Imposta di
soggiorno anche nel comune
dell'hinterland lametino. A
proporne l'istituzione al civico
consesso, insieme con l'adozione
dello specifico regolamento,
l'esecutivo municipale. A questo
scopo l'attuazione di tempestive
iniziative di condivisione delle
scelte con le associazioni
maggiormente rappresentative dei
titolari delle strutture
ricettive, per valutare
ulteriori modalità applicative
del tributo, eventuali esenzioni
e riduzioni per particolari
fattispecie o per determinati
periodi di tempo.
Alla fine dell'anno una verifica
dell'applicazione dell'imposta
per potere valutare
l'opportunità di eventuali
modifiche. Questo, nell'ambito
del decreto legislativo numero
23 dello scorso marzo sul
federalismo fiscale municipale.
Il cui articolo 4 consente che i
comuni capoluogo di provincia,
le unioni di comuni nonché i
comuni inclusi negli elenchi
regionali delle località
turistiche o città d'arte (il
Comune di Curinga è compreso
nell'allegato regionale "A",
cioè area gravitazionale
commerciale di Lamezia Terme)
con deliberazione del consiglio
istituiscano un'imposta di
soggiorno a carico degli ospiti
delle strutture ricettive
situate sul loro territorio.
Un balzello da applicare secondo
criteri di gradualità in
proporzione al prezzo, fino a 5
euro a notte.
Il suo gettito è destinato a
finanziare interventi sul
turismo, compresi quelli a
sostegno delle strutture
ricettive, e lavori di
manutenzione, fruizione e
recupero dei beni culturali e
ambientali nonché dei connessi
servizi pubblici locali.
L'istituzione dell'imposta, che
può sostituire in tutto o in
parte gli eventuali oneri degli
autobus turistici per la
circolazione e la sosta
nell'ambito del territorio
comunale, in considerazione di
alcuni aspetti. A seguito della
riduzione dei trasferimenti
erariali, si evidenzia, l'ente
curinghese non sarebbe in grado
di assicurare un livello
accettabile di servizi nei
confronti dei turisti.
In una regione che rappresenta
una delle mete importanti del
turismo nazionale e
internazionale come la Calabria,
il territorio curinghese è sede
di strutture ricettive di
assoluto rilievo, nelle quali si
registra un notevole flusso di
forestieri. Essendo l'offerta
ricettiva in crescita e il
litorale una risorsa economica
anche in riferimento
all'indotto, secondo
l'amministrazione, la previsione
di misure tese a rendere
possibili interventi a favore
del turismo è d'indubbio
vantaggio per il movimento dei
forestieri. Una presenza
turistica consistente, infatti,
richiede la predisposizione di
adeguati servizi ed eventi
culturali, la cui offerta non
può prescindere da disponibilità
finanziarie.
Sempre ad avviso degli
amministratori municipali,
l'imposta di soggiorno è
un'opportunità per gli enti
locali di valorizzare il
territorio offrendo migliori
servizi agli ospiti delle
strutture ricettive. Nel
regolamento comunale si
chiarisce che l'imposta
decorrere dal primo luglio e che
riguarda il pernottamento in
strutture ricettive situate sul
territorio curinghese. Viene
applicata a ogni persona fino a
quindici pernottamenti
consecutivi. Il costo: per hotel
e residence un euro a notte per
ogni "stella", fino a 5 euro;
per stabilimenti e villaggi
balneari, bed&breakfast,
ostelli, campeggi, aziende
agrituristiche e strutture
simili un euro a notte.
Con la particolarità che anche
per i camping e gli agriturismi
la misura viene definita in
relazione alla classificazione
in "stelle" e che i gestori di
tutte le strutture ricettive
devono informare gli ospiti
sull'imposta.
Tratto da: gazzettadelsud Articolo .di Giovambattista Romano
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