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Calcio: Giovanile Acconia, intervista al dirigente Michienzi

acconia, 22 Novembre 2011

 

 

Di Fernando Giacomo Isabella

Lamezia Terme, 22 novembre - Sono state sufficienti solo due stagioni alla Giovanile Acconia per mostrare qualità, professionalità e positivi score ben presto conseguiti sul rettangolo di gioco puntando tutto sulla linea verde. Guidata da un gruppo  di giovani, la formazione del presidente Gianluca De Pace ha ben presto impresso la sua impronta, in una cittadina avvezza al calcio, a tal punto da incrementare iscrizioni e soprattutto desiderio di giocare in una generazione che spesso trascorre le giornate sul divano di casa davanti la x-box. Pulcini, Primavera ed Esordienti sono le categorie in cui milita la società nata nell’ottobre di due anni or sono. Il giovane team è anche riuscito ad alimentare, con la presenza di due giovanissime allieve, la possibilità di raggiungere un primato: la nascita di una squadra di calcio ad undici femminile. Un target mai raggiunto all’interno di una provincia, che in passato ha faticato non poco a mandare in campo formazioni “in rosa” di calcio a cinque. Se il trend di crescita e di risultati dovesse proseguire anche per i prossimi anni, è certo che la Giovanile Acconia presto entrerà nel gotha del calcio locale. A pochi passi dal rettangolo di gioco abbiamo incontrato Francesco Michienzi: giovane dirigente, che ha passato ai raggi x presente e soprattutto futuro del team.

In questi due anni di vita: 2010/2012 la società è cresciuta secondo i programmi stabiliti? 

 Sinceramente è andata oltre. L’anno scorso alla prima stagione abbiamo avuto cinquanta iscrizioni e quest’anno oltre settanta. Per questo dobbiamo rivolgere un ringraziamento particolare ai genitori che hanno mostrato tanta fiducia nei nostri confronti.                                 

Ci sono nei gruppi giovani calciatori che potenzialmente possono entrare, fra qualche anno, nel gotha del calcio regionale? Penso proprio di si. Abbiamo ragazzi dotati di una ottima tecnica e voglia di calcio, che sicuramente hanno le qualità per raggiungere determinati traguardi non solo in ambito regionale ma spero anche in contesti più importanti. Per ora lasciamoli divertire con la Giovanile Acconia.                                      

Oltre tattica e tecnica cosa insegnate ai ragazzi? Il nostro obiettivo principale oltre ad insegnare le regole fondamentali del calcio divertendosi, riguarda una crescita psico-fisica del bambino inculcando una cultura di squadra, al fine di creare principalmente una scuola di vita e di sport che educhi i giovani. Anche per questo motivo abbiamo scelto tecnici di qualità laureati in scienze motorie e in possesso del patentino di istruttori giovani allenatori, come Bruno Tamburro e Davide Piraino e da quest’anno abbiamo anche la collaborazione per il gruppo esordienti di Danilo Fanello in possesso anche del patentino “Uefa B”.

E’ in programma anche una squadra femminile?

Premetto che è stato veramente un piacere ricevere l’iscrizione di due femminucce e per quanto concerne la costituzione di una squadra femminile è ancora presto. In ogni modo, se la passione per il calcio dovesse crescere anche tra le ragazze ci attrezzeremo al meglio per costituire anche una squadra femminile.                                                                                                        

Quanto “aiuto” offre il calcio ad una generazione che rischia di essere preda di attività passive come la play, la x-box, internet, facebook e twitter?

Purtroppo, viviamo in una realtà dove queste attività incombo pesantemente nella vita dei bambini tanto quasi da distoglierli dalla realtà.  Il calcio, come tutte le discipline sportive, indirizza verso la socializzazione, il rispetto dei compagni, delle regole, dell’arbitro e anche degli avversari. Quindi, aiuta i ragazzi a crescere fondando il loro cammino su principi assolutamente sani.

Tratto da :www.lametino.it

 

 

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