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La CIA e  “L’ agricoltura che Vogliamo”

Convegno

 

Curinga,4 giugno 2011

Sabato in concomitanza della sagra della fragola nel polivalente di Acconia  si è svolto un convegno organizzato dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), che nella stessa giornata aveva inaugurato la sua sede nella nostra cittadina.

 Un lungo convegno, sicuramente troppo lungo e ripetitivo, negli interminabili interventi dei vertici confederali provinciali, regionali e nazionali, con il supporto immancabile dei politici e alti funzionari regionali, che inevitabilmente si sono lanciati in prolisse ipotesi di cambiamenti nel mondo agricolo, che nonostante tutti i convegni, i fiumi di parole, le promesse immancabili, versa in uno stato di crisi profonda, soprattutto per la  mancanza di risposte concrete e veloci alle richieste che continuamente vengono dalla base.

Vorremmo ricordare tra tutti gli intervenuti il presidente provinciale della CIA Mario Maiorana ,apprezzato imprenditore di Acconia, che cerca di rinnovare e cambiare soprattutto le mentalità troppo legate ad interessi di puro fine economico, che tralasciano spesso le piccole, ma essenziali realtà agricole; ed il Sindaco di Curinga Ing. Domenico  Pallaria  che in un campo tanto vasto e complesso, com’è quello agricolo e dei territori, è sempre disponibile a” fare rete” con iniziative che aggreghino realtà politiche, imprenditoriali e  del territorio . Tra queste iniziative comuni proposte dalla CIA ,c’è la “Carta di Matera” alla quale hanno aderito e sottoscritto, molti comuni dell’ interland. (Proponiamo il decalogo della carta)   

Alcuni interventi hanno comunque (da non sottovalutare) messo in risalto il divario , tra chi è impegnato sul campo, con i mille problemi della propria azienda e le istituzioni, che sembrano parlare linguaggi diversi incomprensibili lontani dalla realtà, l’ agricoltore postula richieste immediate, ma la politica riesce a dare solo risposte a lungo termine, quando il malato spesso è sottoterra.       

                   Cesare Natale Cesareo

 

 

 

Dieci impegni per un programma di lavoro comune

 

Le Assemblee Legislative ritengono necessario assumere alcuni precisi impegni al fine di

consolidare le attività di controllo sull’attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle

politiche. Con la firma della Carta di Matera, le Assemblee approvano dunque dieci punti, che

costituiscono gli obiettivi operativi di un programma di lavoro comune, sul versante del controllo

e della valutazione.

 

Le Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome,

riunite a Matera per il primo convegno nazionale di CAPIRe, adottano i

seguenti dieci impegni al fine di consolidare le attività di controllo e valutazione.

 

I. Dare una risposta concreta all’esigenza di accountability democratica

II. Generare conoscenza condivisa sul funzionamento e i risultati

delle politiche adottate, perseguendo una logica non partisan

III. Promuovere meccanismi legislativi e strumenti di lavoro che consentano di

porre domande incisive sull’attuazione delle leggi e gli effetti delle politiche

IV. Destinare tempo e risorse certe alle attività di controllo e valutazione

V. Garantire l’esistenza e potenziare il ruolo di strutture tecniche altamente

specializzate nel fornire assistenza al controllo e alla valutazione

VI. Investire nella formazione di una nuova figura professionale che abbia

competenze adeguate nell’analisi e nella valutazione delle politiche pubbliche

VII. Gestire i processi informativi e mantenere alta l’attenzione sui loro esiti

VIII. Migliorare le capacità di interlocuzione e di dialogo con l’Esecutivo

IX. Divulgare gli esiti del controllo e della valutazione,

sia all’interno che all’esterno dell’Assemblea

X. Allargare i processi decisionali e creare occasioni di partecipazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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