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COMUNI DELLA PROVINCIA DI COSENZA |
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Abatemarco | Acquappesa | Acri |
Aiello Cal. | Ajeta | Albidona |
Altomonte | Apollinara | Belmonte |
Belvedere | Bergae | Bisignano |
Blanda | Bocchigliero | Bonifati |
Bonif.Capo | Cariati | Carolei |
Carpanzano | Casalinuovo | Cassano |
Castiglione | Castro C. | Castrovillari |
Celico | Cerchiara | Cetraro |
Cirella | Clampetia | Cleto |
Corigliano | Diamante | Isola Dino |
Favella | Fiumefreddo | Francavilla |
Fuscaldo | Grisolia | Guardia P. |
Laino B. | Longobardi | Longobucco |
Luzzi | Majerà | Malvito |
Mandatoriccio | Montalto U. | Morano C. |
Nocara | Oriolo | Orsomarso |
Paola | Papasidero | Pietrapaola |
Pollino M. | Praia a M. | Rende |
Rocca I. | Roggiano G. | Rogliano |
Rose | Roseto | Rossano |
S.Giovanni in Fiore | S.Lorenzo del Vallo | S.Lucido |
S.Croce Fortino | S.Marco Argentano | S.Mauro |
S.Nicola Arcella | S.Sosti | S.Vito di Luzzi |
S.Agata d'Esaro | S. Croce | S.Maria del Cedro |
Santo Ianni | S.Stefano di Rogliano | Saracena |
Sassone | Savuto | Savuto Fiume |
Scala Coeli | Scalea | Scigliano |
Serra Apollinara | Serra Castello | Sibari |
Spezzano Albanese | Spezzano della Sila | Spulico |
Tarsia | Temesa | Terranova di Sibari |
Torano Castello | Torre Mordillo | Torre Talao |
Tortora | Turio | Verbicaro |
Villapiana | ||
Abatemarco (Frazione di S. Maria del Cedro presso Cipollina):
Zona
archeologica: necropoli romane (ritrovamento di suppellettili sepolcrali).
Imponente tratto di acquedotto romano di età imperiale. Ruderi di edifici
antichi sparsi nelle campagne.
Castello
medievale - Ruderi di vasto complesso (baluardo di cinta e fortezza) appartenuto
a vari feudatari.
Torre
brucana - Torre di vedetta alla foce
del Torrente Abatemarco (sec. XVI)
Torre
dei greci - Ruderi di due torri - probabilmente risalenti ad età bizantina.
Badia
di S. Giovan Battista - Ruderi del complesso basiliano sorto in età normanna
(sec. XI)
Acquappesa:
Antica
Casalisappensi, detto poi Casaletto - Vestigia d’insediamento greco - romano.
Reperti di scavo, fra cui un pregevole gruppo di bronzetti ellenistici e latini
del III sec. a. C.
Terme
Luigiane - Stazione idro termaminerale nota sin dall’antichità.
Acri:
(Antica
Pandosia? Acherunto - Vestigia d’insediamento lito preistorico del periodo
neolitico.
Castello
feudale (ruderi) complesso fortificato quattrocentesco sorto nel sito della
Rocca dei Bruzi. Avanzi delle muraglie con monofore tufacei.
Chiese
varie d’importanza storica ed architettonica. vari Conventi, vari palazzi
d’importanza storica, locale.
Aiello Calabro:
Antica
Tylesios? Ageus? - Cinta urbica (ruderi) eretta in seguito alla incursione
saracena dell’anno 981, che devastò l’abitato ajellese.
Castello
aragonese - Grandioso robusto maniero quattrocentesco con rifacimento del secolo
successivo. Avanzi delle mura perimetrali e di altri baluardi. Torri Angolari
speronate. Resti dei rifac. del sec. XVI.
Ajeta:
(Antica
Enotra? sec. XI: Aetor)
Centro
civico della costiera prajese fondato dai bizantini, già sede di un famoso
Monastero Basiliano (ora distrutto).
Palazzo
feudale - Bell’edificio nobiliare eretto nella prima metà del sec. XVI dai
Martirano di Ajeta. Gravemente danneggiato dal sisma 1783.
Grande
facciata di stampo toscano, Cappella Gentilizia eretta dal feudatario D.
Domenico Cosentino nel 1724 e dotata di colonne provenienti dalla zona
archeologica della presunta Blanda.
Albidona:
Antica
Leutarnia? Levitonia a. 1117. Odonton Alvedone: a. 1201. Choras Albidonas; a.
1202. Astus Albidonas. paese probabilmente di origine prelatina. Centro fondato
in età medievale prob. su sostrato di età pregressa.
Castello
medievale (ruderi) avanzi delle mura. Torri di Guardia al Piano dei Monaci
presso la marina di Albidona) Torre di vedetta cinquecentesca facente parte di
dispositivo di guardia e di difesa contro le incursioni turchesche.
Altomonte:
Antica
Balbia e poi Brahalla, Antifluvius, Altofiume (dal 1337) e in fine Altomonte
(dal 1343).
Zona
archeologica - Nel territorio, vestigia di stanziamento etnico di età classica.
Ritrovamenti sporadici vari (notevole una iscrizione funeraria di età latina).
Castello
feudale - complesso di origine normanna sec. XII interamente rifatto in età
medievale. Traccia di affreschi di varie epoche (sec. XIV e XV)
Torre
di Pallotta - complesso di bellissima massiccia costruzione quadrilatera
(palazzo fortilizio tuttora pressoché integra, in stile toscano, eretta da
Filippo I° Sangineto nel sec. XIV e dotata di bifore litiche ad archi tribali
trecenteschi. Reperti litici, metallici e fittili ascrivibili dal neolitico al
Medioevo.
Apollinara:
(Frazione
di Corigliano Calabro)
Zona
archeologica - necropoli greca di età classica. Ritrovamenti di suppellettili
sepolcrali con statuine di tipo arcaico. Resti di costruzione megalitica a
blocchi litici squadrati e la pianta circolare (identificata la destinazione).
Belmonte Calabro:
Ostello
Feudale - Complesso feudale, originario del sec. XIII (costruito nel 1270 da
Carlo D’Angiò, fortificato nel ‘700. Ruderi delle muraglie merlate, con
torrione cilindrico. Porta, Arco; avanzi di cintura urbica. Muraglia di
fortificazione di età medievale con porta civ.
Casino
Giuliano - già Rivellino alla marina di Belmonte. Avanzi di fortilizio
militare, con feritoie e fori per bocche da fuoco erette nel ‘500 e
sopraelevate dai Giulliani di Belmonte (1812).
Casa
di Michele Bianchi - edificio di interesse storico.
Faro
di Michele Bianchi - Sul colle di Bastia, monumento faro, eretto in onore del
Quadrunviro Fascista (che vi è sepolto) al promontorio belmontese prospiciente
sul Tirreno.
Belvedere Marittimo:
Vestigia
di stanziamento etnico di età preistorica (età del ferro) Reliquie
archeologiche di età classica pertinenti alla presunta Blanda o a Skydrios.
Ritrovamenti vari di età classica, greca e romana (in località Torre dei
Greci, fondo Scaliso).
necropoli
antica in località “Torre dei Greci”
Torre
di Paolo Emilio (in contrada Rocca)
Avanzi
di torre romana di età imperiale, pertinente all’antico “Municipium”
latino della sede.
Castello
aragonese (detto del Principe): Complesso fortificato medievale, eretto da
Ruggero il normanno nel sec. XI, restaurato da Ruggero Sangineto nel 1287 (età
sveva). Rifatto da Ferdinando I° d’Aragona nel 1490. Muraglioni di cinta di
epoca Aragonese. Due torri cilindriche merlate. Resti di ponte levatoio.
Torre
del Tirone - in contrada S. Litterato
Ruderi di fortificazione cinquecentesche, facenti parte del dispositivo di
difesa costiera predisposto dal vicere spagnolo
contro le incursioni turchesche.
Casa
natale di S. Daniele (trasformata in Cappella Sacrario d’importanza storica
municipale e regionale, perché culla di S. Daniele da Belvedere, frate
francescano Martire a Ceuta a. 1227).
Bergae (o Vergae):
(odierno
Roggiano Gravina)
Uno
dei centri civili Bruzi prelatini, menzionati quali “ignobiles” (indigeni di
Liv. XXX 19).
Bresidiae
(poi Risunianum) odierna Bisignano
Centro
abitato indigeno prelatino come Bergae
Bisignano:
Antica
Residiae, menzionata da Livio, la Badiza di Polibio detta poi Besioianum,
Bisinianum, o Visinianum. In antico città Bruzia, in cui i romani dedussero una
propria colonia
Zona
archeologica - vestigia di stanziamento indigeno preellenico e d’insediamento
ellenico - romano. Necropoli preellenica della prima età del ferro in località
“Acqua di Fico” ritrovamenti di età latina.
Castello
medievale (rudero) Avanzi di formidabile complesso Bizantino normanno, sorto in
sostrato della rocca di età classica.
Chiesa
cattedrale - edificio barocco a tipo basilicale di origine pre - normanna
(eretto dai Longobardi nell’a. 774. Ricostruito e rimaneggiato in epoca
successiva). Varie chiese con conventi.
Blanda:
Città
di fondazione enotria ellenizzata d’incerta ubicazione.
Plinio
e Pomponio Mela la collocano tra Temesa e il Lao; altri la vogliono nel
territorio di Belvedere marittimo o altri ancora presso Tortora; storicamente è
accertato che la città nel III sec. a. C. per essersi schierata a favore di
Annibale fu espugnata dai Romani.
Zona
archeologica - vestigia d’insediamento etnico preistorico dell’età
neolitica o cuprolitica.
Reliquie
dell’antichità classica; resti di mura civiche, avanzi di edifici,
suppellettili varie di età romana. Necropoli romana nel bosco di Monte
Basilicò.
Varie
Chiese e monasteri.
Bonifati:
(antica
Nica? Temesa? si sostiene da taluno , che il paese abbia avuto origine
dall’antica Nicla; da altri che
nel territorio bonifatese sia sorta l’antica Temesen,
città del rame di Omerica memoria).
Castello
Feudale (ruderi) resti del complesso di titolarità Sanseverino.
Bonifati (capo):
Antica
Lampetes Akrum, lampetinus, Promontorium
Torre
di Vedetta detta torre di Fella - Torre di guardia contro le incursioni
turchesche, facente parte del dispositivo di vedetta costiera predisposta dal
vicerè spagnoli nel sec. XVI.
Cariati:
Zona
archeologica - Ritrovamenti preistorici - protostorici e classici. Avanzi di
centro abitato antico nella contrada S. Maria e Frasso; reperti archeologici
vari, fra cui frammenti di corredi vascolari, bronzetti vari. Due tesoretti
monetali di età Magnogreca, monete romane, ascia di bronzo rinvenuta in località
“Salto”.
Cintura
urbica - muraglie di precinzione civica, ben conservata, eretta nel sec. XV -
Porta d’ingresso alla città; Bastioni angolari conici di blocchi cordonati.
Torri poligonali e semicircolari. Torretta di vedetta. Cortine protettive; ponte
levatoio.
Torre
di fiumenica - Ruderi di torre di guardia cinquecentesca, eretta a vedetta
contro le incursioni barbaresche.
Baluardo
del principe- Fortilizio feudale annesso al palazzo Venneri
Carolei:
(Antica
Ixias? biz: Kalolè Ou, del bel Leone, prob. di origine enotria)
Zona
archeologica- Necropoli preistoriche (due necropoli tipo a grotticelle
artificiali con graffiti. In località “Vadue” ritrovamento di reliquie
edilizie, attribuite alla tomba di Alarico.
Carpanzano:
(lat.
Carpantianum, villa o Mansione di un Carpatius)
Ponte
romano (delle Fratte) Bella costrizione su Savuto, in piena curva, con magnifica
arcata ad una luce e con avanzi di protezioni stradali sui lati. Opere di età
imperiale (distrutta e rifatta dai Cartaginesi)
Casalinuovo (Frazione di Villapiana):
Torre
del Saraceno - Avanzi di massiccia Torre di Vedetta Costiera, quattrocentesca,
cilindrica con coronamento a mensole accompagnate da archetti di tipo aragonese.
Cassano allo Ionio:
Zona
archeologica - Vestigia archeologiche di varia età e civiltà, in località
Grotte S. Angelo, Casabianca, parco del Cavallo, Ministelle e di molte altre
località.
Grotte
S. Angelo - vasto complesso di gallerie carsiche stalattitiche; sedimenti di
insediamenti etnico preistorico con stratificazione del neolitico medio,
dell’età cuprolitica e dell’età Enea (a. 3000 - 12000 a. C.) Ritrovamento
di ceramiche dipinte a bande rosse, di ceramiche monocrome con anze, di
ceramiche buccheroidi.
Necropoli
preellenica - protostorica indigena della prima età del ferro, con corredi
sepolcrali (IX - VII sec. a. C).
Sepolcreto
arcaico - presso la stazione ferroviaria di Cassano
Sepolcreto
romano - di età Imperiale in contrada “Fiego”.
Necropoli
latina in località Capolanza. Ritrovato anche un pavimento musivo. Reliquie
varie dell’antichità Classica greca e romana in molte località. Avanzi
dell’antica Thuri - Copia, su probabile sovrastrato dell’antica Syfaris
Achea in località “Parco del Cavallo” - Resti di vasto edificio romano a
pianta emiciclica, con gradinata e colonnato d’ordine corintio databile al I°
sec. a. C. ed altri resti archeologici.
Castello
della Pietra - (su una rupe) ruderi di baluardo difensivo, eretto in periodo
normanno prob. su sostrato di età greco romana, restaurato dagli Angioini nel
sec. XV
La
Bufolaria - Ultimo imponente avanzo di Castello feudale di età normanna (sec.
XII) a pianta quadrata con torri angolari, stipiti ed archi litici a tutto
sesto, con arcata bugnata.
Laure
ermetiche - Grotte anacoretiche Basiliane, con avanzi di affreschi nella valle
dell’Etiano (Grotte del Capitolo) grotte delle Lamie e del Paradiso ecc.
Chiesa
cattedrale - Ed altre interessanti ed antiche chiese dove figurano importanti
opere architettoniche ed artistiche.
Castiglione di paludi:
(antica
Temesa Jonica? Quarta Sybaris)
Da
un patronimico Castiglione
Zona
archeologica - Importanti reliquie archeologiche, vestigia di tardo stanziamento
etnico indigeno (sec. IV - III a. C.)
Necropoli
indigena protrattasi fino a tarda età con una cinquantina di sepolture a fossa,
sec. VIII
- III a.C.
Recuperate
suppellettili funerarie varie (ceramiche, anfore di argilla bronzi ecc.)
Avanzi
di una anonima città Bruzia ellenizzata (Temesa Jonica?) Quarta Sibaris del IV
sec. a. C. - Resti della robusta cinta urbica a blocchi megalitici (rettangolare
in arenario) munita di monumentale ingresso; possenti torri circolari.
Resti
di Teatro Ellenistico (IV sec. a. C.).
Castro Cucco:
(Torrente
in territorio di Tortora)
Detto
anche Torrente La Noce
Zona
archeologica - vestigia d’insediamento etnico del Paleolitico inferiore
(amigdale “facies” achelleana) testimone del più antico stanziamento dell’Homo Sapiens in Calabria.
Castello
di Castrocucco - Scenografiche rovine del complesso medievale.
Castrovillari:
Castrum
villarium a. 1225 Kastrobillares
Zona
archeologica - Vestigia varie di età romana nel territorio castrovillarese
(contrada S. Antonio) “Morzidoso e altrove”
Resti
di Villae rusticae di Castrum Villarum nella zona di Calimarro.
Alle
Camerelle e alla Grotta del Malconsiglio. Resti di acquedotto latino ad arcate
nella città (in via Roma).
Reliquie
ellenistiche romane e medievali sulla rocca della “Civita”.
Reperti
in arte paleocristiana con oggetti di oreficeria.
Castello
Aragonese - adibito a carcere. Architettonico, importante complesso di età
tardo medievale (a. 1490) eretto da Paolo Giannitelli su sostrato di un
fortilizio più antico di età sveva (sec. XIII) per incarico di Ferdinando I°
d’Aragona.
Santuario
di S. Maria del Castello - Edificio a corpo centrale elevato ed ali ribassate,
con cripta basilare eretto per munificenza dei normanni sui ruderi di Castrum
Vellarum nell’a. 1090. Rifatto, rimaneggiato e trasformato in varie epoche.
Vi
sono molte opere d’arte pittorica, marmorea e lignea di interesse artistico -
stoico.
Fra
le varie chiese primeggia quella i S. Francesco di Paola, edificio seicentesco
di gusto barocco, con varie opere d’arte lignea.
Monastero
di S. Chiara con chiesa (delle Clarisse); avanzi di complesso monastico
chiesastico.
Museo
civico - Edificio annesso alla Biblioteca Civica, Reperti di epoca preistorica,
protostorica greci e romani. Vari Palazzi Gentilizi.
La
ridente Castrovillari ha dato i natali al pittore Andrea Alfano ed
all’arcivescovo Filippo Gesualdi padre generale dei minori conventuali, allo
storico Padre Francesco Russo ed al politico Francesco Pace, nonchè
all’avvocato Giuseppe Gesualdi fondatore e presidente del “Brutium, i
calabresi nel mondo” e direttore de “Il Corriere di Roma”.
Celico:
(lat.
coelum .- celeste - celestiale)
Memorabile
per la rivolta del 23 maggio 1647 e perché patria di Gioacchino da Fiore.
Chiesa
di S. Michele Arcangelo - Nobile armonioso edificio sacro, monumento
d’interesse storico, perché fu tenuto a battesimo verso il 1131 l’Abate
Gioacchino da Fiore, fondatore dell’Ordine Florenze. Costruzione di fondazione
alto medioevo (sec. XIII).
Monumento
a Gioacchino da Fiore - Statua bronzea su basamento di duro granito Silano
(opera dello scultore A. Baccelli). Ai piedi del Monumento la cripta con le
reliquie ossee dell’Abate Celichese “Di spirito profetico dotato” (Dante)
Cerchiara di Calabria:
(antica
Arponium? Kirkma? Medioevo Circlarium: Sec.
XII
Chora Kerklarion; et lat. Circlarium
(circondato da mura)
Zona
archeologica - Nella contrada “michelicchio Palazzo di Piana e altrove,
reliquie archeologiche di varie età e civiltà. Vestigia di insediamento pre -
protostorico indigeno dell’ultima Età del Bronzo e della prima età del
ferro. (Necropoli con Sepolcreti di tipo siculo sec. IX
- VII a. C.) reperti vari, accette enee ed altre armi metalliche, corredi
vascolari ecc. Necropoli latina di età imperiale. Reperti di età bizantina.
Castello
feudale (ruderi) Avanzi di grandioso
complesso edilizio principesco trecentesco rifatto nel 500. Lembi delle poderose
muraglie, avanzi di monofore litiche ogivali.
Torre
di vedetta - avanzi di torre cinquecentesca a Torre Cerchiara, nei pressi della
Stazione ferroviaria.
Santuario
di S. Maria delle Armi - (di età rinascimentale, eretto nel sec. XV su sostrato
di età pregressa (romitorio basiliano, forse di epoca bizantina - normanna,
documentato nel sec. X e trasformato nei sec. XVII e XVIII.
Cetraro:
(antica
Lampetia? Skydros? Porto Partenios? medioevo Citranium (luogo dei cedri):
Bellissima
pittoresca scogliera con grotte naturali. Notevoli per particolari suggestività
la Grotta Rizzi e la grotta delle colonne; varie bellissime chiese di interesse
artistico.
Cirella (frazione di Diamante):
Nelle
pertinenze, il pittoresco Isolotto di Cirella;
Zona
archeologica - Vestigia d’insediamento preistorico e d’industria litica ed
ossea del Paleolitico Superiore in località “Scoglio di S. Giovanni”,
caverne ossifere (Le caverne di Grotte di Cirella con manufatti silicei; sede di
stanziamento trogloditico dell’età della Pietra scheggiata. Reliquie di età
Greca con avanzi di Tempio di età ellenistica (III sec. a. C.). Resti
archeologici di età romana (fra cui Necropoli di età latina Imperiale). La
Rotonda, massiccia costruzione in laterizi (forse un mausoleo sepolcrale, e
perciò comunemente chiamato Pantheon , di età romana imperiale. Presso la
stazione ferroviaria Cirella - Majerà; avanzi di monumento, solida muraglia
perimetrale, interno con tre nicchioni, pavimentazione originaria con manufatto
rettangolare al centro, forse resto dell’Ara.
Clampetia:
(Odierna
Amantea S. Lucido)
Secondo
la tabella Putingeriana, Clampetia si trovava a 40 miglia a Sud di Cirellae ed a
10 miglia a Nord di Temesa.
Antica
colonia Magnogreca, sorta sul sostrato etnico e paesistico di un arcaico centro
indigeno (Ivi XXX, 19). Ebbe in età greca, il nome di Lampetia o Lampetes,
mutato poi in periodo latino in quello di Clampetia (Plinio “Nat Hist” III
572).
Cleto:
(dal
sec. XII al 1862, Pietramala, poi Cleto. a. 1239, Iacobus di Pietramala; a.
1269, Castri Pietramala; 1310 Pietra Mala).
Paese
di incerta origine, durante la dominazione Normanna, infeudato alla Famiglia
Pietramala di cui assunse il vecchio nome.
Castello
medievale (ruderi) cospicui avanzi del poderoso complesso a pianta quadrata, di
origine normanna, eretto nel sec. XVII. Resti di muraglia perimetrali, dei
bastioni e delle torrette. Ruderi di due torri cilindriche di età medievale.
Castello
di Savuto- Avanzi di altro Castello
Feudale, nella frazione Savuto (presso il fiume omonimo) a. 1524, Castrum
Sabatii. Resti di muri perimetrali; portale litico di età rinascimentale (sec.
XVI).
Corigliano calabro:
(ant.
Auxonia ? Torelliana? grec. /chorion elaiono; paese degli ulivi? lat.
Corellianum “ager” villa di un Corellianum? a. 1525. Corliano cortello a.
1104 Torelliana Civitate; a. 1276 Casale Curiliani).
Zona
archeologica . Necropoli preellenica, sepolcreto prei protostorico indigeno
della prima età del ferro, in contrada “Favella” vestigia della media e
tarda età del ferro, in contrada “favella” vestigia della media e tarda età
del bronzo e della prima età del ferro a Serra Castello. Reliquie di
stanziamento preellenico (italico) nei pressi del Crati; Necropoli Ellenica e
resti di antico acquedotto greco (a blocchi megalitici e a struttura isodoma con
arcate. Nella contrada “ministella” necropoli indigena in località “S.
Mauro” Necropoli greca nella frazione “Apollinara” Necropoli ellenistica
(IV - III sec. a.C.) ai C.D. “Timponi Turio” in località “Caccia di
Favello” tra il Crati e il S. Mauro) con sepolcri a tumulo, custodi, fra
l’altro, delle preziose lamellae aurea orphjcae iscritte, ritrovate nelle
campagne archeologiche Cavallari e Fulvio del 1879 e 1880.
Vestigia
archeologiche in varie località; come “Gli orti di Catullo”:
Michelicchio”costruzione megalitica a pianta circolare) ecc. e pertinenti
all’area dell’ant. Synaris Thourioi Achea e alla romana Copiae fondata
intorno al 190 a.C. di forma quadrata a quattro piani, con cornicione a
modanatura.
Castello
aragonese - (sec. XV) - Poderoso complesso feudale quattrocentesco. Muraglia del
monumento ricostruito nel 1490 su sostrato di età pregressa con due torri
cilindriche merlate. Ponte levatoio e portale datato del 1490. Belle sale con
opere d’arte decorative e pitture di molto interesse storico.
Castello
di S. Mauro - Grandioso edificio - fortilizio rurale cinquecentesco: Opera di
notevole importanza architettonica e monumentali, oltrechè di interesse storico
perché nel sec. XVI (dal 9 al 12 novembre 1535) ospitò l’Imperatore Carlo V.
Esterno
del complesso con grande corte quadrilatero cintata, munita di torrione. Interno
con suntuoso Salone (già Sala del Trono, ora Sala degli specchi, in cui nacque
Carlo III di Durazzo. lapide a Sanardo Sanseverino, fondatore dell’edificio
(a. 1515).
Torre
della schiavonea - Torre di vedetta a guardia costiera su ordine dei vicere di
Napoli nel sec. XVI, contro le incursioni barbare.
Torre
di Castiota- (in contrada Vavella) Torre di Guardia costiera, cinquecentesca di
avvistamento del sistema predisposto da D. Pedros di Toledo, contro le
incursioni barbaresche.
Acquedotto
Pontecanale - Grandioso acquedotto a due ordini sovrapposti (cinque grandi
arcate inferiori e sette più piccole superiormente) costruito intorno al 1480.
Sul dosso dell’acquedotto, viadotto costruito nella metà del sec. XIX.
Chiese
- Nove bellissime Chiese con opere d’interesse artistico, alcune con annesso
Convento; altre sorte in età medievale su sostrato di età preesistente.
Diamante:
Sorto
nel 1638 (dopo il grande terremoto) ad opera dei profughi dei vicini centri, fu
Casale di Belvedere Marittimo. Nella zona tipica erosioni di terreno.
Zona
archeologica - Grotte di Cirella, caverne ossifere avanzi di età preistorica
del Paleolitico Superiore. Necropoli Romana (nella frazione Cirella)
sepolcreto di età latina imperiale.
La
Rotonda presso la Stazione Ferroviaria di Cirella: avanzi di salda costruzione
circolare in laterizi di età romana imperiale (forse un mausoleo con tempietto
pagano latino). Solida cintura muraria del costrutto. Interno dotato di tre
nicchioni e di impianto originario nonchè di rudere murario centrale (resto di
Ara).
Torre Cirella detta torre dei Greci:
Torre
di Diamante - Torre dell’isola - avanzi di poderose costruzioni a guardia
contro le incursioni piratesche.
Isola di Dino:
(antica
insula Zedicuae, Veneris)
Pittoresca
isoletta tirrenica, che ha davanti un’arroccata Torre costiera cinquecentesca
e un piccolo castello quattrocentesco, recentemente restaurato. Sorge a Km 3,5
da Praia a Mare ed ha un perimetro di chilometri quattro.
Favella della Corte:
(Frazione
di Terranova di Sibari)
Villaggio
sito alla periferia settentrionale della valle Crati nella Sibaritide.
Zona
Archeologica - vestigia di stanziamento etnico del Neolitico Inferiore e
superiore (4000 - 2300 a. C.) con tracce di abitazione preistorica (fondo
circolare di capanna) nei pressi della Fattoria Rizzo.
Reperti
archeologici vari come: ceramica impressa di stile apulo - lucano. Ceramica
monocroma rossa del tipo Diana (Lipari) Strumenti litici in selce levigata ed
ossidiana ecc. Nella zona ritrovata anche una stele funeraria iscritta di età
greca; necropoli ellenistica con varie suppellettili sepolcrali.
Fiumefreddo Bruzio:
Muraglia
medievale,
Avanzi
della cinta muraria urbica medievale di Castelfreddo, con duplice cortina a
Torre circolare “La Torricella” (muraglie merlate, intorno al paese munite
di quattro porte d’ingresso, fra cui notevoli quelle delle Golette e quella
Orientale. Resti di Torri di vedetta. Avanzi di tre torri di guardia e di difesa
nei dintorni dell’abitato.
La
Torretta - Ruderi di monumentale edificio spagnolesco seicentesco (cinto da
fossato) eretto su avanzi di costruzione di età medievale denominato
“Castelfreddo”
Chiese
- Parecchie belle chiese di antica costruzione, alcune di origine conventuale
con interessanti opere d’arte lignee e pittoriche rinascimentali. Vari Palazzi
Patrizieschi. Alcune torri di vedetta e di difesa cinquecentesche.
Francavilla Marittima:
(antica
Lagaria)
Zona
archeologica - Reliquie di età prei protostorica e dell’antichità classica,
in varie località.
Necropoli
preellenica dello scorcio dell’età del ferro (con tombe a tumulo e necropoli
ellenica in contrada “Macchiabate” IX sec. a.C., Acropoli Ellenica
(dell’antica Aminea? di Lagaria)
A
monte della Necropoli italica, in località “Timpone” della Motta avanzi di
stanziamento greco - arcaico, con resti di mura urbiche perimetrali a blocchi
megalitici e con reliquie di Santuario e stipe votiva - (Tempio di Athena in
vita dal VII al III sec. a.C. e una tabella bronzea, con iscrizione dedicatoria
dedicata ad Athena da parte di Kleombo, atleta olimpionico - (epigrafe greco
arcaico retrograda della metà del sec. VI a.C.)
Fuscaldo:
Antica
Castrum Fuscalidi: da un personale latino germanico Fuscoldus.
Castello
Feudale (a Fuscaldo Superiore) Avanzi del complesso quattrocentesco con
rifacimento di età successiva. Resti di mura di cinta - Torrione di vedetta
cilindrico - Cripta ipogea detta cisterna.
Porta
della croce - Sec. XVII. Solida Porta Civica seicentesca (resto della seconda
cinta urbica);
Torre
di Guardia - In Marina di Fuscaldo, Costruzione cilindrica cinquecentesca,
costruita su mandato del vicere D. Pedros di Toledo contro le incursioni
barbaresche.
Grisolia Cipollina:
(Odierna
S. Maria del Cidro)
Zona
archeologica (nella frazione Cipollina necropoli ellanistica) (IV - III sec. a.
C.) Reperti archeologici vari. Presso la stazione ferroviaria di Verbicaro,
resti archeologici ascrivibili alla romana Lavinium, prob. su sostrato della
Magno Greca Laos.
Castello
Abatemarco (avanzi) Resti di fortilizio feudale del sec. XIV, costruito su
avanzi e con frammenti antichi (forse appartenenti a Tempsa) e rimaneggiato nel
sec. XVII dai Baroni Brancati.
Nelle
adiacenze, grande arcata ogiva - reliquia di acquedotto.
Torre
Bruscana (ruderi) Resti di torre di guardia cinquecentesca, eretta con materiale
di recupero di antica costruzione.
Guardia Piemontese:
(già
torre di Guardia e Guardia Lombarda)
Paese
di origine e lingua Valdesi, uno dei più singolari agglomerati civici della
Calabria, per la sua scenografica posizione topografica.
A
Guardia Piemontese città: castello dei valdesi, (detto anche di Waldek - Avanzi
di maniero Angioino - aragonese (sec. XV); Poderoso torrione cilindrico, detto
Torre di Guardia.
Cintura
Urbica - Avanzi della cortina muraria civica (dell’abitato medievale) con
posterle, fra cui la famosa Porta del Sangue o Porta della Strage in memoria del
massacro di Valdesi compiuto nel triennio 1559 - 61 (ordinato da Pio V, quando
era ancora cardinale Ghislieri) e dai Domenicani nel sec. XVII.
Chiesa
di S. Andrea (ruderi) avanzi settecenteschi della facciata, con portale litico
di tipo barocco, sormontato dallo stemma Municipale di Guardia Piemontese Terme.
Terme
Luigiane - nella vallata del Fiume Bagni o Caronte; Grande complesso termale e
stazione idro termominerale.
Laino Bruzio:
(antica
Tebe Lucana? Lavinium? Medioevo Laus; greco Lainos)
Presso
il fiume Laos dell’antico etnico Lafinon impresso sulle monete di laos.
Laino
Borgo (Laino Inferiore) e Laino Castello (Laino Superiore)
a)
Laino Borgo - Zona archeologica - Reliquie archeologiche dell’antichità
preclassica e classica (forse resti di un abitato indigeno dell’età del Ferro
divenuto poi centro greco - romano) Necropoli greca al “piano delle Fosse”;
avanzi archeologici in località “S. Gadda” Resti archeologici di età
Ellenistica, nel piazzale dell’abitato civico (tratto murario a blocchi
squadrati).
Fra
i rinvenimenti delle diverse aree archeologiche: suppellettili sepolcrali varie
di tipo arcaico.
b)
A Laino Castello: Castello feudale (ruderi) complesso edilizio quattrocentesco;
avanzi di costruzione con bastioni speronati e torrette.
Cinta
urbica medievale (avanzi) Resti di fortificazioni medievali che in parte cingono
l’abitato.
Longobardi:
Centro
agricolo - si vuole fondato dai Longobardi al tempo di Liutrando, il cui nome,
corretto nel “sermo rusticus” è tuttora conservato da una piccola pianura a
Nord dell’abitato.
Castello
feudale -(ruderi) avanzi di un complesso, fondato in età medievale e passato in
titolarità ai Sanseverino e quindi ad altri.
Monastero
Benedettino - (di Subiaco) Scarsi avanzi dell’edificio monastico, di
fondazione medievale (sec. XII). Tre belle Chiese Antiche.
Casa
del Beato Saggio - Casa natale del Beato Nicola Saggio da Longobardi, edificio
d’importanza storico Municipale.
Longobucco:
(antica
Temesa o Tempsa? Quarta
Sybaris? Langoburgum)
Dall’idronimo
locale Mocrocele, greco Markroilos, lunga cavità in “lunga bocca” o da un
antroponimo lat. Longibuccus, dalla lunga bocca, a. 1271 longibucci; a. 1278,
Terra Longibucti; a. 1325 Terre Longobucti o Longobucto; a. 1446 Terra del
Longobucco)
Zona
archeologica. Presso il colle Serino (greco serreion, promontorio) ritrovamento
vestigia d’insediamento antico: fra i reperti archeologici, alcuni vasti
fittili a campana, decorati da svastica su bordo della svasatura.
Luzzi:
(antica
Tebe Lucana) Luzzi da un personale Lucium o Lutium, mansione di un Lucius; sec.
XI Terra Luciorum, sec. XV terra di Luzzi)
Paese
di incerte origini, il cui toponimo ebbe origine dal gentilizio di una famiglia
normanna che nel sec. XI - XII ne fu fondataria.
Zona
archeologica - Vestigia d’insediamento etnico preistorico (cavernicolo e
capannicolo dell’età Eneolitica ed Enea in varie località) Reliquie
archeologiche greco - romane, ascrivibili prob. all’antica Thebae Lucane;
resti di Templi, necropoli, Muraglie, tracciati stradali, lapidi, suppellettili
varie, ceramiche vascolari, fra i reperti preistorici, rozze armi di selce scheggiata.
Una scure a doppio taglio, una scure litica scanalata.
Badia
sulla Sambucina - (a. 1192) Ruderi della celeberrima Abbazia Madre Cistercienze,
di origine Benedettina, nella quale nel sec. XII prese l’abito monacale
l’Abate Gioacchino Da Fiore. Eretta dai Normanni nell’anno 1141 con il
titolo di S. Maria Requisita, sul sostrato del diruto Monastero Benedettino di
Nucis.
Molte
altre chiese di interesse storico ed artistico di antiche costruzione.
Majerà:
(etimo
greco indicante la zona sacra alla Dea, la Gran Madre Mediterranea1).
Zona
archeologica - Avanzi di un Tempietto romano, di forma circolare, ascrivibile ad
Età imperiale e prob. eretto su sostrato di un pregresso “Ma - hierà”.
Malvito:
(ant.
Temesa Tempsa Jonica? Medievale
Malvetum o Malovetum)
(lat.
maletum, pomareto?) ant. Aisaros, Aesar)
Castello
feudale - Fondazione di età normanna (sec. XII) con rifacimento di età
successive. Complesso feudale degli Orta (sec. XII) e di altri feudatari nei
secoli successivi fino al 1688.
Cospicui
tratti delle muraglie. Avanzi di Torri e resti di bastioni del periodo vicereale
spagnolo. Torrione cilindrico (mastio) privo di coronamento, appartenente
all’originaria costruzione medievale di fase
normanna.
Cinta
urbica-Resti delle mura della cortina, intervallati da torri e coordinate al
Castello.
Casa
medievale (largo Gelso sec. XIV Ariosa costruzione, con Bella finestra
trecentesca in pietra con arco a sesto acuto trilobato.
Mandatoriccio:
Centro
agricolo fondato da Teodoro Mandatoriccio, ai primi del ‘600 in zona abitata
fin dall’epoca preistorica.
Zona
archeologica - Vestigia di stanziamento etnico preistorico (insediamento di
cavernicoli); necropoli con tombe rupestri, della prima età del ferro. Poderosa
cinta di mura megalitiche, pertinenti a una città Bruzia ellenizzata (IV sec.
a.C.).
Castello
medievale (avanzi) Resti del complesso appartenuto ai feudatari Mandatoriccio
fino al 1676 e poi passato ai Sambiase fino alla eversione della feudalità
(1806). Muraglia perimetrale (avanzi) a pianta rettangolare
. Torrione cilindrico angolare cordonato.
Montalto Uffugo:
(antica
Aufugum o Uffugum o Uffugium)
Si
presume fondato nei pressi dell’antica Aufugum - Affugium, Municipio Romano
menzionato da Livio (XXX 19) quale centro indigeno prelatino, detto perciò
“ignobile”
Zona
archeologica - Vestigia di età classica Greche e romane, appartenenti forse
all’antica Auphughia - Aufugum. Reperti archeologici vari, specie sepolcreti
in località “Pantuni” o “Pantuoro” e in contrada “Trisora”.
Castello
Medievale - Avanzi del complesso di titolarità Ruffo e quindi di altre famiglie
feudatarie.
Chiese
- Molto belle chiese di interesse architettonico con pregevoli opere d’arte
scultorea, pittorica e lignea.
Morano Calabro:
(antica
Xiphaea - Siphaeas? lat. Summuranum e nella lapide di Polla, Muranum; lat.
Moranum, da morus, ricco di gelsi)
Pittoresco
paese di antichissima origine, coronato di ruderi di un Castello. Feudo di
Appollonio Morano, nel periodo Aragonese (sec. XV)
Zona
archeologica - Grotta di Donna Marsilia (in contrada “Sassone” Caverna
preistorica naturale adibita a Grotta - Sepolcreto nel periodo neolitico e della
prima età dei metalli (periodo Crupolitico) ed Eneo; reliquie sepolcrali
afferenti a stanziamento etnico dell’età del rame e del bronzo (asce rituali
di selce nera, frammenti di ceramiche buccheroidi. Reperti di stile
preappenninico.
La
grotta già nota fin dal secolo scorso, venne riscoperta da Agostino Miglio nel
1960 e poi esplorata da Santo Tinè.
Ruderi
di Sassone (Tra Morano e S. Basilio) avanzi di cinta muraria con due porte
urbiche (resti dell’antica Xiphaeum?)
Castello
feudale (ruderi) Complesso eretto nel sec. XV (su sostrato di età normanna)
ripreso nel sec. XVI, restaurato nel sec. XVIII.
Avanzi
dell’edificio medievale con torri cilindriche angolari quattrocentesche. Resti
di riferimenti di età successiva.
Molte
bellissime Chiese. Edifici di varia età. Documenti dell’arte rinascimentale,
con eccellenti opere marmoriche ed affreschi di indiscusso valore.
Apprezzatissime opere lignee; molte di fattura locale.
Nocara:
(già
Nucara ant. Lagaria, med. Nucarium; et. Nucaria, ferace di noci)
Zona
archeologica - Ruderi di antica costruzione, attribuita a un Tempio Greco di
Castore e Polluce (I dioscuri) Pertinente a un centro civico di età classica.
Castello
Medievale - Avanzi del complesso d’incerta datazione pervenuto a parecchi
feudatari dal sec. XV al 1802.
Cinta
urbica - Ruderi delle mura di cinta Nucarium; avanzi strutturali delle
fortificazioni civiche medievali, in duro granito locale, con resti i baluardi,
delle torri angolari, delle porte Municipali Porta Capuana, porta S. Bosco.
Oriolo:
(etimo
greco latinizzato in Ordeolum, granello di orzo)
Castello
feudale - Monumento nazionale. Avanzi di grandiosa costruzione medievale a
pianta quadrangolare, eretta dai Principi di Salerno.
Alto
torrione quadrato, complesso di torrette quattrocentesche, Resti di bastioni;
porta del fortilizio.
Cinta
Urbica - Avanzi delle mura di precinzione civica, appartenenti al dispositivo
medievale del paese (sec. XV)
Orsomarso:
(già
Ursomarso) a. 1278 terra Ursomartis: a. 1324; Castrum Ursi Marsi; ant. Abistron?
Urseuntum ? medioevo Orsantinon o Ursomacius, predio di un Ursus Marcius o
Marcus).
Zona
archeologica - Necropoli Lucana, con sepolcri a cassoni e a camera, preso la
Stazione ferroviaria.
In
località “Mercurio” vestigia del presunto insigne Mercurion, eparchia
monastica con a capo l’Abbazia di S. Maria di Mercuri, fondata nel sec. X dai
Bizantini, sugli avanzi di un tempietto pagano dedicato a Mercurio, e
costituente una delle più arcaiche e vitali cellula di vita monastica di
cultura e d’arte della Calabria e dell’intero Mezzogiorno.
Paola:
(dialettale
Paula e Pavula: terra ricca di pascoli)
Castello
Aragonese (avanzi) complesso di fondazione tardo medievale (sec. XV) - Resti di
bastione quadrilatero, con torre cilindrica in rovina, dominante la città (sec.
XV, XVIII)
Molte
bellissime chiese, fra le quali la Matrice: edificio quattrocentesco, di stile
gotico.
Basilica
Santuario di S. Francesco di Paola - Monumentale complesso di edifici di varie
età e consistenza, comprendente la barocca Chiesa Francescana, il Convento dei
Minimi, la Biblioteca, la Foresteria e una serie di altre costruzioni. Molti
dipinti ed opere argentee di valore artistico. Statue marmoree.
Convento
francescano - Edificio rifatto settecentesco, impostato in parte su una
grandiosa arcata del ponte del Torrente Isca, con pregevoli
dipinte ceramiche, resti di affreschi rinascimentali.
Zona
dei prodigi - Macigno pendulo, Fornace del Miracolo. Presso la Stazione
Ferroviaria; avanzi di torre a difesa contro le incursioni barbaresche.
Papasidero:
(antico
Skydros)
Bizantino
PapàsHisidòros di un prete Isidoro.
Grotta
del romito (Nella valle del lao), Caverna preistorica, scoperta da A. Miglio nel
1960 ed esplorata dal Prof. Graziosi; dotata di incisioni rupestri del
Paleolitico Superiore (graffiti raffiguranti un “bos Primigenus”
accompagnato da bovini di tipo “mediterraneo”; prima espressione d’arte
figurativa in Calabria ed una delle più arcaiche in Italia.
Reperti
di età epipoleolitica- Ceramiche frammentarie e ascrivibili alla cultura di
Diana. Armi litiche varie.
Accanto
alla Grotta, ruderi di una chiesetta Medievale di origine basiliana.
Grotta
della Manca - Caverna Naturale con sedimenti etnici di tribù cavernicola,
ascrivibili all’età del Bronzo.
Castello
feudale (avanzi) Ruderi del tozzo complesso medievale.
Pietrapaola:
(antico
Skydros)
(a.
1325, in Castro Petrapàule)
Zona
archeologica - Vestigia d’insediamento etnico di cavernicoli della prima età
del ferro. Necropoli preellenica indigena coeva (sec. IX - VII) con tombe
rupestri di tipo siculo e cavernetta in varie località.
Le
muraglie - Avanzi di poderosa cinta civica pertinente probabilmente ad opera
militare di una città Bruzia Ellenizzata. Resti di una porta urbica
(IV sec. a. C.) Reliquie sepolcrali di età coeva alle mura (IV sec.) in
località “Colomba” Necropoli greca.
Pollino Monte:
(ant.
Apollicus Mons) Il più alto rilievo montano della Calabria (m. 2,248) massa
calcarea del Cretaceo con panorama stupendo fino alle Puglie.
Zona
archeologica - Grotte eneolitiche alle falde del Pollino, con vestigia
d’insediamento preistorico di cultura preappenninica della Età del Rame, (o
cuprolitica o calcolitica)
Praia a Mare:
(lat.
plaga, pianura; ant. Plagasolavorum)
Zona
archeologica - Grotta della Madonna. Vestigia di stazione etnica preistorica
dell’età della Pietra o dell’età dei metalli con successive culture
stratificate.
Reperti
litici di “facies” mousteriana del Paleolitico Medio e di “facies”
gravettiana ed epi gravettiana del Paleolitico Superiore.
Reliquie
di età Mesolitica. Frammenti di ceramiche dipinte del Neolitico Medio e
Superiore (a fasce rosse non marginate dello stile di Castellaro, meandro
spiraliche, dello stile di Serra dell’alto Matera e monocrome con anse a
racchetta dello stile di Diana Lipari.
Frammenti
di esemplari vascolari buccheroidi steccati dell’età del Rame. Ceramiche
crupolitiche dello stile di Piano Ponte e reperti di stile subappenninico, di
cultura villanoviana di età romana (III sec. a. C.)
Castello
Medievale) - detto Rocca di Praia - Avanzi di complesso trecentesco, a pianta
rettangolare con mastio centrale a due torrioni cilindrici angolari.
Santuario
della Madonna della Grotta
Insigne
edificio di culto incastonato in un’infrattuosità della parete rocciosa del
Monte Vingioli, con scale aggiunte.
Molte
opere d’arte marmorie, pittoriche e lignee di varie epoche
di eminenti artisti.
L’esplorazione
stratigrafica del fondo della Grotta, ha offerto il reperimento di manufatti
dell’industria Paleolitica, mesolitica e neolitica. (ceramiche frammentarie,
nonchè reperti stile appenninico e sub appenninico del periodo tardo - romano.
Palazzo
feudale (detto palazzo del principe) Maestoso edificio civile in rovina; dimora
principesca di feudatari locali.
Torre
dei Fiuzzi - Ruderi della
costruzione nella frazione omonima sulla scogliera dinanzi all’Isola di Dino.
Avanzi di Castello di età normanna; secondo alcuni torre costiera
cinquecentesca eretta durante il periodo vicereale spagnolo.
Isola
di Dino - Bellissimo pittoresco lembo di roccia, di forma triangolare (a breve
distanza dalla costa praiese) ricca di grotte naturali dotate di stalattiti e
stalagmiti. Suggestive soprattutto e degne di maggiore notorietà; la Grotta
Azzurra, la Grotta del Leone, la Grotta delle Cascate, la Grotta delle Sardine e
la Grotta del Frantone.
Grotta
dell’arco Magno - Presso Praia, (Porto S. Nicola) Suggestiva caverna marina,
aperta nella roccia a picco e dotata di caratteristico arco naturale detto
“Arco Magno”.
Rende:
(ant.
Aryntha? Arinde? Armunta?)
Centro
che si presume fondato su sostrato di un antico abitato enotrio.
Castello
feudale (resti) Avanzi del complesso fondato nel 1095, rifatto nella seconda metà
del 500, con torri cilindriche angolari, porta, coronamento.
L’edificio trasformato in palazzo Feudale, nei sec. XII , XIII, costituisce oggi il grandioso Palazzo Municipale.
Bellissime
Chiese - alcune di fondazione medievale, con opere litiche artistiche di varie
epoche.
Rocca Imperiale:
(già
Ricarcadi, 1269, e poi Roccarso, perché nel 1644 incendiata dai turchi)
Castello
Svevo: Avanzo sulla collina Ricarcari - Resti di grandioso complesso, eretto da
architetti militari di Federico II di Svezia nel (sec. XIII) Muraglie
perimetrali dell’edificio, baluardi, torri angolari, ponte, loggiato coperto.
Tre
belle chiese, una delle quali (S. Antonio) con annesso Convento. Parecchie opere
d’arte anche lignee, sculture, intagli ecc.
Torre
di Guardia (alla marina) Avanzi di torre vedetta, eretta nel sec. XVI, contro le
incursioni barbaresche.
Roggiano Gravina:
(ant.
Vergae? o Burianum, possesso di un Rubius? a. 1269, Terra Rigiani; a. 1324,
Castri Rugiani)
Zona
Archeologica - In contrada “manche” di Mormanno, vestigia di insediamento
etnico dell’età del Rame o calcolitica (2300/1600 a. C.) Recupero di
suppellettile sepolcrale del periodo crupolitico: pugnali di selce, frammenti
vascolari ecc.
Resti
di villa Romana del periodo Imperiale, datata d’impianto termale, I reperti
archeologici stanno a denotare che l’abitato odierno sorse in zona abitata fin
dalla prima età dei metalli e fu fiorente in periodo latino.
Cinta
Urbica (resti) avanzi della cortina di precinzione civica, con Torre elissoidale
cordonata. Resti di Torri cilindriche. Porta della Cinta Urbica.
Rogliano (lat. Rubianum):
Possesso
di Rubilius o Rublius o Rubius a. 1271, praediun Rubiliani a. 1326, Casalis
Runlai)
Centro
di prob. origini preromani, nonostante il suo nome di derivazione latina.
Ponte
di Tavoleria - in località omonima Ponte antico prob. di età romana, tra
Rogliano e Parenti.
Molte
belle ed interessanti Chiese di vari epoche.
Rose (sec. XVI Rosa):
Centro
sorto in zona già abitata fin dall’antichità classica.
Zona
archeologica - “Incantati” vestigia di stanziamento etnico magno-greco, di
età classica. Necropoli Ellenica, con sepolcri dotati di suppellettili
funerarie.
Roseto di Capo Spulico:
Cintura
urbica (avanzi) resti della cortina di precinzione civica, eretta nel Medio Evo
in difesa dell’abitato (sec. XII/XIV)
Castello
Nazario - (o di Porto Roseto, alla Marina di Rosito)
Bellissimo
scenografico complesso fortificato medievale (sec. XIII - XIV) eretto su una
scogliera a specchio sul mare (opera forse di architetti militari svevi e
federiciani e munito di precinzione difensiva e turrita. Trittico di torri
poliformi. Portale ogivale, monoforme e bifore gotiche tufacee. Muraglione
speronato di precinzione a pianta quadrata con coronamento a merlature.
Sul
fronte del complesso (lato mare) muraglie di rincalzo. Ampio cortile, munito di
cisterna idrica.
Rossano:
(ant.
Roscia, Roscianum o Rusianum)
Athos
del Bruzio (Lenormant) ossia il centro più importante della regione in epoca
Bizantina ed egualmente di ricordi neogreci.
Zona
archeologica - “In località S. Antonio “Necropoli preellenica della prima
età del ferro (sec. IX a. C.). Recupero di suppellettili sepolcrali e fittili.
Sul colle “S. Stefano” Necropoli Ellenica di età classica (V Sec. a. C.).
Ritrovamento di corredi funerari di vario genere. In contrada “Piragineto”
Necropoli Latina dotata di corredi sepolcrali.
Nei
pressi dell’abitato vestigia di Villa Romana. In diversi settori del
territorio, ampie reliquie di Rossano Bizantina.
Al
Rione S. Nicola della vecchia Rossano, bel complesso di Lauree eremitiche,
costituenti una specie di città trogloditica.
Castello
S. Angelo - Alla Marina di Rossano, eretto in periodo rinascimentale (a. 1543)
con materiale archeologico di età classica. Avanzi del complesso, gravemente
danneggiato dai terremoti del 1783 e 1836. Alcune antiche Chiese anche di
fondazione Bizantina, con importanti opere d’arte (sec. XI - XII - XVI) Di
grande interesse è il Museo diocesano che possiede tra l’altro il prezioso
codex purpureus.
S. Giovanni in Fiore (già Pagania, a. 1211):
Archicenobio
Florense - Monasterino Floracense con Chiesa omonima.
Monumentale
storica Abbazia (culla dell’Ordine Monastico Florense, poi di Cisterciensi)
fondata nell’anno 1185 con il nome di Monastero di S. Giovanni Battista,
dall’Abate Gioacchino da Celico. Il Calavrese Abate Gioacchino - di Spirito
Profetico dotato “Dante” “Parad. XII V 140 41 e, attorno al quale venne
gradualmente sorgendo in loc. “Fiore, nel cuore della Sila, in zona già
abitata e ricordata con il nome di Pagania, l’abitato civile di S. Giovanni in
Fiore.
Chiesa
con alta e severa facciata con portale litico ogivale duecentesco, d’influenza
arabo - siculo. Parecchie opere d’arte con altare ligneo, stalli con pregevoli
intagli.
Altri
importanti chiese. Monumento ai fratelli Bandiera. Località “Strangola” Ara
monumentale (con cippo e iscrizione ricordo nella quale figura anche il nome di
Sante Cesareo, fucilato assieme ai due fratelli Veneziani, eretta sulla località
in cui i due Martiri Risorgimentali vennero catturati nel 1844.
S. Lorenzo del Vallo:
Già
Casale di Bisignano, popolato e fondato, forse, da profughi albanesi (esuli
dalla Patria propria, invasa dai turchi), in zona interessata da insediamenti
storico di età preistorica e di età classica.
Zona
archeologica - Due necropoli indigeni preelleniche della prima età del ferro.
Recupero di suppellettili sepolcrali metalliche e fittili (sec. VIII - VII a.
C.) Vestigia di stanziamento ellenico. Reliquie di stanziamento di età romana
(ritrovamento, fra l’altro, un ripostiglio monumentale con nummi di età
latina repubblicana; 311 denari, ascrivibili al periodo dal III al I sec. a. C.)
Castello
medievale - Imponente costruzione a pianta quadrata, ben conservata dei
feudatari di Casa Alarcon Y Mendozza (fino al 1542) e ad altre case fino
all’eversione della feudalità 1806.
S. Lucido:
(ant.
Lampetia o Clampetia o Temesa? Nicetum? S. XVI S. Niceto, da Ainecetus
trasformatosi in Lucido)
Zona
archeologica A S. Lucido Marina, contrada “Palazzi” vestigia di Età Romana
imperiale; resti di costruzioni ad opus incertum e ad opus reticolatum. Ruderi
di torre di guardia cinquecentesca.
Castello
Feudale - Avanzi del complesso, sull’Arce Nicetina, edificio di interesse
storico, perché nacque li nel 1744 il Cardinale Fabrizio Ruffo.
Fortino di S. Croce o di S. Cono:
(A
S. lucido Marina) avanzi di poderoso torrione fortilizio semicircolare, con
muraglie munite di merlatura e feritoie (baluardo di vedetta di difesa costiera,
eretta nel ‘500 contro le invasioni barbariche.
San Marco Argentano:
Torre
di Dragone il Normanno (sec. XI) Importante mastio medievale di muratura in
tufo, alto m. 22, del diametro dim. 13, avanzo di castello normanno poligonale
eretto da Roberto il Guiscardo nell’anno 1055. Avanzi di altre muraglie e del
ponte. Resti di finestre e feritoie ogivali, scaletta a chiocciola di accesso.
Chiesa
della Riforma e Monastero.
Abbazia
e Chiesa di S. Maria della mattina;
Pinacoteca
la Reina - Bella serie di quadri d’arte di diversi autori e di diverse età.
S. Mauro - Frazione di Corigliano Calabro:
Zona
archeologica - Necropoli preellenica indigena della prima età del ferro (sec.
VIII - VII a. C.) dotata di corredi sepolcrali. Sul Timpone di “S. Mauro”
ritrovamento di terrecotte architettoniche ascrivibili ad Età Greca classica (V
sec. a. C.)
S. Nicola Arcella:
(già
S. Nicola dei Bulgari; poi S. Nicola Arcella)
Zona
archeologica - Nei pressi dell’abitato, stazioni di superficie risalenti al
Paleolitico Medio, di fase Musteriana.
(Palaentrophus
a. 120 - 70 mila a. C.) (vedi Scalea)
Torre
del Saracino - Torre di vedetta costiera a Porto S. Nicola presso il Capo
Scalea, dinanzi all’Isola di Dino - Costruzione cinquecentesca, facente parte
del dispositivo di Guardia contro le incursioni.
Grotta
dell’Arco Magno - Pittoresca grotta naturale costiera nei pressi di Grotta S.
Nicola.
S. Sosti:
(grec.
biz. Aghios Sosjes, Santi Sosti, a. 1665, Terra di Santo Sosti)
Ant.
Aisaros - filiazione paesistica del Monastero basiliano di San Sozonte - Nel
territorio, giacimento di rame.
Zona
archeologica - Vestigia dell’età del ferro, di età Greca, romana Bizantina,
normanna.
In
località “I Casalini” nei pressi del Santuario dell’antica Temesa
Tirrenica o all’antica Artemisia a. metri 893 di alt. Ruderi vari e imponenti
avanzi di fortificazione antica, di età tardo romana.
Castello
medievale - (ruderi) Avanzi del complesso lungo la Statale per Castrovillari.
S. Vito di Luzzi:
Necropoli
Ellenica dotata di corredi funerari (fra i reperti di scavo, alcuni frammenti di
laminette auree inscritte).
S. Agata d’Esaro:
(Skydros?
Artemisa?)
Zona
archeologica - Vestigia d’insediamento ellenico arcaico, classificato (VI /V
sec. a. C.)
Reliquie
di stanziamento etnico Bruzio. Reperti di scavo vari, fra cui interessantissima,
una iscrizione dedicatoria ad Hera Hoplosmia
apposta su una sacezza (ascia votiva) ritrovata nel 1846 in contrada
“Casalini” della porta Serra (iscrizione acheo - italiota della prima metà
del sec. VI a. C.)
S. Croce (Borgata del cosentino):
Zona
archeologica - Vestigia d’insediamento etnico prei -protostorico indigeno
della Prima età del ferro (sec. VIII - VII a. C.) Recupero di suppellettili
metalliche e fittili (frammenti).
S. Maria del Cedro già Cipollina:
Sorge
in una zona eminentemente archeologica, che con i suoi reperti di scavo,
comprova l’esistenza di un centro civico antico.
Zona
archeologica - Necropoli Ellenistica di tipo lucano e tarantino con sepolcri a
cassoni e a camerette, in grossi blocchi lapidei (IV - II sec. a. C.)
Ritrovamento di suppellettili funerari, (specie corredi vascolari). Avanzi
edilizi della romana Lavinium nei pressi dello Scalo Ferroviario di Verbicaro.
Castello
medievale - Costruzione di fondazione, sul sostrato di un edificio di età
pregressa. Nei dintorni vestigia d’insediamento etnico medievale.
Santo Ianni (Frazione di Laino Borgo):
Borgata
agricola dell’Alta Valle del lao presso il Torrente Iannello. Si trova in seno
al bacino lacustre lignitifero del Mercuri, antica conca di grande lago
plenistocenico, in cui sono state rinvenute, fra l’altro, reliquie fossili
d’Ippopotamus amphibius Lacustris (periodo della Quarta Glaciazione di Wiirmi;
a. 120 mila a. C.)
S. Stefano di Rogliano:
Zona
archeologica - Vestigia d’insediamento greco di età classica, ritrovamento,
fra l’altro, nel 1932 un tesoretto di monete argentee elleniche del V e VI
sec. a. C., costituito da circa 300 pezzi di cui residuano solo 19, tutti
arcaici di tipo incuso (VI e V sec. a. C.), cioè con l’impressione incavata
da una parte e rilevata dall’altra e appartenenti alle colonie achee di
Posidonia - Metaponto - Sibar - Croton e Kaulonia.
Ponte
romano (ossia Ponte di Annibale (vedi Scigliano.
Bellissimo
Ponte ad unica campata, detto anche Ponte delle Fratte.
Ponte
di Lupia - gittato al servizio della Via Popilia, nell’angusta gola fluviale
di S. Angelo tra Scigliano e Altilia. Distrutto per ragioni strategiche, dai
romani, venne ricostruito dai genieri cartaginesi (a. 203 a. C.)
Scala Coeli (centro agricolo):
(sec.
XVI) Scala, probabilmente per la sua posizione rampante, come quella di Scalea)
.
Castello
medievale (avanzi) Resti del complesso feudale di titolarità dei principi di
Canati (sec. XV) Avanzi delle mura e dei bastioni; alta torre cilindrica.
Saracena:
(antica
Sestion - Sestium? Caprazia? sec. XVI - la Saracena - fondazione dai saraceni?)
Zona
Archeologica: Grotte Campanella: vestigia d’insediamento etnico preistorico di
tribù cavernicola. In località “Ciparsi” Necropoli antica, sepolcreto di
età incerta, con tombe a cassone a lastre tufacee.
Castello
Svevo - Avanzi di tipico maniero dugentesco, appartenuto in feudo, prima ai
Baroni di Acaja (sec. XIII - XIV - poi ad altri feudatari. Fu ampliato nel
‘600 e nel ‘700. Resti medievali e delle salde strutture secentesche, ruderi
delle muraglie perimetrali e delle torri.
Chiese
- Cinque belle chiese, alcune di origine Bizantina con decorazioni e stucchi e
opere d’arte lignee barocche.
Sassone o Sassonia (Fraz. di Morano Cal.):
(ant.
Xiphaea, Syphaeus?) lat. Saxone di un Sassone; a. 1445.
Tonellis
de Saxoni: 1213.
Discreto
centro agricolo (ant. Sybaris) alle falde meridionali del Pollino. Località
abitata fin dall’età della Pietra.
Zona
Archeologica - grotta di Donna Maesilla, caverna sepolcrale preistorica, di
grande interesse patnologico ed archeologico, (vedi Morano Calabro)
Ruderi
di Sassone - Resti dell’antico centro civico, cinto da mura e dotato di due
porte urbiche (fra Morano Cal. e S. Basile).
Savuto (Fraz. di Cleto):
(a.a.
1285 - 1524 Castrum Sabatii) Castello Feudale (ruderi) Resti del complesso
rinascimentale. Avanzi delle mura perimetrali; portale litico. Iscrizione
dedicatoria latina cinquecentesca in onore di Eliodora Sablasia.
Savuto (Fiume):
(gre/Akerus
- Acheronte? lat. Sabatus)
Flumen,
menzionato “nell’Itinerario di Antonino”
Ponte
Romano (Ossia ponte di Annibale - vedi Scigliano) Bellissimo Ponte ad unica
campata detto anche Ponte delle Fratte.
Ponte
di Lupia - gittato al servizio della Via Popilia, nell’angusta gola fluviale
di S. Angelo tra Scigliano ed Altilia. distrutto per ragioni strategiche, dai
romani, venne ricostruito dai genieri cartaginesi (a. 203 a.C.)
Scala Coeli (Centro Agricolo):
(sec.
XVI) Scala, prob. per la sua posizione rampante, come quella di Scalea
Castello
Medievale (avanzi) Resti del complesso feudale di titolarità dei Principi di
Canati (sec. XV) Avanzi delle mura e dei bastioni: alta torre cilindirca.
Scalea:
(ant.
Laos, laus e poi Askalos, Ascula? Medie Scione? sec. XVI. La Scalea,
dall’italiano scalea, gradinata, per la posizione dell’abitato.
La
zona fu adibita fin dall’età della pietra (vedi anche Torre Talao).
Zona
archeologica - grotte di Torre Talao, caverne ossifere, scoperte da Lovisato ed
esplorate dal Mashi, dal Patroni e dal Topa, con reliquie fossili di fauna
pleistocenica di tipo caldo. (Elephas Antiquus) e con resti di manufatti litici
e selce scheggiata e quarzite. Vestigia tutte di stanziamento preistorico del
Paleolitico Superiore (di fase gravettiana ed aurignaciana) e del Mesolitico.
Analoghe vestigia presso lo scoglio di S. Giovanni. Nel territorio inoltre,
vestigia d’insediamento greco - romano, attribuito alla colonia magno - greco
di Paos ed a quella latina Launium Bruttiorum. Resti di Villae Rusticae di età
Romana Imperiale.
Castello
Normanno (resti) Avanzi di complesso medievale, più volte rifatto in periodo
Svevo Angioino ed aragonese.
Mura
Medievali (ruderi) Resti della cortina nella parte alta dell’abitato civico.
Terme
del carcere - Torrione cilindrico quattrocentesco: avanzo di poderoso
fortilizio, elemento superstite del dispositivo di difesa della rocca medievale.
Torre
di guida o Torre di Talao (al Capo della marina di Scalea) Torre di vedetta
costiera a pianta quadrata (a tronco di piramide costruita all’epoca di Carlo
V e segnatamente nell’a. 1578, su reliquie murarie di età romana.
Scigliano:
(ant.
Scillanum o Sciglianum o sillianum o Squillianum)
Ponte
romano delle fratte - Ardita costruzione latina, detta anche Ponte di Lupia o
Ponte di Annibale, sita in contrada “S. Angelo” tra Scigliano e Altilia:
bellissimo ponte ad unica campata, gittato dai romani in un’angusta gola del
fiume Savuto a servizio della Via Popilia nel 203 a. C., distrutto dai romani
(stessi costruttori) all’epoca della sconfitta di Annibale, per arrestare la
fuga di costui, e poi ricostruito dai genieri del Generale Cartaginese, per il
transito della sua armata.
Ruderi
del castello feudale, edifici medievali.
Serra Apollinara o Pollinara:
(Frazione
di Corigliano Cal.)
Zona
Archeologica - Necropoli Preellenica indigena della prima Età del ferro (sec.
VIII) Necropoli Ellenica in località “Michelicchio”) Ritrovamento di
suppellettili sepolcrali varie. Avanzi di costruzione megalitica a pianta
circolare di inidentificata destinazione. Resi di Villae Rusticae o Fattoria
Romana, con oleodotti ed annodati in latericio.
Serra Castello:
(Agro
di Corigliano Calabro)
Zona
Archeologica - Vestigia preistorica della Media e Tarda Età del Bronzo
(ritrovamenti di ceramiche frammentarie d’impasto e dipinte: (sec. XI - VIII
a. C.) Necropoli preellenica indigena della prima età del ferro. Recupero
ritrovamenti vari, metallici e fittili. Reliquie di stanziamento del periodo
Ellenistico, databili al IV - III sec. a. C.. Notevoli i resti di fortificazioni
a pianta circolare in blocchi di tufo. Avanzi di castello medievale.
Serra D’Aiello:
Nel
sec. XV, popolato da una colonia d’immigrati Albanesi, profughi della loro
patria invasa dai turchi.
Zona
archeologica - Necropoli preellenica indigena della tarda età del bronzo e
della prima età del ferro. (sec. IX - VIII a. C. Ritrovamento di suppellettili
sepolcrali. Vestigia d’insediamento greco di età classica (IV sec. a. C.)
Sibari:
(ant.
Sybaris, poi Thourioi - Thurii e copia)
Favolosa
metropoli italica (la proverbiale “città della ricchezza, del lusso e della
mollezza”, da cui trasse origine la qualifica di “sibarita”; la più
antica e insigne colonia ellenica della Magna Grecia, massimo nodo commerciale
tra le città del Mediterraneo orientale e il mondo occidentale italico, nonchè
attivo ponte di traffico tra la Grecia Madre, l’Ellade Italica e
l’Etruria, fondata dagli Achei peloponnesiaci nel sec. XIII a. C.
(verso l’a. 709 secondo la cronologia indicataci da Diodoro Siculo) la città
fu espugnata e rasa al suolo nel 511 - 510 a. C. ad opera dei rivali Crotoniati.
Varie sono le campagne archeologiche fin dal 1879 - 80, fino ai giorni attuali
(1975).
Secondo
le risultanze dei recenti scavi, la Sibari arcaica avrebbe una base di
insediamento specialmente al “parco dei Tori”. La sua erede Thurio, si
rivelerebbe prevalentemente a “Casabianca” con la sua “porta Marina” e
la Romana copia avrebbe la base al “Parco Cavallo”.
Ritrovamenti
archeologici - Molti sono i reperti nei diversi settori della presunta area
dell’antica Sybaris Achea. Necropoli preellenica di Torre del Morbillo (sec.
IX . VII a. C.) con ruderi e tumuli. Avanzi di Villae rusticae e Fattorie Romane
con oleodotti e oinodotti in laterizi. Inoltre Necropoli Preellenica e avanzi di
costruzione megalitica a pianta circolare.
In
contrada “Parco del Cavallo” ruderi di monumentale edificio a pianta
semiciciclica, a blocchi di tufo e ad “opus incertum” di età romana
imperial e del I - II sec. d. C.. Reliquie di grandiosa Villa Romana. Vestigia
di un Circo Equestre dell’antichità Latina.
Spezzano Albanese:
Centro
agricolo industriale popolato nel sec. XVI da una colonia di profughi albanesi,
esuli dalla loro patria occupata dai turchi.
Zona
archeologica - necropoli preellenica di Torre Morbillo - Monumentale sepolcreto
italico pri-protostorico della prima età del ferro, sec. IX - VII a. C.) con
tombe di rito a inumazione con cadavere rannicchiato, di ispirazione neolitica.
Recupero di suppellettili funerari (corredi sepolcrali di tipo siculo, esemplari
vascolari proto geometrici di tipo japigio. Altro sepolcreto antico in contrada
“Calcaterra”. Resti di un vasto aggregato urbano di età ellenistica; (ant.
Thuorio)
Castello
di S. Antonio - Presso lo scalo ferroviario di Spezzano, ruderi di antico
castello Turrito, fondato in periodo normanno, sec. XII, rifatto nel periodo
Svevo (sec. XIII).
Spezzano della Sila:
(già
Spezzano Grande, per distinguerlo da Spezzanello e da Spezzano Piccolo) Centro
agricolo e residenziale (m. 1813)
sorto ad opera dei profughi Cosentini, durante le incursioni saracene (sec. X)
Spulico (Capo):
(ant.
Akalandron Akroterion) Castello feudale detto torre di Spulico. Resto
d’imponente complesso edilizio a picco sul mare.
Tarsia:
(ant.
Taurasia o caprasia o Cuprasia)
Zona
archeologica - Vestigia di stanziamento di età classica greca pertinente forse
all’antica Taurasia. Recupero di materiale archeologico vario (1886). In
località “Mandoleto” altri rinvenimenti archeologici, fra cui una statuetta
bronzea di Heraklea (VI sec. a. C.).
Temesa:
Temesa
Tirrenica: odierno S. lucido, Bonifati, S. Sosti, Nocera Terinese, Falerna).
Antica
città Italiota (colonizzata dai Locresi di Italia nel sec. V a. C.) di
controversa ubicazione. È la città del rame, menzionata da Omero (Odissea
1.180 s.s.) e qualificata come sede di fonderia da Strabne (VI 295 e che secondo
quest’ultimo fu abitata dagli Ausoni, poi dagli Etoli, Solino (II, 10)
attribuisce la fondazione della città agli Ioni.
(Tempisana
ab Jonibus), mentre Licofrone v.v. 1067 - 82 la ascrive ai Focesi.
Terranova di Sibari:
(ant.
Thourioi Thurium, prob. fondata su sostrato di età pregreca da superstiti
abitanti della città distrutta Thurioi perciò chiamata Taurianova.
Zona
Archeologica - Vestigia di villaggio neolitico in contrada Favella della Corte.
Ritrovamento di capanne a pianta circolare e di ceramiche impresse
(frammentarie) dello stile appulo - lucano e di ceramiche monocrome rosse di
tipo Diana.
Inoltre
recupero di suppellettili litiche (armi a lama di selce levigata e di ossidiana
- ascia levigata di pietra basalitica.
Nella
località Fontana del Fico identificata per l’at.
Fons.
Thuria (Diod. XII - 915) e resti di
acquedotto greco (con arcata muraria a blocchi megalitici disposti a struttura
isodoma) nonchè ritrovamento di una stele Ellenica. In località Ceccopesca,
necropoli preellenica della prima età del ferro (sec. XI - XII a. C.). Preso i
Timponi di Turio, Necropoli Romana, di Età Imperiale, con sepolcri in muratura
e ciottoli: trovamento di corredi tombali, nonchè iscrizioni sepolcrali
ascrivibili al III - IV sec. a. C.
Castello
feudale (avanzi) Ruderi del complesso, di titolarità feudale dei Principi
Spinelli e dei Principi Sanseverino.
Avanzi
del mastio cinquecentesco, torre quadrata, impiantata su più vasto soccorso
pure a pianta quadrata. Resti di salone di ricevimento, con tuba (grande camino
stemmato) e soffitto ligneo cassettonato. Resti di altra sala pure dotata di
soffitto ligneo decorato a cassettoni. Base del Castello coronata da mensole
litiche ornamentali.
Torano Castello:
(ant.
Pandosia, Dapetia)
(lat.
Tauranuim o Turianum, possesso di un Turius.
Zona
archeologica. Su un’altura nei pressi della S.S. vestigia di stanziamento
preiprotostorico indigeno della tarda età del Bronzo e della prima età del
ferro (Necropoli del IX - VII sec. a. C.) In località “Cuozzo d’a Turra”
reliquie archeologiche di età greca (VI - III sec. a. C.). In località
“puntuni” nel fondovalle del Crati, rinvenuto avanzo di clipeo frontale
(scudo di rame) figurato (figura di Ercole in lotta con il leone menèo)
“nemea selva del Peloponnesso”, insieme con altri frammenti fittili
architettonici pertinenti a un piccolo Sacrario (Hieròn od Heroon).
Castello
medievale (ruderi) Avanzi del complesso medievale di titolarità feudale, prima
di Cavalcanti e poi di altri.
Torre Mordillo:
(Frazione
di Spezzano Albanese)
Zona
Archeologica - Presso i “Timponi di Tucio” vasta Necropoli preellenica della
tarda età del Bronzo e della prima età del Ferro (sec. IX - VII a. C.) Tombe a
fossa tutte di rito inumario, con cadavere rannicchiato, con pochi casi di
incenerizione. Abbondanti le suppellettili sepolcrali, metalliche e fittile
(corredi di tipo siculo), fra le prime predominanti quelle di ferro, specie
armi, a cominciare dalla scure del tipo “a occhio” per la immachinazione,
simili a quelle attuali. Scarse le suppellettili bronzee. Abbondanti gli oggetti
ornamentali, tra cui fibule. Nei paraggi del Sepolcreto, vestigia di abitato
Greco e resti di un muro di fortificazione. A poca distanza dalla Necropoli di
S. Lorenzo, pure indigena, tipo siculo ascrivibile
alla prima età del ferro. In tutto il complesso di tali sepolcreti
arcaici, predominanti sono le produzioni vascolari indigene, meno abbondanti
quelle di importazione, scarsi gli esempi di vasi biconici, di tipo
villanoviano.
Torre Talao (Frazione di Scalea):
Pittorica
scogliera della costa tirrenica. A Scalea Marina sede di un’antica Torre di
difesa costiera detta di Talao; prob. eretta su substrato di reliquie romane.
Zona
archeologica - Vestigia di stanziamento etnico del Paleolitico Medio di fase
Mousteriana del Paleolitico Superiore e del Mesolitico (Caverne di Torre Talao)
brecce ossifere, con reliquie riferibili al tipo fossile dell’aminide
paleontropo, conosciuto come uomo di Neandhertal.
Tortora:
(ant.
Blanda, Blandea Juliae) Centro agricolo della costiera praiese, sito in zona
abitata fin dai tempi preistorici ai piedi del Monte Serramale)
Zona
Archeologica - Nel bacino del Noce, rinvenimento di abbondanti reliquie etniche
riferibili al Paleolitico Inferiore, testimoni dell’arcaico stanziamento di
cultura preistorica finora venuta in luce in Calabria. Ritrovato, fra l’altro,
un nucleo di Amigdale e di ciottoli scheggiati (le prime armi dell’età della
Pietra)
Presso
lo scalo ferroviario di Tortora; ruderi murari di antico abitato greco - romano,
resti forse dell’antica Bland - Blandae.
Fra
i reperti della zona: Necropoli Ellenico Latina, resti di cinta murarie di età
romana.
Turio:
(etimo
greco/Thoùrios bellicoso)
Colonia
panellenica antica (erede della distrutta Sybaris achea) fondata 444 - 443 a. C.
da superstiti abitanti sibariti, con il concorso di una colonia d’immigrati
ellenici. Per volontà di Pericle fu costruita secondo un piano urbanistico
assiale - ortogonale d’ispirazione ippodanea. La popolazione venne divisa in
dieci fratie. Vi fiorirono specialmente il culto di Demetra e di Zeus.
Dilaniata
da lotte intestine ed esposta ai duri attacchi delle tribù lucane, la città
non ebbe lunga vita.
Verbicaro:
(ant.
Aprustim, Lavinium) a. 1306 Verbicarum “Paese di pastori” Sorge in zona
indiziata per un insediamento etnico di età greco - romana.
Zona
archeologica - In località “marcellina” ruderi di antico abitato romano
(Aprustim, Lavinium Bruttiorum).
Necropoli
di tipo lucano, con sepolcri a cassoni e a cameretta, dotati di corredi
funerari. Fra i reperti di scavo, numerosi vasi italioti a figure rosse,
ascrivibili al IV sec. a. C..
Villapiana:
(già
Casalnuovo)
Castello
Medievale (avanzi): Resti del complesso fortificato, fondato nel trecento e
maneggiato nel ‘500. Ruderi di torrione cilindrico rinascimentale (sec. XVI).
Reliquie di alta torre a pianta quadrata. Muraglie merlate; finestre e feritoie
con struttura tufacea.
Torre
di Villapiana - Torre quattrocentesca cilindrica, con coronamento ad archetti su
mensole in aggetto e sita in contrada “lavinio”.
Torre
Casalinuovo - detta Torre del Saraceno:
Avanzi
di massiccia torre di vedetta costiera, quattrocentesca, cilindrica con
coronamento a mensole, accompagnate da archetti di tipo aragonese. È sita a
Castelnuovo di Villapiana.
1 Sembra più attendibile l’origine da Maxerà, cognome del luogo.
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