Curinga, 01 giugno 2013
Le elezioni Amministrative del 25 e 26 maggio hanno decretato la vittoria, per pochi voti, della lista guidata dall’Ing. Pallaria.
Le competizioni elettorali si dicono tali perché, normalmente, si schierano delle liste contrapposte, ciascuna con il proprio programma sottoposto al giudizio degli elettori.
Il bello della democrazia è questo: è inevitabile che, se ti impegni, per forza di cose ti schieri contro qualcuno, che non diventa il tuo nemico, ma solo un avversario politico. D’altronde se fossimo schierati tutti da una parte sola non saremmo in democrazia ma in una dittatura.
Ho notato con rammarico che nel nostro paese schierarsi a favore di qualcuno ti trasforma automaticamente in un “nemico” (vedi persone che ti salutano a stento o se ti incontrano fanno finta di non vederti).
Le ragioni che ci portano a schierarci posso essere molteplici. Per quanto mi riguarda credo che la politica debba essere fatta per il bene comune e di conseguenza mi sono schierato con coloro che, a mio avviso, avrebbero meglio potuto realizzarlo, in base alle loro competenze ed alle loro idee. Voglio tranquillizzare chi insinua: nessuno mi ha promesso niente, capisco che molti si schierano per il proprio tornaconto ma, e mi dispiace per i soliti benpensanti con la coda di paglia, io sono un esempio del contrario.
Quando si vince una competizione è bello, giusto e sacrosanto festeggiare, soprattutto se la vittoria arriva inaspettata e dopo un testa a testa appassionante. Ma è bello, giusto e sacrosanto rispettare gli avversari, cosa che ahimè non è avvenuta l’altro giorno ad Acconia, dove abbiamo assistito a offese e applausi di scherno verso chi aveva la sola “colpa” di essere un AVVERSARIO POLITICO. Questi personaggi, esempi di cultura e civiltà, sono arrivati fino al punto di invitare quelli delle “altre squadre” ad uscire dalla Casa Municipale e nessuno ha sentito il minimo obbligo di chiedere scusa.
Auguro buon lavoro al Sindaco nella speranza che sia il sindaco di tutti, anche di quelli che non lo hanno votato, e che il suo impegno sia proficuo per il bene di Curinga. Mi auguro vivamente che, rifuggendo da questi primi cattivi esempi, egli possa contribuire al meglio alla crescita culturale economica e civile della nostra gente.
Pietro Piraino