di Domenico Gullo
Fara di Soligo (Panorama)
Farra di Soligo, 20 settembre 2011
E’ passato un anno dall’ultima volta, e nella speranza di non essere antipatico, volevo porgere un saluto a tutti a quelli che mi conoscono e anche a quelli che non mi conoscono, magari per il semplice fatto che non vivo a Curinga da ormai un sacco di anni. Posso comunque dire che per me è sempre stato un motivo di vanto essere un Calabrese e sottolineare la mia essenza Curinghese e questo perché essere un “curinghese” vuol dire essere una persona critica, ma anche laboriosa e non voglio fare della retorica, ma semplicemente esprimere un dato di fatto.
In tutti questi anni di lontananza sono cambiate tante cose, ma questo vale per tutti a Curinga come a Farra di Soligo e in tutti gli angoli del mondo, basta semplicemente guardare cosa stiamo facendo in questo momento, e cioè comunicando in modo del tutto diverso da come si faceva prima, anzi ora siamo in grado di chiacchierare su fB e su gli altri social network. Questa è una cosa meravigliosa, io sono riuscito a mettermi in contatto con amici di infanzia, compagni di scuola, commilitoni e tutti i miei familiari che sono sparsi per il mondo.
Aimè le cose non cambiano solo in positivo, anzi tante volte i cambiamenti hanno sempre o quasi un lato negativo. Comunque, come la più banale delle cose che posso dire, è che tutto va utilizzato con moderazione.
Tra le cose che ho visto cambiare al mio paesello mi sovviene il mare e la montagna, ma siccome non voglio ricadere nel banale non elenco i lati negativi…. e per quanto riguarda quelli positivi mi viene da dire che mi conviene aspettare e sperare nell’operato di chi di competenza, vi sto che qualche segnale di miglioramento si è intravisto al mare (quest’anno domenica 14 agosto la spiaggia era piena di curinghesi e il mare era pulito o quasi).
Sulla montagna, invece ho una riflessione da fare in quanto per la prima volta quest’anno ho ammirato il parco eolico in tutta la sua maestosità, in un contesto magnifico e cioè alla fine di una giornata meravigliosa trascorsa con la mia famiglia quasi al completo. E’ uno spettacolo, sembra l’Olanda, no un cimitero di caduti di guerra, forse un po’ meno romantico un cimitero e basta. Non saprei, io di professione faccio il geometra e il grigio cemento è il mio colore preferito(e quello che mi dà da mangiare) ma vedere le montagne disseminate di mulini mi turba perché queste sicuramente vanno ad impattare in qualche modo sull’ecosistema di tutto l’arco appenninico interessato e chi ne pagherà sarà sempre la natura sotto le sue molteplici forme. Ma è anche vero che questi mulini sono sorgenti di energia pulita, e ora più che mai ne abbiamo bisogno e non da trascurare il fatto che questi impianti hanno portato tanto lavoro alle nostre aziende. Come dire forse anche in questo caso torna buona quella legge fondamentale del “tutto va utilizzato con moderazione” .
Un sincero saluto
Domenico Gullo
Fara di Soligo (Panorama)