Curinga, 20 giugno 2012
Cronaca di come avrebbe dovuto e potuto essere e non è stato.
Ci sentiamo fieri di essere curinghesi,orgogliosi di un popolo laborioso e solidale.
Quello che è successo qualche giorno fa è un esempio di retorica che la popolazione curinghese non ha capito.
Dopo qualche anno che Curinga vota in modo plebiscitario due sindaci,ci ritroviamo ancora con "un'occasione persa",ci ritroviamo con sterili polemiche,con "botte e risposte" che all'uomo comune non dicono niente: perchè è caduta la giunta comunale?
Lo esigo da cittadino e da elettore.
Non servono i battibecchi, Curinga è ferma a 10 anni fa .
Stiamo sprecando;non siamo stati capaci di mettere a frutto i nostri" talenti".
Una comunità che stà perdendo l'identità e sopratutto lo spirito di " essere al servizio" e alla collaborazione.
Siamo tutti delusi,si è creata incertezza operativa che penalizza la produttività e non porta sviluppo in nessun campo.
Le attese erano altre,si sono deluse le aspettative di imprenditori e lavoratori,un'altra occasione persa per dare sviluppo al nostro paese.
Ancora un'occasione persa, perchè¨ si doveva cambiare registro e non lo si è fatto e questo è un risultato politicamente inconfutabile.
Siamo stati in molti,nel suggerire scelte diverse sia nel metodo che nel merito,abbiamo pensato che,non potendo cambiare in corsa le regole,si potesse innovare lo stile di decisioni pensate per i cittadini,ancora una volta lasciati ai margini di scelte non trasparenti.
Per questo si è persa la fiducia.
Ritenevamo insomma che fosse possibile un cambiamento generazionale e culturale,evidentemente ci siamo sbagliati.
Ad avere la meglio,alla fine,è stato il peso delle regole.
Ad ogni modo si dovrà rendere conto ai cittadini.
E' stata una sconfitta,ma non solo e non tanto di chi come noi,avrebbe voluto un vero cambiamento.
Pino Calvieri (elettricista).