Curinga,23-04-2011
Ho letto con attenzione la nota a firma dei consiglieri comunali aderenti al gruppo consiliare “Alleanza per Curinga” e non posso esimermi dal fare alcune semplici, lineari e pacate riflessioni nello spirito che contraddistingue e segna un’esperienza amministrativa che ha già ottenuto – come ho avuto modo di illustrare nel corso del partecipatissimo incontro di Acconia – importanti risultati a fronte di una situazione complessiva che era – al giugno 2009 – particolarmente complessa e difficile.
Per rendere ulteriormente evidenti i punti di un ragionamento di per se già assolutamente chiaro e lineare mi permetto di procedere con una sintetica elencazione.
- Risponde al vero che a seguito della costituzione del gruppo consiliare “Alleanza per Curinga” si è attivata una discussione interna alla maggioranza, cosi come risponde al vero che a fronte di una richiesta proveniente da tre consigliere di opposizione ho ritenuto – pur non essendo obbligato ai sensi del vigente Statuto – di convocare il Consiglio Comunale; l’ho fatto in ragione del rispetto e della considerazione che nutro verso la discussione unicamente finalizzata al confronto nell’interesse della comunità.
- Risponde al vero che il documento politico presentato dal gruppo “Alleanza per Curinga” confermava la piena fiducia al Sindaco e alla maggioranza tutta.
- Non risponde al vero che, successivamente, le scelte del sottoscritto siano state caratterizzate dall’assenza di dialogo, confronto e discussione; prova ne è il fatto – omesso nella comunicazione del gruppo “Alleanza per Curinga” che martedì 22 marzo ho convocato coloro i quali avrebbero dovuto ricevere l’incarico di assessori i 6 per discutere delle deleghe. E così ho fatto : nel corso della riunione (risultava assente solo il consigliere De Pace e con l’avv. Pileggi arrivato a discussione avviata) sono state analizzate le ragioni della loro posizione e – in più – sulla base del documento politico che il gruppo aveva letto in Consiglio (ecco la logica!!) ho ritenuto di formulare un’ipotesi di conferimento delle deleghe assessorili (ipotesi a tal punto intrisa di fiducia che lo stesso consigliere Mazza – come i presenti possono testimoniare – avanzò qualche perplessità sul fatto che il suo ruolo e le sue deleghe potessero essere troppo ampie). Alla riunione ha preso parte anche la consigliera Serratore (che intendevo nominare ufficiale di governo e delegata per la frazione Acconia).
- Vero è che il 29 marzo ho consegnato una bozza di decreto che, sostanzialmente:
a) riassumeva le deleghe già ampiamente concordate nella precitata riunione del 22 marzo;
b) affidava ruoli significativi ai Consiglieri Serratore e Muscimarro che dal criterio del numero dei voti potevano risultare “penalizzati”;
c) indicava il vice Sindaco.
I contenuti di detta bozza creavano dei “malumori” – ma non riguardo alle deleghe - ;
- Vero è che ho predisposto il decreto di nomina degli assessori con relativa delega il 31 marzo. In detto atto stralciavo la posizione di Serratore lasciando però la nomina del vice Sindaco; una scelta motivata, quest’ultima, anche dal fatto che ritenevo e ritengo la figura del vicesindaco un punto di equilibrio e non il fronte avanzato di azioni politiche – legittime per carità – ma naturalmente in grado di determinare fibrillazioni e problemi.
- E’ del tutto verosimile che il Decreto veniva rifiutato dai consiglieri Mazza e De Pace (Frijia si trovava a Roma e Pileggi era assente da Curinga) sul presupposto che si pensava si trattasse della bozza consegnata tre sere prima; ossia, veniva rifiutato senza neanche leggerlo (sic!);
- Appare privo di coerenza logica e del tutto sconclusionato sotto il profilo politico ed amministrativo il ragionamento per il quale una supposta assenza di dialogo (supposta perché i fatti dicono il contrario) motivi per diverse volte l’affermazione “confermiamo fiducia piena al sindaco e alla maggioranza” e poi – invece ed al contempo – determini le dimissioni da consigliere comunale; una illogicità sulla quale qualcuno – evidentemente dotato di equilibrio – deve aver ragionato in dissenso da ragionamenti i cui contorni appaiono oggettivamente poco chiari.
- Una considerazione, un pò più articolata, va fatta in ragione dell’espressione secondo la quale qualcuno avrebbe scelto per coerenza e qualcun altro – invece - per convenienza; rammento a tutti – e nello specifico – che: il consigliere Frijia – estromesso a maggio 2010 dalla Giunta comunale ha continuato a lavorare nell’interesse esclusivo della maggioranza e dei cittadini che ci hanno riservato il loro consenso (a differenza di qualcun altro che oggi discute di coerenza dopo essere stato – in ragione di quell’esclusione – fronte avanzato di polemiche e affermazioni categoricamente ostili, una posizione che ho sempre ritenuto figlia di una umana e tutto sommato comprensibile delusione); il consigliere Perugino ha sempre collaborato – con entusiasmo senza pari – all’amministrazione della cosa pubblica fornendo un contributo di passione, presenza e disponibilità sempre manifestata pur senza ruoli assessorili e dunque non consento a nessuno di discutere di convenienze; il consigliere Muscimarro nominato assessore nel maggio 2010 mi ha sempre palesato la disponibilità a fare un passo indietro se questo potesse rivelarsi lo strumento utile per sanare l’insoddisfazione di qualcuno e nella vicenda ultima ha accettato di buon grado – e con ragionamenti responsabili – il passo indietro rispetto ad una diversa formulazione della giunta. Si tratta di tre distinti e diversi casi che testimoniano – al di là delle parole che leggo nella comunicazione del gruppo “Alleanza per Curinga” – come e quanto il senso di responsabilità e la determinazione nell’impegno politico ed amministrativo non siano concetti vuoti ma elementi che qualificano il ruolo pubblico di ciascuno.
- Leggo inoltre che “un uomo vincente trova sempre una strada, un uomo perdente trova sempre una scusa”; bene, è il caso di precisare che a parte il tentativo di trovare una frase ad effetto per coprire evidenti illogicità ed antinomie argomentative ciò che conta è l’evidenza dei fatti amministrativi e politici accompagnati dalla responsabilità di un impegno che prosegue e la cui valutazione sarà affidata – come giustamente viene osservato – ai cittadini e solo a loro. Personalmente non nutro alcuna ostilità ne pratico atteggiamenti di distacco tuttavia non posso non sottolineare come l’intera comunicazione del gruppo “Alleanza per Curinga” sia segnata dall’atteggiamento di chi – a dispetto dell’affermazione “Il nostro lavoro sarà svolto in continuità a quello fino ad oggi sviluppato all’interno della maggioranza, essendo stato realizzato con senso di responsabilità e nel bene di Curinga” sia invece orientato dal tentativo di alimentare ostilità, polemiche e quant’altro; e questo – per la verità – non è un atteggiamento da vincenti.
- Infine – ed una volta per tutte – ribadisco che: la maggioranza prosegue nel suo lavoro; la giunta è coerentemente determinata verso il raggiungimento di obiettivi chiari; il Sindaco – non avendo alcun ruolo da dover tutelare – ne comunale, ne regionale – è fermamente intenzionato nel portare avanti un progetto di cambiamento anche attraverso le sollecitazioni che provengono da chi la pensa diversamente o è dichiaratamente all’opposizione; tutti noi abbiamo chiare le ragioni per le quali questa esperienza amministrativa ha l’obbligo di proseguire nell’interesse della comunità e nel rispetto dell’immane lavoro realizzato fino ad oggi.
- Da ultimo: un solo addebito può essere mosso e cioè quello di non aver efficacemente comunicato e dialogato con i cittadini per rendere evidenti e noti i risultati ottenuti; la musica è cambiata e da qui in avanti – anche per impedire che i disastri del passato si ripresentino con la faccia di chi essendo autore cerca di palesarsi come protagonista positivo – le risposte immediate avranno maggiore considerazione.
Il Sindaco
Domenico Pallaria