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Se chiarezza si reclama ……
sicuramente non mi posso tirare indietro

 

Curinga, 25 gennaio 2012

 

Con enorme disappunto e stupore leggo il manifesto della Consigliera Maria Sorrenti. E mi   sorprende che l’azione della stessa si basi più su una macchina del fango che trova vita e si nutre della politica del sospetto o peggio del pettegolezzo invece che su un onesto e trasparente confronto.

Anche perché la mia risposta ad una precedente nota della Consigliera non era poi così “devastante” come l’ha fatta intendere.

Nella missiva esaltavo, anzi, il suo impegno da Assessore della Giunta presieduta da Antonio Ferraro, pur facendo delle considerazioni personali, condivisibili o meno, afferenti alla sfera amministrativa ed alla sfera politica. Testualmente e per chi non abbia avuto la possibilità di leggerla, riporto quanto contenuto nella medesima missiva :  “….Ciò nonostante, non penso non possa non riconoscersi l’abnorme impegno profuso dall’allora Assessore Maria Sorrenti che così pensava, e ne sono convinto, di operare ed operarsi per il bene comune, concetto riportato nella nota che si riscontra e tanto cara ai politici di professione, categoria a cui sicuramente può non appartenere il consigliere Sorrenti”.

Di contro ho ricevuto (nota pubblicata anche sul sito e riprodotta in manifesti murali..) un attacco animato da livore e gratuita cattiveria nei miei confronti, gravissimo in sé e per il fatto che proviene da un rappresentante istituzionale che, ignorando la vera realtà (amministrativa e politica)  attacca con argomentazioni senza fondamento ed incompatibili con la verità e la moderazione, principi ispiratori dell’azione di chi ricopre ruoli come quello, appunto, di Consigliere Comunale.

Ciò mi induce, mio malgrado, a chiarire. Senza ovviamente scendere nei particolari di alcuni procedimenti amministrativi – e lo potrei ben fare in qualsiasi momento, come ho ribadito nel Consiglio Comunale dello scorso 18 gennaio – mi soffermo, riguardo ad alcune affermazioni della Consigliera che danno spunto a delle opportune considerazioni.

Partendo dall’asserto che era ben nota la situazione economica del nostro Comune, la Consigliera   Sorrenti, - scopiazzando da un editoriale del Direttore del Quotidiano della Calabria in ordine alle dimissioni del Sindaco di Catanzaro -, nel riprodurre l’immagine della barca a remi, cui può essere assimilata, a suo dire,  l’amministrazione di un Comune, si avventura in frasi del genere:

“… chiunque con i soldi è bravo ad amministrare.. -  …l’esperienza e le capacità servono, invece, a gestire le situazioni difficili e critiche  -   per quanto mi riguarda ho remato sempre…”  

Ebbene, io prima dell’insediamento non conoscevo la situazione economica del Comune. Mi sono immolato nel “chiudermi” letteralmente nel Municipio – per un anno e mezzo - per conoscere a 360 gradi la situazione del Comune. Il rapporto, personale con il rag. Monteleone e la lettura delle relazioni dei Revisori dei Conti – ripetitive almeno dal 2000 – mi hanno consentito di ricostruire il tutto, e non in maniera esaustiva.

Le “carte” lasciate non consentivano sempre una lettura immediata; dalle stesse spesso traspariva che la riforma Bassanini era ancora un miraggio nel nostro Comune, c’erano molte sovrapposizioni tra la politica e la gestione che, come dice bene la Consigliera, è appannaggio della struttura. Tale passaggio, attenzione, è più volte sottolineato quasi a voler richiamare i “ragazzi” dell’attuale compagine amministrativa.

Ma è su proposta della stessa Consigliera che venivano affidate (!) dalla Giunta – e riguardo ai Servizi sociali - determinati servizi; il procedimento di affidamento è di esclusiva competenza della struttura per cui è normale che spesso, nei relativi atti, non si rilevi alcun parere di regolarità – specialmente contabile - per come previsto dalle norme; ma non poteva esserci … vero Consigliera, mica era “scemo” il Responsabile del Servizio finanziario….!

Sempre in merito allo stesso aspetto, che ne dice della Delibera di G.M. n. 43 del 26 marzo 2009 con la quale l’organo esecutivo addirittura si arroga il potere di sanzionare la conferenza degli Uffici dell’Ente (coordinata dal Segretario Comunale e composta da tutti i Responsabili) per decisioni prese “carenti dal punto di vista normativo …” (!) ?

Ho così potuto accertare – ripeto in maniera non esaustiva –  una pesantissima eredità di debiti

€. 3.866.032,09  (circa Tremilioni e novecentomila Euro) di cui si riscontra  copertura per soli  €.  927.355,77

 

I particolari al riguardo non sono urlati ai quattro venti per sterile vittimismo ma sono contenuti nella Relazione del Sindaco allegata alla Delibera del Consiglio Comunale del 18 ottobre 2011 cui si rimanda; documento che è agli atti e rimarrà nei secoli, nel quale sono riportati anche i debiti che vanno ascritti alla gestione poco responsabile della Consigliera Sorrenti.

Nel momento in cui è stata accertata una situazione di estrema criticità non ho abbandonato la barca, mi sono interrogato sul da farsi ritenendo il risanamento l’opera pubblica più importante per la nostra comunità.

Risanare una difficile situazione ereditata per non lasciarla in eredità ai più giovani o ai nostri figli. Ho quindi ritenuto cosa giusta vincolare nei prossimi due bilanci (2012 e 2013) delle somme per fronteggiare dei debiti di cui sicuramente la mia amministrazione non è responsabile.

Perché la Consigliera Sorrenti, forte del suo impegno per il “bene comune” non ha proposto qualcosa per tutelare i diritti delle generazioni future? Potevo lasciare perdere anch’io così come ha fatto Lei; sicuramente si sarebbe arrivati a fine mandato a ………“testa altissima” (!!!).

I suoi encomiabili sforzi protesi a far capire “… alle persone che niente era dovuto loro per favore, ma che tutto era ed è un diritto..” tutto il suo lavoro “.. per tutelare questi diritti” sono risultati vani visti gli atti relativi ad elargizioni di contributi senza il minimo di legittimità e/o possibilità amministrativa. Evidentemente non c’è riuscita a far capire quello che era dovuto se l’ho dovuto fare io provando profondo rincrescimento allorquando l’interessato si presentava con l’atto deliberativo notificatogli e confidandomi che il contributo di cui al medesimo atto l’aveva anticipato magari per comprare i libri scolastici per i propri figli…(!).

Mi è sembrata addirittura patetica quando afferma che :

-         “… i debiti che ci sono, sono stati determinati dal fatto che i finanziamenti, puntualmente arrivati al Comune di Curinga,  per la realizzazione di ciascun intervento a cui si riferivano,  stante una situazione economica disastrosa in cui il nostro Comune da anni versa, sono stati, probabilmente, utilizzati per pagare altri debiti,  ma per scelte e responsabilità non riconducibile in nessuna maniera all’Assessore competente”; in questo dimostra di non avere proprio dimestichezza con i processi amministrativi;

ovvero

-         “..le scelte e le responsabilità, semmai, sono riconducibili al Sindaco, al Responsabile del Settore Finanziario e per ultimo al Collegio dei Revisori dei Conti, che viene lautamente pagato per controllare la regolarità del bilancio, nonché all’allora Assessore al Bilancio”.

Quest’ultimo asserto è un atteggiamento tipico di un qualcuno che è incapace non solo della gratitudine, ma addirittura del più elementare rispetto verso la generosità. Un qualcuno che oggi si affanna a dileggiare e denigrare il suo benefattore, tentando di far dimenticare agli altri che è stato proprio lui il suo unico, determinante e gratificante sponsor.

L’assessorato, Consigliera Sorrenti, non glielo aveva lasciato qualcuno in eredità; di quel titolo l’ha fregiata quel Sindaco (per la fiducia che aveva in Lei) da Lei ripagato mettendolo alla berlina a suo tempo e denigrandolo oggi…

Dall’opportunità, all’opportunismo, alla viscida denigrazione : ciò comporta un attacco ingeneroso oltre che al Sindaco, all’assessore al bilancio dell’epoca ed al  Responsabile del servizio finanziario; persone innegabilmente rispettabili e perbene.

Risulta poi viscido il riferimento ai Revisori dei Conti che, a suo dire avrebbero omesso di controllare gli atti. Ebbene, questo riferimento non è fatto a caso. Faceva parte del Collegio dei Revisori fino al 2008 mia moglie. Per questo viene altresì insinuato il sospetto di “laute parcelle” .

In merito voglio suggerire alla Consigliera Sorrenti, tracotante amministratore, di andarsi a rivedere quelli che sono i compiti dei revisori negli enti locali e di andarli a denunciare agli organi competenti se non hanno adempiuto correttamente ai loro doveri. Inoltre, di rendere noti i “lauti compensi” spettanti ai Revisori.

Voglio altresì rimarcare alla Consigliera Sorrenti che quando si riferisce a parcelle professionali farebbe bene ad andarsi a rivedere gli atti relativi a:

-         vecchie parcelle : opportunamente ricalcolate nelle misure massime e suggellate da sentenze esecutive – a quanti decreti il Comune si è opposto…?;

-         attuali parcelle  : per incarichi affidati nel suo periodo che oggi saranno liquidati in uno con l’esecuzione dei lavori;

-         future parcelle : focolai di contenziosi (attenzione che è un esercizio più volte praticato nel nostro Comune..!). Chissà … è sicuramente indebito arricchimento per un Comune che fruisce  di determinati servizi (progettazioni eseguite a livello esecutivo e che non hanno trovato copertura finanziaria, ad esempio).

Mi limito a quanto detto; risparmiando alla Consigliera Sorrenti giudizi approfonditi su specifici atti relativi a processi amministrativi da Lei citati (Centro Diurno o Casa di Riposo o Piano di Zona) Le dico semplicemente che se Lei può camminare a testa alta …….. figuriamoci io e chi mi è vicino nell’esperienza amministrativa..

 

Mimmo Pallaria

 

 

 

 

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