Emergenza rifiuti
Questo è quanto si prospetta per la Calabria
Curinga, 05 febbraio 2014
Pugliano: «C'è una nuova
emergenza rifiuti»
E l'assessore sfida i veti alle
discariche
L'assessore regionale lascia di corsa la presentazione della candidatura del Parco della Sila tra i patrimoni Unesco per correre in giunta: «Da mercoledì torneranno i problemi col conferimento e le città vivranno disagi». E chiede di aprire impianti calabresi
di MAURA ZINNA e ANDREANA ILLIANO
RENDE (CS) - E' di nuovo emergenza rifiuti per la Calabria, lo annuncia in un fuori programma l'assessore regionale con delega all'ambiente Francesco Pugliano, costretto a lasciare la sala stampa dell'Aula Magna dell'Unical dove era impegnato in un incontro pubblico per la presentazione della candidatura del Parco della Sila nell'elenco dei patrimoni Unesco.
Pugliano si è allontanato dichiarando di essere atteso in giunta regionale per fronteggiare la situazione che si è venuta a creare a causa delle difficoltà nello smaltimento. Già da domani, ha detto l'assessore, le conseguenze saranno ben visibili e l'intero territorio calabrese affronterà seri problemi di conferimento dei rifiuti.
Pianopoli frana e da qui a dieci giorni in strada ci saranno 15mila tonnellate di spazzatura. L'emergenza è scoppiata. <Non resterò col cerino in mano, serv ela collaborazione di tutti>, dice l'assessore regionale all'Ambiente, Franco Pugliano. Il punto è che a Pianopoli confluiscono le 1.200 tonnellate di "tal quale" che quotidianamente non riescono ad essere smaltite negli impianti. E' la spazzatura del cosentino e non solo. Non ci sono soluzioni alternative alal discarica pubblica del catanzarese. Perchè le altre regioni d'Italia non hanno alcuna intenzione acecttare la spazzatura calabrese. La Toscana ha autorizzato solo 50 tonnellate di tal quale e al confronto sono quisquilie. Intanto è aperta la questione di Bucita, perchè il consigliere regionale Caputo non vuole che sia inserita nel bando dei rifiuti all'estero. Quel bando risolverebbe l'emergenza per il tempo necesario a realizzare impianti, ma intanto bisogna combattere contro le opposizioni politiche e quelle dei cittadini che temono l'inquinamento ambientale.
<O si cerca una soluzione in casa - dice Pugliano - o la spazzatura resterà per strada>. Già perchè se per dieci gionri Pianopoli chiude significa pure che quando riaprirà sarà difficile ripulire in tempi brevi la regione.
L'allarme, è emerso al termine della seduta di giunta, deriva dalla situazione di Pianopoli. La discarica frana ed è per questo che da qui a dieci giorni in strada ci saranno 15mila tonnellate di spazzatura: «Non resterò col cerino in mano, serve la collaborazione di tutti», dice l'assessore. Il punto è che a Pianopoli confluiscono le 1.200 tonnellate di "tal quale" che quotidianamente non riescono ad essere smaltite negli impianti. E' la spazzatura del cosentino e non solo.
Non ci sono soluzioni alternative alal alla pubblica del catanzarese. Perchè le altre regioni d'Italia non hanno alcuna intenzione acecttare la spazzatura calabrese. La Toscana ha autorizzato solo 50 tonnellate di tal quale. Intanto è aperta la questione di Bucita, perchè il consigliere regionale Caputo non vuole che sia inserita nel bando dei rifiuti all'estero. Quel bando risolverebbe l'emergenza per il tempo necesario a realizzare impianti, ma intanto bisogna combattere contro le opposizioni politiche e quelle dei cittadini che temono l'inquinamento ambientale. «O si cerca una soluzione in casa - dice Pugliano - o la spazzatura resterà per strada». Già perchè se per dieci giorni Pianopoli chiude significa pure che quando riaprirà sarà difficile ripulire in tempi brevi la regione.
martedì 04 febbraio 2014 13:32
Tratto da “Il Quotidiano della Calabria”