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Consigliere Domenico Michienzi incontra  i Cittadini

Sulle tematiche che investono il nostro comune

 

Curinga,10-08-2011

Per il secondo anno consecutivo, martedì scorso, presso l'anfiteatro Serra di Ciancio, il consigliere Domenico Michienzi ha voluto incontrare i cittadini di Curinga per fare il punto sull'attività politico-amministrativa della maggioranza e sulle proposte avanzate dall'opposizione in quest'ultimo anno d'amministrazione. Determinato nella sua volontà di confronto con il pubblico accorso numeroso ad ascoltare il suo intervento, il consigliere Michienzi non ha deluso le aspettative di chi attendeva una serata "intensa" sul piano del dibattito politico e amministrativo. Efficace, lineare, incisivo, tagliente, a tratti affilato, di Michienzi non si può dire certo che sia il tipo da mandarle a dire. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito ai presenti, tra cui il presidente del consiglio provinciale di Catanzaro, Peppino Ruberto, e il direttore della rivista "Corriere della Calabria", Paolo Pollichieni, intervenuto, al termine del dibattito, per fornire qualche dato interessante su alcuni temi caldi della nostra regione tra cui l'inquinamento marino, Michienzi, prima di entrare nel vivo della serata, ha tenuto a informare i cittadini curinghesi sul nuovo tentativo di boicottaggio  del suo incontro compiuto dal sindaco il quale, portato per tempo a conoscenza della data e dell'ora della manifestazione, ha organizzato appositamente un incontro parallelo ad Acconia che, alla fine, ha deciso di rinviare. Parecchi i temi trattati e gli spunti di riflessione forniti dal Michienzi. LA CRISI DI MAGGIORANZA, definita dal consigliere una mera spartizione di deleghe e assessorati; I BILANCI APPROVATI, consuntivo e di previsione, l'ultimo dei quali è stato oggetto, da parte del consigliere, di interessanti emendamenti riguardanti, tra gli altri, l'istituzione di un centro prelievi e la riqualificazione dei polivalenti, tutti bocciati, nonostante il parere tecnico favorevole da parte del responsabile del servizio finanziario e del revisore contabile; GLI INCARICHI ESTERNI, gravanti di € 50.000 l'anno sul bilancio; LE SPESE PER I SERVIZI, con particolare riferimento alla scelta di esternalizzare il servizio del trasporto scolastico che non avrebbe portato, malgrado i costi, un miglioramento della qualità del servizio; IL PIANO SPIAGGIA E IL PIANO STRUTTURALE, di cui il consigliere ha lamentato l'assenza di risposte sullo stato della progettazione nonostante abbia presentato un paio di interrogazioni al riguardo; IL PERSONALE DI SEGRETERIA COMUNALE, rispetto al quale il consigliere Michienzi ha stigmatizzato la scelta della maggioranza di sottoscrivere una convenzione che prevede una presenza part-time del segretario comunale; IL CENTRO STORICO, la cui riqualificazione potrebbe partire, secondo le proposte di Michienzi, dal mercato del contadino e dall'opportunità di puntare su iniziative già consolidate come la sei ore di maratona, di cui si potrebbe allacciarne la conclusione con l'inizio di una notte bianca oltreché offrire agli atleti provenienti da tutt'Italia la possibilità di soggiornare nelle case comunali rese agibili; IL DECORO URBANO spesso.....indecoroso con esempi, riportati dal consigliere, che riguardano sia Curinga centro, con la mini discarica a due passi da piazza Immacolata e il degrado del Palazzo del Maggiore Perugino, che Acconia, con la pensilina-rudere già nota come "Curinga, ultima fermata"; LO SPORT E LE SUE STRUTTURE per i quali niente di concreto si è realizzato; I RIFIUTI, rispetto ai quali il consigliere Michienzi ha sollecitato la realizzazione dell'isola ecologica presso l'ex mattatoio che, oltre a permettere l'avvio della raccolta differenziata porta a porta, porrebbe fine all'accumulo indiscriminato di rottami d'ogni genere presente nella stessa area; IL LITORALE, per il quale il consigliere ha presentato un progetto per la realizzazione, all'interno della pineta, di un villaggio comunale di cui ha distribuito una copia all'inizio della serata; IL MARE E LA SUA BALNEABILITÀ con annessa la questione depuratore, su cui è intervenuto più diffusamente il dott. Pollichieni che, con grande mordente, ha disegnato un quadro della situazione politica e ambientale della nostra regione assai preoccupante. Il direttore del "Corriere della Calabria", in linea con il suo stile asciutto e conciso, ha saltato i preamboli andando subito al nocciolo della questione: non serve nascondere i problemi e far finta che non esistano come spesso fa chi governa perché, così facendo, il conto dei danni non può che lievitare. Il giornalista ha quindi esposto ai presenti i risultati allarmanti, frutto di indagini compiute da alcune Procure, sull'inquinamento del mare che avrebbero evidenziato come, proprio nelle zone dove i depuratori funzionano, si avvertono i rischi maggiori d'inquinamento. Il dato curioso sarebbe riconducibile al problema dello smaltimento dei fanghi, particolarmente oneroso per le società che gestiscono le piattaforme depurative. La procura di Paola ha, a questo proposito, accertato come i fanghi di alcuni depuratori venissero semplicemente riversati a mare. Il problema che si pone è dunque quello del controllo della gestione dei depuratori. A questo proposito il dott. Pollichieni ha portato come esempio la costa di Nocera Terinese  dove alcuni tecnici dell'ARPACAL, avendo analizzato le acque all'uscita del depuratore, ne avrebbero certificato la balneabilità. Per le stesse acque, le analisi realizzate dai periti nominati dalla procura avrebbero riscontrato, in un caso, una percentuale di batteri 60 volte superiore alla norma e, in un altro caso,6000 volte superiore. Più che una questione di coscienza sarebbe forse il caso di definirla una questione di incoscienza! Circa l'emergenza rifiuti, il direttore Pollichieni ha poi affermato che chiamare ancora emergenza una croce che ci portiamo dietro dal 1997 è quantomeno paradossale. Quella dei rifiuti è, piuttosto, una situazione iniziata male e finita peggio! A Gioia Tauro, per esempio, vi è un termovalorizzatore che, da solo, potrebbe distruggere il doppio dei rifiuti calabresi se trasformati in compostaggio. Peccato che le discariche calabresi non trasformino i rifiuti in compostaggio. Dunque? È chiaro come nemmeno un rifiuto calabrese venga smaltito in questo termovalorizzatore nonostante esso, lavorando a pieno regime, abbia addirittura richiesto e quasi ottenuto di raddoppiare la sua potenzialità. Presto svelato l'arcano: il termovalorizzatore smaltisce il compostaggio della Toscana, dell'Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto. In Calabria succede anche questo, ma nessuno sembra accorgersene! I problemi sono moltissimi e risolverli non è cosa semplice, aggiunge il dott. Pollichieni, tanto più che la macchina della giustizia è sostenuta da chi governa solo quando conviene. Va preso atto inoltre della poca credibilità degli attuali uomini politici, la cui fede partitica ha la stessa durata della permanenza di un calciatore in una squadra di calcio! A questo si aggiunga la responsabilità dei singoli nello scegliere, attraverso il voto che è spesso atto di convenienza e non di stima, personaggi di dubbia capacità che, portati al potere, alimentano il cancro del deficit sanitario, ambientale ed economico. È il momento della responsabilità dei singoli dunque. L'impegno da parte di ciascuno deve essere speso, ha precisato Pollichieni, senza timore di ricevere accuse di protagonismo. Essere additato come protagonista è il segno che spesso si sta facendo dignitosamente il proprio lavoro e,  per questo, siccome la nostra è una terra strana, si viene messi al margine. O almeno si tenta di farlo!  Citando Corrado Alvaro che richiamava ogni uomo alle responsabilità del proprio tempo, il giornalista ha concluso il suo interessantissimo intervento mettendo in guardia anche dalla discrasia che oggi spesso si verifica tra chi vive una comunità e chi la rappresenta perché non può rappresentare una comunità chi non la vive a meno che non voglia farlo presso altre realtà politiche o territoriali.

Al termine del discorso è stata offerta al pubblico l'opportunità di intervenire sui temi trattati. Un paio di funzionari della DECA, società vincitrice della gara d'appalto per la gestione del depuratore di Lamezia Terme, hanno preso la parola per garantire la completa e continuativa funzionalità dell'impianto. Almeno da gennaio 2011! Gli stessi funzionari hanno inoltre precisato che il depuratore non smaltirà per conto terzi percolato di discarica, ma cosiddetti "bottini", materiali di autospurgo, essendo stata inserita, nel progetto per la concessione, l'attivazione d'impianti per il  loro trattamento. Assicurando per il futuro una sua continua vigilanza sull'andamento della depurazione e augurandosi che le cose prendano,per il nostro mare,una direzione diversa rispetto al passato,anche il più recente,il consigliere Michienzi ha congedato i suoi concittadini ai quali ha comunicato che terrà un altro incontro ad Acconia a fine mese.    

         Rosellina Amendola

 

 

 

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