento a disposizione degli enti locali, al fine di permettere la realizzazione di opere pubbliche, giovandosi dell’ausilio finanziario, ma anche tecnologico ed organizzativo dei privati” e che lo stesso “... non sia, nel suo fisiologico operare, uno strumento elusivo della normativa sul patto di stabilità”.

La Corte dei Conti, così come l’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, costituiscono (devono costituire) i punti di riferimento per chi si cimenta a gestire la cosa pubblica; e ciò a prescindere dai personali e rispettabili, o presunti tali, pareri del direttore di Itaca ovvero del Capo Dipartimento LL.PP. della Regione o del Ministero . Capito….d.ssa De Nisi..?

Per chi non è avvezzo, è una operazione di finanziamento a lungo termine in cui il ristoro del finanziamento è garantito dai flussi  previsti dalla gestione dell'opera prevista nel progetto.

Ed allora……in merito alle strampalate disquisizioni di questi giorni si impongono dei chiarimenti anche se ero molto contrario a farlo; più che altro per non ripetere gli errori del recente passato.

Sul Project financing

Eppure c’è un precedente.  Costituito dall’intervento di “Riefficientamento delle stazioni di sollevamento presenti nei collettori principali e dell’impianto di depurazione di Lamezia Terme” dell’importo di 3 Milioni di Euro tutto finanziato da privati (costruzione e gestione per 15 anni).

Un procedimento che ha avuto inizio, su impulso dello scrivente, a ciò delegato dai colleghi di Lamezia, Filadelfia, Gizzeria e Falerna,  nel 2010 ed i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti in termini di riappropriazione, da parte dei curinghesi, del mare di Curinga.

Si registrava, allora, una autentica  “vergogna” durata per lo meno dieci anni nell’indifferenza più totale!!.

Quanto costava prima annualmente il servizio (che non veniva svolto) è agli atti così come, agli atti, è il costo odierno.

Perché occorre intervenire su un servizio “malato”  

Basta consultare gli atti per intuire che la pessima situazione finanziaria del Comune impone uno specifico Piano di Azione che contempla, fra l’altro,  la riorganizzazione dei servizi  per ottenere risparmi e migliore efficienza.

Sul servizio idrico, in particolare, si registra la situazione peggiore in termini di efficienza (quindi qualità) e  costi.  Per un servizio così scadente si registrano mediamente all’anno costi per 570.000,00 Euro, a fronte di ruoli emessi per un massimo di 350.000,00 Euro.

Una autentica   “vergogna” durata per lo meno dieci anni nell’indifferenza più totale!!.

Fin dal 2010 ci si è dati da fare per correre ai ripari. Non si poteva non partire dalla conoscenza un po’ più approfondita dell’impianto idropotabile nel suo complesso: sono stati spulciati delle planimetrie esistenti presso l’ATO di Catanzaro e negli archivi della mia memoria ed è stato commissionato un censimento degli utenti – su cui si è detto e si sta dicendo di tutto (!) .…. e sono pronto a spiegare il perché  – . Dai dati acquisiti si è addivenuti ad una soluzione in termini di proposta progettuale.

Partendo dalle cause principali dell’inefficienza dell’impianto ci si è convinti che non la sostituzione o messa a dimora di nove condotte può concorrere al recupero di efficienza dell’impianto, bensì uno specifico e complesso (molto specialistico) intervento di recupero, razionalizzazione ed ottimizzazione dell’impianto esistente secondo una precisa filosofia progettuale.

L'ingegneria tradizionale, infatti, non consente più di affrontare e risolvere, in maniera definitiva, i problemi insiti ad un corretto funzionamento di un impianto tecnologico quale è il sistema distributivo, che si è sempre sviluppato in maniera frammentaria e disarticolata. Non è stato quasi mai possibile analizzare puntualmente la realtà infrastrutturale esistente, le risorse potenziali (e non sfruttate), l'articolazione della domanda per fasce e destinazioni d'uso, la sua evoluzione nel tempo e nello spazio.

Oggi è necessario invertire drasticamente tali tendenze, restituendo innovazione in un settore (come quello idropotabile)  a torto considerato come tecnologicamente "maturo".

Le tecnologie integrate messe a punto per mappatura, monitoraggio, restituzione elettronica, simulazione dei flussi, analisi e ricerca delle perdite, e, quindi, per la definizione di una programmazione generale degli interventi, consentono che ciò avvenga.

Alle perdite tecniche vanno sommate le perdite amministrative. Il censimento effettuato ha dato dei risultati, assolutamente da approfondire. Occorre intervenire nella sostituzione dei contatori, occorre intervenire nella riorganizzazione, razionalizzazione ed ottimizzazione del servizio di riscossione, procedendo ad una maggiore semplificazione e chiarezza nella determinazione dei tributi, occorre mettere in linea detti pagamenti che registrano intervalli di tempo assolutamente incompatibili con la gestione, oggi, di un ente.

Bastano solo due dati per spiegare il tutto. Per il servizio di che trattasi dal consuntivo 2012 si registrano :

-          spese per €. 560.000,00  : con le voci più significative : Sorical per €. 364.000,00 Depurazione per €. 150.000,00 Enel per fonti proprie €. 35.000,00 - . Poco, molto poco, è concesso per manutenzioni rete idrica e fognaria;

-          entrate  per  € 355.000,00 (Ruolo 2012).

I dati sul riscosso non sono ancora disponibili; tuttavia, per avere un riferimento basta dire che per  il ruolo del 2011 a fronte di una previsione di incasso di € 346.848,24 sono stati effettivamente riscossi € 229.576,24 con una sofferenza sul ruolo pari ad € 117.272,00.

Come può facilmente rilevarsi con il ruolo emesso ( non con l’incassato) non si riesce a far fronte neanche alle spese per  l’approvvigionamento d’acqua. Non si riesce a pagare il corrispettivo della depurazione, non si riesce a scovare un centesimo per la manutenzione ordinaria.

Fino al 2011 si riusciva a “tappare” qualche buco con i trasferimenti statali; oggi non più, sicché quello che non si riesce a pagare ce li portiamo come debiti per quelli che verranno.

Se poi confrontiamo i dati riferibili al complesso del bilancio dell’ente, veramente c’è ben poco da stare tranquilli.   

In maniera sintetica, sempre riferendoci al consuntivo 2012 ( naturalmente nel 2013 e seguenti i dati variano ma non in misura macroscopica….), a fronte di  spese oggi preventivate di circa €.  4.200.000,00  - di cui €. 656.000,46 per spese da sostenere per debiti pregressi (stima per  il 2014) – si registrano, sui vari TITOLI,  incassi effettivi per un totale  di  € 4.692.623,00 (Entrate).

Ma non tutte le Entrate del bilancio finanziano le spese elencate. Soltanto i primi tre Titoli di bilancio finanziano le spese correnti per cui le reali entrate da prendere a riferimento ammontano a  €  3.496.293,8.

Se al gap già esistente aggiungiamo ulteriormente che dal primo gennaio di quest’anno per Sorical l’Autorità Nazionale per l’Energia e per il gas è orientata a riconoscere un aumento tariffario, a partire dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2013 del 13 % rispetto alla tariffa 2011 mentre per i Comuni una diminuzione del 10%  …allora la situazione è, a dir poco, drammatica.

Il Comune non è più in grado di assolvere alle funzioni ed ai servizi definiti indispensabili. Rimanere inermi  significa far fallire l’ente, mandarlo in dissesto ed io non ho alcuna intenzione di farlo.

Questa è la sacrosanta verità, non possiamo consentire il dissesto del Comune. Allora sì che le tariffe dell’acqua, e non solo, aumenterebbero in modo tale da equilibrare i costi …

 

ed allora

Bisogna realizzare il progetto così come “ideato” che non presenta un costo eccessivo così come invece si sarebbe verificato con un intervento “tradizionale”.

Ma come finanziarlo….? …….nell’uno e nell’altro caso sono molte le difficoltà per reperire il relativo finanziamento.

Allo stato attuale il Comune non ha una grossa capacità di indebitamento. Le risorse che possono pervenire sono contributi  regionali ma con mutuo Cassa DDPP da contrarre da parte del Comune ovvero risorse comunitarie. Entrambe incidono sul patto di stabilità. Le prime al 100%, le seconde al 25%.

Ed allora……la capacità di indebitamento è preferibile sfruttarla per quelle opere cosiddette “fredde” cioè che non generano flussi di cassa tali da invogliare l’investitore privato. E ce ne sono da fare strade, marciapiedi, fogne, ecc……!.

Dobbiamo pertanto ricorrere al finanziamento privato.

In Italia , questa modalità realizzativa ha trovato spazio (e sta trovando spazio) prevalentemente nella realizzazione di opere di pubblica utilità. Nell’attuale configurazione di project financing i soggetti promotori propongono alla Pubblica amministrazione  di finanziare, eseguire e gestire un'opera pubblica in cambio degli utili  che deriveranno dai flussi di cassa generati da una efficiente gestione dell'opera stessa.

Ma chi propone, come nel caso in specie, non necessariamente è il soggetto che realizza e gestisce.

Presupposto per innestare il procedimento è l’iscrizione dell’opera che si vuole realizzare in project financing nel Piano annuale delle OO.PP. che come è noto è un allegato del bilancio.

L’esigenza di ricorrere a finanziamenti privati risale, come detto, all’anno 2010.  

A partire dal bilancio 2010 compare, nel Piano delle Opere Pubbliche, uno specifico progetto dal titolo  “Razionalizzazione e miglioramento degli acquedotti comunali – interventi di gestione delle fonti di approvvigionamento/reti adduttrici e serbatoi – verifica consumi – Rilievo e verifica di funzionamento delle reti distributive, ricerca perdite, censimento/messa a ruolo delle utenze con sostituzione/completamento del parco contatori”  con finanziamenti da reperire sul mercato (per l’80%).

A partire da quell’anno, ed anche in epoca commissariale, lo stesso intervento è stato pedissequamente inserito in ogni Piano annuale delle OO.PP.

Sorprende veramente come un consigliere, oltremodo esperto,  possa disquisisca in maniera improba sull’istituto di che trattasi  (!)

Quello che prevede il progetto

Come detto si tratta di un progetto altamente specialistico. Una volta messo a punto per mandarlo in appalto – con  tutte le specifiche tecniche da cui anche il più scettico, ovviamente aiutato, può trarre risposte – saranno prodotte specifiche schede per meglio spiegarlo e per far cogliere gli aspetti correlati, anche e soprattutto, alle prospettive di lavoro per le imprese locali ed in termini di posti di lavoro per  almeno 3 giovani.

Saranno esplicitati, anche se ben chiari per chi riesce a leggere la proposta, i confini entro i cui collocare gli interventi di manutenzione ordinaria.

Le riparazioni, le letture e quant’altro saranno effettuate da imprese e/o cooperative locali. L’amministrazione favorirà la loro costituzione anche in prospettiva del gestore unico di ambito che non tarderà ad essere individuato.

Ma l’investitore come si ristora per l’investimento

Quando ci si trova di fronte ad un servizio il ristoro viene addebitato sulla tariffa oppure sui risparmi che si riescono ad ottenere.

La proposta pervenuta si basa su detta seconda ipotesi sicché non si registrerà alcuna aumento della tariffa per i cittadini.

La proposta prevede che la società percepirà un corrispettivo fisso di 8,36 per contatore per servizi post contatori erogati (lettura, stampa, recapito ecc)  nei 18 anni e un corrispettivo variabile (posta a base di gara) che dipende dal reale livello di efficienza raggiunto in seguito all’investimento iniziale per il rinnovo totale del parco contatori e per la costruzione dell’infrastruttura di monitoraggio ed agli investimenti annuali per garantire un costante miglioramento della gestione del servizio idrico in termini di miglioramento del flusso di cassa e di diminuzione dei costi di acquisto d’acqua/energetici.

La quota variabile che parte dall'85% e derivante dal livello di efficientamento del servizio, non è costante per tutto il periodo della convenzione ma decresce proporzionalmente man mano che aumenta il livello di efficienza e di conseguenza aumenta la quota riservata al comune. Questo aspetto sarà in ogni caso normato dalla convenzione che si stipulerà di cui per il momento si è fornito uno schema.

Per finire …quali sono i vantaggi per il Comune e per l’utente

I vantaggi principali per il Comune che ricorre al Project Financing sono riassumibili nei seguenti punti:

  • Realizzare opere pubbliche senza attingere al proprio bilancio;

  • Sfruttare al meglio la professionalità dei privati (anche nella gestione);

  • Copertura integrale dei costi.

Le tariffe  esistenti devono coprire il 100% dei costi sostenuti; pertanto il progetto avendo come obiettivo la riduzione dei costi consente a regime di ridurre tariffe e/o di creare attraverso le economie ottenute la possibilità di reinvestire in altri settori, ad esempio nei servizi alle persone.

Ciò consentirà l’introduzione di una maggiore equità sociale attraverso l’allargamento della platea degli utenti, (pagare tutti per pagare meno). L’acqua verrà pagata sulla base degli effettivi consumi  trimestralmente, mettendo in linea servizio e riscossioni.

I vantaggi principali per l’utenza invece, sono riassumibili nei seguenti

-       rete efficiente

-       Segnalazione di consumi anomali;

-       Possibilità di consultare on line i propri consumi;

-       Riduzione dei costi sulla singola bolletta attraverso l’aumento della frequenza di bollettazione.

 

Per finire .  Ho sempre sostenuto che la pessima situazione finanziaria del Comune impone un Piano di Azione ben preciso che comporta l’elaborazione di uno specifico Progetto costituente, non a torto, la più importante Opera Pubblica a Curinga degli ultimi venti anni”.

Un’opera pubblica che ha come direttore dei lavori l’intero consiglio comunale. Spiace purtroppo dover  constatare come non ci sia, in merito, alcuna predisposizione. Ho tentato, invano,  di portare all’attenzione del Consiglio una pratica non di competenza dello stesso. Per parlarne con contributo di crescita.

 

Mimmo Pallaria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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