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Vicenda delle  esenzioni dai ticket sanitari

 

Precisazioni all' Articolo dell' Ass. G. Frijia

 

 

 

 

Curinga, 22 aprile 2012

 

Studio Medico di Gruppo “Alcmeone”

Dr.Domenico Furciniti, Dr.Angelo Augruso, Dr. Antonio Ferraro

Curinga c. Via Nazionale 166; Acconia Via Togliatti

Tel.:0968739232;09681903851

88022- Curinga(CZ)

 

Carissimo,

A nome mio e dei miei colleghi dello Studio “Alcmeone” di Curinga, Dr. Furciniti e Dr. Ferraro, ti prego di pubblicare questa  nota redatta in seguito alla lettura dell’articolo dell’assessore Giuseppe Frijia sulla vicenda delle  esenzioni dai ticket sanitari comparso di recente sul sito da te gestito.

Capisco la giusta preoccupazione dell’Assessore per i disagi a cui molti pazienti stanno andando incontro per accedere al rinnovo delle esenzioni, capisco anche alcune sue  proposte per la soluzione del problema . Quello che non capisco è la sua richiesta  di coinvolgimento nel rilascio delle esenzioni dei Medici di Medicina Generale quando nel suo terzo suggerimento  vorrebbe che fossero  coinvolti: “ ….i  medici di base”,come Lui ci chiama, perchè questo « sarebbe il metodo più logico e rapido - afferma l’assessore- creando le condizioni per una risoluzione istantanea del  rilascio del ticket attraverso la presentazione dei redditi o con l’autocertificazione a seconda dei casi, e l’attivazione della procedura on-line che rilascia l’esenzione, favorendo così lo snellimento della pratica».”

Tale affermazione, che può generare confusione e creare false aspettative in chi legge, deriva, probabilmente, da    una scarsa ed incompleta conoscenza delle caratteristiche del lavoro svolto dai Medici di Medicina Generale detti anche Medici di famiglia ,essendo questa la loro corretta definizione e non quella di “medici di base”, non si sa bene di quale struttura,  come li definisce l’Assessore.

Secondo il vigente  Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i Medici di Medicina Generale, ai sensi dell’art. 8 del decreto legislativo 502/92 come modificato dai decreti legislativi n. 517/93 e n. 229/99 “, al Medico della Medicina Generale - che è parte attiva, qualificante e integrata del S.S.N., nel rispetto del principio della libera scelta e del rapporto di fiducia - sono affidati in una visione promozionale nei confronti della salute, compiti di:

1.            Assistenza primaria, anche nell'ambito familiare, con l'impostazione di un programma diagnostico e terapeutico ed eventualmente riabilitativo facendo ricorso a tutti i supporti che la tecnologia offre.

2.            Assistenza programmata a domicilio, nelle residenze protette e nelle collettività, che permette di affrontare oltre alle malattie acute i problemi sanitari di anziani, invalidi o ammalati cronici, di pazienti dimessi dagli ambienti di ricovero e di pazienti in fase terminale, coordinando l'assistenza domiciliare.

3.            Continuità assistenziale, compresa l'emergenza sanitaria territoriale, onde garantire in maniera permanente la globalità dell'assistenza primaria. 

4.            Educazione sanitaria e assistenza preventiva individuale, che ha come obiettivi la diagnosi precoce e l'identificazione dei fattori di rischio modificabili che permettano l'attuazione della prevenzione secondaria. 

5.            Ricerca, sia in campo clinico che epidemiologico, e didattica, sia nei confronti del personale che dei colleghi in fase di formazione”.

Da quanto detto appare evidente che al Medico di Medicina Generale non viene affidato alcun  compito  ragionieristico di acquisizione e di controllo delle dichiarazioni dei redditi di chicchessia, in quanto egli dovrebbe svolgere attività eminentemente clinica basata sulla prevenzione, sulla diagnosi e sulla cura delle malattie e dei disturbi delle persone che quotidianamente a lui  si rivolgono anche se, da qualche tempo a questa parte, viene oberato di impegni burocratico-amministrativi che , occupando una quantità sempre maggiore di tempo,  lo distolgono non solo dall’attività clinica ma, anche, da altri impegni professionali come lo studio e l’aggiornamento.

Se è vero che la mancata programmazione del rinnovo delle esenzioni sta causando  disagi ai cittadini data la concentrazione di rinnovi che si sta verificando in questi giorni è altrettanto vero che la proposta di Frijia corre il rischio di  indurre  degli equivoci sulla possibilità che sia il Medico a poter rilasciare l'eventuale rinnovo ed a creare inutili e dannosi contenziosi negli ambulatori.

Occorre ribadire, pertanto , ad ogni buon fine, che :

A.           il Medico di Medicina Generale non è autorizzato a rilasciare alcun rinnovo di esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito ai propri assistiti,

B.            il Medico di Medicina Generale prende semplicemente atto di quanto autorizzato dalla Asl o reso disponibile annualmente dal Sistema Tessera Sanitaria collegandosi, a spese proprie e del proprio tempo, al sito  http://sistemats.sanita.finanze.it/ ,  mettendolo a disposizione dei propri assistiti .

C.            Il Medico, infine, all’atto della prescrizione su ricettario del Servizio sanitario nazionale di prestazioni farmaceutiche, di assistenza specialistica ambulatoriale, su richiesta dell'assistito, rileva  l'eventuale codice di esenzione dall’elenco o dal certificato di esenzione rilasciato all’assistito dalla ASL e lo riporta sulla ricetta.

La proposta di Giuseppe Frijia  non può assolutamente essere accolta, quindi, perchè andrebbe ad intasare ulteriormente un'attività durante la quale, oltre che ai compiti istituzionali di diagnosi e cura,  già si deve dedicare buona parte del tempo ad impicci burocratici come il controllo e l'applicazione dei 971 codici di esenzione per patologia/in- validità/status sociale che il burosauro sanitario-amministrativo finanziario che governa la nostra sanità ha partorito con folle e sadica lucidità, il controllo e l' applicazione delle circa 90 note AIFA che regolano la prescrizione dei farmaci, la lettura e al' applicazione degli editti che quotidianamente provengono da funzionari ASL, regionali e governativi, scritti spesso in un burocratese oscuro e contorto la cui interpretazione è causa di quella sindrome da “broken bales “ di cui un gran numero di operatori della sanità è ormai portatore.

Nessuna polemica personale con l'amico e simpatico Assessore  Frijia al quale va sicuramente riconosciuto l'interesse e l'attenzione per i problemi della gente e va  espressa solidarietà per le critiche che muove alla gestione della sanità regionale.                                                                                                                         

Con l'occasione ricordo a Lui, all'Amministrazione di cui fa parte ed alla popolazione tutta  che già dal mese di giugno 2011, per dare una risposta alle esigenze assistenziali della  popolazione di Curinga abbiamo costituito  lo studio di gruppo  “Alcmeone”, una realtà della quale l'Amministrazione potrebbe/dovrebbe tenere conto nella programmazione delle proprie attività socio-assistenziali. Lo studio, realizzato a   spese dei Medici partecipanti e senza ricevere alcun finanziamento da parte di nessuno, è il primo vero passo,e si spera non l'ultimo, verso la realizzazione di forme assistenziali  migliorative tendenti  a   fornire una più qualificata assistenza sanitaria territoriale che sia mai stato realizzato nel nostro Comune. Si spera con ciò  di offrire  una risposta adeguata ai bisogni sanitari dei cittadini con    una maggiore continuità assistenziale e accessibilità alle cure e con , in tempi successivi,   forme di integrazione professionale tra MMG,  Specialisti e servizi distrettuali deputati all'erogazione delle prestazioni sociali a rilevanza sanitaria specie  per i malati affetti da condizioni croniche e invalidanti. Esso ha lo scopo migliorare il servizio di Medicina Generale convenzionata con il SSN

₋              assicurando  l’assistenza ambulatoriale   per almeno complessive sei ore giornaliere, per cinque giorni alla settimana e con  la chiusura pomeridiana di uno degli studi dell’associazione non prima delle ore 19.00;                                                                                                          

₋              garantendo la disponibilità di ciascun Medico a svolgere la propria attività ambulatoriale e/o domiciliare anche nei confronti degli assistiti compresi nell’elenco degli altri Medici in caso di urgenza non differibile o in caso di assenza del Medico titolare, per la realizzazione dell’ ADP, dell’ ADI e dell’ ADRP  e per l’esecuzione delle prestazioni extra nel rispetto delle norme del codice deontologico e della libera scelta del cittadino  anche nei periodi di assenza di uno o più Medici dell’associazione;

₋              mettendo  a disposizione degli assistiti adeguato personale di segreteria per il disbrigo delle pratiche burocratiche ed amministrative che non richiedono visita medica ed offrendo la presenza di un Infermiere professionale per prelievi,  medicazioni ecc

Questo e nient'altro è quello che vogliamo e possiamo fare: tutto il resto  fa parte delle chiacchiere che  lasciamo alle passerelle e agli annunci mediatici e demagogici  e non ci interessa.

Cordiali saluti

Angelo Augruso

 

 

 

 

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