Curinga,25 marzo 2011
Momento storico per i cinque comuni, che nella sala consiliare di Curinga hanno eletto il Presidente dell’ Unione dei Comuni di “Monte Cotessa” . I sindaci dei comuni di Curinga, San Pietro a Maida, Maida, Jacurso e Cortale e i consiglieri designati per ogni comune hanno eletto a scrutinio segreto come Presidente del consesso Gianfranco De Vito sindaco di Jacurso , cosa da non sottovalutar, il più giovane tra loro. Gli altri sindaci sono per Curinga (comune capofila) Domenico Maria Pallaria, per San Pietro Pietro Putame, per Maida Natale Amantea per Cortale Francesco Scalfaro. La seduta. le operazioni di voto e l’ acquisizione delle relazioni si sono svolte sotto l’attenta e puntuale professionalità del segretario comunale di Curinga dott. Lo Moro .
Una seduta alla quale ha partecipato un grandissimo numero di persone, che hanno affollato la sala Consiliare e moltissime autorità politiche e religiose, dai vertici della Provincia a quelli Regionali a rappresentati del parlamento Nazionale. Garante di questo momento il Prefetto dott. Antonio Reppucci, tante le autorità militari appartenenti a vari corpi, dai Carabinieri alla Polizia locale, dalla finanza alla polizia provinciale ed altre. Intensi i momenti nei quali i sindaci protagonisti di questo nuovo percorso, hanno esposto le motivazioni , il progetto politico e amministrativo, che ha portato alla realizzazione di questa nuova realtà; legami di territorio, di storia, di cultura, di tradizioni, di interessi comuni, i quali sono sfociati in un impegno che tutti hanno assunto con convinzione ed entusiasmo, per dare alle 18500 persone che vivono, lavorano e operano in questo territorio, nuovi strumenti amministrativi. Cinque realtà che non perdono la propria identità, ma con le proprie specificità hanno deciso di crescere e costruire insieme un soggetto più razionale, che possa dare risposte concrete ai cittadini. Strumento quindi operativo e non di facciata, progetto che va ora riempito di contenuti e di compartecipazione di servizi come: il piano viario, la sicurezza, la rivalutazione dei centri storici, smaltimento rifiuti, unificazione uff. tecnici, centro bibliotecario comune, manifestazioni culturali e tanto altro. La strada appena aperta apre prospettive di modernizzazione e razionalizzazione. Il lavoro sarà tanto, ostacoli e resistenze ce ne saranno, ma il cammino intrapreso è l’ unico che possa riscattare un territorio mortificato e destinato altrimenti ad un lento ed inesorabile declino.
Cesare Natale Cesareo