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Altomonte Apollinara Belmonte
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Blanda Bocchigliero Bonifati
Bonif.Capo Cariati Carolei
Carpanzano Casalinuovo Cassano
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Celico Cerchiara Cetraro
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Corigliano Diamante Isola Dino
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Serra Apollinara Serra Castello Sibari
Spezzano Albanese Spezzano della Sila Spulico
Tarsia Temesa Terranova di Sibari
Torano Castello Torre Mordillo  Torre Talao
Tortora Turio Verbicaro
Villapiana    

Abatemarco (Frazione di S. Maria del Cedro presso Cipollina):

Zona archeologica: necropoli romane (ritrovamento di suppellettili sepolcrali). Imponente tratto di acquedotto romano di età imperiale. Ruderi di edifici antichi sparsi nelle campagne.

Castello medievale - Ruderi di vasto complesso (baluardo di cinta e fortezza) appartenuto a vari feudatari.

Torre brucana - Torre di vedetta alla  foce del Torrente Abatemarco (sec. XVI)

Torre dei greci - Ruderi di due torri - probabilmente risalenti ad età bizantina.

Badia di S. Giovan Battista - Ruderi del complesso basiliano sorto in età normanna (sec. XI)

 

Acquappesa:

Antica Casalisappensi, detto poi Casaletto - Vestigia d’insediamento greco - romano. Reperti di scavo, fra cui un pregevole gruppo di bronzetti ellenistici e latini del III sec. a. C.

Terme Luigiane - Stazione idro termaminerale nota sin dall’antichità.

 

Acri:

(Antica Pandosia? Acherunto - Vestigia d’insediamento lito preistorico del periodo neolitico.

Castello feudale (ruderi) complesso fortificato quattrocentesco sorto nel sito della Rocca dei Bruzi. Avanzi delle muraglie con monofore tufacei.

Chiese varie d’importanza storica ed architettonica. vari Conventi, vari palazzi d’importanza storica, locale.

 

Aiello Calabro:

Antica Tylesios? Ageus? - Cinta urbica (ruderi) eretta in seguito alla incursione saracena dell’anno 981, che devastò l’abitato ajellese.

Castello aragonese - Grandioso robusto maniero quattrocentesco con rifacimento del secolo successivo. Avanzi delle mura perimetrali e di altri baluardi. Torri Angolari speronate. Resti dei rifac. del sec. XVI.

 

Ajeta:

(Antica Enotra? sec. XI: Aetor)

Centro civico della costiera prajese fondato dai bizantini, già sede di un famoso Monastero Basiliano (ora distrutto).

Palazzo feudale - Bell’edificio nobiliare eretto nella prima metà del sec. XVI dai Martirano di Ajeta. Gravemente danneggiato dal sisma 1783.

Grande facciata di stampo toscano, Cappella Gentilizia eretta dal feudatario D. Domenico Cosentino nel 1724 e dotata di colonne provenienti dalla zona archeologica della presunta Blanda.

 

Albidona:

Antica Leutarnia? Levitonia a. 1117. Odonton Alvedone: a. 1201. Choras Albidonas; a. 1202. Astus Albidonas. paese probabilmente di origine prelatina. Centro fondato in età medievale prob. su sostrato di età pregressa.

Castello medievale (ruderi) avanzi delle mura. Torri di Guardia al Piano dei Monaci presso la marina di Albidona) Torre di vedetta cinquecentesca facente parte di dispositivo di guardia e di difesa contro le incursioni turchesche.

 

Altomonte:

Antica Balbia e poi Brahalla, Antifluvius, Altofiume (dal 1337) e in fine Altomonte (dal 1343).

Zona archeologica - Nel territorio, vestigia di stanziamento etnico di età classica. Ritrovamenti sporadici vari (notevole una iscrizione funeraria di età latina).

Castello feudale - complesso di origine normanna sec. XII interamente rifatto in età medievale. Traccia di affreschi di varie epoche (sec. XIV e XV)

Torre di Pallotta - complesso di bellissima massiccia costruzione quadrilatera (palazzo fortilizio tuttora pressoché integra, in stile toscano, eretta da Filippo I° Sangineto nel sec. XIV e dotata di bifore litiche ad archi tribali trecenteschi. Reperti litici, metallici e fittili ascrivibili dal neolitico al Medioevo.

 

Apollinara:

(Frazione di Corigliano Calabro)

Zona archeologica - necropoli greca di età classica. Ritrovamenti di suppellettili sepolcrali con statuine di tipo arcaico. Resti di costruzione megalitica a blocchi litici squadrati e la pianta circolare (identificata la destinazione).

 

Belmonte Calabro:

Ostello Feudale - Complesso feudale, originario del sec. XIII (costruito nel 1270 da Carlo D’Angiò, fortificato nel ‘700. Ruderi delle muraglie merlate, con torrione cilindrico. Porta, Arco; avanzi di cintura urbica. Muraglia di fortificazione di età medievale con porta civ.

Casino Giuliano - già Rivellino alla marina di Belmonte. Avanzi di fortilizio militare, con feritoie e fori per bocche da fuoco erette nel ‘500 e sopraelevate dai Giulliani di Belmonte (1812).

Casa di Michele Bianchi - edificio di interesse storico.

Faro di Michele Bianchi - Sul colle di Bastia, monumento faro, eretto in onore del Quadrunviro Fascista (che vi è sepolto) al promontorio belmontese prospiciente sul Tirreno.

 

Belvedere Marittimo:

Vestigia di stanziamento etnico di età preistorica (età del ferro) Reliquie archeologiche di età classica pertinenti alla presunta Blanda o a Skydrios. Ritrovamenti vari di età classica, greca e romana (in località Torre dei Greci, fondo Scaliso).

necropoli antica in località “Torre dei Greci”

Torre di Paolo Emilio (in contrada Rocca)

Avanzi di torre romana di età imperiale, pertinente all’antico “Municipium” latino della sede.

Castello aragonese (detto del Principe): Complesso fortificato medievale, eretto da Ruggero il normanno nel sec. XI, restaurato da Ruggero Sangineto nel 1287 (età sveva). Rifatto da Ferdinando I° d’Aragona nel 1490. Muraglioni di cinta di epoca Aragonese. Due torri cilindriche merlate. Resti di ponte levatoio.

Torre del Tirone - in contrada S. Litterato Ruderi di fortificazione cinquecentesche, facenti parte del dispositivo di difesa costiera predisposto dal vicere spagnolo  contro le incursioni turchesche.

Casa natale di S. Daniele (trasformata in Cappella Sacrario d’importanza storica municipale e regionale, perché culla di S. Daniele da Belvedere, frate francescano Martire a Ceuta a. 1227).

 

Bergae (o Vergae):

(odierno Roggiano Gravina)

Uno dei centri civili Bruzi prelatini, menzionati quali “ignobiles” (indigeni di Liv. XXX 19).

Bresidiae (poi Risunianum) odierna Bisignano

Centro abitato indigeno prelatino come Bergae

 

Bisignano:

Antica Residiae, menzionata da Livio, la Badiza di Polibio detta poi Besioianum, Bisinianum, o Visinianum. In antico città Bruzia, in cui i romani dedussero una propria colonia

Zona archeologica - vestigia di stanziamento indigeno preellenico e d’insediamento ellenico - romano. Necropoli preellenica della prima età del ferro in località “Acqua di Fico” ritrovamenti di età latina.

Castello medievale (rudero) Avanzi di formidabile complesso Bizantino normanno, sorto in sostrato della rocca di età classica.

Chiesa cattedrale - edificio barocco a tipo basilicale di origine pre - normanna (eretto dai Longobardi nell’a. 774. Ricostruito e rimaneggiato in epoca successiva). Varie chiese con conventi.

 

Blanda:

Città di fondazione enotria ellenizzata d’incerta ubicazione.

Plinio e Pomponio Mela la collocano tra Temesa e il Lao; altri la vogliono nel territorio di Belvedere marittimo o altri ancora presso Tortora; storicamente è accertato che la città nel III sec. a. C. per essersi schierata a favore di Annibale fu espugnata dai Romani.

 

Bocchigliero

Zona archeologica - vestigia d’insediamento etnico preistorico dell’età neolitica o cuprolitica.

Reliquie dell’antichità classica; resti di mura civiche, avanzi di edifici, suppellettili varie di età romana. Necropoli romana nel bosco di Monte Basilicò.

Varie Chiese e monasteri.

 

Bonifati:

(antica Nica? Temesa? si sostiene da taluno , che il paese abbia avuto origine dall’antica  Nicla; da altri che nel territorio bonifatese sia sorta l’antica Temesen,  città del rame di Omerica memoria).

Castello Feudale (ruderi) resti del complesso di titolarità Sanseverino.

 

Bonifati (capo):

Antica Lampetes Akrum, lampetinus, Promontorium

Torre di Vedetta detta torre di Fella - Torre di guardia contro le incursioni turchesche, facente parte del dispositivo di vedetta costiera predisposta dal vicerè spagnoli nel sec. XVI.

 

Cariati:

Zona archeologica - Ritrovamenti preistorici - protostorici e classici. Avanzi di centro abitato antico nella contrada S. Maria e Frasso; reperti archeologici vari, fra cui frammenti di corredi vascolari, bronzetti vari. Due tesoretti monetali di età Magnogreca, monete romane, ascia di bronzo rinvenuta in località “Salto”.

Cintura urbica - muraglie di precinzione civica, ben conservata, eretta nel sec. XV - Porta d’ingresso alla città; Bastioni angolari conici di blocchi cordonati. Torri poligonali e semicircolari. Torretta di vedetta. Cortine protettive; ponte levatoio.

Torre di fiumenica - Ruderi di torre di guardia cinquecentesca, eretta a vedetta contro le incursioni barbaresche.

Baluardo del principe- Fortilizio feudale annesso al palazzo Venneri

 

Carolei:

(Antica Ixias? biz: Kalolè Ou, del bel Leone, prob. di origine enotria)

Zona archeologica- Necropoli preistoriche (due necropoli tipo a grotticelle artificiali con graffiti. In località “Vadue” ritrovamento di reliquie edilizie, attribuite alla tomba di Alarico.

 

Carpanzano:

(lat. Carpantianum, villa o Mansione di un Carpatius)

Ponte romano (delle Fratte) Bella costrizione su Savuto, in piena curva, con magnifica arcata ad una luce e con avanzi di protezioni stradali sui lati. Opere di età imperiale (distrutta e rifatta dai Cartaginesi)

 

Casalinuovo (Frazione di Villapiana):

Torre del Saraceno - Avanzi di massiccia Torre di Vedetta Costiera, quattrocentesca, cilindrica con coronamento a mensole accompagnate da archetti di tipo aragonese.

 

Cassano allo Ionio:

Zona archeologica - Vestigia archeologiche di varia età e civiltà, in località Grotte S. Angelo, Casabianca, parco del Cavallo, Ministelle e di molte altre località.

Grotte S. Angelo - vasto complesso di gallerie carsiche stalattitiche; sedimenti di insediamenti etnico preistorico con stratificazione del neolitico medio, dell’età cuprolitica e dell’età Enea (a. 3000 - 12000 a. C.) Ritrovamento di ceramiche dipinte a bande rosse, di ceramiche monocrome con anze, di ceramiche buccheroidi.

Necropoli preellenica - protostorica indigena della prima età del ferro, con corredi sepolcrali (IX - VII sec. a. C).

Sepolcreto arcaico - presso la stazione ferroviaria di Cassano

Sepolcreto romano - di età Imperiale in contrada “Fiego”.

Necropoli latina in località Capolanza. Ritrovato anche un pavimento musivo. Reliquie varie dell’antichità Classica greca e romana in molte località. Avanzi dell’antica Thuri - Copia, su probabile sovrastrato dell’antica Syfaris Achea in località “Parco del Cavallo” - Resti di vasto edificio romano a pianta emiciclica, con gradinata e colonnato d’ordine corintio databile al I° sec. a. C. ed altri resti archeologici.

Castello della Pietra - (su una rupe) ruderi di baluardo difensivo, eretto in periodo normanno prob. su sostrato di età greco romana, restaurato dagli Angioini nel sec. XV

La Bufolaria - Ultimo imponente avanzo di Castello feudale di età normanna (sec. XII) a pianta quadrata con torri angolari, stipiti ed archi litici a tutto sesto, con arcata bugnata.

Laure ermetiche - Grotte anacoretiche Basiliane, con avanzi di affreschi nella valle dell’Etiano (Grotte del Capitolo) grotte delle Lamie e del Paradiso ecc.

Chiesa cattedrale - Ed altre interessanti ed antiche chiese dove figurano importanti opere architettoniche ed artistiche.

 

Castiglione di paludi:

(antica Temesa Jonica? Quarta Sybaris)

Da un patronimico Castiglione

Zona archeologica - Importanti reliquie archeologiche, vestigia di tardo stanziamento etnico indigeno (sec.  IV - III a. C.)

Necropoli indigena protrattasi fino a tarda età con una cinquantina di sepolture a fossa, sec. VIII - III a.C.

Recuperate suppellettili funerarie varie (ceramiche, anfore di argilla bronzi ecc.)

Avanzi di una anonima città Bruzia ellenizzata (Temesa Jonica?) Quarta Sibaris del IV sec. a. C. - Resti della robusta cinta urbica a blocchi megalitici (rettangolare in arenario) munita di monumentale ingresso; possenti torri circolari.

Resti di Teatro Ellenistico (IV sec. a. C.).

 

Castro Cucco:

(Torrente in territorio di Tortora)

Detto anche Torrente La Noce

Zona archeologica - vestigia d’insediamento etnico del Paleolitico inferiore (amigdale “facies” achelleana) testimone del più antico stanziamento dell’Homo Sapiens in Calabria.

Castello di Castrocucco - Scenografiche rovine del complesso medievale.

 

Castrovillari:

Castrum villarium a. 1225 Kastrobillares

Zona archeologica - Vestigia varie di età romana nel territorio castrovillarese (contrada S. Antonio) “Morzidoso e altrove”

Resti di Villae rusticae di Castrum Villarum nella zona di Calimarro.

Alle Camerelle e alla Grotta del Malconsiglio. Resti di acquedotto latino ad arcate nella città (in via Roma).

Reliquie ellenistiche romane e medievali sulla rocca della “Civita”.

Reperti in arte paleocristiana con oggetti di oreficeria.

Castello Aragonese - adibito a carcere. Architettonico, importante complesso di età tardo medievale (a. 1490) eretto da Paolo Giannitelli su sostrato di un fortilizio più antico di età sveva (sec. XIII) per incarico di Ferdinando I° d’Aragona.

Santuario di S. Maria del Castello - Edificio a corpo centrale elevato ed ali ribassate, con cripta basilare eretto per munificenza dei normanni sui ruderi di Castrum Vellarum nell’a. 1090. Rifatto, rimaneggiato e trasformato in varie epoche.

Vi sono molte opere d’arte pittorica, marmorea e lignea di interesse artistico - stoico.

Fra le varie chiese primeggia quella i S. Francesco di Paola, edificio seicentesco di gusto barocco, con varie opere d’arte lignea.

Monastero di S. Chiara con chiesa (delle Clarisse); avanzi di complesso monastico chiesastico.

Museo civico - Edificio annesso alla Biblioteca Civica, Reperti di epoca preistorica, protostorica greci e romani. Vari Palazzi Gentilizi.

La ridente Castrovillari ha dato i natali al pittore Andrea Alfano ed all’arcivescovo Filippo Gesualdi padre generale dei minori conventuali, allo storico Padre Francesco Russo ed al politico Francesco Pace, nonchè all’avvocato Giuseppe Gesualdi fondatore e presidente del “Brutium, i calabresi nel mondo” e direttore de “Il Corriere di Roma”.

 

Celico:

(lat. coelum .- celeste - celestiale)

Memorabile per la rivolta del 23 maggio 1647 e perché patria di Gioacchino da Fiore.

Chiesa di S. Michele Arcangelo - Nobile armonioso edificio sacro, monumento d’interesse storico, perché fu tenuto a battesimo verso il 1131 l’Abate Gioacchino da Fiore, fondatore dell’Ordine Florenze. Costruzione di fondazione alto medioevo (sec. XIII).

Monumento a Gioacchino da Fiore - Statua bronzea su basamento di duro granito Silano (opera dello scultore A. Baccelli). Ai piedi del Monumento la cripta con le reliquie ossee dell’Abate Celichese “Di spirito profetico dotato” (Dante)

 

Cerchiara di Calabria:

(antica Arponium? Kirkma? Medioevo Circlarium: Sec. XII Chora Kerklarion; et lat. Circlarium (circondato da mura)

Zona archeologica - Nella contrada “michelicchio Palazzo di Piana e altrove, reliquie archeologiche di varie età e civiltà. Vestigia di insediamento pre - protostorico indigeno dell’ultima Età del Bronzo e della prima età del ferro. (Necropoli con Sepolcreti di tipo siculo sec. IX  - VII a. C.) reperti vari, accette enee ed altre armi metalliche, corredi vascolari ecc. Necropoli latina di età imperiale. Reperti di età bizantina.

Castello feudale (ruderi) Avanzi di grandioso complesso edilizio principesco trecentesco rifatto nel 500. Lembi delle poderose muraglie, avanzi di monofore litiche ogivali.

Torre di vedetta - avanzi di torre cinquecentesca a Torre Cerchiara, nei pressi della Stazione ferroviaria.

Santuario di S. Maria delle Armi - (di età rinascimentale, eretto nel sec. XV su sostrato di età pregressa (romitorio basiliano, forse di epoca bizantina - normanna, documentato nel sec. X e trasformato nei sec. XVII e XVIII.

 

Cetraro:

(antica Lampetia? Skydros? Porto Partenios? medioevo Citranium (luogo dei cedri):

Bellissima pittoresca scogliera con grotte naturali. Notevoli per particolari suggestività la Grotta Rizzi e la grotta delle colonne; varie bellissime chiese di interesse artistico.

 

Cirella (frazione di Diamante):

Nelle pertinenze, il pittoresco Isolotto di Cirella;

Zona archeologica - Vestigia d’insediamento preistorico e d’industria litica ed ossea del Paleolitico Superiore in località “Scoglio di S. Giovanni”, caverne ossifere (Le caverne di Grotte di Cirella con manufatti silicei; sede di stanziamento trogloditico dell’età della Pietra scheggiata. Reliquie di età Greca con avanzi di Tempio di età ellenistica (III sec. a. C.). Resti archeologici di età romana (fra cui Necropoli di età latina Imperiale). La Rotonda, massiccia costruzione in laterizi (forse un mausoleo sepolcrale, e perciò comunemente chiamato Pantheon , di età romana imperiale. Presso la stazione ferroviaria Cirella - Majerà; avanzi di monumento, solida muraglia perimetrale, interno con tre nicchioni, pavimentazione originaria con manufatto rettangolare al centro, forse resto dell’Ara.

 

Clampetia:

(Odierna Amantea S. Lucido)

Secondo la tabella Putingeriana, Clampetia si trovava a 40 miglia a Sud di Cirellae ed a 10 miglia a Nord di Temesa.

Antica colonia Magnogreca, sorta sul sostrato etnico e paesistico di un arcaico centro indigeno (Ivi XXX, 19). Ebbe in età greca, il nome di Lampetia o Lampetes, mutato poi in periodo latino in quello di Clampetia (Plinio “Nat Hist” III 572).

 

Cleto:

(dal sec. XII al 1862, Pietramala, poi Cleto. a. 1239, Iacobus di Pietramala; a. 1269, Castri Pietramala; 1310 Pietra Mala).

Paese di incerta origine, durante la dominazione Normanna, infeudato alla Famiglia Pietramala di cui assunse il vecchio nome.

Castello medievale (ruderi) cospicui avanzi del poderoso complesso a pianta quadrata, di origine normanna, eretto nel sec. XVII. Resti di muraglia perimetrali, dei bastioni e delle torrette. Ruderi di due torri cilindriche di età medievale.

Castello di Savuto- Avanzi di altro Castello Feudale, nella frazione Savuto (presso il fiume omonimo) a. 1524, Castrum Sabatii. Resti di muri perimetrali; portale litico di età rinascimentale (sec. XVI).

 

Corigliano calabro:

(ant. Auxonia ? Torelliana? grec. /chorion elaiono; paese degli ulivi? lat. Corellianum “ager” villa di un Corellianum? a. 1525. Corliano cortello a. 1104 Torelliana Civitate; a. 1276 Casale Curiliani).

Zona archeologica . Necropoli preellenica, sepolcreto prei protostorico indigeno della prima età del ferro, in contrada “Favella” vestigia della media e tarda età del ferro, in contrada “favella” vestigia della media e tarda età del bronzo e della prima età del ferro a Serra Castello. Reliquie di stanziamento preellenico (italico) nei pressi del Crati; Necropoli Ellenica e resti di antico acquedotto greco (a blocchi megalitici e a struttura isodoma con arcate. Nella contrada “ministella” necropoli indigena in località “S. Mauro” Necropoli greca nella frazione “Apollinara” Necropoli ellenistica (IV - III sec. a.C.) ai C.D. “Timponi Turio” in località “Caccia di Favello” tra il Crati e il S. Mauro) con sepolcri a tumulo, custodi, fra l’altro, delle preziose lamellae aurea orphjcae iscritte, ritrovate nelle campagne archeologiche Cavallari e Fulvio del 1879 e 1880.

Vestigia archeologiche in varie località; come “Gli orti di Catullo”: Michelicchio”costruzione megalitica a pianta circolare) ecc. e pertinenti all’area dell’ant. Synaris Thourioi Achea e alla romana Copiae fondata intorno al 190 a.C. di forma quadrata a quattro piani, con cornicione a modanatura.

Castello aragonese - (sec. XV) - Poderoso complesso feudale quattrocentesco. Muraglia del monumento ricostruito nel 1490 su sostrato di età pregressa con due torri cilindriche merlate. Ponte levatoio e portale datato del 1490. Belle sale con opere d’arte decorative e pitture di molto interesse storico.

Castello di S. Mauro - Grandioso edificio - fortilizio rurale cinquecentesco: Opera di notevole importanza architettonica e monumentali, oltrechè di interesse storico perché nel sec. XVI (dal 9 al 12 novembre 1535) ospitò l’Imperatore Carlo V.

Esterno del complesso con grande corte quadrilatero cintata, munita di torrione. Interno con suntuoso Salone (già Sala del Trono, ora Sala degli specchi, in cui nacque Carlo III di Durazzo. lapide a Sanardo Sanseverino, fondatore dell’edificio (a. 1515).

Torre della schiavonea - Torre di vedetta a guardia costiera su ordine dei vicere di Napoli nel sec. XVI, contro le incursioni barbare.

Torre di Castiota- (in contrada Vavella) Torre di Guardia costiera, cinquecentesca di avvistamento del sistema predisposto da D. Pedros di Toledo, contro le incursioni barbaresche.

Acquedotto Pontecanale - Grandioso acquedotto a due ordini sovrapposti (cinque grandi arcate inferiori e sette più piccole superiormente) costruito intorno al 1480. Sul dosso dell’acquedotto, viadotto costruito nella metà del sec. XIX.

Chiese - Nove bellissime Chiese con opere d’interesse artistico, alcune con annesso Convento; altre sorte in età medievale su sostrato di età preesistente.

 

Diamante:

Sorto nel 1638 (dopo il grande terremoto) ad opera dei profughi dei vicini centri, fu Casale di Belvedere Marittimo. Nella zona tipica erosioni di terreno.

Zona archeologica - Grotte di Cirella, caverne ossifere avanzi di età preistorica del Paleolitico Superiore. Necropoli Romana (nella frazione Cirella)  sepolcreto di età latina imperiale.

La Rotonda presso la Stazione Ferroviaria di Cirella: avanzi di salda costruzione circolare in laterizi di età romana imperiale (forse un mausoleo con tempietto pagano latino). Solida cintura muraria del costrutto. Interno dotato di tre nicchioni e di impianto originario nonchè di rudere murario centrale (resto di Ara).

 

Torre Cirella detta torre dei Greci:

Torre di Diamante - Torre dell’isola - avanzi di poderose costruzioni a guardia contro le incursioni piratesche.

 

Isola di Dino:

(antica insula Zedicuae, Veneris)

Pittoresca isoletta tirrenica, che ha davanti un’arroccata Torre costiera cinquecentesca e un piccolo castello quattrocentesco, recentemente restaurato. Sorge a Km 3,5 da Praia a Mare ed ha un perimetro di chilometri quattro.

 

Favella della Corte:

(Frazione di Terranova di Sibari)

Villaggio sito alla periferia settentrionale della valle Crati nella Sibaritide.

Zona Archeologica - vestigia di stanziamento etnico del Neolitico Inferiore e superiore (4000 - 2300 a. C.) con tracce di abitazione preistorica (fondo circolare di capanna) nei pressi della Fattoria Rizzo.

Reperti archeologici vari come: ceramica impressa di stile apulo - lucano. Ceramica monocroma rossa del tipo Diana (Lipari) Strumenti litici in selce levigata ed ossidiana ecc. Nella zona ritrovata anche una stele funeraria iscritta di età greca; necropoli ellenistica con varie suppellettili sepolcrali.

 

Fiumefreddo Bruzio:

Muraglia medievale,

Avanzi della cinta muraria urbica medievale di Castelfreddo, con duplice cortina a Torre circolare “La Torricella” (muraglie merlate, intorno al paese munite di quattro porte d’ingresso, fra cui notevoli quelle delle Golette e quella Orientale. Resti di Torri di vedetta. Avanzi di tre torri di guardia e di difesa nei dintorni dell’abitato.

La Torretta - Ruderi di monumentale edificio spagnolesco seicentesco (cinto da fossato) eretto su avanzi di costruzione di età medievale denominato “Castelfreddo”

Chiese - Parecchie belle chiese di antica costruzione, alcune di origine conventuale con interessanti opere d’arte lignee e pittoriche rinascimentali. Vari Palazzi Patrizieschi. Alcune torri di vedetta e di difesa cinquecentesche.

 

Francavilla Marittima:

(antica Lagaria)

Zona archeologica - Reliquie di età prei protostorica e dell’antichità classica, in varie località.

Necropoli preellenica dello scorcio dell’età del ferro (con tombe a tumulo e necropoli ellenica in contrada “Macchiabate” IX sec. a.C., Acropoli Ellenica (dell’antica Aminea? di Lagaria)

A monte della Necropoli italica, in località “Timpone” della Motta avanzi di stanziamento greco - arcaico, con resti di mura urbiche perimetrali a blocchi megalitici e con reliquie di Santuario e stipe votiva - (Tempio di Athena in vita dal VII al III sec. a.C. e una tabella bronzea, con iscrizione dedicatoria dedicata ad Athena da parte di Kleombo, atleta olimpionico - (epigrafe greco arcaico retrograda della metà del sec. VI a.C.)

 

Fuscaldo:

Antica Castrum Fuscalidi: da un personale latino germanico Fuscoldus.

Castello Feudale (a Fuscaldo Superiore) Avanzi del complesso quattrocentesco con rifacimento di età successiva. Resti di mura di cinta - Torrione di vedetta cilindrico - Cripta ipogea detta cisterna.

Porta della croce - Sec. XVII. Solida Porta Civica seicentesca (resto della seconda cinta urbica);

Torre di Guardia - In Marina di Fuscaldo, Costruzione cilindrica cinquecentesca, costruita su mandato del vicere D. Pedros di Toledo contro le incursioni barbaresche.

 

Grisolia Cipollina:

(Odierna S. Maria del Cidro)

Zona archeologica (nella frazione Cipollina necropoli ellanistica) (IV - III sec. a. C.) Reperti archeologici vari. Presso la stazione ferroviaria di Verbicaro, resti archeologici ascrivibili alla romana Lavinium, prob. su sostrato della Magno Greca Laos.

Castello Abatemarco (avanzi) Resti di fortilizio feudale del sec. XIV, costruito su avanzi e con frammenti antichi (forse appartenenti a Tempsa) e rimaneggiato nel sec. XVII dai Baroni Brancati.

Nelle adiacenze, grande arcata ogiva - reliquia di acquedotto.

Torre Bruscana (ruderi) Resti di torre di guardia cinquecentesca, eretta con materiale di recupero di antica costruzione.

 

Guardia Piemontese:

(già torre di Guardia e Guardia Lombarda)

Paese di origine e lingua Valdesi, uno dei più singolari agglomerati civici della Calabria, per la sua scenografica posizione topografica.

A Guardia Piemontese città: castello dei valdesi, (detto anche di Waldek - Avanzi di maniero Angioino - aragonese (sec. XV); Poderoso torrione cilindrico, detto Torre di Guardia.

Cintura Urbica - Avanzi della cortina muraria civica (dell’abitato medievale) con posterle, fra cui la famosa Porta del Sangue o Porta della Strage in memoria del massacro di Valdesi compiuto nel triennio 1559 - 61 (ordinato da Pio V, quando era ancora cardinale Ghislieri) e dai Domenicani nel sec. XVII.

Chiesa di S. Andrea (ruderi) avanzi settecenteschi della facciata, con portale litico di tipo barocco, sormontato dallo stemma Municipale di Guardia Piemontese Terme.

Terme Luigiane - nella vallata del Fiume Bagni o Caronte; Grande complesso termale e stazione idro termominerale.

 

Laino Bruzio:

(antica Tebe Lucana? Lavinium? Medioevo Laus; greco Lainos)

Presso il fiume Laos dell’antico etnico Lafinon impresso sulle monete di laos.

Laino Borgo (Laino Inferiore) e Laino Castello (Laino Superiore)

 

a) Laino Borgo - Zona archeologica - Reliquie archeologiche dell’antichità preclassica e classica (forse resti di un abitato indigeno dell’età del Ferro divenuto poi centro greco - romano) Necropoli greca al “piano delle Fosse”; avanzi archeologici in località “S. Gadda” Resti archeologici di età Ellenistica, nel piazzale dell’abitato civico (tratto murario a blocchi squadrati).

Fra i rinvenimenti delle diverse aree archeologiche: suppellettili sepolcrali varie di tipo arcaico.

b) A Laino Castello: Castello feudale (ruderi) complesso edilizio quattrocentesco; avanzi di costruzione con bastioni speronati e torrette.

Cinta urbica medievale (avanzi) Resti di fortificazioni medievali che in parte cingono l’abitato.

 

Longobardi:

Centro agricolo - si vuole fondato dai Longobardi al tempo di Liutrando, il cui nome, corretto nel “sermo rusticus” è tuttora conservato da una piccola pianura a Nord dell’abitato.

Castello feudale -(ruderi) avanzi di un complesso, fondato in età medievale e passato in titolarità ai Sanseverino e quindi ad altri.

Monastero Benedettino - (di Subiaco) Scarsi avanzi dell’edificio monastico, di fondazione medievale (sec. XII). Tre belle Chiese Antiche.

Casa del Beato Saggio - Casa natale del Beato Nicola Saggio da Longobardi, edificio d’importanza storico Municipale.

 

Longobucco:

(antica Temesa o Tempsa? Quarta Sybaris? Langoburgum)

Dall’idronimo locale Mocrocele, greco Markroilos, lunga cavità in “lunga bocca” o da un antroponimo lat. Longibuccus, dalla lunga bocca, a. 1271 longibucci; a. 1278, Terra Longibucti; a. 1325 Terre Longobucti o Longobucto; a. 1446 Terra del Longobucco)

Zona archeologica. Presso il colle Serino (greco serreion, promontorio) ritrovamento vestigia d’insediamento antico: fra i reperti archeologici, alcuni vasti fittili a campana, decorati da svastica su bordo della svasatura.

 

Luzzi:

(antica Tebe Lucana) Luzzi da un personale Lucium o Lutium, mansione di un Lucius; sec. XI Terra Luciorum, sec. XV terra di Luzzi)

Paese di incerte origini, il cui toponimo ebbe origine dal gentilizio di una famiglia normanna che nel sec. XI - XII ne fu fondataria.

Zona archeologica - Vestigia d’insediamento etnico preistorico (cavernicolo e capannicolo dell’età Eneolitica ed Enea in varie località) Reliquie archeologiche greco - romane, ascrivibili prob. all’antica Thebae Lucane; resti di Templi, necropoli, Muraglie, tracciati stradali, lapidi, suppellettili varie, ceramiche vascolari,  fra i reperti preistorici, rozze armi di selce scheggiata. Una scure a doppio taglio, una scure litica scanalata.

Badia sulla Sambucina - (a. 1192) Ruderi della celeberrima Abbazia Madre Cistercienze, di origine Benedettina, nella quale nel sec. XII prese l’abito monacale l’Abate Gioacchino Da Fiore. Eretta dai Normanni nell’anno 1141 con il titolo di S. Maria Requisita, sul sostrato del diruto Monastero Benedettino di Nucis.

Molte altre chiese di interesse storico ed artistico di antiche costruzione.

 

Majerà:

(etimo greco indicante la zona sacra alla Dea, la Gran Madre Mediterranea1).

Zona archeologica - Avanzi di un Tempietto romano, di forma circolare, ascrivibile ad Età imperiale e prob. eretto su sostrato di un pregresso “Ma - hierà”.

 

Malvito:

(ant. Temesa  Tempsa Jonica? Medievale Malvetum o Malovetum)

(lat. maletum, pomareto?) ant. Aisaros, Aesar)

Castello feudale - Fondazione di età normanna (sec. XII) con rifacimento di età successive. Complesso feudale degli Orta (sec. XII) e di altri feudatari nei secoli successivi fino al 1688.

Cospicui tratti delle muraglie. Avanzi di Torri e resti di bastioni del periodo vicereale spagnolo. Torrione cilindrico (mastio) privo di coronamento, appartenente all’originaria costruzione medievale di  fase normanna.

Cinta urbica-Resti delle mura della cortina, intervallati da torri e coordinate al Castello.

Casa medievale (largo Gelso sec. XIV Ariosa costruzione, con Bella finestra trecentesca in pietra con arco a sesto acuto trilobato.

 

Mandatoriccio:

Centro agricolo fondato da Teodoro Mandatoriccio, ai primi del ‘600 in zona abitata fin dall’epoca preistorica.

Zona archeologica - Vestigia di stanziamento etnico preistorico (insediamento di cavernicoli); necropoli con tombe rupestri, della prima età del ferro. Poderosa cinta di mura megalitiche, pertinenti a una città Bruzia ellenizzata (IV sec. a.C.).

Castello medievale (avanzi) Resti del complesso appartenuto ai feudatari Mandatoriccio fino al 1676 e poi passato ai Sambiase fino alla eversione della feudalità (1806). Muraglia perimetrale (avanzi) a pianta rettangolare  . Torrione cilindrico angolare  cordonato.

 

Montalto Uffugo:

(antica Aufugum o Uffugum o Uffugium)

Si presume fondato nei pressi dell’antica Aufugum - Affugium, Municipio Romano menzionato da Livio (XXX 19) quale centro indigeno prelatino, detto perciò “ignobile”

Zona archeologica - Vestigia di età classica Greche e romane, appartenenti forse all’antica Auphughia - Aufugum. Reperti archeologici vari, specie sepolcreti in località “Pantuni” o “Pantuoro” e in contrada “Trisora”.

Castello Medievale - Avanzi del complesso di titolarità Ruffo e quindi di altre famiglie feudatarie.

Chiese - Molto belle chiese di interesse architettonico con pregevoli opere d’arte scultorea, pittorica e lignea.

 

Morano Calabro:

(antica Xiphaea - Siphaeas? lat. Summuranum e nella lapide di Polla, Muranum; lat. Moranum, da morus, ricco di gelsi)

Pittoresco paese di antichissima origine, coronato di ruderi di un Castello. Feudo di Appollonio Morano, nel periodo Aragonese (sec. XV)

Zona archeologica - Grotta di Donna Marsilia (in contrada “Sassone” Caverna preistorica naturale adibita a Grotta - Sepolcreto nel periodo neolitico e della prima età dei metalli (periodo Crupolitico) ed Eneo; reliquie sepolcrali afferenti a stanziamento etnico dell’età del rame e del bronzo (asce rituali di selce nera, frammenti di ceramiche buccheroidi. Reperti di stile preappenninico.

La grotta già nota fin dal secolo scorso, venne riscoperta da Agostino Miglio nel 1960 e poi esplorata da Santo Tinè.

Ruderi di Sassone (Tra Morano e S. Basilio) avanzi di cinta muraria con due porte urbiche (resti dell’antica Xiphaeum?)

Castello feudale (ruderi) Complesso eretto nel sec. XV (su sostrato di età normanna) ripreso nel sec. XVI, restaurato nel sec. XVIII.

Avanzi dell’edificio medievale con torri cilindriche angolari quattrocentesche. Resti di riferimenti di età successiva.

Molte bellissime Chiese. Edifici di varia età. Documenti dell’arte rinascimentale, con eccellenti opere marmoriche ed affreschi di indiscusso valore. Apprezzatissime opere lignee; molte di fattura locale.

 

Nocara:

(già Nucara ant. Lagaria, med. Nucarium; et. Nucaria, ferace di noci)

Zona archeologica - Ruderi di antica costruzione, attribuita a un Tempio Greco di Castore e Polluce (I dioscuri) Pertinente a un centro civico di età classica.

Castello Medievale - Avanzi del complesso d’incerta datazione pervenuto a parecchi feudatari dal sec. XV al 1802.

Cinta urbica - Ruderi delle mura di cinta Nucarium; avanzi strutturali delle fortificazioni civiche medievali, in duro granito locale, con resti i baluardi, delle torri angolari, delle porte Municipali Porta Capuana, porta S. Bosco.

 

Oriolo:

(etimo greco latinizzato in Ordeolum, granello di orzo)

Castello feudale - Monumento nazionale. Avanzi di grandiosa costruzione medievale a pianta quadrangolare, eretta dai Principi di Salerno.

Alto torrione quadrato, complesso di torrette quattrocentesche, Resti di bastioni; porta del fortilizio.

Cinta Urbica - Avanzi delle mura di precinzione civica, appartenenti al dispositivo medievale del paese (sec. XV)

 

Orsomarso:

(già Ursomarso) a. 1278 terra Ursomartis: a. 1324; Castrum Ursi Marsi; ant. Abistron? Urseuntum ? medioevo Orsantinon o Ursomacius, predio di un Ursus Marcius o Marcus).

Zona archeologica - Necropoli Lucana, con sepolcri a cassoni e a camera, preso la Stazione ferroviaria.

In località “Mercurio” vestigia del presunto insigne Mercurion, eparchia monastica con a capo l’Abbazia di S. Maria di Mercuri, fondata nel sec. X dai Bizantini, sugli avanzi di un tempietto pagano dedicato a Mercurio, e costituente una delle più arcaiche e vitali cellula di vita monastica di cultura e d’arte della Calabria e dell’intero Mezzogiorno.

 

Paola:

(dialettale Paula e Pavula: terra ricca di pascoli)

Castello Aragonese (avanzi) complesso di fondazione tardo medievale (sec. XV) - Resti di bastione quadrilatero, con torre cilindrica in rovina, dominante la città (sec. XV, XVIII)

Molte bellissime chiese, fra le quali la Matrice: edificio quattrocentesco, di stile gotico.

Basilica Santuario di S. Francesco di Paola - Monumentale complesso di edifici di varie età e consistenza, comprendente la barocca Chiesa Francescana, il Convento dei Minimi, la Biblioteca, la Foresteria e una serie di altre costruzioni. Molti dipinti ed opere argentee di valore artistico. Statue marmoree.

Convento francescano - Edificio rifatto settecentesco, impostato in parte su una grandiosa arcata del ponte del Torrente Isca, con pregevoli  dipinte ceramiche, resti di affreschi rinascimentali.

Zona dei prodigi - Macigno pendulo, Fornace del Miracolo. Presso la Stazione Ferroviaria; avanzi di torre a difesa contro le incursioni barbaresche.

 

Papasidero:

(antico Skydros)

Bizantino PapàsHisidòros di un prete Isidoro.

Grotta del romito (Nella valle del lao), Caverna preistorica, scoperta da A. Miglio nel 1960 ed esplorata dal Prof. Graziosi; dotata di incisioni rupestri del Paleolitico Superiore (graffiti raffiguranti un “bos Primigenus” accompagnato da bovini di tipo “mediterraneo”; prima espressione d’arte figurativa in Calabria ed una delle più arcaiche in Italia.

Reperti di età epipoleolitica- Ceramiche frammentarie e ascrivibili alla cultura di Diana. Armi litiche varie.

Accanto alla Grotta, ruderi di una chiesetta Medievale di origine basiliana.

Grotta della Manca - Caverna Naturale con sedimenti etnici di tribù cavernicola, ascrivibili all’età del Bronzo.

Castello feudale (avanzi) Ruderi del tozzo complesso medievale.

 

Pietrapaola:

(antico Skydros)

(a. 1325, in Castro Petrapàule)

Zona archeologica - Vestigia d’insediamento etnico di cavernicoli della prima età del ferro. Necropoli preellenica indigena coeva (sec. IX - VII) con tombe rupestri di tipo siculo e cavernetta in varie località.

Le muraglie - Avanzi di poderosa cinta civica pertinente probabilmente ad opera militare di una città Bruzia Ellenizzata. Resti di una porta urbica  (IV sec. a. C.) Reliquie sepolcrali di età coeva alle mura (IV sec.) in località “Colomba” Necropoli greca.

 

Pollino Monte:

(ant. Apollicus Mons) Il più alto rilievo montano della Calabria (m. 2,248) massa calcarea del Cretaceo con panorama stupendo fino alle Puglie.

Zona archeologica - Grotte eneolitiche alle falde del Pollino, con vestigia d’insediamento preistorico di cultura preappenninica della Età del Rame, (o cuprolitica o calcolitica)

 

Praia a Mare:

(lat. plaga, pianura; ant. Plagasolavorum)

Zona archeologica - Grotta della Madonna. Vestigia di stazione etnica preistorica dell’età della Pietra o dell’età dei metalli con successive culture stratificate.

Reperti litici di “facies” mousteriana del Paleolitico Medio e di “facies” gravettiana ed epi gravettiana del Paleolitico Superiore.

Reliquie di età Mesolitica. Frammenti di ceramiche dipinte del Neolitico Medio e Superiore (a fasce rosse non marginate dello stile di Castellaro, meandro spiraliche, dello stile di Serra dell’alto Matera e monocrome con anse a racchetta dello stile di Diana Lipari.

Frammenti di esemplari vascolari buccheroidi steccati dell’età del Rame. Ceramiche crupolitiche dello stile di Piano Ponte e reperti di stile subappenninico, di cultura villanoviana di età romana (III sec. a. C.)

Castello Medievale) - detto Rocca di Praia - Avanzi di complesso trecentesco, a pianta rettangolare con mastio centrale a due torrioni cilindrici angolari.

Santuario della Madonna della Grotta

Insigne edificio di culto incastonato in un’infrattuosità della parete rocciosa del Monte Vingioli, con scale aggiunte.

Molte opere d’arte marmorie, pittoriche e lignee di varie epoche  di eminenti artisti.

L’esplorazione stratigrafica del fondo della Grotta, ha offerto il reperimento di manufatti dell’industria Paleolitica, mesolitica e neolitica. (ceramiche frammentarie, nonchè reperti stile appenninico e sub appenninico del periodo tardo - romano.

Palazzo feudale (detto palazzo del principe) Maestoso edificio civile in rovina; dimora principesca di feudatari locali.

Torre dei  Fiuzzi - Ruderi della costruzione nella frazione omonima sulla scogliera dinanzi all’Isola di Dino. Avanzi di Castello di età normanna; secondo alcuni torre costiera cinquecentesca eretta durante il periodo vicereale spagnolo.

Isola di Dino - Bellissimo pittoresco lembo di roccia, di forma triangolare (a breve distanza dalla costa praiese) ricca di grotte naturali dotate di stalattiti e stalagmiti. Suggestive soprattutto e degne di maggiore notorietà; la Grotta Azzurra, la Grotta del Leone, la Grotta delle Cascate, la Grotta delle Sardine e la Grotta del Frantone.

Grotta dell’arco Magno - Presso Praia, (Porto S. Nicola) Suggestiva caverna marina, aperta nella roccia a picco e dotata di caratteristico arco naturale detto “Arco Magno”.

 

Rende:

(ant. Aryntha? Arinde? Armunta?)

Centro che si presume fondato su sostrato di un antico abitato enotrio.

Castello feudale (resti) Avanzi del complesso fondato nel 1095, rifatto nella seconda metà del 500, con torri cilindriche angolari, porta, coronamento.  L’edificio trasformato in palazzo Feudale, nei sec. XII , XIII,  costituisce oggi il grandioso Palazzo Municipale.

Bellissime Chiese - alcune di fondazione medievale, con opere litiche artistiche di varie epoche.

 

Rocca Imperiale:

(già Ricarcadi, 1269, e poi Roccarso, perché nel 1644 incendiata dai turchi)

Castello Svevo: Avanzo sulla collina Ricarcari - Resti di grandioso complesso, eretto da architetti militari di Federico II di Svezia nel (sec. XIII) Muraglie perimetrali dell’edificio, baluardi, torri angolari, ponte, loggiato coperto.

Tre belle chiese, una delle quali (S. Antonio) con annesso Convento. Parecchie opere d’arte anche lignee, sculture, intagli ecc.

Torre di Guardia (alla marina) Avanzi di torre vedetta, eretta nel sec. XVI, contro le incursioni barbaresche.

 

Roggiano Gravina:

(ant. Vergae? o Burianum, possesso di un Rubius? a. 1269, Terra Rigiani; a. 1324, Castri Rugiani)

Zona Archeologica - In contrada “manche” di Mormanno, vestigia di insediamento etnico dell’età del Rame o calcolitica (2300/1600 a. C.) Recupero di suppellettile sepolcrale del periodo crupolitico: pugnali di selce, frammenti vascolari ecc.

Resti di villa Romana del periodo Imperiale, datata d’impianto termale, I reperti archeologici stanno a denotare che l’abitato odierno sorse in zona abitata fin dalla prima età dei metalli e fu fiorente in periodo latino.

Cinta Urbica (resti) avanzi della cortina di precinzione civica, con Torre elissoidale cordonata. Resti di Torri cilindriche. Porta della Cinta Urbica.

 

Rogliano (lat. Rubianum):

Possesso di Rubilius o Rublius o Rubius a. 1271, praediun Rubiliani a. 1326, Casalis Runlai)

Centro di prob. origini preromani, nonostante il suo nome di derivazione latina.

Ponte di Tavoleria - in località omonima Ponte antico prob. di età romana, tra Rogliano e Parenti.

Molte belle ed interessanti Chiese di vari epoche.

 

Rose (sec. XVI Rosa):

Centro sorto in zona già abitata fin dall’antichità classica.

Zona archeologica - “Incantati” vestigia di stanziamento etnico magno-greco, di età classica. Necropoli Ellenica, con sepolcri dotati di suppellettili funerarie.

 

Roseto di Capo Spulico:

Cintura urbica (avanzi) resti della cortina di precinzione civica, eretta nel Medio Evo in difesa dell’abitato (sec. XII/XIV)

Castello Nazario - (o di Porto Roseto, alla Marina di Rosito)

Bellissimo scenografico complesso fortificato medievale (sec. XIII - XIV) eretto su una scogliera a specchio sul mare (opera forse di architetti militari svevi e federiciani e munito di precinzione difensiva e turrita. Trittico di torri poliformi. Portale ogivale, monoforme e bifore gotiche tufacee. Muraglione speronato di precinzione a pianta quadrata con coronamento a merlature.

Sul fronte del complesso (lato mare) muraglie di rincalzo. Ampio cortile, munito di cisterna idrica.

 

Rossano:

(ant. Roscia, Roscianum o Rusianum)

Athos del Bruzio (Lenormant) ossia il centro più importante della regione in epoca Bizantina ed egualmente di ricordi neogreci.

Zona archeologica - “In località S. Antonio “Necropoli preellenica della prima età del ferro (sec. IX a. C.). Recupero di suppellettili sepolcrali e fittili. Sul colle “S. Stefano” Necropoli Ellenica di età classica (V Sec. a. C.). Ritrovamento di corredi funerari di vario genere. In contrada “Piragineto” Necropoli Latina dotata di corredi sepolcrali.

Nei pressi dell’abitato vestigia di Villa Romana. In diversi settori del territorio, ampie reliquie di Rossano Bizantina.

Al Rione S. Nicola della vecchia Rossano, bel complesso di Lauree eremitiche, costituenti una specie di città trogloditica.

Castello S. Angelo - Alla Marina di Rossano, eretto in periodo rinascimentale (a. 1543) con materiale archeologico di età classica. Avanzi del complesso, gravemente danneggiato dai terremoti del 1783 e 1836. Alcune antiche Chiese anche di fondazione Bizantina, con importanti opere d’arte (sec. XI - XII - XVI) Di grande interesse è il Museo diocesano che possiede tra l’altro il prezioso codex purpureus.

 

S. Giovanni in Fiore (già Pagania, a. 1211):

Archicenobio Florense - Monasterino Floracense con Chiesa omonima.

Monumentale storica Abbazia (culla dell’Ordine Monastico Florense, poi di Cisterciensi) fondata nell’anno 1185 con il nome di Monastero di S. Giovanni Battista, dall’Abate Gioacchino da Celico. Il Calavrese Abate Gioacchino - di Spirito Profetico dotato “Dante” “Parad. XII V 140 41 e, attorno al quale venne gradualmente sorgendo in loc. “Fiore, nel cuore della Sila, in zona già abitata e ricordata con il nome di Pagania, l’abitato civile di S. Giovanni in Fiore.

Chiesa con alta e severa facciata con portale litico ogivale duecentesco, d’influenza arabo - siculo. Parecchie opere d’arte con altare ligneo, stalli con pregevoli intagli.

Altri importanti chiese. Monumento ai fratelli Bandiera. Località “Strangola” Ara monumentale (con cippo e iscrizione ricordo nella quale figura anche il nome di Sante Cesareo, fucilato assieme ai due fratelli Veneziani, eretta sulla località in cui i due Martiri Risorgimentali vennero catturati nel 1844.

 

S. Lorenzo del Vallo:

Già Casale di Bisignano, popolato e fondato, forse, da profughi albanesi (esuli dalla Patria propria, invasa dai turchi), in zona interessata da insediamenti storico di età preistorica e di età classica.

Zona archeologica - Due necropoli indigeni preelleniche della prima età del ferro. Recupero di suppellettili sepolcrali metalliche e fittili (sec. VIII - VII a. C.) Vestigia di stanziamento ellenico. Reliquie di stanziamento di età romana (ritrovamento, fra l’altro, un ripostiglio monumentale con nummi di età latina repubblicana; 311 denari, ascrivibili al periodo dal III al I sec. a. C.)

Castello medievale - Imponente costruzione a pianta quadrata, ben conservata dei feudatari di Casa Alarcon Y Mendozza (fino al 1542) e ad altre case fino  all’eversione della feudalità 1806.

 

S. Lucido:

(ant. Lampetia o Clampetia o Temesa? Nicetum? S. XVI S. Niceto, da Ainecetus trasformatosi in Lucido)

Zona archeologica A S. Lucido Marina, contrada “Palazzi” vestigia di Età Romana imperiale; resti di costruzioni ad opus incertum e ad opus reticolatum. Ruderi di torre di guardia cinquecentesca.

Castello Feudale - Avanzi del complesso, sull’Arce Nicetina, edificio di interesse storico, perché nacque li nel 1744 il Cardinale Fabrizio Ruffo.

 

Fortino di S. Croce o di S. Cono:

(A S. lucido Marina) avanzi di poderoso torrione fortilizio semicircolare, con muraglie munite di merlatura e feritoie (baluardo di vedetta di difesa costiera, eretta nel ‘500 contro le invasioni barbariche.

 

San Marco Argentano:

Torre di Dragone il Normanno (sec. XI) Importante mastio medievale di muratura in tufo, alto m. 22, del diametro dim. 13, avanzo di castello normanno poligonale eretto da Roberto il Guiscardo nell’anno 1055. Avanzi di altre muraglie e del ponte. Resti di finestre e feritoie ogivali, scaletta a chiocciola di accesso.

Chiesa della Riforma e Monastero.

Abbazia e Chiesa di S. Maria della mattina;

Pinacoteca la Reina - Bella serie di quadri d’arte di diversi autori e di diverse età.

 

S. Mauro - Frazione di Corigliano Calabro:

Zona archeologica - Necropoli preellenica indigena della prima età del ferro (sec. VIII - VII a. C.) dotata di corredi sepolcrali. Sul Timpone di “S. Mauro” ritrovamento di terrecotte architettoniche ascrivibili ad Età Greca classica (V sec. a. C.)

 

S. Nicola Arcella:

(già S. Nicola dei Bulgari; poi S. Nicola Arcella)

Zona archeologica - Nei pressi dell’abitato, stazioni di superficie risalenti al Paleolitico Medio, di fase Musteriana.

(Palaentrophus a. 120 - 70 mila a. C.) (vedi Scalea)

Torre del Saracino - Torre di vedetta costiera a Porto S. Nicola presso il Capo Scalea, dinanzi all’Isola di Dino - Costruzione cinquecentesca, facente parte del dispositivo di Guardia contro le incursioni.

Grotta dell’Arco Magno - Pittoresca grotta naturale costiera nei pressi di Grotta S. Nicola.

 

S. Sosti:

(grec. biz. Aghios Sosjes, Santi Sosti, a. 1665, Terra di Santo Sosti)

Ant. Aisaros - filiazione paesistica del Monastero basiliano di San Sozonte - Nel territorio, giacimento di rame.

Zona archeologica - Vestigia dell’età del ferro, di età Greca, romana Bizantina, normanna.

In località “I Casalini” nei pressi del Santuario dell’antica Temesa Tirrenica o all’antica Artemisia a. metri 893 di alt. Ruderi vari e imponenti avanzi di fortificazione antica, di età tardo romana.

Castello medievale - (ruderi) Avanzi del complesso lungo la Statale per Castrovillari.

 

S. Vito di Luzzi:

Necropoli Ellenica dotata di corredi funerari (fra i reperti di scavo, alcuni frammenti di laminette auree inscritte).

 

S. Agata d’Esaro:

(Skydros? Artemisa?)

Zona archeologica - Vestigia d’insediamento ellenico arcaico, classificato (VI /V sec. a. C.)

Reliquie di stanziamento etnico Bruzio. Reperti di scavo vari, fra cui interessantissima, una iscrizione dedicatoria ad Hera Hoplosmia  apposta su una sacezza (ascia votiva) ritrovata nel 1846 in contrada “Casalini” della porta Serra (iscrizione acheo - italiota della prima metà del sec. VI a. C.)

 

S. Croce (Borgata del cosentino):

Zona archeologica - Vestigia d’insediamento etnico prei -protostorico indigeno della Prima età del ferro (sec. VIII - VII a. C.) Recupero di suppellettili metalliche e fittili (frammenti).

 

S. Maria del Cedro già Cipollina:

Sorge in una zona eminentemente archeologica, che con i suoi reperti di scavo, comprova l’esistenza di un centro civico antico.

Zona archeologica - Necropoli Ellenistica di tipo lucano e tarantino con sepolcri a cassoni e a camerette, in grossi blocchi lapidei (IV - II sec. a. C.) Ritrovamento di suppellettili funerari, (specie corredi vascolari). Avanzi edilizi della romana Lavinium nei pressi dello Scalo Ferroviario di Verbicaro.

Castello medievale - Costruzione di fondazione, sul sostrato di un edificio di età pregressa. Nei dintorni vestigia d’insediamento etnico medievale.

 

Santo Ianni (Frazione di Laino Borgo):

Borgata agricola dell’Alta Valle del lao presso il Torrente Iannello. Si trova in seno al bacino lacustre lignitifero del Mercuri, antica conca di grande lago plenistocenico, in cui sono state rinvenute, fra l’altro, reliquie fossili d’Ippopotamus amphibius Lacustris (periodo della Quarta Glaciazione di Wiirmi; a. 120 mila a. C.)

 

S. Stefano di Rogliano:

Zona archeologica - Vestigia d’insediamento greco di età classica, ritrovamento, fra l’altro, nel 1932 un tesoretto di monete argentee elleniche del V e VI sec. a. C., costituito da circa 300 pezzi di cui residuano solo 19, tutti arcaici di tipo incuso (VI e V sec. a. C.), cioè con l’impressione incavata da una parte e rilevata dall’altra e appartenenti alle colonie achee di Posidonia - Metaponto - Sibar - Croton e Kaulonia.

Ponte romano (ossia Ponte di Annibale (vedi Scigliano.

Bellissimo Ponte ad unica campata, detto anche Ponte delle Fratte.

Ponte di Lupia - gittato al servizio della Via Popilia, nell’angusta gola fluviale di S. Angelo tra Scigliano e Altilia. Distrutto per ragioni strategiche, dai romani, venne ricostruito dai genieri cartaginesi (a. 203 a. C.)

 

Scala Coeli (centro agricolo):

(sec. XVI) Scala, probabilmente per la sua posizione rampante, come quella di Scalea) .

Castello medievale (avanzi) Resti del complesso feudale di titolarità dei principi di Canati (sec. XV) Avanzi delle mura e dei bastioni; alta torre cilindrica.

 

Saracena:

(antica Sestion - Sestium? Caprazia? sec. XVI - la Saracena - fondazione dai saraceni?)

Zona Archeologica: Grotte Campanella: vestigia d’insediamento etnico preistorico di tribù cavernicola. In località “Ciparsi” Necropoli antica, sepolcreto di età incerta, con tombe a cassone a lastre tufacee.

Castello Svevo - Avanzi di tipico maniero dugentesco, appartenuto in feudo, prima ai Baroni di Acaja (sec. XIII - XIV - poi ad altri feudatari. Fu ampliato nel ‘600 e nel ‘700. Resti medievali e delle salde strutture secentesche, ruderi delle muraglie perimetrali e delle torri.

Chiese - Cinque belle chiese, alcune di origine Bizantina con decorazioni e stucchi e opere d’arte lignee barocche.

 

Sassone o Sassonia (Fraz. di Morano Cal.):

(ant. Xiphaea, Syphaeus?) lat. Saxone di un Sassone; a. 1445. Tonellis de Saxoni: 1213.

Discreto centro agricolo (ant. Sybaris) alle falde meridionali del Pollino. Località abitata fin dall’età della Pietra.

Zona Archeologica - grotta di Donna Maesilla, caverna sepolcrale preistorica, di grande interesse patnologico ed archeologico, (vedi Morano Calabro)

Ruderi di Sassone - Resti dell’antico centro civico, cinto da mura e dotato di due porte urbiche (fra Morano Cal. e S. Basile).

 

Savuto (Fraz. di Cleto):

(a.a. 1285 - 1524 Castrum Sabatii) Castello Feudale (ruderi) Resti del complesso rinascimentale. Avanzi delle mura perimetrali; portale litico. Iscrizione dedicatoria latina cinquecentesca in onore di Eliodora Sablasia.

 

Savuto (Fiume):

(gre/Akerus - Acheronte? lat. Sabatus)

Flumen, menzionato “nell’Itinerario di Antonino”

Ponte Romano (Ossia ponte di Annibale - vedi Scigliano) Bellissimo Ponte ad unica campata detto anche Ponte delle Fratte.

Ponte di Lupia - gittato al servizio della Via Popilia, nell’angusta gola fluviale di S. Angelo tra Scigliano ed Altilia. distrutto per ragioni strategiche, dai romani, venne ricostruito dai genieri cartaginesi (a. 203 a.C.)

 

Scala Coeli (Centro Agricolo):

(sec. XVI) Scala, prob. per la sua posizione rampante, come quella di Scalea

Castello Medievale (avanzi) Resti del complesso feudale di titolarità dei Principi di Canati (sec. XV) Avanzi delle mura e dei bastioni: alta torre cilindirca.

 

Scalea:

(ant. Laos, laus e poi Askalos, Ascula? Medie Scione? sec. XVI. La Scalea, dall’italiano scalea, gradinata, per la posizione dell’abitato.

La zona fu adibita fin dall’età della pietra (vedi anche Torre Talao).

Zona archeologica - grotte di Torre Talao, caverne ossifere, scoperte da Lovisato ed esplorate dal Mashi, dal Patroni e dal Topa, con reliquie fossili di fauna pleistocenica di tipo caldo. (Elephas Antiquus) e con resti di manufatti litici e selce scheggiata e quarzite. Vestigia tutte di stanziamento preistorico del Paleolitico Superiore (di fase gravettiana ed aurignaciana) e del Mesolitico. Analoghe vestigia presso lo scoglio di S. Giovanni. Nel territorio inoltre, vestigia d’insediamento greco - romano, attribuito alla colonia magno - greco di Paos ed a quella latina Launium Bruttiorum. Resti di Villae Rusticae di età Romana Imperiale.

Castello Normanno (resti) Avanzi di complesso medievale, più volte rifatto in periodo Svevo Angioino ed aragonese.

Mura Medievali (ruderi) Resti della cortina nella parte alta dell’abitato civico.

Terme del carcere - Torrione cilindrico quattrocentesco: avanzo di poderoso fortilizio, elemento superstite del dispositivo di difesa della rocca medievale.

Torre di guida o Torre di Talao (al Capo della marina di Scalea) Torre di vedetta costiera a pianta quadrata (a tronco di piramide costruita all’epoca di Carlo  V e segnatamente nell’a. 1578, su reliquie murarie di età romana.

 

Scigliano:

(ant. Scillanum o Sciglianum o sillianum o Squillianum)

Ponte romano delle fratte - Ardita costruzione latina, detta anche Ponte di Lupia o Ponte di Annibale, sita in contrada “S. Angelo” tra Scigliano e Altilia: bellissimo ponte ad unica campata, gittato dai romani in un’angusta gola del fiume Savuto a servizio della Via Popilia nel 203 a. C., distrutto dai romani (stessi costruttori) all’epoca della sconfitta di Annibale, per arrestare la fuga di costui, e poi ricostruito dai genieri del Generale Cartaginese, per il transito della sua armata.

Ruderi del castello feudale, edifici medievali.

 

Serra Apollinara o Pollinara:

(Frazione di Corigliano Cal.)

Zona Archeologica - Necropoli Preellenica indigena della prima Età del ferro (sec. VIII) Necropoli Ellenica in località “Michelicchio”) Ritrovamento di suppellettili sepolcrali varie. Avanzi di costruzione megalitica a pianta circolare di inidentificata destinazione. Resi di Villae Rusticae o Fattoria Romana, con oleodotti ed annodati in latericio.

 

Serra Castello:

(Agro di Corigliano Calabro)

Zona Archeologica - Vestigia preistorica della Media e Tarda Età del Bronzo (ritrovamenti di ceramiche frammentarie d’impasto e dipinte: (sec. XI - VIII a. C.) Necropoli preellenica indigena della prima età del ferro. Recupero ritrovamenti vari, metallici e fittili. Reliquie di stanziamento del periodo Ellenistico, databili al IV - III sec. a. C.. Notevoli i resti di fortificazioni a pianta circolare in blocchi di tufo. Avanzi di castello medievale.

 

Serra D’Aiello:

Nel sec. XV, popolato da una colonia d’immigrati Albanesi, profughi della loro patria invasa dai turchi.

Zona archeologica - Necropoli preellenica indigena della tarda età del bronzo e della prima età del ferro. (sec. IX - VIII a. C. Ritrovamento di suppellettili sepolcrali. Vestigia d’insediamento greco di età classica (IV sec. a. C.)

 

Sibari:

(ant. Sybaris, poi Thourioi - Thurii e copia)

Favolosa metropoli italica (la proverbiale “città della ricchezza, del lusso e della mollezza”, da cui trasse origine la qualifica di “sibarita”; la più antica e insigne colonia ellenica della Magna Grecia, massimo nodo commerciale tra le città del Mediterraneo orientale e il mondo occidentale italico, nonchè attivo ponte di traffico tra la Grecia Madre, l’Ellade Italica e  l’Etruria, fondata dagli Achei peloponnesiaci nel sec. XIII a. C. (verso l’a. 709 secondo la cronologia indicataci da Diodoro Siculo) la città fu espugnata e rasa al suolo nel 511 - 510 a. C. ad opera dei rivali Crotoniati. Varie sono le campagne archeologiche fin dal 1879 - 80, fino ai giorni attuali (1975).

Secondo le risultanze dei recenti scavi, la Sibari arcaica avrebbe una base di insediamento specialmente al “parco dei Tori”. La sua erede Thurio, si rivelerebbe prevalentemente a “Casabianca” con la sua “porta Marina” e la Romana copia avrebbe la base al “Parco Cavallo”.

Ritrovamenti archeologici - Molti sono i reperti nei diversi settori della presunta area dell’antica Sybaris Achea. Necropoli preellenica di Torre del Morbillo (sec. IX . VII a. C.) con ruderi e tumuli. Avanzi di Villae rusticae e Fattorie Romane con oleodotti e oinodotti in laterizi. Inoltre Necropoli Preellenica e avanzi di costruzione megalitica a pianta circolare.

In contrada “Parco del Cavallo” ruderi di monumentale edificio a pianta semiciciclica, a blocchi di tufo e ad “opus incertum” di età romana imperial e del I - II sec. d. C.. Reliquie di grandiosa Villa Romana. Vestigia di un Circo Equestre dell’antichità Latina.

 

Spezzano Albanese:

Centro agricolo industriale popolato nel sec. XVI da una colonia di profughi albanesi, esuli dalla loro patria occupata dai turchi.

Zona archeologica - necropoli preellenica di Torre Morbillo - Monumentale sepolcreto italico pri-protostorico della prima età del ferro, sec. IX - VII a. C.) con tombe di rito a inumazione con cadavere rannicchiato, di ispirazione neolitica. Recupero di suppellettili funerari (corredi sepolcrali di tipo siculo, esemplari vascolari proto geometrici di tipo japigio. Altro sepolcreto antico in contrada “Calcaterra”. Resti di un vasto aggregato urbano di età ellenistica; (ant. Thuorio)

Castello di S. Antonio - Presso lo scalo ferroviario di Spezzano, ruderi di antico castello Turrito, fondato in periodo normanno, sec. XII, rifatto nel periodo Svevo (sec. XIII).

 

Spezzano della Sila:

(già Spezzano Grande, per distinguerlo da Spezzanello e da Spezzano Piccolo) Centro agricolo  e residenziale (m. 1813) sorto ad opera dei profughi Cosentini, durante le incursioni saracene (sec. X)

 

Spulico (Capo):

(ant. Akalandron Akroterion) Castello feudale detto torre di Spulico. Resto d’imponente complesso edilizio a picco sul mare.

 

Tarsia:

(ant. Taurasia o caprasia o Cuprasia)

Zona archeologica - Vestigia di stanziamento di età classica greca pertinente forse all’antica Taurasia. Recupero di materiale archeologico vario (1886). In località “Mandoleto” altri rinvenimenti archeologici, fra cui una statuetta bronzea di Heraklea (VI sec. a. C.).

 

Temesa:

Temesa Tirrenica: odierno S. lucido, Bonifati, S. Sosti, Nocera Terinese, Falerna).

Antica città Italiota (colonizzata dai Locresi di Italia nel sec. V a. C.) di controversa ubicazione. È la città del rame, menzionata da Omero (Odissea 1.180 s.s.) e qualificata come sede di fonderia da Strabne (VI 295 e che secondo quest’ultimo fu abitata dagli Ausoni, poi dagli Etoli, Solino (II, 10) attribuisce la fondazione della città agli Ioni.

(Tempisana ab Jonibus), mentre Licofrone v.v. 1067 - 82 la ascrive ai Focesi.

 

Terranova di Sibari:

(ant. Thourioi Thurium, prob. fondata su sostrato di età pregreca da superstiti abitanti della città distrutta Thurioi perciò chiamata Taurianova.

Zona Archeologica - Vestigia di villaggio neolitico in contrada Favella della Corte. Ritrovamento di capanne a pianta circolare e di ceramiche impresse (frammentarie) dello stile appulo - lucano e di ceramiche monocrome rosse di tipo Diana.

Inoltre recupero di suppellettili litiche (armi a lama di selce levigata e di ossidiana - ascia levigata di pietra basalitica.

Nella località Fontana del Fico identificata per l’at. Fons. Thuria (Diod. XII - 915) e resti di acquedotto greco (con arcata muraria a blocchi megalitici disposti a struttura isodoma) nonchè ritrovamento di una stele Ellenica. In località Ceccopesca, necropoli preellenica della prima età del ferro (sec. XI - XII a. C.). Preso i Timponi di Turio, Necropoli Romana, di Età Imperiale, con sepolcri in muratura e ciottoli: trovamento di corredi tombali, nonchè iscrizioni sepolcrali ascrivibili al III - IV sec. a. C.

Castello feudale (avanzi) Ruderi del complesso, di titolarità feudale dei Principi Spinelli e dei Principi Sanseverino.

Avanzi del mastio cinquecentesco, torre quadrata, impiantata su più vasto soccorso pure a pianta quadrata. Resti di salone di ricevimento, con tuba (grande camino stemmato) e soffitto ligneo cassettonato. Resti di altra sala pure dotata di soffitto ligneo decorato a cassettoni. Base del Castello coronata da mensole litiche ornamentali.

 

Torano Castello:

(ant. Pandosia, Dapetia)

(lat. Tauranuim o Turianum, possesso di un Turius.

Zona archeologica. Su un’altura nei pressi della S.S. vestigia di stanziamento preiprotostorico indigeno della tarda età del Bronzo e della prima età del ferro (Necropoli del IX - VII sec. a. C.) In località “Cuozzo d’a Turra” reliquie archeologiche di età greca (VI - III sec. a. C.). In località “puntuni” nel fondovalle del Crati, rinvenuto avanzo di clipeo frontale (scudo di rame) figurato (figura di Ercole in lotta con il leone menèo) “nemea selva del Peloponnesso”, insieme con altri frammenti fittili architettonici pertinenti a un piccolo Sacrario (Hieròn od Heroon).

Castello medievale (ruderi) Avanzi del complesso medievale di titolarità feudale, prima di Cavalcanti e poi di altri.

 

Torre Mordillo:

(Frazione di Spezzano Albanese)

Zona Archeologica - Presso i “Timponi di Tucio” vasta Necropoli preellenica della tarda età del Bronzo e della prima età del Ferro (sec. IX - VII a. C.) Tombe a fossa tutte di rito inumario, con cadavere rannicchiato, con pochi casi di incenerizione. Abbondanti le suppellettili sepolcrali, metalliche e fittile (corredi di tipo siculo), fra le prime predominanti quelle di ferro, specie armi, a cominciare dalla scure del tipo “a occhio” per la immachinazione, simili a quelle attuali. Scarse le suppellettili bronzee. Abbondanti gli oggetti ornamentali, tra cui fibule. Nei paraggi del Sepolcreto, vestigia di abitato Greco e resti di un muro di fortificazione. A poca distanza dalla Necropoli di S. Lorenzo, pure indigena, tipo siculo ascrivibile  alla prima età del ferro. In tutto il complesso di tali sepolcreti arcaici, predominanti sono le produzioni vascolari indigene, meno abbondanti quelle di importazione, scarsi gli esempi di vasi biconici, di tipo villanoviano.

 

Torre Talao (Frazione di Scalea):

Pittorica scogliera della costa tirrenica. A Scalea Marina sede di un’antica Torre di difesa costiera detta di Talao; prob. eretta su substrato di reliquie romane.

Zona archeologica - Vestigia di stanziamento etnico del Paleolitico Medio di fase Mousteriana del Paleolitico Superiore e del Mesolitico (Caverne di Torre Talao) brecce ossifere, con reliquie riferibili al tipo fossile dell’aminide paleontropo, conosciuto come uomo di Neandhertal.

 

Tortora:

(ant. Blanda, Blandea Juliae) Centro agricolo della costiera praiese, sito in zona abitata fin dai tempi preistorici ai piedi del Monte Serramale)

Zona Archeologica - Nel bacino del Noce, rinvenimento di abbondanti reliquie etniche riferibili al Paleolitico Inferiore, testimoni dell’arcaico stanziamento di cultura preistorica finora venuta in luce in Calabria. Ritrovato, fra l’altro, un nucleo di Amigdale e di ciottoli scheggiati (le prime armi dell’età della Pietra)

Presso lo scalo ferroviario di Tortora; ruderi murari di antico abitato greco - romano, resti forse dell’antica Bland - Blandae.

Fra i reperti della zona: Necropoli Ellenico Latina, resti di cinta murarie di età romana.

 

Turio:

(etimo greco/Thoùrios bellicoso)

Colonia panellenica antica (erede della distrutta Sybaris achea) fondata 444 - 443 a. C. da superstiti abitanti sibariti, con il concorso di una colonia d’immigrati ellenici. Per volontà di Pericle fu costruita secondo un piano urbanistico assiale - ortogonale d’ispirazione ippodanea. La popolazione venne divisa in dieci fratie. Vi fiorirono specialmente il culto di Demetra e di Zeus.

Dilaniata da lotte intestine ed esposta ai duri attacchi delle tribù lucane, la città non ebbe lunga vita.

 

Verbicaro:

(ant. Aprustim, Lavinium) a. 1306 Verbicarum “Paese di pastori” Sorge in zona indiziata per un insediamento etnico di età greco - romana.

Zona archeologica - In località “marcellina” ruderi di antico abitato romano (Aprustim, Lavinium Bruttiorum).

Necropoli di tipo lucano, con sepolcri a cassoni e a cameretta, dotati di corredi funerari. Fra i reperti di scavo, numerosi vasi italioti a figure rosse, ascrivibili al IV sec. a. C..

 

Villapiana:

(già Casalnuovo)

Castello Medievale (avanzi): Resti del complesso fortificato, fondato nel trecento e maneggiato nel ‘500. Ruderi di torrione cilindrico rinascimentale (sec. XVI). Reliquie di alta torre a pianta quadrata. Muraglie merlate; finestre e feritoie con struttura tufacea.

Torre di Villapiana - Torre quattrocentesca cilindrica, con coronamento ad archetti su mensole in aggetto e sita in contrada “lavinio”.

Torre Casalinuovo - detta Torre del Saraceno:

Avanzi di massiccia torre di vedetta costiera, quattrocentesca, cilindrica con coronamento a mensole, accompagnate da archetti di tipo aragonese. È sita a Castelnuovo di Villapiana.

 

1 Sembra più attendibile l’origine da Maxerà, cognome del luogo.