Curinga, 27 dicembre 2012
QUADERNO N. 1
Usi Civici e Piano delle alienazioni
(quanto era stato avviato)
La passata amministrazione ha preso in mano la “patata bollente” dei terreni comunali; di quelli immediatamente alienabili perché facenti parte del demanio comunale, nonché di quelli non immediatamente alienabili in quanto gravati da usi civici.
L’aver preso in mano detta pratica ha determinato la “caduta” della stessa amministrazione. Nel prosieguo può cogliersi il perché.
A prescindere, comunque, nel precedente mio appunto indicavo, tra le azioni concrete che la nuova amministrazione dovrà da subito intraprendere - (e ciò costituisce un preciso punto del programma amministrativo) – l’accelerazione dei processi amministrativi inerenti alla questione di che trattasi abbastanza delineati e già avviati che impongono scelte precise e scevre da qualsivoglia interesse personale.
Di detti processi si vuole dare sommaria descrizione rimandando la sostanza agli atti ufficiali.
Punto 1 Alienazione dei terreni demaniali
L’ultima amministrazione, in ossequio ad una specifica disposizione di legge, ha predisposto e fatto approvare dal Consiglio Comunale il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari”. Ciò contestualmente al bilancio di previsione 2011.
Le tipologie “urbanistiche” in cui ricadono i terreni disponibili e suscettibili di vendita immediata sono sostanzialmente due.
Su dette due tipologie di terreno può insistere un fabbricato costruito abusivamente in merito al quale colui che lo occupa e lo ha costruito ha presentato regolare (ossia completa per quanto richiesto dalla legge) domanda di condono edilizio ai sensi delle leggi all’uopo emanate dal 1985 in poi.
L’approvazione del predetto Piano non ha potuto, quindi, non contemplare la tematica inerente agli immobili abusivi ovvero l’alienazione dei terreni di pertinenza di costruzioni realizzate in assenza di permesso di costruire.
Ferma restando la prioritaria esigenza di reperire risorse economiche per il risanamento da perseguire, ci si è posti come obiettivo principale affrontare e risolvere una volta per tutte i problemi di un consistente numero di cittadini che vivono, loro malgrado, una situazione di “perenni abusivi” avendo realizzato abusivamente un immobile – sicuramente di necessità - su suolo di proprietà comunale.
Detta costruzione rimane abusiva fino a quando non si riuscirà ad ottenere il titolo abilitativo (la concessione edilizia in sanatoria) richiesta dal cittadino da un trentennio a questa parte ma mai rilasciata nonostante allo stesso siano stati richiesti gli oneri concessori (oneri di urbanizzazione e costo di costruzione).
Non è del tutto inopportuno evidenziare che fin quando si rimane in condizioni di “abusivo”, quella costruzione non ha alcun valore, non può essere indicata quale garanzia per eventuali richieste di affidamenti, ovvero essere oggetto di trasferimento ai propri figli, così come non può essere oggetto di qualsivoglia intervento edilizio (di manutenzione straordinaria, ad esempio). Quale può essere l’alternativa: rimanere abusivi, ma fino a quando? Fin quando non si “sveglia” chi direttamente preposto a determinarne la demolizione ovvero l’acquisizione al patrimonio comunale.
Ciò in base alla legge per cui non si hanno alternative e non ci sono più alibi per i “politici” che vogliono perseverare nell’atteggiamento di “rimandare” il problema nel tentativo di tenere sempre “legata” detta gente. Non è più possibile. O si risolve la questione oppure il Consiglio Comunale in un periodo che sicuramente non sarà lungo si dovrà determinare all’acquisizione dell’immobile abusivo al patrimonio comunale sottraendolo, quindi, a chi con sacrifici lo ha realizzato.
Ebbene, l’ultimo Consiglio Comunale eletto, perseguendo prioritariamente gli interessi pubblici e tenendo in debito conto le esigenze private, ha stabilito un “prezzo politico” di 40 Euro/mq (su una valutazione dell’Agenzia del territorio di circa 100 €/mq) per l’area di sedime del fabbricato e la corte di pertinenza.
Sono circa venti (ma forse di più), dall’inizio del 2012, le richieste fatte pervenire agli interessati della documentazione e della somma necessarie per la risoluzione della singola pratica. Non mi risulta che si sia dato riscontro, ad oggi, a quelle richieste.
Evidentemente qualcuno ha pensato e pensa, ovvero induce a far pensare, che il prossimo Consiglio Comunale potrà “abbattere” quel valore di 40 €/mq. ritenuto eccessivo…!
Quanti sono, tra quelli che hanno “buttato a mare” l’esperienza amministrativa, interessati a detti fabbricati ? Io certamente no.
Punto 2 Terreni comunali gravati da usi civici
L’estensione dei terreni comunali gravati da usi civici ammonta a 340 Ha (trecentoquaranta ettari) di cui:
- 231 Ha risultano occupati da 431 “terrageristi”, ossia possessori iscritti a ruolo;
- 109 Ha risultano invece occupati da “possessori abusivi”; per detti terreni - a ridosso della Pineta e, quindi, ambìti anche per le destinazioni “urbanistiche” future – per poter ricavare un giusto e sacrosanto reddito, il Comune aveva disposto un censimento, a cura della Polizia Locale, bollato quale azione del Sindaco estremamente esagerata forse per i metodi di “polizia giudiziaria” adottati dalla medesima Polizia Locale. Non mi risulta che sia stato ancora ultimato detto censimento, assolutamente da perseguire con ogni mezzo e/o metodo.
Un’attività ricognitiva era stata avviata invece sui 231 Ha; sui 431 terrageristi totali si era avuto riscontro per circa 180 occupanti (il resto è agli atti e/o da verificare d’ufficio) ed erano emerse alcune “irregolarità” riscontrate come tali dal responsabile dell’Ufficio Tributi con specifica nota inviata al Sindaco pro tempore.
Si è preso atto dell’assenza di idonei contratti (circostanza che, paradossalmente, poteva esonerare il terragerista dal versare il canone richiesto) e che gran parte dei terreni era stata oggetto, negli anni, di irregolari compravendite.
Situazione, quest’ultima, verificatasi anche immediatamente prima o subito dopo l’ultimo Consiglio Comunale dello scorso 6 giugno - a cura di qualche ex consigliere (!) -, comunque puntualmente denunciata lo scorso ottobre dallo scrivente con apposita nota ai Commissari ed al Segretario Comunale.
In particolare, l’assenza di un regolare contratto ci aveva spinti a procedere alla regolarizzazione dei rapporti con gli occupatori attuali (una sorta di sanatoria amministrativa); la relativa procedura e lo schema di contratto erano, e saranno, da approvarsi da parte del prossimo Consiglio Comunale.
Nel contesto del procedimento intentato veniva affrontato un tema che sta molto a cuore a coloro i quali occupano i terreni comunali. L’amministrazione voleva rimediare all’errore riconosciuto di aver fissato il canone di fitto a 0,07 Euro al mq., doppiandolo, di fatto, dall’aumento disposto dalla Amministrazione Ferraro nel marzo del 2009 (0,04 €/mq. dai 0,02 €/mq fino al 2008).
In merito a detto errore mi ero allora fatto carico di incontrare il Procuratore della Corte dei Conti e quindi della necessità di predisporre uno specifico atto, da approvarsi sempre in Consiglio Comunale, che consentisse la rateizzazione triennale (senza interessi) del canone 2010 (da studiare ovviamente forme di riduzione magari per chi dimostrasse la volontà di pagare subito l’intero importo). La regolarizzazione avrebbe dovuto contemplare una “cronistoria” di ciascun terreno da riportare nel contratto unitamente alla rateizzazione dell’intero importo dovuto (compreso il canone 2011). Questa procedura, ovviamente da definire e testare, potrebbe dare la possibilità al Comune di incassare anche partite remote offrendo nel contempo la possibilità di rivedere, ricalibrandoli opportunamente, i canoni.
C’è comunque da rilevare che la legittimazione/affrancazione dei terreni gravati da usi civici è oggi regolata da una specifica norma di legge, in particolare la Legge Regionale n. 18 del 21 agosto 2007 “Norme in materia di usi civici”.
Nel merito, i procedimenti amministrativi “aperti” presentano una criticità specifica nella zone Torrevecchia e Ferriolo ove insistono dei fabbricati abusivi per i quali sono state inoltrare, a partire dal 1985, istanze di condono edilizio mai istruite con la conseguenza che mai erano state rilasciate le concessioni in sanatoria, titolo prodromico alla legittimazione o affrancazione ai sensi della richiamata L.R. n. 18/2007.
Oltre 165 erano state le richieste di legittimazione / affrancazione per aree sui cui grava una costruzione abusiva. Richieste che erano state già rigettate dalla Amministrazione precedente la mia ma che imponevano la necessità di affrontarle, puntando una volta per tutte a risolvere l’annoso problema della regolarizzazione delle pratiche edilizie insistenti su tali tipologie di terreni.
Erano state tirate fuori dall’archivio le relative pratiche per farne una casistica per un regolamento da predisporre circa le “fattibilità” amministrative. Era stato definito anche il prezzo della disponibilità che, attenzione, nulla aveva a che vedere con il prezzo di cessione delle aree comunali non gravate da usi civici, essendo legato ad una specifica disciplina normativa.
Mi risulta che qualcuno su detto specifico aspetto, pur ignorando del tutto la problematica ed il procedimento, tenta di specularci …(!)
Riguardo a quanto riportato ritengo opportuno allegare al presente documento, il verbale di una specifica riunione, datata 9 febbraio, fra l’altro allegato ad una specifica delibera di Giunta che, quindi, costituiva chiaro indirizzo politico (da confermare) stabilendo una precisa tempistica (Allegato 1).
Nel complesso però non può essere consentito “regalare” i terreni.
Di certo con la menzionata Legge Regionale c’è stata, e c’è tuttora, la possibilità di legittimare e/o affrancare dei terreni. Sicuramente dall’Albo Pretorio può essere scaricata una recentissima deliberazione adottata dai Commissari e interessanti uno o forse due consiglieri comunali della ex maggioranza. Una pratica legittimissima (l’ho sempre sostenuto) su cui ci si era bloccati temporaneamente anteponendo l’accelerazione dei procedimenti già avviati riguardo a tutte le istanze pervenute per la stessa, o altre località, per lotti privi di abusi edilizi.
Ma bisogna però opporsi con determinazione ai tentativi di legittimazione/affrancazione intentati scavalcando il Comune. Circostanza assai attuale ed inerente alcuni terreni ubicati a ridosso della Pineta, facenti parte di quei 109 Ha occupati abusivamente. Sui Decreti regionali di legittimazione/affrancazione mi ero già espresso in maniera decisa circa la mia ferma intenzione di salvaguardare al patrimonio del Comune, e con tutti i mezzi, i terreni ubicati in quell’area territoriale
Quanti sono, tra quelli che hanno “buttato a mare” l’esperienza amministrativa, interessati agli Usi Civici ? Io certamente no.
Grazie per l’ospitalità
Mimmo Pallaria
P.S. Quanto riportato va ad “integrare” la lettera I del dizionario semiserio di Elia Pallaria e deve far riflettere in merito alla lettera C “Criteri (di scelta dei candidati.)”. In più costituisce un chiaro indirizzo programmatico su cui si è disponibili a qualsivoglia confronto.
Allegato 1
Verbale riunione
Il giorno 09.02.12 alle ore 17.30 nella stanza del Sindaco si è tenuta una riunione tecnico-politica intersettoriale dedicata alla trattazione dei seguenti procedimenti amministrativi ritenuti di estrema importanza per una loro concreta risoluzione in tempi ben stabiliti : Piano Strutturale Associato e Piano Spiaggia Comunale (entrambi processi già avviati), Terreni comunali gravati da Usi Civici (regolarizzazione e legittimazioni/affrancazioni), Terreni comunali non gravati da Usi Civici (alienazioni).
Partecipano, con il Sindaco e gli Assessori Sorrenti (Vicesindaco), Serratore e Muscimarro oltre al Consigliere Perugino:
- il Segretario Comunale Dott. Lo Moro, anche nella qualità di Responsabile dell’Area Finanziaria;
- il Responsabile dell’Area Urbanistica Arch. Vasta;
- il Responsabile dell’Area Assetto del Territorio Arch. Calzona;
- il Responsabile dell’Ufficio Tributi Rag. Sorrenti;
- il Consulente Arch. Rippa.
La riunione è stata convocata dal Sindaco al fine di verificare lo stato dell’arte del singolo procedimento per palesare le criticità e concertare le misure da adottare e definire una tempistica entro cui concludere alcune fasi fondamentali. Viene dal Sindaco sottolineata l’importanza del raggiungimento, nel più breve tempo possibile, di dette fasi costituenti obiettivi specifici per i Responsabili a vario livello.
PIANO STRUTTURALE ASSOCIATO
il documento preliminare da portare in Consiglio Comunale è stato già redatto dal RUP Arch. Vasta e consegnato al Sindaco. Quest’ultimo ritiene però che il documento debba essere illustrato ai Consiglieri Comunali auspicando pertanto la calendarizzazione di specifico/i incontro/i da tenersi a partire dalla prossima settimana per addivenire all’approvazione in Consiglio del documento di che trattasi nella prima decade di marzo. Vengono espressamente interessati a detto obiettivo gli Assessori Sorrenti e Muscimarro oltre all’arch. Vasta.
PIANO SPIAGGIA COMUNALE
Lo stesso risulta sostanzialmente definito e l’arch. Vasta ha già avuto modo di illustrarlo ai Consiglieri in specifici incontri già tenuti nello scorso mese di dicembre. L’arch. Vasta in merito stima in due settimane il tempo necessario per una completa definizione - atti tecnico/amministrativi più il coinvolgimento delle associazioni di categoria (da sentire) – sicché si conviene che entro il 15 marzo il Piano possa essere portato in Consiglio per la sua adozione; e ciò a prescindere dall’esatta definizione dei confini demaniali che potrà avvenire (coinvolgendo Regione e Capitaneria di Porto) tra le due fasi di adozione ed approvazione.
Nel corso della discussione si è fatto cenno ad un progetto in variante – che interessa il litorale e di cui si è tenuto conto nel redigendo Piano Spiaggia - da portare all’esame del Consiglio in uno con il Piano (ovvero immediatamente prima per come suggerito dall’arch. Vasta)
Anche per questo obiettivo (15 marzo) vengono espressamente interessati gli Assessori Sorrenti e Muscimarro.
USI CIVICI
In merito, si vogliono considerare tre aspetti:
- la regolarizzazione;
- la pratica “terragera”;
- la legittimazione/affrancazione dei terreni su cui insistono abusi edilizi
Riguardo al primo punto vengono richiamate le risultanze del censimento avviato sui 231 ha occupati da 431 “terrageristi”: si ha avuto riscontro per circa 180 occupanti (il resto è agli atti e/o da verificare d’ufficio) da cui sono emerse alcune “irregolarità” riscontrate come tali dal responsabile dell’Ufficio Tributi con specifica nota inviata al Sindaco.
Richiamando precise responsabilità che non sono da attribuire a questa amministrazione viene ribadita la volontà di regolarizzare i rapporti con gli attuali “occupanti”. Viene investito il consulente Rippa di predisporre uno schema di contratto tipo.
In questo contesto viene affrontato il secondo aspetto inerente alla pratica “terragera”. Il Sindaco spiega che è volontà dell’ Amministrazione rimediare all’errore commesso fissando il canone di fitto a 0,07 cent al mq. Informa dell’incontro avuto presso la Corte dei Conti e della necessità di predisporre uno specifico atto da approvarsi in Consiglio Comunale che consenta la rateizzazione triennale (senza interessi) del canone 2010 (da studiare ovviamente forme di riduzione magari per chi volesse pagare subito l’intero importo).
Nel processo di regolarizzazione, sarebbe da praticare una cronistoria di ciascun terreno da riportare nel contratto unitamente alla rateizzazione dell’intero importo dovuto (compreso il canone 2011); così facendo il Comune potrebbe incassare anche partite remote dando altresì la possibilità di rivedere – da qui ai prossimi due anni - i canoni.
Si da mandato al Segretario comunale di organizzare al più presto un gruppo di lavoro costituito dal Rag. Sorrenti, dalla Rag. Monteleone, dall’Avv. Sgromo nonché dal consulente arch. Rippa per adoperarsi in merito a quanto detto e pervenire alla trattazione della delibera, da parte del Consiglio Comunale, entro il prossimo 30 marzo. Il referente politico è l’Ass. Serratore che monitorerà il rispetto della tempistica stabilita.
Riguardo invece alle legittimazioni /affrancazioni, e con particolare riguardo alle aree interessate da abusi edilizi il Sindaco porta a conoscenza dei presenti l’esito dell’incontro tenutosi giorno 07. 02.12 a Catanzaro presso lo studio del Prof. Donato (erano presenti il Segretario e l’arch. Rippa oltre agli assessori Sorrenti e Serratore) per un parere in merito alla questione atteso che, per come confermato (ma non c’era bisogno) dallo stesso legale, la domanda di condono edilizio non consentiva l’inoltro dell’istanza di legittimazione che ha come prerogativa (cfr. art. 27 della Legge Regionale) il permesso di costruire. In assenza della concessione in sanatoria si è comunque in presenza di un abuso edilizio che, come tale, non consente l’inoltro dell’istanza di legittimazione e/o affrancazione.
Il prof. Donato invierà a breve il parere richiesto che darà soluzione ad un problema annoso riguardo la regolarizzazione delle pratiche edilizie insistenti su tali tipologie di terreni. L’arch. Calzona informa che si è già provveduto ad estrapolare le pratiche di condono relative a detta fattispecie e sono all’esame delle specifiche pratiche per sancire dei modelli da applicare.
Interviene l’Arch. Rippa che propone una suddivisione delle varie pratiche presenti nel Comune in tipologie della stessa natura, in modo da stabilire un modello di risoluzione per ogni singola problematica.
Si auspica un’accelerazione nella definizione delle pratiche – atteso che anche dall’incontro con il Prof. Donato sono stati messi dei picchetti anche in ordine alla quantificazione della “disponibilità all’uso del suolo” – valutando la possibilità, se necessario, di predisporre apposito progetto obiettivo.
TERRENI COMUNALI NON GRAVATI DA USI CIVICI
Il Segretario informa i presenti che è stata recentemente affrontata con l’arch. Rippa ed il Dr. Ruperto la problematica inerente alla definizione di alcune pratiche inevase da anni circa la stipula del contratto di compravendita di terreni comunali. In merito segnala delle specifiche criticità – concessioni edilizie rilasciate comunque a seguito di pagamento effettuato per l’acquisto - su terreni di cui solo oggi si chiede di stipulare l’atto che sancisce il titolo di proprietà presupposto di una concessione edilizia. Per detta fattispecie si condivide un percorso risolutivo.
Alle ore 18,45 ha termine la riunione della quale si stabilisce di redigere apposito verbale che sarà allegato ad una specifica delibera di Giunta Municipale atta a sancire precise direttive.