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Raccolta differenziata tre comuni si sono consorziati 

Curinga , San Pietro a Maida e Jacurso

 

Motivazioni di carattere economico, logistico e funzionale hanno spinto il raggruppamento dei comuni di Jacurso, Curinga e San Pietro a Maida (capofila) a modificare l'originario progetto definitivo del previsto centro inter-municipale di raccolta dei rifiuti.I tre enti si sono raggruppati per aderire all'avviso regionale per l'assegnazione di contributi inerenti alla progettazione e alla realizzazione cii servizi di raccolta differenziata, nel rispetto della normativa sul riuso, riciclo e recupero dei rifiuti, ottenendo poi dal dipartimento regionale delle politiche dell'ambiente un finanziamento di 100 mila euro.

La variante del progetto trasmessa dal Comune capofila San Pietro a Maida agli altri due enti, prevede lo spostamento del sito inizialmente individuato per la realizzazione del centro di raccolta dei rifiuti urbani differenziati con un investimento complessivo di circa 119 mila euro, di cui poco più di 98 mila euro come importo a base d'asta dei lavori.

La stessa variante a stata approvata dall'esecutivo dell'ente curinghese. A quest'ultimo spetta una quota di cofinanziamento di circa 13 mila euro, mentre a San Pietro a Maida di 8 mila euro all'incirca e a Jacurso pressappoco di 1.400.

nuovo progetto fa notare l'amministrazione curinghese consente di ottenere un risparmio, pur mantenendo inalterate le caratteristiche e i requisiti previsti per il centro di raccolta». Questo perché la nuova area scelta per l'opera intercomunale permette o una notevole ottimizzazione dal punto di vista logistico e funzionale prosegue l'amministrazione in quanto il centro verrà collocato a circa quattro chilometri dalla Statale 18, con conseguente faciliti per i mezzi pesanti che dovranno trasportare i rifiuti.

II nuovo sito 6 di proprietà del Comune di Curinga e si trova all'estremo del nucleo abitato, precisamente tra il capoluogo municipale e la frazione Acconia, <<in una posizione ottimale si ribadisce per ridurre al minimo gli spostamenti dei mezzi pesanti in transito, rispetto alle arterie principali di collegamento. Anzi, dal punto di vista logistico 06 in una posizione tate si sottolinea ancora che potrebbe in futuro servire anche altri comuni. Un'area già destinata a servizi (zona F) della quale con la realizzazione del centro di raccolta non si produca alcun mutamento di destinazione.

Intanto la giunta curinghese ha deciso di costituirsi nel giudizio promosso in Cassazione dall'Istituto diocesano di Lamezia Terme per il sostentamento del clero per un risarcimento di danni legati a un'occupazione di terreno per la realizzazione del Piano d'insediamenti produttivi.

Causa civile che nel 2002, davanti al Tribunale di Lamezia Terme, ebbe un esito sfavorevole per il Comune di Curinga, essendo stato condannato al pagamento in favore della parte attrice della somma di oltre 89 mila euro a titolo di risarcimento dei danni per occupazione illegittima, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi. Successivamente la Corte d'appello riforme parzialmente la sentenza di primo grado, condannando il Comune di al pagamento di quasi 70 mila euro come risarcimento dei danni da occupazione illegittima, oltre alla rivalutazione monetaria e agli interessi, con la compensazione tra le parti delle spese del giudizio. Per arrivare, quindi, al ricorso alla Corte di cassazione proposto dall'Istituto diocesano.

FONTE GAZZETTA DEL SUD

 

www.curinga-in.it

 

 

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