Sono passati meno di due anni…..
Curinga,17-04-2011
Sono passati meno di due anni da una tornata elettorale che ha indicato come la comunità curinghese abbia – nelle forme, nei modi, nella determinazione – il coraggio di assumersi la responsabilità del futuro con scelte inequivocabili ed indiscutibili; la messe di voti riversata sull’attuale coalizione di maggioranza era tale da poter prevedere aspettative oltre ogni ragionevole misura, ma la scelta dei cittadini non consente ne distinguo, ne attendismi, ne giustificazioni.
Sono passati meno di due anni e qualcuno grida al fallimento, sbraita alla luna nella speranza – ragionevole o meno – di recuperare dalla finestra un ruolo per il quale i cittadini avevano sbarrato la porta principale; intendiamoci, è legittimo, se l’esperienza amministrativa segna in qualche modo il passo mica è colpa di chi ha perso le elezioni.
Ma il problema sta proprio qui: 1) l’esperienza amministrativa segna il passo? 2) E’ lecito discutere di fallimento? 3) E’ plausibile immaginare una chiusura anticipata della consiliatura? 4) E’ auspicabile il ritorno in pista di politici ed apprendisti tali già incontestabilmente bocciati sulla base delle loro precedenti esperienze decennali?
Queste domande richiedono risposte chiare, senza infingimenti e tentennamenti; e ad ognuna di queste domande rispondiamo con un NO articolato, composto, responsabile, chiaro, pubblico e soprattutto politico ed amministrativo.
L’esperienza amministrativa non segna il passo ma chi è obbligato a correre – a causa del ritardo accumulato da altri – qualche volta può inciampare, può nei suoi passi non essere lineare e senza tentennamenti; ciò che non si è capito o che forse non abbiamo compiutamente spiegato – ed è la ragione di tante parole – è che i consiglieri che hanno dato vita ad un gruppo all’interno della maggioranza non avevano e non hanno alcuna intenzione di consegnare Curinga ad un Commissario che disbrighi pratiche e passi carte.
L’esperienza amministrativa – cosi come pubblicamente affermato dal Sindaco – ha già segnato importanti risultati e gli effetti del lavoro svolto saranno presto visibili; non lo sono stati fino ad ora solo perché alla politica dei piccoli favori e del fumo negli occhi abbiamo preferito la responsabilità dell’amministrare seriamente.
L’apparente perdita di consenso era messa in conto, fa parte di quella responsabilità che ci siamo assunti ed alla quale non intendiamo venir meno.
La politica ha l’obbligo delle responsabilità e delle scelte, per raggiungere obiettivi condivisi è necessario discutere e confrontarsi pur con toni accesi; ma discutere e confrontarsi non significa abdicare alle proprie responsabilità; ed a chi indica una presunta ed indimostrabile contraddizione tra comportamenti vorremmo segnalare non uno ma più interventi nel corso dei quali sono stati affermati questi stessi concetti (nel primo articolo pubblico e negli interventi in consiglio comunale)
Piaccia o non piaccia a chi pregustava una qualche forma di arrembaggio… l’esperienza amministrativa va avanti e lo fa in ragione dei risultati già ottenuti; d’altro canto che la condizione del nostro Comune fosse complicata e difficile è fuori discussione, lo sanno tutti e soprattutto coloro i quali oggi si ergono a maestri nonostante siano in molti casi proprio i protagonisti del disastro ereditato.
Ma tant’è, ci passiamo sopra, ascoltiamo le loro valutazioni ed evitiamo di rispondere non per una non adeguata considerazione ma solo ed unicamente perché intenti a trovare soluzioni e – con difficoltà – impegnati nell’elaborazione di un metodo che consenta risposte solo definitive ai tanti, troppi problemi.
Ribadiamo il nostro impegno all’interno della maggioranza, cosi come ribadiamo sollecitazioni e posizioni unicamente orientate ad uno stimolo positivo; nessuna spaccatura, nessuna chiusura anticipata ma solo ed unicamente un confronto sulla base del quale abbiamo condiviso – ed intendiamo collaborare pienamente - l’attuazione di un programma che continua ad essere ambizioso e necessario.
Raffaele Perugino
Giuseppe Frijia
Antonio Muscimarro.