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Castello medievale Amato:
-
Vestigia di Necropoli antica di rito Inumatorio, (forme sepoltura greca) Arena:
Castello
normanno fondato nel sec. XI monumentale complesso fortificato, rifatto nei sec.
XIV - XV e rimaneggiato nei sec. XVI - XVIII - Acquedotto normanno sec. XI
(ruderi)
Briatico:
Avanzi
di percorso itinerario romano (forse diverticolo della Via Popilia). Reliquie di
Necropoli romana di età imperiale. Avanzi di complesso edilizio (forse Thearmae)
pure di età latina imperiale, in località S. Nicola, grotte eremitiche
medievali.
La
Rocchetta - avanzi di torre rocchetta costiera a pianta quadrata con base a
scarpata eretta nel sec. XV a guardia contro incursioni turchesche.
Badolato:
Castello
feudale: avanzi delle muraglie perimetrali, complesso seicentesco. Avanzi di
cortina urbanica eretta da Ruggero di Lauria (sec. XIII).
Bivona:
(Vibo)
- Vestigia romane del porto di Vibona ancora aperto nel 1500, ma ora interrato.
Castello Angioino sorto sec. XV.
Belcastro:
Castello
feudale (dei conti d’Aquino) ruderi del complesso medievale sec XII. Borgia:
Vestigia
di stanziamento neolitico. Vestigia di abitato romano con avanzi di un Teatrum
(I - II sec. d. C.). Resti di un monumentale mausoleo, sepolcreto, forse di
Cassiodoro e di due complessi termali coevi. Basilica di S. Maria de Roccellis,
presso i ruderi di un oratorio del VII sec. d. C.. Si tratta di ruderi di una
maestosa chiesa basilicale eretta in parte con materiali di provenienza di
edifici romani della contrada Botricello. Piccola necropoli del V sec. d. C.
Botricello:
Nel
territorio piccola necropoli del V sec. d. C. recuperati frammenti di ceramiche
sepolcrali. Torre di Magliacarne - Torre costiera contro le incursioni
barbaresche - sec. XVI (ruderi).
Chiaravalle Centrale:
Ruderi
del Castello Feudale abbattuto dal sisma 1783. Cicala:
Vestigia
di insediamento etnico preistorico, dell’età neolitica. Ritrovamenti arnesi
litici.
Copanello:
Vestigia
d’insediamento etnico dell’età della Pietra. Celle trogloditiche o Mitrie.
Laurea Basiliana o Sacelli Mitriaci. Vasche di Cassiodoro. Grotticelle naturali
che si presumono al celebre Vivarium di M. A. Cassiodoro e adibiti alla
piscicultura (a. 540 a. C. circa). Sarcofago di Cassiodoro. Sepolcreto decorato
a basso rilievo con coperchio e iscritto.
Cortale:
Fondata
dai superstiti di Acconia. Vestigia d’insediamento etnico preistorico
dell’età della pietra. Ritrovamento di armi litiche levigate. Avanzi di
Monastero Basiliano distrutto dal sisma del 1783.
Casa
Cefaly - Edificio appartenuto all’insigne pittore e patriota Andrea Cefaly.
Collezione di quadri dello stesso.
Crichi:
Necropoli
preellenica. Reperti di scavi vari, corredi sepolcrali fittili e metallici di
confezione locale e d’importazione. Avanzi di acquedotto romano. Castello
feudale: avanzi di complesso distrutto dal sisma 1783.
Crotone:
Vestigia
archeologiche di età classica in diversi settori del territorio. Tracce di
resti monumentali. Santuario di Hera Lacinia: resti di grandioso edificio
Dorico, dedicato al culto (VI - V sec. a. C.- Grande colonna del Santuario,
altezza m. 8,29 - diametro m. 1,77, circonferenza alla base m. 5,60. unica
superstite delle 48 colonne doriche del peristilio templare: è la più cospicua
dell’antica Kroton. L’interno era decorato di pitture Zeusi ed ornato da
statue di olimpionici.
Il
castello detto di Carlo V, fondato nel sec. IX, oggi Museo Civico, possiede
importante raccolta litica e fittile, materiale preistorico. Detto Castello
venne costruito sui resti dell’antica necropoli e ingrandito nel
1541 da don Pedro di Toledo.
Crucoli:
Castello
normanno ricostruito nel sec. XV - XVII su sostrato di età normanna sec. XI. Capo alice - Presso Cirò Marina:
Resti
di Santuario di Apollo Aleo (identificato da Paolo Orsi nel 1925) Avanzi di
Costruzione annesse al Santuario Reliquie di Heron alluistico.
Capo Cimiti:
(Presso
Isola Capo Rizzuto) Nella zona ritrovamenti di età greca, fra cui un cippo
arcaico con iscrizione dedicata in onore di Zeus Melicios (VI sec. a. C.).
Ruderi di Villa Romana con pavimenti musivi.
Capo Rizzuto:
Trovamenti
di età classica.
Capo Vaticano:
Vestigia
dell’antichità classica (età romana)
Cardinale:
Sedimenti
etnici dell’età della Pietra. Reperimento di Sepolcri Neolitici con armi e
suppellettili di selce lavorata.
Caria:
Vestigia
di stanziamento preistorico del periodo neolitico. Ritrovamenti litici.
Casabona:
Grotte
cavernicole dell’età della pietra (periodo neolitico). Reliquie di
stanziamento protopreistorico della prima età del ferro. Sepolcreto indigeno
con corredi funerari IX - VIII sec. a. C. Necropoli romana con suppellettili.
Castelmonardo:
Ruderi
informi dell’antico abitato distrutto dal terremoto del 28 marzo 1783.
Esistono pochi resti di ruderi della Chiesa “La Grazia”. Grossi muri in
pietra lavica, forse un tempo costituenti una porta. Alcune grotte di probabile
origine troglodita.
Castiglione marittimo:
(Frazione
di Falerna) - Ruderi dell’imponente fortilizio di Castel Leone eretto nel 1062
sotto Ruggero il Normanno.
Cirò:
(Marina
e superiore) - Vestigia di stanziamento preistorico dell’età del Bronzo in
contrada S. Elia. Necropoli preellenica, sepolcreto protostorico indigeno della
prima età del ferro (sec. IX - VII a. C.
Cirò Marina:
Reliquie
archeologiche pertinenti all’antica Krimisa. Resti del Santuario di Apollo
Aleo.
Crucoli:
In
località “Elo” vestigia d’insediamento di età classica. Reperimento di
materiale greco vario. Avanzi della cerchia muraria civica di età Medievale.
Castello normanno, ricostruito nei sec. XV - XVII su sostrato di età normanno
sec. XI.
Curinga:
Etimo
da un nome di persona, originariamente Cuningaris. Nel 1166 è esistito un
Joannis Cuningaris.
In
località Trivio (proprietà G. Greco= resti di necropoli romana e reperti ,
scoperti nel 1965 da Cesare Cesareo fu Giuseppe, attribuiti all’antica Statio
ad Turres distrutta dai Saraceni nel IX sec. La sua esistenza è attestata
nell’Epistolario di S. Gregorio Magno per la fine del sec. IV a pag. 64.
In
contrada Prato S. Irena, necropoli greco romana appartenente alla città di
Acconia o Lautonia. (Ritrovamenti di suppellettili sepolcrali di età classica
elleno - latina)
Nelle
adiacenze del Torrente Tre Carlini, altro Sepolcreto antico; vestigia
dell’antichità classica anche nell’alveo del torrente Turrina e altrove.
Fra i reperti di scavo, notevole il rinvenimento di un tesoretto di stateri
greci arcaici: VI sec. a. C.
Nella
frazione Acconia (località Mura degli Elleni, cospicui avanzi di Termae latine
di bassa età imperiale (III sec. d. C.): si tratta di un interessante complesso
termale antico che si conserva fin quasi all’altezza della copertura.
In
località Agrosello, resti di fortilizio Angioino - Aragonese sec. XV - palazzo
ducale.
In
località “Torre vecchia” ruderi di torre ricostruita con materiali di
ruderi di età greca e romana. Nella stessa zona, torre cilindrica detta
Torrazzo o Torre dei Cavalieri. Faceva parte del sistema difensivo costruito
lungo la costa Tirrenica, intorno al 1600 sotto Carlo V, come posto di
avvistamento delle navi corsaro saracene.
Si
suppone che nel vicino litorale sia esistita una base commerciale Fenicia
(Emporio)
Sepolcreto
in Grotta. Nel sottosuolo del Santuario del Carmine esiste un sepolcreto
catacombale paleo cristiano con tre grotte, dove i cadaveri venivano sistemati a
sedere su un sedile circolare ed assicurati alla parete con fascia a gancio
(Sistema che ha preceduto l’incinerazione).
Peristilio
romano - Attaccato al Santuario del Carmine, esiste un peristilio a tre archi a
tutto sesto, con basamento Dorico di età latina, costruito in pietra lavica da
taglio.
S.
Elia Vecchio - In contrada Corda, esistono interessanti ruderi del Convento di
S. Elia; Monastero Basiliano fondato dai carmelitani del Primo Istituto nel
1472. Si conserva in buono stato l’Abside con cupola bizantina e finestre
monofore.
Cenobio
La Grazia - In zona La Grazia, esiste una Chiesetta che fece parte del Cenobio
di S. Maria delle Calcare, veniva professata la Regola di S. Agostino; rimase
disciolto nel 1652.
Statio
ad Turres - In territorio dell’antica Acconia (zona Quarto), adiacente al
percorso della via Popilia, di cui esiste la traccia, affiorano giornalmente
avanzi di reperti fittili di età protostorica; (forse neolitica) pre greca e
romana.
In
questo punto (stando a gli itinerari romani) venne identificata il 16 maggio
1974 da Cesare Cesareo l’ubicazione della cittadina “Statio ad Turres”, la
quale servì da stazione di carriaggi romani, e fu sede Vescovile. Detta sede
venne trasferita a Nicastro in seguito alla distruzione dell’abitato da parte
dei saraceni nel IX secolo. Girifalco:
Vestigia
di stanziamento etnico di età neolitica. Sepolcreti preistorici di rito a
inumazione con scheletri rannicchiati muniti di suppellettili di pietra
levigata; come asce litiche, lale di selce, anello di ardesia, stoviglie di
impasto grezzo. Palazzo ducale, interessante edificio feudale seicentesco.
Guardavalle:
Torri
bizantine; superstite strutture di un complesso di dodici alte torri, facienti
parte dell’originario sistema urbico difensivo, contro le incursioni saracene
(sec./X).
Fancavilla Angitola:
Fondaco
Vecchio o del Fico: In contrada Eccellente è esistito fino al 1969 un antico
maniero turrito, sulla Via Popilia, detto la “Capanna di Cicerone” perché
questi, vi sostava durante le sue visite ad Hipponio e durante i suoi viaggi in
Sicilia. Detto maniero, venne barbaramente demolito per la costruzione del
doppio binario ferroviario per Reggio. In contrada
Gorna di S. Croce, avanzi del Convento dei Padri Agostiniani.
Feroleto Antico:
Ruderi
del castello (sec. XVI) distrutto dal sisma 1638.
Isola Capo Rizzuto:
Ritrovamenti
vari ascrivibili ad età classica. Presso il Capo Cimiti, rinvenimenti di cippo
arcaico con iscrizione dedicatoria greca in onore di Zeus Melichios, VI sec. a.
C. Castello feudale eretto in periodo Medievale, ampliato nel 1500: avanzi di
complesso cinquecentesco fortificato.
Le Castella:
Vasto
baluardo, la più pittorica opera militare di tutto il Meridione eretta da
architetti militari del sec. XV interamente circondata dal mare. Imponente
fortilizio di età aragonese. Ruderi del complesso con robusti fortilizi e torri
cilindriche dei sec. XV - XVI.
Ioppolo:
Grotte
del Poro, sontuosi ipogei dedicati al Dio iranico Mitra, Divinità solare. Torre
costiera a guardia delle contrade dalle incursioni barbaresche.
Limbadi:
Castello
normanno; ruderi del complesso ascrivibile al sec. XI. Ritrovamenti di manufatti
di ottima arte fittile.
Maida:
Sorta
in età Medievale, zona però già abitata durante il periodo romano.
Il
castello venne adibito a carcere mandamentale; è stato eretto nel sec. XI.
Ruderi del convento di S. Francesco di Paola. Il 17 agosto P. Francesco
Maiorano, compagno che più amava S. Francesco di Paola, fondò in Maida il
Convento dei Paulini, di cui oggi si vedono solo le vestigia. Presso la zona
casella a valle del paese vestigia di stanziamento preistorico dell’età
neolitica e con resti di officina litica.
Ritrovamenti
archeologici sporadici, specialmente sepolture e frammenti di ossidiana
(liparite).
Martirano vecchio:
Castello
normanno (ruderi) fatto costruire da Ruggero II il normanno nell’anno 1143.
Avanzi di via Popilia.
Mileto:
Antica
Milesia - zona di miele. Fondata nel 1784 in sostituzione di precedente centro
civico omonimo, distrutto dal terremoto del 1783. Avanzi di Villa romana II sec.
d. C. con impianto termale. Resti di edifici di varie età sec. XI XIII.
Nicastro:
Le
prime costruzioni di Nicastro, sorsero sul Colle S. Teodoro, dove in seguito
sorse il Castello, di cui nel 1975 esistono i ruderi. Qualche scrittore
asserisce che questo rione S. Teodoro, è sorto dagli abitanti di Thuri o di
Lissania, città della Magna Grecia esistite nella piana, abbandonate dalla
popolazione, trasferitasi altrove. Da questo pare che la prima denominazione
fosse stata Numistro prima e Neocastrum in un secondo momento, che significa
“nuovo accampamento”. Tale trasferimento è attribuito al sec. IX a. C.
N.
B. i greci occuparono la Calabria nell’VIII sec. Nicastro fu occupata dai
normanni nel 1057. Una notizia informa che nel 1091 fu costruito il Castello dei
Normanni. Restaurato da architetti Svevi è
divenuto luogo di soggiorno dell’Imperatirce Costanza, nonchè triste luogo di
prigionia del Principe Enrico figlio ribelle del Re Federico II.
Vi
soggiornò il Papa Callisto II, la cui sorella Edamburga fondò la cattedrale
normanna consacrata dal Papa trovandosi in loco.
Tale
cattedrale andò completamente perduta in seguito al terremoto del 1638, che
rase al suolo Nicastro.
Le
varie inondazioni dei vicini torrenti Canne e Piazza, furono tali che invasero
tutto il territorio colmando i vuoti e facendo sparire i resti della Cattedrale
e tutto ciò che era stato costruito dopo il 1638.
La
piena più terribile si ebbe nel 1683.
Nel
316 furono ospiti in Nicastro l’Imperatore Costantino e il Papa Silvestro,
durante il loro viaggio a Costantinopoli nella nuova Sede.
Nel
1535 vi soggiornò in Nicastro l’imperatore Carlo V.
La
cattedrale di Nicastro fu fatta costruire da Roberto il Guiscardo nel 1062,
assieme a quella di Martirano, nonchè all’abbazia Benedettina di S. Eufemia.
Nicotera :
Vestigia
di stanziamenti preellenico della prima età del ferro. Ruderi di edifici vari
di età classica e resti di opere idrauliche.
Castello
normanno - Grandioso edificio civile fortificato, eretto da Roberto il Guiscardo
nell’anno 1065. Distrutto dai saraceni 1074/1085; ricostruito durante epoche
successive; cioè nel 1763 da E. Sintes sul luogo dell’antico Castello Svevo
Angioino.
L’abate
d’Avino, l’Aceti e l’Adilardi segnalano il martirio
del vescovo di Nicotera Cesareo, da parte dei saraceni, che per non aver
abiurato alla Fede Cristiana Cattolica, fu legato alla coda di un cavallo e
trascinato finchè esalò l’ultimo respiro.
I
vescovi Entrieri e Franco riferirono alla Sacra Congregazione a Roma che la
terra dove il Prelato spirò è infeconda. Lo stesso conferma l’Aceti e il
Gualtieri. (Vedi P. Fiore “Calabria Santa” libro primo pag. 411).
Nocera Terinese:
Cittadina
fondata in età medievale detta Terinese dal vicino Piano della Terina (latino
laterina mattonaia) e Nocera dal greco neos iros: nuovo abitato perché risorto
dopo la incursione dei saraceni del 950 circa che la rasero al suolo.
Sul
piano della Terina vestigia di stanziamento preistorico dell’Età del Bronzo.
Resti di cinta muraria, avanzi di acquedotto, ruderi di costruzioni ellenistico
romane e bruzie. Due Necropoli antiche di cui una arcaica e l’altra più
tarda. Altre reliquie antiquariali in località Pietra della nave.
Sul
poggio “Motta Motticella” avanzi di chiesetta medievale eretta in età
normanna con materiali archeologici di età greca e ruderi di un fortilizio
medievale con arco tufaceo lesenato e architrave con iscrizione del sec. XVI.
Tra
il bivio Brace e il Grande, ritrovamento di monete di Terina e resti di condotto
idrico tubolare con il marchio: L. Apius Magister Viarum. Torri costieri: Torri
della Pietra della nave e Torre Savuto (sec. XVI erette contro le incursioni
barbaresche).
Paleoporto o Paliporto:
Centro
costiero scomparso sulla fascia jonica presso Soverato.
Parghelia:
Vestigia
d’insediamento etnico di epoca romana Imperiale.
Petelia:
Avanzi
del Foro e del Gynnasium dell’antica Petelia di età romana.
Petilia Policastro:
Castello
medievale, ruderi del complesso fondato in età normanna (sec. XI) e
successivamente ricostruito.
Pizzo Calabro:
Nel
territorio rinvenimenti di reliquie archeologiche di età classica. Castello
Aragonese eretto nel 1486 da Ferdinando I d’Aragona. Chiesa collegiata S.
Giorgio con facciata Barocca.
Porto S. Venera:
Ritrovamenti
sporadici di età classica, fra cui una statua marmorea mutilata di soggetto
mitologico (Arianna addormentata).
S. Gregorio d’Ippona:
Chiesa
di S. Ruba o della Madonna della Sanità; ruderi dell’Oratorio Medievale (sec.
XI - XIII) appartenente al convento Carmelitano e decorato Barocco 600 - 700
S. Mauro Marchesato:
Castello
Feudale fondato dai Principi Sanseverino sec. XV.
S. Pietro a Maida:
Fondata
nel 500, Chiesa Matrice (S. Maria della luce Edificio culturale eretto nel
sec. XVI). S. Sostene:
Avanzi
del Castello Medievale fondato in età normanna sec. XI.
S. Andrea Ionio:
Vestigia
di insediamento di età romana. Trovamento di età latina Imperiale. Avanzi
complesso Castello Feudale.
S. Caterina sullo Ionio:
Castello
Feudale; torrione cilindrico merlato, avanzi costruzioni feudali (1503).
S. Severina:
Antica
Siberene, città Enotria sec. V, Castello normanno eretto su avanzi di età
bizantina a. 1076.
Satriano:
Reliquie
di Sepolcreto ellenico in contrada Petraro. Ruderi dei Convento degli
Agostiniani.
Sellia Superiore e Marina:
A
Sellia Marina ruderi del castello normanno fondato nel sec. XI
Squillace:
Preso
la Fiumara Alessi, vestigia d’insediamento preistorico dell’età della
pietra (neolitico), probabile officina di lavorazione delle selci. Sul torrente
Ghettrello, ponte romano ad una luce con arcata a sesto ogiva. Presso il
Torrente Palena, basilichetta paleo Cristiana di S. Martino presunta sede di
Manasterium Vivariense di Cassiodoro (a. 540 a. C.); Castello fondato in età
bizantina IX - X sec.
Stalettì:
Vestigia
d’insediamento di età neolitica. Necropoli preellenica, della prima età del
ferro con sepolcri e cavernette rupestri di rito inumazione. Sepolcreto
monolitico attribuito a Cassiodoro (Secondo altra congettura apparterrebbe
invece a S. Gregorio).
S. Onofrio:
nel
territorio vestigia d’insediamento dell’età della Pietra (periodo
neolitico) e di età classica fra cui un Cippo Militare romano di epoca
imperiale con le misure CCLX e il nome Annius T. Praetor e pertinere a un
diverticolo della consolare via Popilia.
Taverna:
Resti
di castello feudale. Monumento a Mattia Preti (il Cavalier calabrese). Nelle
varie chiese Opere di Mattia Preti.
Tiriolo:
Fortificazioni
medievali (sul monte Tiriolo) resti di possenti fortificazioni; muniti di
torrioni circolari. Castello feudale; avanzi dell’edificio (attualmente
adibito a conserva idrica)
Zona
Archeologica: nelle grotte di Castaneto dette di Donnu Petru e in località
Sevarici, vestigia d’insediamento preistorico dell’età della Pietra
(periodo neolitico ed eneolitico e reliquie di stanziamento protostorico della
prima età del ferro. Vestigia di habitat di età classica greca e romana e
d’insediamento Osco- Bruzio. Resti di edifici, di acquedotti e pozzi.
Suppellettili litiche, metalliche i fittili, frammenti di sculture ellenistiche,
terrecotte, vascolari, tesoretti monetari greci, punici, latini e bruzi.
Fra
i ritrovamenti di cospicua importanza la C.d. Defixio Osca (tavola plumbea con
iscrizione graffita bilingue). Ceramica e altri manufatti fittili ellenici IV
sec. a. C. Tropea:
Zona
archeologica: vestigia di stanziamento preistorico in località Caria (greco
chorion - choria - paese). Necropoli preellenica della prima età del ferro
(sec. IX - VI a. C.)
Torre Galli:
Complesso
sepolcrale protostorico indigeno. Altra Necropoli indigena dell’età del ferro
in località Annunziata. Vestigia di età protostorica e bizantina con
ritrovamenti vari. Catacomba paleo cristiana in località Torre Lupo. Castello
feudale: interessanti avanzi del complesso in contrada Caria (frazione di
Drapia). Nei pressi della zona archeologica, sede di stanziamento etnico di
razza umana, (non di popolo cristiano) preistorico dell’età del ferro.
Umbriatico
- Vestigia di necropoli Magno ellenica in località Cozzo Nero. Platea di un
tempio pagano. Resti di colonne ioniche e doriche. Alle pendici del Monte Tigano
resto di poderose mura di fortificazione romane. Cintura Urbica Medievale,
avanzi di cintura fortificata e porta urbica.
Verzino:
Zona
archeologica: vestigia d’insediamento dell’età della pietra (periodo
neolitico). In località Cona: la grotta di Furfari, caverna di età neolitica
ed altre grotte. Vibo Valentia:
zona
archeologica. Antica Veipuna, greca Hipponion - Lat / Vibo Valentia. Vestigia
d’insediamento di età neolitica. Resti dell’antica colonia italiota e
latina: mura di cinta di Hipponion. Avanzi posti in luce da Paolo Orsi nel 1817
in località Trappeto Vecchio V/VI sec. a. C. Poderosa cortina lapidea, in
blocchi megalitici e struttura isodoma, con porta urbica e con torri di difesa,
costituente la più grandiosa opera militare della Magna Grecia, autentico
capolavoro di tecnica muraria.
Il
tempio dorico in località “Telegrafo vecchio” o Belvedere Grande.
Avanzi
dell’edificio di culto (scoperto da Paolo Orsi nel 1816) periptero in antis,
probabilmente dedicato alla Dea Persefone, resti di detto Stylobates del VI/V
sec. a. C., elementi della Sima strato esterno in cotto. Tempio ionico
sull’altura “Cofino” resti delle fondamenta dell’edificio, periptero, di
età classica (V sec. a. C.) con elementi dorici, avanzi del colonnato del
peristilio.
Altro
tempio Greco presso la cava Cordopatri. Reliquie di altri due Templi Classici,
di recente scoperta. Necropoli Greco arcaico - classica (in pieno abitato).
Vasto sepolcreto italico ellenico dei sec. VII - VI a. C. di rito a inumazione.
Oltre a molti reperti fittili, vascolari arcaici con tesoretto con 868 monete
Brezie. Resti di Bivona. Vestigia abitato di età romana.
Museo
archeologico “Vito Capialbi” sito nel Palazzo Patrizio Gaglialbi.
Castello
normanno. Potente fortilizio medievale, eretto 1055 - 57 da Ruggero il Normanno
(prob. nel sito dell’Akropolis di Hipponion, in parte con impiego di materiali
templari antichi sec. XIII, ampliato da Carlo d’Angiò nel 1289, rafforzato
dagli aragonesi nel sec. XV.
Castello
di Bivona - Ruderi del complesso feudale cinquecentesco del Marchese della
Baccanica; costruzione eretta in periodo rinascimentale del Monteleonese M.
Santo Napoli, su sostrato Medievale di età angioina.
Grotta
di Papaglionti - Caverna rocciosa con avanzi di tempio ipogeo pagano (di Venere)
di Cibele? di Mitra? probabilmente Sacello Mitriaco (Mitreo, dedicato alla deità
solare iranica Mitra, in bassa età imperiale romana).
Il
Bisogni dice che la città fu fondata dagli Aschenazzi 166 anni dopo il diluvio.
Altri dicono fondata da Ercole. Bockrd - Mazzocchi e Capialbi dicono fondata dai
Fenici. Lenorman ipotizza che Ipponion ospitò qualche tribù neolitica. Nel 363
Dionigi distrusse Ipponion. Oreste innalza Templi ad Ipponio ed a Reggio in
ringraziamento a Persefone, a Diana e ad Apollo.
Nel
398 i Brezi si impadronirono di Ipponio.
I
Bruzi nel III sec. a. C. formarono la cinta di Hipponion, dall’impasto di
ciottolame cretoso a secco; struttura che si nota come materiale stratificato
nella costruzione Brezia.
Zagarisi:
Torre
medievale: avanzi di costruzione cilindrica quattrocentesca.
Zungri:
Zona
archeologica: vestigia d’insediamento di età romana (ruderi in località
Papaglionti, avanzi di muraglia ad opus incertum” e di colonne litiche. Nella
stessa località supposti Mitrei. Grotte, Sacelli Mitriaci del II - III sec. d.
C. o grotte anacoretiche. Rinomata la Grotta S. Leo e quella degli Stariati.
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