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Curinga, 22 luglio 2012

  

Sono costretto, mio malgrado, ad alcune precisazioni riguardo al documento apparso oggi sul sito a firma degli umili e coerenti ex consiglieri comunali.

La prima riguarda la questione “cappello dello chef” attinente al “Capogruppo”  Sig. De Pace. 

Nel contesto del procedimento intentato circa l’abolizione del vincolo paesaggistico su Acconia non ho fatto intendere ma ho detto che:

“ad un qualsiasi cittadino,  a cui viene negata una banale autorizzazione (nel caso specifico mi riferivo all’installazione di un pannello fotovoltaico sulla propria abitazione) può sorgere il legittimo dubbio se  l’impatto (dal punto di vista ambientale) di un pannello di dimensioni minime è superiore all’impatto generato da un “cappello da capo cuoco” delle dimensioni ragguardevoli. Riesce difficile spiegare, ad un amministratore, a quel cittadino, che il cappello di capo cuoco, nonostante legittimo (questo è il termine che ho usato), sia meno impattante del pannello. Quel cittadino può dubitare che quel cappello sia stato forse consentito perché appartenente a qualcuno che occupava comunque uno scranno al Comune.

Ho, ribadisco, specificato che quel cappello era legittimo. Ovviamente non conoscendo le carte.

Beh..! Vedendo gli allegati al documento mi sorge un dubbio, questo legittimo anche ad un non super tecnico presuntuoso. Esiste o non esiste, da parte del Comune, l’autorizzazione all’installazione? I documenti allegati non abilitano all’installazione essendo subordinati (quei documenti) al preventivo e obbligatorio parere della Sovrintendenza. In assenza di detto parere – vale anche il silenzio assenso dopo minimo 60 giorni dal ricevimento da parte della Sovrintendenza - il Comune non può rilasciare alcuna autorizzazione.

A me non interessa ma interessa alla comunità curinghese, a questo punto. Nel momento in cui è stato installato o allorquando è stato tinteggiato il capannone o, meglio, al 10 giugno del 2012, quella autorizzazione comunale c’era o non c’era? Qualora non c’era si è in presenza di un abuso e quel cittadino può avere ragione.

La seconda riguarda la delibera di consiglio n. 35 del  29 settembre 2009 inerente all’autorizzazione all’ARTEA CUCINE.

Beh.! Anche in questo caso rimango allibito. Riferendomi al Capogruppo ho affermato che al 31 marzo del 2011 non ho ritenuto mantenere per lo stesso la carica di vice sindaco perché “…la vicarietà presuppone una fiducia assoluta nella persona deputata a sostituirti in caso di assenza od impedimento, perché un vice sindaco – fra l’altro imposto dal Sindaco - non poteva tramare contro quest’ultimo quasi dal giorno dopo le elezioni (addirittura fin dall’ottobre del 2009, ossia 3 mesi dopo le elezioni.!.)”.

Ho quindi semplicemente ricollegato lo “strano comportamento” del Capogruppo a partire da Ottobre 2009, a quella Delibera di Consiglio Comunale n. 35 del 29 settembre 2009 su cui si registra il parere favorevole del Capogruppo.

Ma si può veramente immaginare un voto contrario dell’allora vice Sindaco ad una delibera proposta dalla maggioranza ?. Anche per “…..disciplina di partito..” avrebbe dovuto votare a favore tranne il risentimento …acuito forse dal comportamento di qualche ex consigliere diventato poi il bersaglio del sedicente Capogruppo (!).

Terzo punto da chiarire. Certo ci vuole faccia tosta a dire che il gruppo “Alleanza per Curinga”, prima di uscire dalla maggioranza, aveva “…..proposto all’ex sindaco un governo di salute pubblica ”.

Quel governo di salute pubblica aperto a tutti i Consiglieri l’ho proposto io in Consiglio. Era un appello che facevo, e non per mantenere la poltrona bensì per quelle iniziative in corso che presuppongono la presenza di un’amministrazione.  Basta solo leggere l’allegata relazione a quel Consiglio.

Evidentemente il Capogruppo mentalmente non c’era o era lanciato, a prescindere, verso  le dimissioni se è vero che l’unico commento a quel documento, allorquando mi appellavo alla “responsabilità ed al senso delle istituzioni”,  era, proprio dal Capogruppo, che non mi dovevo permettere di addossare responsabilità agli altri. Sono stato costretto a dire, in Consiglio, di abolire il termine “responsabilità”, per evitare fraintesi, e riferirci solo al “senso delle istituzioni”.

Infine un cenno alla “umiltà e la coerenza che ….ha contraddistinto fino ad oggi” il comportamento del Gruppo.

Ho pure detto, nel corso degli incontri che quel gruppo mi ha sempre dichiarato l’appartenenza alla maggioranza ……. Ho riferito che io ci parlavo, specie con Mazza, lo stesso che non perdeva occasione, tramite non richiesti “pizzinni”, di magnificare la mia persona e di giurarmi fedeltà imperitura…L’ultimo il giorno 11 maggio u.s. del seguente tenore “ qualsiasi scelta sono con voi, ricominciamo a dare ai curinghesi quello che meritano, un Sindaco supportato da gente con umiltà  e che sappia dare risposte con le sue mille capacità” (sic!). L’avevo appena informato (era della maggioranza !) di una mia precisa intenzione. Tranne poi sparlare di me in maniera inconsueta. Un comportamento strano ma che ho ben decifrato.

Acqua passata. Meglio così.

Mimmo Pallaria

 

 

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