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Casella di testo:

Casella di testo:

 

Documenti inviati dal sindaco Pallaria  in seguito alla pubblicazione di un articolo pubblicato dalla testata “reportage” a firma dell’ Ing. Gennaro Montuoro e che abbiamo ripreso e pubblicato in data 18-05-2011

 

Curinga 19-05-2011

Sorpreso dalla tempestività (sic!) con cui viene “presa” una notizia, abbastanza datata, che ha il solo scopo di minimizzare quanto, con sacrificio, è stato fatto e/o si sta facendo in merito all’argomento, disorientando quanti leggono circa i risultati ottenuti.

Per onestà intellettuale e morale, forse sarebbe stato più opportuno (non dico giusto!), informare che dopo svariati lustri il litorale di Curinga è ritornato tutto balneabile come è possibile desumerlo dal file che ho ricevuto ufficialmente dall’ARPACAL lo scorso 12 maggio e che opportunamente ti giro per una puntuale pubblicazione ; sempre se lo ritieni e se non ti abbassa l’indice di gradimento (share) del sito.

Ti voglio allegare quindi il file che ho ricevuto in data odierna ufficialmente dall’ASI circa l’articolo che hai pubblicato che tratta dello stato di inquinamento del complesso dell’area su cui il medesimo ente, unitamente al Comune di Lamezia si sta oltremodo adoperando.

Caro ingegnere, coma da colloquio telefonico intercorso, ritengo sia utile informarVi sulle questioni sollevate dalla stampa e riportate sul sito web del Comune di Curinga. (ndr www.curinga-in.it)

Occorre precisare che l’ASI, sull’argomento, ha già risposto a mezzo stampa; inoltre, la società DECA s.r.l. intenderebbe sporgere querela in merito alle erronee informazioni divulgate.

In ogni caso, trovate in allegato del materiale sulle attività poste in essere dall’A.S.I., concordate con l’Ufficio Ambiente del Comune di Lamezia Terme e i vigili urbani (oltre un mese prima che venisse pubblicato l’articolo) e sul controllo dei reflui in uscita dall’impianto di depurazione, che Vi può servire per inoltrarle al sito.

Oltretutto, nel periodo interessato, l’impianto di depurazione è stato oggetto di visite da parte dell’ARPACAL e dei N.O.E., che non hanno riscontrato anomalie o inefficienze.

 Cordiali Saluti   Gianluca.

 ……..”

Grazie

 

P.S. Contestualmente alla presente ti invio un’informativa relativa ai reperti, resasi assai più cogente nel momento in cui ci si improvvisa ad affermazioni, quelle si, che denotano arretratezza e degrado.

  

Il Canale di colo “C” che costeggia la pineta adiacente all’area industriale di Lamezia Terme, presenta da diversi anni alcune criticità ambientali riconducibili oltre che alla complessità delle vecchie infrastrutture e reti di colo di acque bianche e nere risalenti al vecchio progetto S.I.R., anche alla morfologia dell’intera area che si presenta con scarsissima acclività e questo comporta la tendenza dell’alveo a consentire un consistente deposito di terra sul fondo derivante dal dilavamento dei terreni circostanti durante le piogge; questo comporta una crescita consistente della vegetazione all’interno dell’alveo, aumentandone la scabrezza del fondo e riducendo ulteriormente la velocità di deflusso dell’acqua, favorendo fenomeni di eutrofizzazione che incidono conseguentemente sulla qualità delle acque.

Nonostante le criticità oggettive esposte, interventi di manutenzione ordinaria fanno parte di una programmazione periodica che viene effettuata da parte dell’A.S.I. su tutti i canali di colo presenti nell’area industriale che presentano uno sviluppo lineare complessivo di circa 12 km.

Giova precisare che l’A.S.I. nell’ambito dell’A.P.Q. stipulato con la Regione Calabria ha realizzato una serie di infrastrutturazioni nell’area industriale, tra cui le nuove reti delle acque bianche che sfociano nel canale di colo “C”, e le stesse sono state ultimate e collaudate e di questo, in data 26/01/2011, ne è stata data notizia alle aziende insediate nell’area affinché regolarizzino la loro posizione rispetto agli allacci alla nuova rete.

Per individuare eventuali scarichi provenienti da reti diverse da quelle realizzate con i lavori dell’A.P.Q. sopra menzionati e per la rimozione del decennale problema che interessa la qualità delle acque presenti all’interno del canale di colo “C”, in data 24/03/2011, si è dato inizio ai lavori di pulizia del canale sopra citato.

Tale intervento ha interessato l’intero sviluppo longitudinale del canale “C” e per evitare che durante lo svolgimento dei lavori, i materiali rimossi dagli escavatori potessero accidentalmente raggiungere il corpo idrico recettore finale, nei pressi della confluenza con il canale di colo “B”, è stata realizzato un setto in sabbia col quale si è provveduto ad isolare completamente l’area di intervento (Foto 2).

Si è dunque provveduto alla rimozione della coltre vegetale e nei pressi del ponte situato in corrispondenza dell’ingresso dell’area recintata Ex-S.I.R., si è effettuata una profonda pulizia dell’alveo, prosciugando totalmente l’acqua in esso presente e mediante lavaggio con getti d’acqua ad alta pressione delle pareti in cemento del canale, e provvedendo all’asportazione della necromassa vegetale depositata sul fondo, mediante intervento congiunto di mezzi escavatori e auto-spurgo (Foto 3-4).

Lungo lo sviluppo lineare del canale “C”, sono stati realizzati ulteriori setti in sabbia (Foto 5) per compartimentare il corso del canale, consentendo una più efficace azione di mezzi auto-spurgo per l’aspirazione di massa fluida non prelevabile con gli escavatori; in totale, si è provveduto ad aspirare circa 142.000 litri (142 tonnellate) di materiale fluido.

Sono stati, inoltre, eseguiti analisi sulla matrice liquida in data 27/04/2011 e 03/05/2011, riscontrando il positivo andamento dei lavori di pulizia dell’alveo.

Al termine dei lavori di pulizia sopra esposti (Foto 6), si è proceduto alla rimozione dei setti in sabbia in precedenza realizzati, per consentire il naturale deflusso delle acque del collettore “C”.

Infine, a seguito di numerosi sopralluoghi che hanno interessato tutta l’area industriale, una volta individuati gli innesti nel collettore di vecchie reti risalenti al progetto S.I.R., si è provveduto alla loro occlusione mediante l’immissione di sabbia negli ultimi pozzetti di tali reti, per evitare eventuali futuri scarichi (Foto 7-8-9-10).

 

   

   

Si riepilogano di seguito le quantità mensilmente smaltite (Novembre-Febbraio):

 

NOVEMBRE 2010

fanghi del trattamento delle acque reflue urbane CER 190805 - stato fangoso palabile

Kg  29.740

rifiuti della pulizia delle fognature

CER 200306 - stato liquido

Kg  9.460

ferro e acciaio

CER 170405 - stato solido non pulverulento

Kg  2.980

 

DICEMBRE 2010

fanghi del trattamento delle acque reflue urbane CER 190805 - stato fangoso palabile

Kg  193.780

 

fanghi del trattamento delle acque reflue urbane CER 190805 - stato liquido

Kg  524.220

 

rifiuti della pulizia delle fognature

CER 200306 liquido

Kg  12.640

 

 

 

GENNAIO 2011

fanghi del trattamento delle acque reflue urbane CER 190805 - stato fangoso palabile

Kg  261.790

 

rifiuti della pulizia delle fognature

CER 200306 - stato liquido

Kg  26.060

 

rifiuti accumulatori elettrici

CER 160601

Kg  100

rifiuti olii esausti

CER 130208

Kg  150

 

FEBBRAIO 2011

fanghi del trattamento delle acque reflue urbane CER 190805 - stato fangoso palabile

Kg  306.070

 

 

ferro e acciaio

CER 170405 - stato solido non pulverulento

Kg  7.300

 

fanghi del trattamento delle acque reflue urbane CER 190805 - stato liquido

Kg  53.870

 

rifiuti contenenti mercurio ed altri

CER 200121

Kg  3

vaglio CER 190801 - stato solido non pulverulento

Kg  15.730

  

Si riepilogano di seguito le quantità mensilmente smaltite (Marzo-Aprile):

 

MARZO 2011

fanghi del trattamento delle acque reflue urbane CER 190805 - stato fangoso palabile

 

Kg  672.620

 

rifiuti della pulizia delle fognature

CER 200306 - stato liquido

 

Kg  49.390

 

vaglio CER 190801 - stato solido non pulverulento

 

Kg 15.730

 

rifiuti della pulizia delle fognature

CER 200306 liquido

 

Kg  4.790

 

  

APRILE 2011

fanghi del trattamento delle acque reflue urbane CER 190805 - stato fangoso palabile

 

 

Kg  565.720

 

vaglio CER 190801 - stato solido non pulverulento

 

Kg 4.460

 

rifiuti della pulizia delle fognature

CER 200306 liquido

 

Kg  6.290

 

 

 

 

Tralasciamo di inserire alcune tabelle, che sono state allegate, ma che per i non addetti ai lavori, nulla possono dire di più di quanto emerge dalla documentazione pubblicata

 

www.curinga-in.it

 

 

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