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…E ora che faccio….?  

 

1. Approccio generale al primo soccorso

Spesso nella vita ci si trova in condizioni di autentica emergenza e non sempre ci si comporta in modo appropriato: ciò è dovuto al fatto che, non avendoci mai pensato prima, non si è preparati ad affrontarle.

Incidenti stradali e domestici, malori, malattie acute, infortuni che si verificano durante il lavoro o il tempo libero spesso mettono in pericolo delle vite umane. In queste situazioni di emergenza, può risultare molto importante, e talvolta determinante, l’intervento di cittadini che, nell’attesa dei soccorsi qualificati, attuino un Primo Soccorso finalizzato a salvare le vite in pericolo o, quanto meno, a impedire il peggioramento delle lesioni.

Basta pensare ad alcuni casi di frequente riscontro per capire quanto questo concetto sia importante:

ü  se un soggetto perde molto sangue da un vaso di grosso calibro, il trasporto in ospedale, anche se velocissimo, potrebbe risultare vano, se non si provvede a bloccare subito l’emorragia;

ü  potrebbe essere inutile il ricovero urgente in ospedale di una persona cui non batte più il cuore se, durante il trasporto, non si praticano le opportune tecniche di rianimazione.

Non si è sicuramente lontani dal vero quando si afferma che Soccorritori dovrebbero essere tutti i cittadini L’evenienza infatti di dover soccorrere un infortunato può capitare a chiunque ed è per questo che la conoscenza delle norme basilari del Primo Soccorso dovrebbe essere appannaggio di tutti.

Del resto prestare soccorso a chi ne ha bisogno non è solo un atto encomiabile da un punto di vista morale, sociale, religioso, ideologico ma è anche un ben preciso dovere imposto dal Codice Penale. L’articolo 593 al riguardo recita: «è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro  chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale, la pena è aumentata; se ne deriva la morte la pena è raddoppiata». Occorre però a tal proposito una opportuna puntualizzazione: è bene che il cittadino presti soccorso, cioè intervenga direttamente sull’infortunato, solo quando è in possesso di nozioni di Primo Soccorso. Cercare di soccorrere un individuo senza essere minimamente competente in materia di Primo Soccorso può essere estremamente pericoloso per la vittima, perché si potrebbero compiere delle manovre e degli atti tali da arrecare delle lesioni ancora più gravi di quelle presenti o addirittura tali da procurare la morte del paziente.

La convinzione ormai consolidata fra i Volontari dì Croce Rossa è che la cosa più pericolosa e dannosa per un ferito è un ‘Soccorritore” che si improvvisa tale. Perciò, quando non si è in grado di “prestare l’assistenza” sanitaria, è opportuno limitarsi a “dare immediato avviso all’Autorità”, richiamare l’attenzione di altre persone vicine al luogo della disgrazia e lasciar fare a chi ne sa di più: così agendo si opera nell’esclusivo interesse dell’infortunato.

È ovvio che tale norma ammette delle deroghe dettate dalle situazioni contingenti e dal buon senso del cittadino. Esempio: infortunato che si trova in un luogo dove c’è pericolo reale e immediato di crollo o un incendio: se il cittadino è da solo, anche se non possiede specifiche nozioni di Primo Soccorso, facendosi guidare dal buon senso, provvederà a trasportare il ferito dal luogo pericoloso in un posto più sicuro al fine di evitarne la morte sicura.

Un altro concetto da sottolineare è che il soccorritore deve essere cosciente dei propri limiti sapendo che, pur non essendo un medico o un infermiere e quindi non avendone le conoscenze tecniche e non potendo fare uso di strumenti o farmaci che la legge affida alla loro competenza, deve essere capace di mettere in atto quelle tecniche, quegli accorgimenti, e quelle manovre che costituiscono certamente un rimedio provvisorio ma che, comunque, servono a mantenere in attività le funzioni vitali e a prevenire le complicanze cui un infortunato può andare incontro in attesa di soccorritori e soccorsi più qualificati.

Occorre sapere effettuare un corretto PRIMO SOCCORSO che si differenzia nettamente dal “Pronto Soccorso” prestato da personale sanitario specializzato in ambiente attrezzato e che si avvale, sia per effettuare  diagnosi sia per attuare efficaci terapie, di mezzi tecnologici (strumenti chirurgici, ECG, RX, TAC ecc.) farmacologici che non sono di pertinenza del Soccorritore.

Il "PRIMO SOCCORSO", quindi,  è l'aiuto che si dà ad una o più persone vittime di un incidente o di un malore, in attesa di un medico o di personale qualificato (ambulanza): il primo soccorritore non deve mai sostituirsi al medico. 

 

"Primo Soccorso" significa: 

·        evitare azioni inconsuete e dannose,

·        evitare l'aggravamento delle condizioni dell'infortunato,

·        proteggere l'infortunato da ulteriori rischi,

·        favorire la sopravvivenza,

·        saper distinguere i casi urgenti dai casi gravi ma non urgenti, tenendo conto che:

Urgenza significa che la vita dell'infortunato è in pericolo, le sue funzioni vitali (respiro, battito cardiaco, circolazione sanguigna) sono compromesse. Bisogna intervenire immediatamente. L'urgenza è quindi sempre gravissima; mentre la Gravità comporta necessariamente urgenza. Esistono situazioni molto gravi (es: sospetta frattura di colonna vertebrale) che possono attendere: potrebbero aggravarsi irrimediabilmente con un soccorso precipitoso e scoordinato. E' meglio non toccare l'infortunato ed organizzare con calma il soccorso e il trasporto. 

 Appare evidente, perciò, che chiunque può trovarsi nella condizione di essere un anello fondamentale della cosiddetta

 

 

 


 

CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA CHE PREVEDE,

1.      l’allertamento precoce dei servizi medici (118 e/o Pronto soccorso ospedaliero) di emergenza;

2.      Basic Life Support (BLS): sostegno delle funzioni vitali con tecniche di supporto che, precocemente iniziate, garantiscono per un certo tempo l’integrità della vittima: i risultati più lusinghieri vengono  ottenuti quando i testimoni dell’arresto innescano la rianimazione;

3.      Defibrillazione precoce: Terapia elettrica che permette il ripristino dell’attività cardiaca nell’ arresto dovuto ad aritmie ventricolari maligne;.

4.      Advanced Cardiac Life Support (ACLS): tecniche di supporto vitale avanzato (accesso venoso e somministrazione farmaci, intubazione endotracheale, etc...)

 E' ovvio che non tutti i cittadini potranno mai essere in grado di realizzare tutti gli anelli della catena, ma realizzare un primo soccorso secondo le regole, magari essendo in grado in grado di praticare le manovre che costituiscono il primo soccorso vitale definito con la sigla BLS (Basic Life Support, Primo Soccorso Vitale) o saper usare un defibrillatore, visto che alcune leggi lo prevedono, può aiutare a salvare delle vite umane poiché la corretta esecuzione del BLS permette di dilatare i tempi utili al pieno recupero completo della vittima attraverso il supporto vitale avanzato, ACLS, di stretta competenza del personale sanitario.

 Cominciamo allora ad esaminare i comportamenti da attuare .                                                                          

Il buon soccorritore deve:

1.      Evitare azioni inconsuete e dannose (es spostamenti o mobilizzazioni incongrue),

2.      Preoccuparsi della propria e dell'altrui sicurezza,

3.      Evitare l'aggravamento delle condizioni dell'infortunato,

4.      Proteggere l'infortunato da ulteriori rischi,

5.      Favorire la sopravvivenza,

6.      Saper distinguere i casi urgenti dai casi gravi ma non urgenti.

                                                        

Il primo soccorritore non deve mai sostituirsi al medico.

 Deve ricordare, perciò,  le cose da fare e quelle da evitare

COSE DA FARE:

-        controllare la scena prima di intervenire ed evitare pericoli per il soccorritore,

-        non mettere a repentaglio la propria vita:  ”Gli eroi morti non possono salvare vite”,

-        evitare ulteriori pericoli per l'infortunato,

-        evitare la ressa attorno all'infortunato,

-        controllare le condizioni dell'infortunato,

-        chiamare aiuto qualificato, allertare il 118 e/o il PS

COSE DA NON FARE:  

-        agire senza precauzioni personali,

-        agire d'impulso,

-        muovere o sollevare subito l'infortunato,

-        somministrare bevande, soprattutto alcoliche,

-        creare confusione attorno all'infortunato,

In ogni caso, in ogni situazione la prima e più importante manovra sarà il controllo della scena in cui si sta per operare e la sua messa in sicurezza valutando tutti i pericoli possibili, per assicurare che non ne esistano più per i soccorritori o il paziente: è meglio che il volontario non azzardi il salvataggio finchè il personale specializzato (es. vigili del fuoco) non rende sicura la scena.

Queste, ad esempio potrebbero essere le regole da rispettare in caso di incidente stradale: 

·        Parcheggiare la propria macchina in parte alla carreggiata;

·        Segnalare l'incidente (triangolo ben posizionato, torce elettriche);

·        Non avvicinarsi con sigarette accese;

·        Se le auto coinvolte sono in bilico, stabilizzarle;

·        Spegnere i motori e staccare le chiavi dal cruscotto;

·        Spostare l'infortunato solo se vi è un incendio;

·        Se ci sono scintille o se non si riesce a girare la chiave per chiudere il contatto elettrico, staccare o tagliare i morsetti della batteria: attenzione! prima il polo negativo!!;

·        Valutare la dinamica dell'incidente;

·        Allontanare la folla (spazio libero intorno all'infortunato);

·        Esame dell'infortunato: controllare immediatamente le funzioni vitali;

·        Ispezione accurata del soggetto;

·        Rassicurare l'infortunato se è cosciente (soccorso psicologico);

·        Evitare commenti sul suo stato anche se pare incosciente;

·        Allarme o chiamata (118) - Telefonare o far telefonare: specificare il luogo dell'incidente, il nome della via, il numero civico o qualsiasi altra indicazione che possa servire a identificare il posto; se ci sono più infortunati citare i casi più gravi, spiegare i sintomi al medico in caso di malore ecc.

Mentre questo potrebbe essere il comportamento da tenere in caso di incidente in una scuola o in posti frequentati da bambini:

  • Controllare la scena e curarne la sicurezza (crolli, linee aeree scoperte, corpi contundenti, sostanze tossiche ecc..);
  • Valutare la dinamica dell'incidente (modalità, persone coinvolte ecc.. agibilità delle vie d'accesso e d'uscita)‏;
  • Allontanare i curiosi (spazio libero intorno all'infortunato);
  • Approccio “tranquillo” all’infortunato (controllo della propria emotività)‏;
  • Rassicurare l’infortunato (se cosciente): presentarsi comunicandogli che qualcuno ha chiamato i suoi familiari;
  • Esame dell'infortunato: controllo delle funzioni vitali ed ispezione accurata del soggetto  evitando commenti sul suo stato anche se pare incosciente;
  • Allarme o chiamata (118): Telefonare o far telefonare: specificare il luogo dell'incidente; se ci sono più infortunati citare i casi più gravi, spiegare i sintomi al medico in caso di malore; 
  • Sostegno delle funzioni vitali - Primo soccorso vero e proprio.

Mentre si opera è bene impedire ai presenti di muovere il paziente prima di avere accertato la natura delle sue lesioni. Manovre incaute, infatti, potrebbero arrecare lesioni ancora più gravi di quelle presenti. E' ovvio che tale norma va opportunamente valutata, leggermente modificata o addirittura ignorata qualora il luogo dove si trova il ferito risultasse pericoloso (pericolo imminente di crollo, incendio). Comunque, anche in questi casi disperati, il trasporto dell’infortunato verso il luogo più sicuro deve essere effettuato, nei limiti imposti dalla situazione, con la maggiore cura possibile. La raccomandazione di non sollevare il ferito prima dell’accertamento delle sue lesioni è dettata dalla constatazione che tale atto sconsiderato viene praticato con una frequenza troppo elevata, nonostante sia estremamente rischioso per la vittima. Per esempio, in caso di frattura della colonna vertebrale, se si solleva il traumatizzato senza seguire i criteri ben precisi che vedremo in seguito, si corre il rischio di ledere il midollo spinale che è collocato nella colonna vertebrale stessa.

 

Riassumendo e concludendo questa prima parte:

Il modo per aiutare una persona spesso dipende dal problema che ha.

A volte, il sistema più rapido per soccorrere qualcuno è portarlo al Pronto Soccorso più vicino, ma non è sempre così, perché dipende dalla vicinanza dell'ospedale e dalla situazione.

Infatti, anche se l’ospedale è abbastanza vicino, è sempre bene chiamare il 118 (o il 113 nelle zone dove il 118 non è attivo) e non muovere il paziente se:

·        Esiste anche un solo dubbio sulla propria capacità o sulla possibilità di soccorrere, spostare o trasportare il ferito al più vicino Pronto Soccorso;

·        Si sospetta che possa avere lesioni alla schiena o al collo o altre lesioni che potrebbero peggiorare spostandolo (Nel dubbio comportarsi come se le lesioni fossero presenti).

·        La persona è in stato di shock, confuso o incosciente e ha bisogno della tua costante attenzione.

·        La persona ha un forte dolore al torace o difficoltà a respirare.

Se ci si trova in una situazione d’emergenza occorre ricordare alcune cose che saranno utili ad affrontare la situazione in modo rapido ed efficace:

·        Mantenere la calma, chiamare aiuto: chiedere a qualcuno di telefonare al 118 (o al 113 se questo numero non è disponibile nella tua zona), assicurandosi che abbia capito dove far mandare l’ambulanza e che abbia preso i dati della persona che si è ferita e/o che sta male (di questo parleremo meglio nei prossimi articoli).

·        Non mettersi in pericolo: per esempio se una persona è stata colpita da una scossa elettrica,  staccare la corrente prima di toccarla.

·        Non dare MAI da mangiare o da bere alla persona incosciente, e comunque, anche se è cosciente, non metterle niente in bocca e non permettere che fumi.

·        Seguire con attenzione, calma e pazienza le istruzioni dell’operatore telefonico del 118.

 Questa guida contiene consigli su come comportarsi in alcune delle principali situazioni di emergenza o prima di recarsi al pronto soccorso e non vuole in nessun caso sostituire l’intervento del medico o di altri operatori sanitari.

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