Torrazzo
Esiste in zona «Mezzapraia» una
torre circolare denominata
Torrazzo la quale faceva parte di
un sistema difensivo costruito
lungo la costa tirrenica intorno al
1600 sotto Carlo V.
Riportiamo quanto il Sinopoli in
«La Calabria» a pag. 77 dice: «Il
Vicerè don Pietro di Toledo su
consiglio di Fabrizio Pignatelli,
ordinò la costruzione di un certo
numero di torri costiere chiamate
torrazzi, a forma di tronco di
cono, parecchie delle quali furono
edificate con materiale di
demolizione ricavato da vicine
costruzioni greco-romane e grossi
tributi furono imposti alle popolazioni per tali costruzione».
La nostra torre presenta contigui i ruderi di altro fabbricato che si presume della medesima epoca.
Si vede ancora una scalinata che evidentemente portava al piano superiore; da un esame fatto sul
posto si è visto che per la costruzione è stato adoperato anche materiale ricavato da vecchi edifici.
Lo scopo di dette torri era l’avvistamento delle navi corsare che infestavano il nostro mare fino al
1820. In esse veniva mantenuta una guarnigione di uomini chiamati, «Cavallari», i quali, avvistate
la navi in arrivo, saltavano a cavallo ed avvisavano del pericolo gli abitanti dei villaggi circonvicini
e le truppe di stanza nell’entroterra onde si potessero organizzare le difese.
In cima a detta torre funzionava nell’801 il cosiddetto
telegrafo ad asta che comunicava con l’analogo
dispositivo di Monteleone e di Capo Suvero. Si vuole
che in tempi remoti esistesse nei pressi altra torre
denominata Torre Vecchia dalla quale prese il nome un
bosco esistente nella zona circostante e distrutto nel
1900 dalla incuria e dalla pessima utilizzazione fatta da
parte del Comune.