Articolo tratto da La Gazzetta del Sud"
Pallaria: l'inquinamento eredità pesante «Ora il depuratore funziona perfettamente e abbiamo 600 mila euro per la raccolta differenziata"
Curinga, 29 agosto 2011
«La situazione ereditata in termini d'inefficacia, inefficienza e antieconomicità» ha indotto l'attuale amministrazione a impostare un programma per la cui attuazione s'è ottenuto un finanziamento di 600 mila euro per l'attivazione della raccolta differenziata con il sistema "porta a porta" e di un'isola ecologica per i comuni di Curinga, San Pietro a Maida e Jacurso. Lo spiega Domenico Pallaria, sindaco di Curinga, intervenendo su alcune problematiche locali, a partire dal sul servizio di pulizia stradale, raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Pallaria rileva che «la raccolta differenziata e lo smaltimento non venivano effettuati dal Comune in economia, cioè con un'organizzazione interna, ma dalla Multiservizi, a seguito di un contratto del 2007. In cui erano ben specificate le prestazioni richieste alla società di servizi», sottolinea il sindaco, «che vanno controllate dall'amministrazione affidante. Se le prestazioni non sono eseguite a regola d'arte non vanno pagate, o meglio vanno pagate nelle percentuali di soddisfacimento. Invece, al 30 giugno 2009 non solo non si rinveniva alcun addebito negli anni sulle prestazioni, ma si registravano ben 700 mila euro di crediti che la Multiservizi vantava, costringendoci a un doloroso piano di rientro, dandoci pure la possibilità almeno di pensare a un miglioramento del servizio». Quanto alla tutela dell'ambiente, Pallaria evidenzia che la sua amministrazione s'è adoperata per far fronte alle criticità, a quelle situazioni per le quali a nulla serve immaginare la realizzazione di un lungomare o di un asse attrezzato, quando «la spiaggia è impraticabile e il mare sostanzialmente inavvicinabile».
Anzitutto ricorda che la sua amministrazione s'è mossa «per assicurare un'efficiente gestione dell'impianto di depurazione, a cui si ascrive la principale causa d'inquinamento del nostro mare, ma che non è la sola. A partire dal luglio 2009 s'è proceduto a un'intensa serie di incontri tra i soggetti istituzionali coinvolti (comuni di Lamezia, Falerna, Gizzeria, Curinga e Filadelfia, sistema Provincia/Ato, Regione, Arpacal e altri), finalizzati nell'immediato alla predisposizione in tempo utile di un idoneo programma di funzionamento ottimale dell'impianto di depurazione e di quelli di sollevamento, previo puntuale accertamento delle criticità, e a mettere in campo tutte le iniziative possibili per assicurare un'efficace processo gestionale (cosa assai difficile, vista la situazione precaria dell'impianto a luglio del 2009)».
Obiettivi da raggiungere a medio termine sono stati, nel corso degli incontri istituzionali, «la predisposizione della documentazione tecnica e amministrativa a corredo di un bando di gara per l'individuazione di un soggetto imprenditoriale che garantisse l'esecuzione dei lavori necessari alla ristrutturazione e al potenziamento dell'impianto di depurazione e dei collettori fognari (compresi i punti di sollevamento), nonché la gestione del complesso secondo regole precise». Tutti i procedimenti e le operazioni in quest'ambito sono stati coordinati dal Comune di Curinga. I frutti dell'impegno dal 30 aprile 2010 in poi, «in concomitanza con il finanziamento delle opere strettamente necessarie a far funzionare l'impianto» (700 mila euro dalla Regione).
Dal 31 maggio 2010 il depuratore dell'ex Sir, secondo Pallaria, funziona «perfettamente», e la condizione delle acque marine prospicienti sarebbe migliorata, a parte l'episodica criticità dell'estate 2010, all'altezza di Torre Mezza Praia, per gli apporti anomali del fosso Imbutillo, che furono alla base di fenomeni algali. «Il nuovo concessionario, che darà concretezza a circa 4 milioni di euro, ha avuto in consegna l'impianto nella seconda decade dello scorso novembre e si notano gli interventi avviati sulle stazioni di sollevamento».
Giovambattista Romano