di Damiano Carchedi
Curinga,25-07-2011
L'ennesimo
scempio ai danni del futuro dei
giovani sta per consumarsi con
la conversione in legge della
riforma forense , ma purtroppo
tanta gente che dovrebbe
ritenersi interessata dorme ed è
disinteressata o nella peggiore
delle ipotesi non informata. La
maggior parte degli studenti
continua a pensare agli esami da
dare , a frequentare le lezioni
, a vivere il proprio percorso
universitario come semplice "
esamificio " , non tenendo in
considerazione che questa
riforma ci taglia le gambe , non
considerando il fatto che
terminato il percorso di studio
incontreremo non pochi problemi
all'avvio della nostra
professione , che in futuro non
ci potrebbero più essere GIOVANI
AVVOCATI. La controriforma
forense è una riforma contro i
giovani , gli stessi giovani che
continuano a essere vittime di
un sistema che non li vede come
contorno , ma addirittura non li
tiene affatto in considerazione
.
Tra i punti critici di questa
riforma rientrano : Numero
chiuso per l’accesso alla
professione forense ,scuole
private durante la pratica,
obbligatorie e a pagamento ,
cancellazione dall’albo per non
continuità professionale, nuove
modalità per l’esame di Stato
che si può sostenere al massimo
3 volte e fino a 50 anni senza
l'ausilio di CODICI COMMENTATI.
Finito il percorso universitario
( dal costo altissimo ) lo
studente deve effettuare un test
per fare 2 anni di praticantato
, le scuole forensi -
finanziandosele - e senza
recepire alcun reddito. QUANTI
GIOVANI AVVOCATI - E DI QUALITA'
- SI TROVERANNO BLOCCATI DA
QUESTO SISTEMA E ALL'INTERNO
DELLA SOCIETA' ? QUANTI GIOVANI
MERITEVOLI NON POTRANNO
PERMETTERSI IL COSTO DI QUESTO
INFINITO PERCORSO ? PERCHE' NON
INSERIRE IL PRATICANTATO NEL
PERCORSO DI STUDI ? PERCHE' NON
METTERE SOTTO CONTRATTO I
PRATICANTANTI ? PERCHE SOLO IN
ITALIA VENGONO CHIUSE LE PORTE
IN FACCIA AI GIOVANI E SI PUNTA
SUGLI ANZIANI ???
Un governo che non vuole - o
forse non è nemmeno capace -
ascoltare le problema...