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La sconcertante vicenda del PIANO STRUTTURALE

 IL NOSTRO TERRITORIO: UNA PUNTA DI…………”DIAMANTE”

 

 

 

Curinga, 14 maggio 2012

Riporto di seguito un’ampia sintesi della lettera che il 19 aprile 2012  ho presentato  al Sindaco sulla sconcertante, gravissima vicenda del Piano Strutturale Associato Curinga – San Pietro a Maida. Il Piano strutturale ha l’importanza che un tempo aveva il Piano Regolatore.

Nella lettera si individuano precise responsabilità sia politiche che tecniche e si invita il Sindaco ad agire di conseguenza.

 

AL SIGNOR  SINDACO DI CURINGA

 

AL SIGNOR  SEGRETARIO  COMUNALE

                                                         

Io sottoscritto Domenico Michienzi, Consigliere Comunale  di Curinga,

 

Premesso

che il Piano Strutturale Comunale (P.S.C.) è lo strumento di pianificazione urbanistica generale che delinea l’identità culturale, le scelte strategiche di sviluppo, tutela l’integrità fisica ed ambientale del territorio, dà indirizzi per la futura gestione di quest’ultimo, valorizza le risorse esistenti ed il loro sviluppo economico e sociale, con grande attenzione agli aspetti della qualità urbana ed ambientale e della sostenibilità delle scelte di piano;  

 

che negli anni 2007 e 2008 i Comuni di San Pietro a Maida e Curinga affidavano all’Associazione Temporanea Professionisti (A.T.P.), avente come capogruppo il prof. arch. Pietro Ranucci, da Roma, incarico di redigere il Piano Strutturale Associato dei due Comuni;

 

che in data 29-02-2012, il Comune di San Pietro a Maida, con delibera consiliare n. 04, approvava il documento preliminare  del Piano Strutturale Associato alla presenza del prof. arch. Ranucci e del Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.), senza che venisse rilevato che il territorio in esso descritto era riconducibile ad altre realtà comunali;

che nel corso dell’incontro del 22 marzo 2012 dei Consiglieri Comunali di Curinga, per un  “Esame del Documento Preliminare del Piano Strutturale Associato (P.S.A.)” sono emerse inammissibili incongruenze, nonché intollerabili strafalcioni  che dimostrano chiaramente come nella stesura del “Documento” non si sia tenuto assolutamente conto del territorio di Curinga e di San Pietro a Maida né tanto meno di un’ipotesi di conurbazione tra i due enti, in quanto vi si descrive una realtà socio-economica e geografica – con inesistenti cenni socio-antropologici - totalmente estranea ai due comuni. In esso si fa esplicitamente riferimento a località e frazioni riconducibili all’hinterland del Comune di Diamante ed “alto tirreno cosentino” con una leggerezza che appare a dir poco vergognosa.

 Che le “inesattezze” riscontrate evidenziano in modo chiaro ed inequivocabile la sussistenza  di un comportamento che configura un’oggettiva inadempienza contrattuale da parte dei tecnici incaricati;

 Che, nel  suddetto incontro consiliare - al quale hanno partecipato le SS. VV. – è, inoltre, emersa  in modo chiaro e inequivocabile la censurabile condotta del R.U.P., - titolare del costituito Ufficio Unico di Piano -, nella quale si può ravvisare - anzi si configura - una chiara violazione dei doveri d’Ufficio e di incarico da parte dello stesso, in quanto il RUP avrebbe dovuto procedere ad un attento esame e ad uno studio puntuale della Bozza di Documento preliminare, facendo presenti tempestivamente, con relazione scritta, alle SS. VV. ed al Sindaco di San Pietro a Maida le macroscopiche e sconcertanti incongruenze in esso contenute, che ne sconsigliavano e ne sconsigliano l’approvazione da parte dei Consigli dei due Comuni. Né vale, a giustificazione di tale censurabile condotta, l’affermazione,  fatta  dal RUP nel corso del suddetto incontro, secondo la quale l’Amministrazione comunale non avrebbe dato ai tecnici, incaricati della redazione del Piano Strutturale, le necessarie indicazioni politiche.  Se anche ciò fosse stato vero, non appare giustificabile né la condotta dei tecnici né, a maggior ragione, la condotta del R.U.P., evasivo e sommario nell’esposizione di un Documento che mostrava di non aver nemmeno letto. Né tanto meno spetta a quest’ultimo sindacare il comportamento dell’Amministrazione - con accuse più o meno aperte – peraltro inspiegabilmente accolte e subite senza reazione alcuna da parte dei rappresentanti della Giunta e della maggioranza, come si evince anche dalla lettura del verbale dell’incontro!   

Premesso quanto sopra, invito  le SS.VV.  a:

 1)                 richiamare -- a fronte della mancata redazione  del piano strutturale associato e delle riscontrate gravi inesattezze contenute nella relazione --,   gli articoli della convenzione o/e del disciplinare di incarico in cui vi sono elencate le condizioni/ cause, ritenute sussistenti, per le quali si può procedere alla risoluzione dell’incarico;

 

2)                 al fine di tutelare e salvaguardare gli interessi  del Comune di Curinga, dare mandato ad un legale affinché proceda per conto del Comune di Curinga  alla predisposizione degli atti necessari per la  risoluzione del contratto per inadempimento contrattuale  con relativa richiesta  di risarcimento dei danni  patrimoniali, di immagine e di prestigio del comune di Curinga ai sensi e per gli effetti  dell’art. 1453 C.C., che recita testualmente : ( Nei contratti con prestazioni corrispettive, quando uno dei contraenti non adempie le sue obbligazioni, l'altro può a sua scelta chiedere l'adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno ), salvo che, il Legale incaricato dell’esame degli atti (Delibere Consiliari e Giuntali, Analisi ATP, verbale riunione Consiglieri Comunali Curinga , Convenzioni, etc ), non ipotizzi condotte e fatti penalmente perseguibili, per i quali sarebbe appropriato presentare un esposto all’Autorità Giudiziaria competente per la verifica della sussistenza o meno di reati;

 

3)                 procedere alla revoca dell’incarico di Responsabile Unico del Procedimento Amministrativo (Piano Strutturale Associato tra i comuni di Curinga e San Pietro a Maida) conferito a personale comunale e all’annullamento delle relative spettanze; all’applicazione, qualora ne ricorrano le condizioni, di sanzioni disciplinari per la condotta nell’occasione tenuta, gravemente lesiva degli interessi e dell’immagine del Comune; alla revoca, per giusta causa, delle indennità di funzione contrattualmente previste e/o accordate dall’Amministrazione Comunale.

 Occorre:

 delineare un più attento coordinamento sugli interventi da realizzare in modo che essi corrispondano alle reali esigenze sociali, economiche e geografiche di Curinga, stimolando la partecipazione di tutti i cittadini, di tutte le associazioni e di tutti i tecnici curinghesi e valutarne con serenità le eventuali proposte;

evitare di incorrere negli stessi errori del passato e dare principio all’auspicata, e più volte richiamata, trasparenza degli atti e dell’azione politica collegata.

 

 Tutto ciò sarà, altresì, motivo di soddisfazione per l’intero Consiglio Comunale, il quale potrà, dopo un corretto e costruttivo confronto, approvare lo strumento urbanistico in questione con l’unico obiettivo di dare concrete e reali risposte alle legittime aspettative  dei cittadini di Curinga e di tutelarne gli interessi.

CURINGA, 19 aprile 2012.

 

       Queste richieste sono state ribadite nell’incontro che si è tenuto, il 24 aprile 2012,  nella sede comunale, e al quale hanno partecipato i tecnici incaricati, il R. U. P., il Sindaco, esponenti della Giunta e consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione.

Il Sindaco ha messo in chiaro la superficialità con cui è stato redatto il Piano e le responsabilità del R. U. P. , riservandosi  ogni decisione dopo aver valutato attentamente il da farsi.

Vi è da sottolineare che nel corso dell’incontro il prof. Arch. Ranucci, responsabile e coordinatore dei tecnici, assumendosi le proprie responsabilità, ha dichiarato di essere pronto a lasciare l’incarico.

Ad oggi, però, non risulta che sia stata assunta alcuna iniziativa.

Dinanzi a tanta superficialità , irresponsabilità e mancanza di senso del dovere non si può far finta di niente, né tanto meno si può premiare chi ha tenuto una condotta che ha rischiato di gettare nel ridicolo gli Organi Istituzionali Comunali e l’intera comunità Curinghese.  Sarebbe più deplorevole e più vergognoso di quella stessa condotta.

Perciò chi ha il potere e il dovere di agire, agisca senza tentennamenti!

 

Curinga 14 Maggio 2012                                                  

                                                                                               Consigliere Comunale

                                                                                                                 (Domenico Michienzi)

 

 

 

 

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