Curinga, 23 marzo 2013
Ho atteso tanto tempo per rendere pubblica la decisone di essere parte attiva in questa competizione elettorale, al fine di cercare di rappresentare le istanze ed il modo di governare prospettatomi da molti concittadini.
Non posso più indugiare, in quanto strumentalmente qualcuno pensa di potermi tirare da una parte o dall'altra come se fossi un pacco postale.
La mia attesa è stata frutto di un ragionamento rigoroso nel metodo e nei fatti che ha portato ad una scelta ponderata, oculata e posta in essere non per rappresentare interessi di parte, ma è voluta essere di esempio per ragionare con quanti cercavano compattezza per un interesse comune.................quello del nostro Paese.
Quello che ho denotato in questi mesi di colloqui, da tutte le parti, che prevale sempre l'Io rispetto al Noi; che si cerca di fare terrorismo psicologico in considerazione di un debito pubblico elevato, che nessuno ha la voglia di fare crescere una nuova classe dirigente in questo Paese, ad eccezione di qualche mosca bianca disposta a mettere a disposizione della collettività esperienza, competenza e saggezza.
Questi atteggiamenti stanno portando molti lontano dalla gestione della "res publica", ed in particolar modo le nuove generazioni, il futuro della Nostra collettività, che avrebbero voluto il passato nel presente, come supporto, ed il presente per un futuro a qualsiasi livello istituzionale.
Ho visto in questo periodo, ma a dire il vero da molti anni, solo rassegnazione, fastidio e non entusiasmo, nel parlare di come amministrare il Comune, o più in generale di politica locale piuttosto che nazionale.
Penso che se ad una persona venisse tolta la speranza, il futuro, la voglia di cambiare, vivrebbe solo nel passato, ricordando i momenti che sono stati. Noi abbiamo bisogno di un presente e di un futuro!!!!
La politica non è come la "peste", sono i protagonisti che la rendono simile ad essa. Occuparsi della gestione della cosa pubblica vuol dire stare insieme, discutere e cercare il modo migliore per farlo.
Da molto tempo è prevalso in questo Comune il sentimento dell'odio, dell'invidia e della maldicenza. Penso di rappresentare, per il mio modo di essere e di fare, ¨ la minoranza ragionevole, forse maggioranza, che ancora si vergogna di professare odio ed egoismo". Ho cercato con tutto me stesso di ricompattare lacerazioni, frutto della cultura dell'odio, ma c'è chi non vuole sentire, in virtù di egoismi e presunte eredità del passato o di un recente passato.
Sono stato disposto a soprassedere a tutto, alle menzogne, alle calunnie, agli pseudo-ricatti, per il bene del Paese, ma non sono disposto a far addossare le responsabilità dei "fallimenti politici" alla mia generazione. Distruggere, dividere per poter comandare non fa parte del nostro costume, della nostra moralità e del nostro modo di essere. Questo è uno dei tanti motivi che mi hanno portato a scendere in campo, in questa competizione elettorale, in prima persona spinto dalla voglia di mettersi in gioco ancora presente in qualche componente della Nostra Società. In altre parole è mio dovere assumermi le responsabilità, cercando di non deludere quanti in un recente passato mi hanno conferito un ampia fiducia numerica, ed attestati di stima quotidiani.
In questa ottica ho analizzato alcune scelte importanti della mia vita e mi sono accorto che spesso non erano nate da motivazioni particolari, ma erano frutto di coincidenze, di incontri a volte fortuiti, di occasioni “prese al volo”.
Anche in questo caso tutto è nato sulle macerie del pregresso, sotto certi aspetti casualmente, per amicizia con alcune persone con le quali si è iniziato a parlare di cosa poter fare per Il Nostro Paese.
Le motivazioni, già presenti, si sono rafforzate in maniera importante quando ho avuto riscontri oggettivi dalla reazione positiva dei cittadini Curinghesi, a questa mia scelta.
Quando ti rendi conto di quante persone e con quale entusiasmo vogliono lavorare con te per un progetto comune, il progetto nobile e disinteressato di fare del bene al proprio comune, di risanare la vita pubblica della comunità allora ti senti motivato nel dare loro fiducia, e questo ti spinge a batterti con tutto te stesso.
La mia scelta nasce per dare voce e coraggio a chi pensa che certi valori siano ora più che mai da salvaguardare attraverso lo strumento della politica locale. La famiglia, la nostra identità civica, le nostre tradizioni, il ruolo centrale che il Comune di Curinga nella Sua interezza deve svolgere nel lametino e nel catanzarese che raramente trovano posto nei programmi elettorali che, già da qualche tempo, hanno iniziato a circolare.
Ritengo, pertanto, che la politica intesa come dedizione all’ amministrazione della cosa pubblica, se fatta con onestà, rigore e trasparenza, sia una delle manifestazioni più alte del vivere civile; ed è questo uno dei tanti motivi che mi hanno spinto ad accettare la candidatura per la guida del Paese.
Infine faccio appello a quanti si riconoscano in questo progetto di essere parti attive, insieme a me, non come segno di debolezza, ma per condividere le esigenze di tutti ed essere rappresentativi di tutto il tessuto sociale del Paese.
Curinga 22/03/2013 Roberto Sorrenti