“Il tarlo di Ruth”
L'autore Rocco Sestio e Cesare Natale Cesareo, che ha presentato la serata
Curinga, 19 agosto 2014
“…E ci sono tutte le mie metà: la metà cattiva e quella buona, la metà concreta e quella evanescente, quella curiosa e quella discreta, quella che non la smette mai di parlare e quella che se ne sta sempre zitta, tutte insomma. ….”
E così Ruth finalmente si guarda come in uno specchio doppio ; nella sua realtà, ...ma quale realtà? i personaggi, le storie, i sentimenti, le fantasie sembrano finalmente addormentarsi e come dopo una malattia ci si sente la testa ovattata, ci si sente più leggeri, immersi in una dimensione che forse è quella vera.
Rocco Sestito ha raccontato Ruth , ha raccontato la storia di tanti di noi, ha raccontato un mondo parallelo , forse quello profondo, dove la realtà visionaria acquista un valore concreto. Lo hanno accompagnato, in questo vagare nel surreale, Vito Catanzaro, versatile narratore e le chitarre e la batteria dei bravissimi Fabrizio Curcio (anche cantante) Riccardo Ciuti, Teo Fruci e Antonio Rondinelli. Un salto nello spazio di dentro, tra i gradoni dell’anfiteatro Serra di Ciancio dove ancora aleggiano e volteggiano le situazioni piovute dal racconto e di quel tarlo ormai sopito.
Una serata intensa passata in fretta, come le cose piacevoli che durano sempre troppo poco.
Cesare Natale Cesareo
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