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l Sindaco ing. Domenico Pallaria,  ci invia alcune

Riflessioni sulla mozione del Consigliere Michienzi

 

Curinga,24-06-2011

Mi stuzzica sempre quanto viene enfaticamente pubblicato dal consigliere Michienzi.  (Attenzione,  prima ancora che le interrogazioni e/o le mozioni vengano solo recapitate al Comune, vengono “protocollate” sui siti, web e antiporte di locali pubblici…)

Mi ero già da tempo deciso a non riscontrare più i “vaneggiamenti” del consigliere Michienzi; ma quando - da Consigliere e non da semplice spettatore -  si lancia a proporre confuse soluzioni ovvero si lancia in giudizi poco riguardosi per  l’amministrazione (poco attenta, a suo dire..!) non ce la faccio a non ribattere.

Più che altro per far capire i giusti contorni amministrativi della questione, a disilludere quanti demagogicamente vengono illusi - posti di lavoro (!) – e, per finire, far conoscere quello che si sta facendo; circostanza, quest’ultima, che rende del tutto ininfluente la mozione.

Mi spiego meglio: il consigliere suggerisce all’amministrazione disattenta di avviare in men che non si dica la raccolta differenziata del tipo PaP (porta a porta); ciò favorirebbe subito lo smaltimento in discarica dando nel contempo sollievo alla disoccupazione (posti di lavoro).

In merito.

La raccolta differenziata porta a porta - detta raccolta domiciliare - è una tecnica di gestione dei rifiuti che prevede il periodico ritiro presso il domicilio dell'utenza del rifiuto urbano prodotto dalla medesima utenza. Vengono generalmente ritirati i diversi tipi di rifiuti (rifiuto umido organico destinato al compostaggio, vetro-alluminio, carta-cartone, plastica, secco non riciclabile) in giorni e contenitori diversi. I rifiuti urbani non differenziati vengono solitamente ritirati con frequenze diverse a seconda della tipologia; tipicamente le frequenze variano da una volta al mese a due o tre volte a settimana a seconda della frazione di rifiuto raccolta. Contestualmente all'avvio del sistema porta a porta vengono rimossi dalle strade di tutta l'area interessata i cassonetti per i rifiuti indifferenziati. Questo sistema è oggi considerato il metodo più funzionale per incrementare la percentuale di rifiuti destinati al riciclaggio. Per “praticarlo” occorre però effettuare degli investimenti: materiali ed immateriali compresa una forte e decisa campagna informativa perché come si sta constatando un aspetto problematico del sistema consiste nella possibile scarsa collaborazione da parte dei cittadini (quanto più alta è la coscienza civica tanto più il metodo garantisce ottimi risultati). Su detto specifico aspetto è intervenuta la Regione con appositi finanziamenti che contemplano Curinga.

Possiamo organizzare da subito, da domani mattina la raccolta porta  a porta ? Sicuramente no perché:

-          sono necessarie delle risorse economiche, già ottenute ma non  ancora pienamente disponibili (dico in seguito perché!);

-          la gestione dei rifiuti (raccolta e smaltimento) nel nostro Comune non viene fatta in economia ovvero con una propria organizzazione interna (personale comunale e attrezzature e mezzi comunali) ma dalla Multiservizi a seguito di uno specifico contratto che è partito nel 2004 (il personale comunale ed i mezzi comunali sono stati  ceduti alla società di gestione). E ciò è stato fatto non perché hanno sbagliato “quelli di prima” ma perché l’organizzazione della gestione dei rifiuti (scelta della metodologia di gestione: in economia, attraverso società terze) è disciplinata da una specifica disciplina di settore che non contempla – ma da tempo – la gestione diretta in economia.

Alla Multiservizi con atto aggiuntivo al contratto principale è stata affidata la raccolta differenziata nel territorio comunale finanziata all’epoca dalla Regione; la stessa Multiservizi sperimentò una tecnica di gestione diversa dalla “porta a porta” assumendo all’uopo degli operatori.

E’ del tutto inutile ribadire i contorni del rapporto Comune/Multiservizi; ma la situazione riscontrata nel giugno del 2009 sia in termini di inefficacia, inefficienza ed antieconomicità del servizio reso, sia in termini economici (debito stratosferico) ha indotto questa amministrazione ad impostare uno specifico programma per il quale si è ottenuto un congruo finanziamento (circa 600.000,00 Euro) inerente alla costruzione di un centro di raccolta ed alla raccolta differenziata  nei Comuni di Curinga, San Pietro a Maida e Jacurso. Come sistema di raccolta è stato scelto (guarda caso!) il porta a porta.

Quella graduatoria regionale è stata impugnata e solo recentemente, si sta dando corso alla stipula delle Convenzioni di finanziamento (tra soggetto appaltante e Regione) condizione sine qua non per la pubblicazione del bando di gara a cura del Comune di San Pietro.

E’ quindi un servizio che si è deciso di mettere a gara; anche per la velocità richiesta in quanto con la Multiservizi si è in regime di proroga (dallo scorso 31 dicembre) e non si può interrompere un pubblico servizio come quello di che trattasi. Avremmo potuto optare per l’affidamento ad una società in house con le lungaggini richieste (parere dell’Antitrust)ma, si ribadisce, non in maniera diretta (in economia) da parte del Comune. Ove mai fosse stato possibile, il Comune non ha una struttura ad hoc né la minima possibilità di  costituirla con nuove assunzioni essendo il Comune impossibilitato a farlo a qualsiasi livello (a tempo indeterminato o co.co.co. o altro). 

Come è possibile intuire, nulla si sta lasciando al caso. Abbiamo anzi, come Unione dei Comuni, proposto una soluzione strutturale a chi è preposto alla programmazione complessiva di settore (la Regione ovvero il Commissario fino a quando dura lo stato di emergenza) che comprende non il territorio dei soli Comuni dell’Unione ma di tutto il comprensorio lametino (Lamezia compreso).

 

Mimmo Pallaria

 

 

www.curinga-in.it

 

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