Curinga, 08 giugno 2012
Una verità, oggettiva ed inconfutabile, è ormai emersa nella sua nitidezza, la guida amministrativa e la gestione politica del Comune di Curinga è allo sfascio più completo, una condizione nella quale non viene più garantita l’ordinaria amministrazione, non esiste alcuna reale e concreta programmazione, scelte necessarie ed essenziali per l’intero territorio non solo tardano ad arrivare ma i percorsi per la loro definizione vengono affrontati con un pressapochismo senza pari.
Dopo tre anni una situazione cosi gravemente compromessa ha generato e continua a generare una crescente – ed a tratti incontrollabile – sfiducia dei cittadini verso l’amministrazione comunale; potremmo produrci in una lunga quanto inutile elencazione dei macroscopici errori e ritardi, dal Piano strutturale al Piano Spiaggia, dalla chiusura dell’ufficio postale di Curinga alla mancata valorizzazione delle risorse umane, per finire ovviamente alle repentine decisioni del Sindaco il cui passatempo preferito sembra essere quello di fare e disfare maggioranze, di nominare e revocare giunte, di addebitare a collaboratori – spesso impossibilitati a lavorare da una logica accentratrice che quotidianamente decide e poi smentisce se stessa - la responsabilità di tutto.
La sospensione di un assessore e di un consigliere delegato – decisa dal Sindaco pochi giorni fa – rappresentano l’ennesima pagina di un libro la cui storia racconta di un incolmabile deficit di ascolto, condivisione, confronto e riconoscimento dei propri errori; non esiste luogo al mondo in cui un soggetto – per quanto investito della responsabilità più grande - abbia sempre ragione e tutti gli altri sempre torto, cittadini o consiglieri comunali che siano.
Quella attuale è una situazione che noi – e prim’ancora i cittadini – riteniamo dannosa e soprattutto tale da non poter essere più ulteriormente tollerata; ed è per questa ragione che abbiamo formalizzato il distacco da quella maggioranza alla quale – solo per senso di responsabilità – avevamo offerto una disinteressata collaborazione nel nostro ruolo di consiglieri comunali .
In più – unitamente all’opposizione indicata dal risultato elettorale e cioè con i consiglieri Michienzi, Sorrenti, Calvieri e Perugino – abbiamo avanzato la richiesta di una convocazione del Consiglio Comunale al fine di verificare la tenuta della maggioranza; abbiamo più d’una ragione, infatti, per ritenere che il Sindaco non disponga più di una solida maggioranza consiliare.
E se anche questa vi fosse – risicatissima ed in extremis –è nel Consiglio Comunale – e non in altri luoghi – che è giusto rendere chiara una situazione politica divenuta ingestibile; siamo assolutamente consapevoli che il venir meno della maggioranza porterebbe ad una traumatica interruzione del percorso amministrativo ma – come palesato da sempre più numerosi cittadini – piuttosto che continuare in questa lenta ed asfissiante agonia crediamo sia meglio cambiare radicalmente cura.
Ed anche se i prossimi mesi dovrebbero essere segnati solo dall’ordinaria amministrazione, comunque avremmo qualcosa in più perché ora nemmeno l’ordinario viene più garantito.