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LA CRISI  2 ......continua.

 

Curinga 09-04-2011


La situazione, dopo l'ultimo Consiglio Comunale richiesto  dall'opposizione, non poteva che diventare drammatica. Il partito democratico di Curinga in questi giorni ha assistito alla fine politica della maggioranza come per altro aveva già pubblicamente previsto.  Al di là di ogni ragionevole dubbio e anche se il Sindaco e l’attuale maggioranza avranno i numeri, politicamente è tutto finito e si aspetta solo che qualcuno stacchi la spina anche perché il testamento “biologico” era stato stilato e pubblicamente annunciato dal Sindaco nell’ultimo consiglio comunale.

Maggioranza e Sindaco giocano ancora a rimpiattino con le  nomine per la composizione della nuova Giunta.  Oggi è evidente che tali nomine possono essere considerate come una sonora lezione perpetrata nei confronti dei “dissidenti” che si illudevano di condizionare le scelte autoritarie e solitarie del Sindaco. Queste scelte non rispondono nè ad un criterio obiettivo che tenga conto delle peculiarità personali, né alla obiettiva necessità di dotare l'Amministrazione di una giunta coesa e capace di dare una svolta alla crisi. Solo voglia di rivalsa fine a se stessa e ostentazione di potere.

Appare chiaro come a Curinga il Sindaco sia in una situazione di assoluta precarietà e lavori a tempo dipendendo dall’umore dei singoli consiglieri di maggioranza.

La situazione di estrema confusione e di precarietà sopra descritta viene esaltata ancora di più considerando i tentativi portati avanti dal Sindaco che è giunto a convocare un incontro con la minoranza nel tentativo di coinvolgerla e di usarla come arma di ricatto nei confronti dei dissidenti .

Il Sindaco è giunto addirittura a prospettare al nostro  rappresentate in consiglio comunale,  Maria Sorrenti,
la sua disponibilità a tutte le soluzioni al fine di ottenere l’appoggio della minoranza in consiglio.

Di fronte allo sfascio che appare evidente,  la nostra risposta è stata di estrema chiarezza rifiutando l’offerta e richiedendo le dimissioni del Sindaco il quale ha affermato che mai si sarebbe dimesso perchè vi è anche un prestigio personale da difendere. Il Sindaco nella sua solitudine, sfruttando le indennità assessorili forse riuscirà ancora a mantenere numericamente la maggioranza ma politicamente non ha molto futuro anzi, per sua stessa affermazione fra poco meno di un anno rassegnerà le dimissioni !

Poco importa se i problemi amministrativi affliggono la nostra comunità; oggi purtroppo le attenzioni degli amministratori sono tutte incentrate sui i giochi di potere e sulle attribuzioni personali di carica e prebende. Questa non è più qualificabile  come una crisi politica; lo scontro è all'arma bianca. Giochi, ammiccamenti, promesse, sostituzioni insensate; questo è l'attuale impegno amministrativo del Sindaco. Intanto in due mesi l’attività amministrativa è completamente ferma.

Curinga ha invece  bisogno al più presto di una nuova amministrazione che sia meno litigiosa e che soprattutto proponga soluzioni agli innumerevoli problemi che attanagliano la comunità e riguardano l’intero territorio di Curinga.

In una situazione siffatta è di tutta evidenza come debba essere restituita la parola al corpo elettorale che scelga una nuova amministrazione per Curinga  facendo tesoro della lezione che ci viene dai fatti sopra descritti e cioè che gli accordi politici si fanno sulla base di programmi certi scegliendo il personale politico non già sulla base della appartenenza territoriale o sulla forza elettorale del singolo candidato ma sulla base di una adesione di un progetto politico amministrativo; in definitiva  il Pd  auspica che a Curinga si torni ad organizzare  gruppi di persone legate da valori,  principi e idee perché è l’unico modo democratico per dibattere del bene comune. E’ proprio la politica che manca,  Il confronto, anche aspro, lo scambio di vedute sulle scelte,  lo spirito di abnegazione per la risoluzione dei problemi della comunità: tutte cose che non hanno fatto certamente parte di questi  22 mesi di amministrazione. 

Bisogna respingere con forza questo modo sbagliato di amministrare la nostra comunità. Facciamo appello alla popolazione affinché questo spettacolo finisca al più presto perché non è dignitoso per un popolo lavoratore, industrioso, culturalmente avanzato come quello di Curinga.

Per discutere di queste importanti problematiche  il Partito Democratico propone la convocazione di un consiglio comunale dove il Sindaco e la sua nuova giunta dimostrino di avere ancora la fiducia visto che in questi giorni la maggioranza dei consiglieri era pronta a dare le dimissioni.

 

 

 

 

 

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