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Curinga, 22 giugno 2012

La lunga  mail inviataci dal Consigliere Giovanni Davoli membro del Consiglio Comunale di San Pietro A Maida si articola in due parti, la prima riguarda il suo intervento al consiglio comunale di San Pietro la seconda un suo commento sulla vicenda. Vicenda che ricordiamo vede Curinga e San Pietro accomunate dallo stesso Piano Strutturale Associato il quale come riportato da organi di stampa locali , nazionali e dal nostro sito ed anche ammesso dagli stessi professionisti che lo hanno presentato alle due amministrazioni è stato un copia e incolla di un PSA di un altro territorio.

Il tutto vuole essere una chiarificazione della vicenda che ha coinvolto i due comuni limitrofi e un forte messaggio politico rivolto all’ Amministrazione di San Pietro A Maida  

Le redazioni di “www.curinga–in.it” e di” www.curinga-insieme.it

 

 Intervento al Consiglio Comunale di San Pietro a Maida

 

Dopo aver richiesto la riunione del consiglio per un oggetto specifico come quello che oggi siamo chiamati a deliberare e discutere, ci ritroviamo alle 12.30 in un orario avvero insolito. Il fatto che la minoranza abbia dovuto ricorrere al giusto richiamo del Prefetto per tutelare un fondamentale diritto dei consiglieri comunali garantiti dalla legge sulle autonomie locali qual è  il D. Lgs 267/2000, è sintomatico di quanta sofferenza e nervosismo vi è¨ in questa maggioranza.

 Il Presidente del Consiglio ha cercato di evitare questa importante riunione come andrà ad esplicitare meglio più avanti, con una semplice quanto mai indecifrabile lettera inviata a tutti i consiglieri dell’ opposizione qualche giorno dopo la nostra richiesta di riunione del consiglio comunale.

 Nella missiva presidenziale si evidenziava che il problema era in fase avanzata di risoluzione e quindi era inutile una discussione consiliare perchè¨ tutto era chiarito. Troppo bello per essere vero.

 Il Presidente del Consiglio era ed è¨ tenuto a riunire il consiglio entro 20 giorni.

Il merito era ed è di primaria importanza politica visto le conseguenze che ha scaturito con anche le dimissioni di 9 consiglieri di Curinga con il conseguente scioglimento di quel consiglio e la decadenza della carica di Sindaco dell’ Ing. Pallaria.

 Il potere del presidente per definire tempi e modi di discussione sono sua prerogativa certo che è davvero la prima volta che nella storia repubblicana si convochi un consiglio a questa ora del giorno.

 Colleghi, nel Consiglio Comunale del 29.2.2012, convocato con la procedura straordinaria, abbiamo approvato il progetto preliminare del PSA. Importante strumento urbanistico che doveva (uso il verbo al passato prossimo e lo dico con singolare stupore)  innovare e proporre soluzioni urbanistiche e territoriali adeguate al nostro territorio e al nostro tempo. Nel civico consesso,  anche se abbiamo criticato la procedura di urgenza senza nemmeno avere l’ opportunità  di osservare e prendere visione gli atti oggetto della deliberazione stessa, cosa che non è¨ potuta avvenire in quanto materialmente non vi era nessun documento visionabile all'attenzione dei consiglieri, abbiamo dato il nostro voto favorevole al Piano Preliminare del PSA Curinga San Pietro a Maida. La motivazione del nostro voto favorevole era incentrata sul fatto che i tecnici chiamati a predisporre il PSA dei nostri due Comuni hanno fatto capire chiaramente che si trattava di un documento molto preliminare che poteva essere cambiato e su cui potevano essere fatte le giuste osservazioni. Inoltre il prof. Ranucci dichiarava che per quanto riguarda il comune di San Pietro a Maida il piano regolatore generale approvato dall'allora Sindaco Franco Giampà  era molto attuale e assolutamente non veniva stravolto se non in qualche aggiornamento dovuto alle modifiche legislative nazionali e regionali intervenute negli ultimi anni.

 Per tali motivazioni il gruppo Liberamente,   ha approvato il documento preliminare anche se e ripetiamo non si ha avuto modo di leggere gli atti e le relative relazioni di accompagnamento in quanto pervenute nella sede Municipale lo stesso giorno del Consiglio.

 Addirittura era stato il nostro Capogruppo,  nel suo intervento nella seduta del 29 febbraio, a sottolineare il fatto che si trattava di un Piano Strutturale Associato con il Comune di Curinga in quanto nelle relazioni pronunciate  nella seduta consiliare,  sia il Prof. Ranucci  sia l’Assessore Procopio,  omettevano di comunicare che il PIANO STRUTTURALE era ASSOCIATO e non di un singolo comune.

 Sempre nella seduta consiliare,  il prof. Ranucci,  faceva presente che il Consiglio Comunale del 29 febbraio di fatto faceva partire la procedura formale della redazione del PSA ed era soltanto il primo passo verso una complessa procedura di approvazioni di elaborati tecnici e relazioni territoriali. Lo stesso Professore comunicava che dalla classe politica (Giunta e maggioranza consiliare) ancora non erano state presentate delle proposte operative. A questa sua affermazione possiamo ribadire che anche se la maggioranza non aveva fatto delle proposte la precedente amministrazione guidata dal Dott.Arena aveva invece dato delle linee operative giudicate molto interessanti dagli stessi progettisti in una riunione collegiale con i tecnici di San Pietro a Maida nei primi mesi del 2009. 

 Una prima considerazione va fatta sul piano politico, l’assessore competente cosa ha fatto in questi tre anni ? Possibile che si arrivi in consiglio con atti nemmeno visionati dal suo ufficio e dalla sua struttura ? Possibile che si convochi un consiglio comunale straordinario e urgente e le carte non vengono minimamente visionate da chi ha la responsabilità  politica su tutta la procedura ? Il responsabile politico di questa complessa procedura ha la responsabilità  in vigilando preminente rispetto a tutti i consiglieri. Alla testa comunque c’ è sempre il sindaco che declama successi e opere ma alla fine riesce ad emergere anche su giornali a livello nazionale e che giornali ?

 Ritornando al Prof. Ranucci, ribadiva la mancanza di coordinamento e input politici e

amministrativi anche nella riunione tenutasi tra i tecnici progettisti ed i consiglieri di maggioranza e minoranza del Comune di Curinga lo scorso 24 aprile 2012 fatto di cui ci siamo informati personalmente con i consiglieri che hanno partecipato alla riunione. A tale affermazione si dice abbia risposto con evidente fastidio il sindaco di Curinga che invece ribadiva che vi erano tutte le informazioni e le indicazioni per procedere nella stesura del piano preliminare.

 Dopo il nostro voto favorevole basato sulle comunicazioni ufficiali dal più autorevole dei progettisti (Prof.Ranucci) abbiamo naturalmente cercato di vagliare la documentazione e approfondire la scelta dal punto di vista tecnico anche insieme ai consiglieri di Curinga Michienzi e Sorrenti. Dal confronto e dalle analisi della documentazione si sono riscontrate delle serie e gravi incongruenze tra quello che si era prospettato in Consiglio da parte del Prof. Ranucci e degli altri Architetti  e gli elaborati tecnici. Soprattutto il Consigliere Michienzi in una nota ufficiale indirizzata al Sindaco del Comune di Curinga illustrava una serie di incongruenze tecniche dove si evidenziavano in modo palese una serie di problematiche seriamente compromettenti l’ iter procedurale e tecnico. In questa nota il consigliere Michienzi affermava, come verrà ribadito successivamente in modo dettagliato, che alcune parti del piano preliminare erano un copia e incolla di un piano strutturale di altro territorio calabrese che nulla avevano e hanno a che vedere con il nostro territorio.

 Premesso che tale atto deliberativo essendo in forma preliminare non produce effetti in quanto è soggetto all’approvazione da parte del Comune di Curinga e che quindi non inficia in nessun modo conseguenze per i cittadini e per il territorio, dobbiamo constatare che quanto è da considerare una pagina buia e nera per il nostro Comune soprattutto per colpa della Maggioranza consiliare che,  con assoluta e inqualificabile superficialità,  ha portato in Consiglio un documento che,  è stato evidenziato a posteriori, era pieno di errori e addirittura sembra (anzi oggi possiamo dirlo senza tentennamenti) sia un copia e incolla  da un altro piano strutturale,  precisamente quello di Diamante, non solo nella parte testuale della relazione di accompagnamento ma anche in alcuni elaborati tecnici. Addirittura l‘ 8 giugno del 2012 udite udite cari consiglieri, la notizia trova spazio e rilievo addirittura sul primo giornale italiano il CORRIERE DELLA SERA. Uno smacco cosi grande e inimmaginabile con un titolo che la dice tutta sulla buona immagine del nostro ente e dei consiglieri che lo rappresentano: PREVISTO UN PORTO MA NON C’ E’ IL MARE: Se qualcuno

risponderà  potrà dire che a Curinga la spiaggia c’ è e quindi era possibile prevedere anche un porto ma l’ironia del titolo era legata al fatto che il Piano era il piano di un altro Comune. Ecco l’enormità  che può essere formale quanto si vuole ma una volta approvato e fatto approvare in Consiglio assume un altro significato. Anzi assume un’  atto pubblico che certifica l’errore e lo rende ancora più eclatante di quanto veramente possa essere.  A nostro avviso  la colpa maggiore è stata quella di portare in consiglio un documento che non è stato nemmeno letto dagli organi tecnici di competenza in quanto sarebbero subito venute alla luce le discordanze tecniche di cui oggi noi tutti siamo venuti a conoscenza e siamo sconcertati a dir poco.

 Ricordiamo che In Germania,  alcuni mesi orsono, Karl-Theodor zu Guttenberg il Ministro della Difesa di uno dei paesi più importanti e ricchi del mondo, si è dimesso perchè¨ aveva fatto copia e incolla (senza citare le fonti) nella sua tesi di dottorato bloccando di fatto la sua carriera politica che in quel momento era in fortissima ascesa per di più sparendo definitivamente dalla vita politica tedesca.

Tanto per fare un raffronto sul copia e incolla. Ma in questa maggioranza di Copia e Incolla di Ctrl C e Ctrl V sono pienamente consapevoli come si fa e come si usa lo strumento informatico. Recidivi con il programma elettorale vero caro Sindaco ?

 Dobbiamo precisare, ad onor del vero, che  anche se avessimo letto anticipatamente la documentazione non ci potevamo accorgere di molte discordanze relative al territorio curinghese sia perchè non siamo dei tecnici,  sia  perchè non conosciamo la realtà territoriale del comune di Curinga in modo dettagliato. Ma chi di competenza chi lavora nel settore tecnico sicuramente poteva e doveva far scorgere le problematiche prima che si finisse in sala consiliare per l’approvazione. Anche perchè qua  la colpa è interamente politica. Si cari consiglieri di Maggioranza approvare e portare in consiglio un documento che nemmeno voi avete vagliato è di una gravita assoluta.

Perchè¨ chi amministra sa che quando approva qualcosa è un qualcosa che ha delle conseguenze giuridiche e amministrative chiare ed esplicite. Non fare una riunione con i tecnici prima del consiglio è¨ stato un errore politico non un mero e semplice disguido dovuto ai tempi. Chi ha fatto mettere all’ordine del giorno quel consiglio? Perché ? soprattutto perchè¨ non ha avuto la sensibilità  la cultura di valutare  politicamente con almeno i consiglieri di maggioranza dei due comuni tale importante

documento di programmazione urbanistica ?

 Dico questo perchè¨ proprio perchè noi abbiamo approvato la scelta politica abbiamo dato il nostro assenso e questo serva a tutti voi da lezione perchè noi quando condividiamo delle scelte non siamo assolutamente pregiudizievoli ma anzi diamo il nostro assenso e sfido voi e chiunque di voi a visionare tutti gli atti del consiglio per vedere la nostra serietà e la nostra responsabilità politica.

 Dicevamo scelta  che è avvenuta su un piano generale e non sugli elaborati tecnici e relazionali che come ampiamente detto sono e saranno sempre modificabili in ogni momento, ma quando si incorre in un incidente così grave le responsabilità politiche devono venire alla luce perché è¨ vi è stata una evidente deficienza organizzativa sia da parte del Comune di Curinga sia da parte del Comune di San Pietro a Maida naturalmente riferito alle rispettive maggioranza politiche che hanno l’onere di gestire e coordinare tali procedure.

 L’immagine e molto probabilmente non solo l’immagine  del nostro Comune è stata macchiata da questo modo superficiale di operare. Basti pensare che tutta la Calabria ne parla e magari all’inizio sorride ma dopo si indigna nei confronti dei nostri politici che nemmeno valutano il lavoro pagandolo profumatamente.

 Infatti parrebbe vi siano anche dei rilievi economici in danno alle comunità  perchè si perderebbero i benefici regionali concessi per l’avvio dello studio del Piano Strutturale Associato.

 Il comune di Curinga,  a differenza del Comune di San Pietro a Maida, non avendo operato in modo urgente aveva giustamente organizzato una prima riunione con i consiglieri di maggioranza e minoranza (condividendo il progetto insieme) con il RUP per la prima valutazione preliminare del progetto. Riunione che doveva essere fatta anche nel nostro Comune anzi soprattutto nel nostro Comune visto che siamo stati noi per primi ad approvare il piano. Dal punto di vista organizzativo è evidente che i due assessori al ramo,  che dovevano gestire questa complessa operazione urbanistica e territoriale,  dovevano agire in sinergia e quindi far giungere in consiglio comunale un piano preliminare riveduto e corretto con la partecipazione di tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, al fine di avere un quadro generale degno di questo nome.

 La fretta del nostro assessore e del nostro sindaco nel presentare il piano

preliminare in Consiglio Comunale (convocato nella modalità straordinaria ????????)  non si comprende e oggi devono giustificare questo comportamento che ha messo in imbarazzo e in forte criticità tutta una serie di organi e componenti istituzionali che si ritrovano oggi a pagare un prezzo altissimo. Non solo ma ribadiamo il nostro Comune viene alla ribalta nazionale non per il Museo dell’Olio ma per aver approvato e fatto approvare un piano strutturale copiato e incollato da un altro piano. Quasi per dimostrare Il paradigma della nostra società  ovvero della mancanza di autorevolezza e mancanza di competenza.

 Ma al di la delle riunioni abbiamo potuto constatare quanta approssimazione abbia avuto la Maggioranza del nostro Comune nel proporre un simile documento. Rimaniamo colpiti da quanto siamo venuti conoscenza sia consultando gli atti sia consultando i consiglieri di Curinga che hanno potuto parlare direttamente con i progettisti e vagliando in modo specifico il progetto preliminare che riguardava il loro territorio di competenza  

Lo stesso ex Sindaco di Curinga,  Ing. Pallaria,  (espertissimo in questo settore) riteneva che quello che è accaduto è di una gravità  inaudita e che il documento approvato dal Consiglio Comunale di San Pietro a Maida (così da rimarcare la fretta della maggioranza del nostro Comune) non poteva assolutamente essere portato in Consiglio Comunale per l’approvazione. Nell’incontro con i tecnici,  voluto dalla maggioranza e soprattutto dalla minoranza consiliare di Curinga,  il Sindaco Pallaria rimarcava fortemente la gestione negativa del  Rup, Arch. Vasta, pare facendo capire  di richiedere le dimissioni. Oggi quelle dimissioni hanno interessato tutto il suo consiglio tanto da farlo decadere. Dobbiamo dire che le notizie di stampa ci propongono nelle probabili motivazioni che hanno portato i 9 consiglieri di quel comune alle dimissioni ci sia proprio questa problematica.

 Ritornando alla riunione avvenuta il 24 aprile del 2012, i consiglieri di maggioranza e di minoranza del Comune di Curinga hanno potuto interagire con i progettisti  contestando  tutte le problematiche rinvenute esplicitando anche le criticità dell’operato dei tecnici in quanto gli errori riscontrati pregiudicavano e pregiudicano fortemente l’analisi dello sviluppo e la potenzialità  del territorio.

Essendo Curinga Comune Capofila è sintomatico con quanta superficialità è stata seguita tutta la procedura di approvazione. Il vice Sindaco Avv.Sorrenti ormai Ex, addirittura ha pubblicamente ammesso di essere rimasto sconcertato nell’assistere al consiglio comunale di San Pietro senza udire osservazioni critiche, diffidando pertanto il nostro consiglio comunale e il suo superficiale operato. Queste affermazioni sono davvero estremamente gravi soprattutto nei confronti della Maggioranza del consiglio del nostro Comune che viene legittimamente criticata per un atto che doveva avere maggiore attenzione nella sua presentazione e approvazione. Altrettanto dobbiamo dire che l’ormai ex Vice Sindaco di Curinga che aveva anche la delega per il PSA è¨ stato  poco attento allorquando non ha ritenuto di convocare una riunione con i progettisti, come è avvenuto il 24 aprile scorso, con il nostro assessore e con i consiglieri di maggioranza e opposizione per poter visionare attentamente gli atti da portare in Consiglio Comunale. Da notizie da noi acquisite tramite la Consigliere Maria Sorrenti, risulta che il Piano sia stato presentato al RUP e quindi alla gestione politica del Comune Capofila nel mese di novembre 2011. RIPETO NEL NOVEMBRE DEL 2011.

Non si capisce perchè in tutti questi mesi gli assessori non hanno sentito l’esigenza di convocare delle riunioni tecniche tematiche con i consiglieri dei due comuni e i relativi tecnici per appunto avanzare osservazioni utili ad una giusta preparazione del documento preliminare finale. Tale momento di approfondiment...

 

A questo punto dobbiamo fare una considerazione politica perchè  ci ritroviamo ad aver approvato le linee generali di quella delibera con evidenti discordanze tra quanto affermato e quanto invece portato nelle carte e negli elaborati tecnici.

 Di chi è la colpa di questo incidente amministrativo ?  Sicuramente a livello tecnico vi sono delle responsabilità  oggettive che non possono essere sottaciute ma anche a livello politico a nostro avviso si rilevano delle responsabilità altrettanto chiare. I Sindaci e gli Assessori dei  nostri rispettivi Comuni, hanno sulle loro spalle la responsabilità  di quanto è accaduto. Per quanto riguarda il nostro Sindaco e l’Assessore con delega all’Urbanistica che hanno voluto portare con la procedura straordinaria (riducendo i tempi per il deposito degli atti) l’approvazione del piano preliminare devono spiegare i motivi per cui vi era tanta fretta da far indurre all’errore un intero Consiglio Comunale. Devono spiegare a  noi consiglieri e soprattutto alla popolazione sampietrese  perchè questa fretta perchè questo modo di agire. In altri tempi i protagonisti politici di questa problematica avrebbero già dato le loro dimissioni soprattutto chi ha la responsabilità  politica della procedura del PS A. Cosa che noi richiediamo ufficialmente in quanto il fatto è di scandalo pubblico nazionale.

 Praticamente è successo quello che non doveva succedere mettere alla berlina il nostro Consiglio Comunale che ha approvato un piano infarcito di errori e di refusi tecnici gravissimi tanto da inficiare la prosecuzione della procedura del PSA. La cosa più grave è che i tecnici,  da noi pagati profumatamente,  pare abbiano confermato le problematiche e sembra che addirittura abbiano rimesso il mandato nelle mani del Sindaco Pallaria per le decisioni del caso. Adesso con le dimissioni del sindaco dobbiamo considerare quelle dimissioni operative ? e chi pagherà  i danni di tanti e gravi atti documentali che sono oggetto di scandalo in tutti i sensi della parola ? Il risarcimento dei danni è¨ cosa buona e giusta e se caso mai ci fossero danni erariali qualcuno e chi ha responsabilità  politica devono pagare. Si perché cari colleghi lo scandalo è che quel piano senza nemmeno essere visionato dalla struttura politica della giunta e portata con grande fretta in consiglio ha prodotto le conseguenze che oggi tutti noi sappiamo:

- Un Consiglio Comunale sciolto;

- un sindaco decaduto;

- un piano preliminare da buttare via;

- un PSA che non vedrà la luce nei prossimi anni e chissà quando saremo in grado di redigerlo;

- dei tecnici di rilievo nazionale che alla luce dei fatti hanno avuto un comportamento professionale non degno di tale aggettivo;

- una campagna di stampa che ha letteralmente stritolato il buon nome della nostra comunità 

 

Cosa deve succedere di più ? La maggioranza da subito ha minimizzato a fatto passare il tutto come un mero errore formale .. Tutto vero nella sostanza con una unica differenza sostanziale. IL PIANO E’ STATO APPROVATO DAL NOSTRO CONSIGLIO.

 Oggi dal verbale redatto e firmato dell’incontro da parte dei consiglieri di Curinga che hanno almeno avuto il merito di leggere le carte su input del consigliere Mimmo Michienzi e di tutta la minoranza  dove si palesano tutte le cose che abbiamo  sostenuto fin qui. Confermano in pieno quanto da noi prospettato e  alla luce di tali considerazioni

 

Chiediamo:

 

- le dimissioni dei tecnici progettisti e del Rup, Le dimissioni del Sindaco e

dell’Assessore all’urbanistica del nostro comune

 

- il risarcimento dei danni (se esistono soprattutto dei danni erariali e o comunque per risarcire l’enorme lasso di tempo impiegato (quasi 5 anni) per presentare un piano preliminare che è risultato anche sbagliato nella sua predisposizione tecnica e descrittiva)

- la revoca della delibera n. 4 del 29 febbraio 2012 per  ripristinare la regolarità procedurale e deliberativa.

 

i Consiglieri Gruppo Liberamente

Giovanni Davoli

Angelo Michele Nosdeo

Fabrizio Azzarito

Leonardo Ferraiolo

                                       

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Il Commento

 

Mi corre obbligo porre delle considerazioni e delle domande sulle prese di posizione dell’ex Vice Sindaco Avv. Sorrenti in merito al PSA Curinga-San Pietro a Maida.

 

Leggendo l’incipit del suo intervento sul sito curinga-insieme avvalora e aggrava la posizione della gestione politica di questa vicenda.

 

Ancora non riesco a capire come sia stato possibile, addirittura dopo aver constatato diverse problematiche, far giungere a San Pietro a Maida un Piano Preliminare con le stesse problematiche riscontrate. Stavolta rimango io “sconcertato” perchè questa affermazione è davvero stridente con tutto quello che è successo dopo: “ Raccapriccianti sono stati gli  strafalcioni emersi già dalla prima e sommaria lettura: dal riferimento al territorio dell’Alto Cosentino, nello specifico Diamante, allo studio approssimativo del territorio sia sotto il profilo delle aziende presenti per settore merceologico e/o di servizi, sia sotto il profilo più propriamente tecnico/cartografico del rilievo dei Pozzi comunali, dei vincoli idrogeologici. E’ stato, inoltre, possibile constatare che su alcune cartografie vi fosse la presenza del Garden Resort Calabria in Acconia di Curinga ed in altre no; ed ancora individuare in  San Pietro a Maida  il campo sportivo come zona agricola o ancora peggio omettere la presenza del Parco Eolico di “Corda” ecc…”

 

Se è vero quello che l’ex Vice Sindaco afferma significa che anche se avevano scoperto tutti questi “raccapriccianti strafalcioni”  nulla è stato fatto per evitare l’approvazione del piano infarcito degli aggettivi sopra citati in un pubblico e ufficiale Consiglio Comunale.

 

Sicuramente in buona fede,  l’ex Assessore cosa afferma ? Praticamente sta dicendo che per loro imperizia e colpa,  e lo si dichiara pure,   hanno ugualmente portato il documento in Consiglio Comunale (naturalmente con diverse responsabilità).  Ecco perchè politicamente la minoranza consiliare sampietrese ha preso questa posizione perchè il vulnus è politico non tecnico. Come giustificano la loro irresponsabilità il Sindaco Putame e l’assessore Procopio ? Con i tecnici.

 

Se le parole hanno un senso posso dire che una cosa è non leggere le carte una cosa è leggerle ma non fare nulla per risolvere la problematica. Ma si rendono conto quali strafalcioni hanno commesso i politici che erano e sono responsabili del PSA ?

 

Nel mio intervento prendo delle posizioni politiche avverse al Sindaco e l’Assessore competente proprio perchè quello che dice l’Avv.Sorrenti è emblematico di quanta superficialità è stata dimostrata dall’esecutivo sampietrese. La nostra richiesta di dimissioni è avvalorata anche da queste affermazioni che a mio avviso sono gravi perchè dimostrano che la richiesta di consiglio comunale urgente e straordinario del 29 febbraio da parte del Sindaco e quindi dell’Assessore non era supportata tecnicamente ma era dovuta ad altro. Ecco perchè non si è nemmeno cercato di risolvere nessun problema che loro dicono di aver prontamente vagliato ma guarda caso nessuno ha cercato di risolvere.

 

Sia il Sindaco che l’Assessore  hanno cercato di spiegare la fretta di approvare in consiglio Comunale questo piano, addirittura sapendo già che conteneva degli strafalcioni (con tanto di lettere indirizzate agli uffici competenti ed ora con le affermazioni dell’Avv.Sorrenti). La fretta a cosa era dovuta ? Questa era ed è una domanda che andava e va fatta. Anche perchè da questa fredda discende tutto quello che oggi noi discutiamo.

 

Da quello che si è capito in Consiglio si è parlato di un campo di golf tra i comuni di San Pietro, Maida e Lamezia. Una struttura alberghiera che ormai da anni è al centro dell’attenzione di tutte le amministrazioni se ne parla da quasi 10 anni. Già questo la dice tutta su quello che è successo e sulle motivazioni. A che titolo e per quali motivi vi era l’urgenza  da parte degli amministratori ? Quella fretta comunque ha danneggiato piuttosto che portare vantaggi alla comunità.

 

Ma quello che appare molto significativo sono  le affermazioni in Consiglio e sulla stampa da parte del Sindaco Putame con le quali ammette che delle problematiche del piano di Curinga non gliene può fregar di meno perchè lui non è di Curinga e non conosce Curinga. Quello di Curinga lo deve approvare Curinga quello di San Pietro lo deve approvare San Pietro.

 

Un atteggiamento da primo cittadino che è indice di poca attenzione alle procedure amministrative e che è indice di poca attenzione per la funzione che si ricopre.

 

Appare chiaro che di Curinga e delle problematiche del Comune di Curinga si devono interessare maggiormente i soggetti istituzionali di Curinga ma appare evidente e chiaro che lo stesso piano, essendo associato, doveva e deve essere approvato allo stesso modo dai due Consigli Comunali.

 

Ma è talmente ovvio che la giustificazione da dilettante allo sbaraglio del mio Sindaco è insufficiente e francamente risibile.

 

Come si può leggere nel mio intervento ho messo al centro dell’attenzione e del ragionamento il fatto che la colpa di quanto successo è politica nel senso che è mancato il coordinamento tra i due comuni ma non a livello tecnico ma a livello politico.

 

Quando l’Ass.Procopio addrittura smentisce il suo collega del Comune di Curinga soprattutto quando dice che l’Avv. Sorrenti evidentemente era assente nelle riunioni tecniche, è evidente che per 3 anni non ci si è organizzati e tutto quel lavoro che si dice di aver fatto è solo fumo e nulla più.

 

Se è vero come è vero che dal novembre del 2011 questo piano è stato depositato all’Ufficio Tecnico di Curinga come mai si è arrivati al 29 febbraio con nemmeno una virgola modificata ?

 

Come mai da gennaio del 2012 si è avuto contezza degli strafalcioni e quasi due mesi dopo nessuna modifica è stata apportata ?

 

E come mai i tecnici denunciano il fatto che per 3 anni nessuno ha dato delle indicazioni politiche sullo stesso piano strutturale ?

 

Ma chi ha la responsabilità politica di questa vicenda ?

 

A me appare chiaro di chi sono le responsabilità a voi ?

 

Mi si contesta il fatto che io abbia detto che il Consiglio Comunale di Curinga si è autosciolto per questo problema. Naturalmente come si può leggere dal mio intervento che allego per intero  le mie dichiarazioni affermano qualcosa di differente . Infatti io dico che uno dei tanti motivi per cui i consiglieri di Curinga si sono dimessi è anche questo e d’altronde riprendo le notizie che sono uscite sulla stampa. Volevo precisare tale aspetto anche perchè il Vice Sindaco Sorrenti un po si è risentito ma non andava nel senso di criticare questo aspetto ma nel senso dell’importanza oltre che del merito del Piano, anche dell’importanza istituzionale che il Piano ha comportato.

 

Naturalmente ho citato Michienzi e Sorrenti (Maria) anche perchè ho contatti istituzionali e politici d’altronde nella loro e mia funzione vi è quella del controllo politico. Infatti ad avvalorare la tesi di quanto affermato in  Consiglio è intervenuto l’Assessore Procopio, che per giustificare l’accaduto (ma è in contraddizione con quanto affermato sia da lui stesso sia da quello che ha riferito nell’articolo su curinga-insieme, l’Avv.Sorrenti) ha dichiarato che gli errori presenti nel piano gli erano stati annunciati da Michienzi alle 7 di mattina.

Tutto questo dopo il consiglio comunale di San Pietro del 29 febbraio.

 

Giusto per far risaltare il fatto che se  sapevano degli strafalcioni come mai l’assessore Procopio veniva avvisato da un consigliere di opposizione e non dal suo collega e soprattutto dopo il 29?

 

Boohhh forse non vi era un buon dialogo.

 

Queste nette contraddizioni sommate alle affermazioni dell’Avv. Sorrenti rendono davvero superflue ogni altre considerazioni.

 

La parte politica ha la maggiore colpa anche perchè i tecnici che risultano responsabili,  se dovessero essere accertate le responsabilità,  devono giustamente essere sottoposti a quanto la legge prescrive in questi casi. Ma la Politica ? chi ha sbagliato non deve farsi da parte ?

 

Inoltre per concludere  il dialogo istituzionale tra Curinga e San Pietro da un po di tempo non è lo stesso di qualche tempo fa se addirittura da più di due mesi la maggioranza di San Pietro a Maida parla apertamente,  e lo si è ufficializzato in Consiglio Comunale da parte del Sindaco Putame, di voler distaccarsi dal piano associato e fare lo stesso in modo autonomo Praticamente persi 5 anni e anche i finanziamenti regionali. Ecco il risultato. Meno male che c’è l’Unione mi verrebbe da dire.

 

Sicuramente il Sindaco Putame e l’Assessore Procopio hanno le responsabilità maggiori anche perchè Curinga e lo affermo anche nel mio intervento, messo a verbale,  ha avuto il merito di fare delle riunioni con i consiglieri di maggioranza e opposizione. San Pietro non solo non ha fatto nulla di tutto ciò ma ha convocato un consiglio comunale un venerdi pomeriggio e solo martedì i consiglieri potevano vedere la montagna di carte che ha partorito un uragano di polemiche e grandi titoli di giornali anche a livello nazionale.  Dal mio sindaco mi si contesta il fatto che esco tutti i giorni sul giornale per infangare il nome della sua maggioranza  e della comunità mentre quello che è uscito su tutti i giornali quotidiani e periodidi calabresi e addirittura sul Corriere della Sera l’8 giugno è solo un segno del destino. Forse pubblicità positiva. Contenti loro. Cosa dire: poca serietà ma soprattutto poca responsabilità.

 

Giovanni Davol

 

 

 

 

www.curinga-in.it

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