Curinga, 30 marzo 2013
Mentre l’ Italia vive momenti di emergenza politico istituzionale, drammi sociali, tracolli economici, scandali quotidiani, emergenze immigrati (due giovani vite lasciate sulle banchine del porto di Lampedusa), noi poveri cittadini italiani stiamo percorrendo la nostra via crucis. E’ la nostra partecipazione personale alla Passione di Nostro Signore, a quel trascinare il peso di una croce che ci porta al Calvario. Un calvario (apparentemente) senza prospettive di Resurrezione . Spero vivamente, che questa strana e impotente trinità formatasi in questo tempo di Pasqua , lasci il posto non più ai tanti termini usati, abusati, buttati li in ogni discorso quali: consapevolezza, responsabilità, impresentabilità, sdoganati ,irrituale, ecc..ecc…ecc… ma ad un solo termine di riferimento per tutti …Rispetto…. Rispetto per quanti vivranno questa Pasqua solo attraverso la Croce , della delusione, della confusione, della impotenza.
Buona Pasqua a tutti comunque, anche se le cose non vanno come spereremo; forse è proprio questo il momento per un riscatto morale anche nelle cose di casa nostra dove fra qualche mese saremo noi a decidere chi ci dovrà ridare la speranza e il Rispetto che pretendiamo e vogliamo.
Cesare Natale Cesareo