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RISALIRE IL FIUME

Risalgo tra i flutti,

devianze di addii,

passati remoti arrampicati tra le mie memorie.

Rinasco tra brevi lampi di gioia,

nell’assurdo concitarsi dei miei se.

I perche’ ora tacciono,

e scuotono forte il volgere delle azioni.

Attonita resto inerme,

mi faccio scivolare le acque sulle membra,

e,seppur bagnata

sento forte addosso il calore del sole.

E’ forte la corrente,

il mio andarci contro e’ ancora piu’ prepotente.

Arriva sempre il momento in cui da che ti lasci andare,

poi d’un colpo decidi e…

Ti lasci trasportare.

Ora,

viva,

si’,viva e convinta di quel che sono,

ho caparbieta’ innate che mi fanno risalire il fiume.

E’ difficile,

come un tuffo in quel di ieri,

sento scivolare addosso angosce e dolori,

li vedo ma nonn òli rivivo,

sono cose gia’ passate,

perdonate e mai dimenticate,

e che ora non fan piu’ paurta.

Risalire e nel mentre veder tutti farsi trasportare.

Ma io ho scelto,

per rinascere bisogna ritornare alla foce.

Da li’ una nuova possibilita’,

una nuova realta’

da li’ mi potro’ nuovamente lanciare nel fiume

per lasciarmi trasportare.

 

SEMPRE

Sempre,

ho visto luci lontane che mi portavano da te.

Sempre,

ho chiesto una luce di fiammella per accendere il fuoco nell’anima.

Sempre e per sempre,

pensavo fosse un sentimento

che porta la mia strada ad incrociare la tua.

Quello che oggi e’ bugia

Forse domani vedra’ verita’.

Anche da qui,

e’ possibile sentire l’odore del mare.

Se vuoi… puoi.

Prima o poi.

SENSAZIONI

IL buio appanna i desideri,

svelata la notte,

sbiaditi i pensieri.

Naufrago in un mare di dolore

Si arena a uno scoglio quell’uomo che cercava amore.

Lento, lento e ancor piu’ lento

L’attimo che sfugge nel silenzio.

Lo afferra e poi d’un tratto… … ferma il tempo,

Ricostruita l’emozione,

si perde in quella delusione sfuggente

e si rifugia nell’inquietudine della sua mente.

Sensazioni di passione malizioso ed indulgente

Che anima il fuoco di chi ora si sente un perdente..

SOLLIEVO

Averti qui…

Impressione maledetta… traditrice.

Cercarti..

E come sempre non trovarti,

rovistando tra i pensieri… malinconie di ieri.

Afferrare poi una mano, calda come il sole,

stretta forte di coraggio,

forte di volere,

forte e ancor piu’ forte del pensiero,

oscuro di un mondo senza te.

Stretta che ora sento…

Da ora in poi solo sollievo…

Sollievo e niente piu’.

 

SONO SOLA

o fatta di ferro, di fuoco,

di ghiaccio e tempesta.

Sono vento che batte e ribatte e rimbomba nella mia testa.

Sono morta e risorta

E nel gelo di una parola

Mi perdo e confondo le idee.

Nel vulcanico senso di te,

mi desto e contesto quell’odio che nato

nel cuore rifugio ha trovato

E ti chiamo.

E ti chiedo.

M a suono non odo.

E ti cerco.

E ti vedo.

Ma brama non ho per chiederti

Ora" non lasciarmi piu’ sola".

Sono,sono,sono… …

Ma cos’e’ che sono se non un’umile maldestra

Che dipinge con mani innocenti,

ogni giorno il suo destino.

TACITA RIFLESSIONE

E si avvicinava la sera

Con il suo ammiccante mistero.

Un alone di vento leggero e menzognero.

Bagliori arrugginiti dal pianto di comete serpeggianti nel buio… …

Tutto tace… … il silenzio.

E appare finalmente sua maesta’,

La luna.

Illumina quelle emozioni,

che ridono e sognano perche’ appartengono a un futuro prossimo.

Ora aspetto la mano di pittore innocente e veritiero

Che con sgargiante tavolozza si avvicina a tracciare quel colorato

sentiero…

…sentiero che intreccia due sguardi.

La vita ha mille colori, mille sfumature.

E di quei colori mi sporco le mani,

e imbratto i miei giorni di rosso, di verde e di giallo.

Ecco ,la luna ora tramonta timida,

lascia spazio alla luce calda e pura di quel sole

che s’affaccia dalla linea sottile dell’orizzonte.

TI VOGLIO BENE

Tre semplici parole che ossigenano l’anima in qualunque momento,

Che sanno di cuore e di smarrimento.

E’ una penna che inchiostro non ha…

…e cosi’ lascia segni che solo un cieco al tatto riconoscera’.

Perche’ "ti voglio bene" non preclude amore

Ma conclude una passione.

TI PORGO LA MANO

Stenti a venir rapito da quest’ultimo grido del cuore.

Oramai il vento solca le rughe della vita

E tu,

timido,

ti lasci graffiare da questo alito freddo.

Alza gli occhi al cielo sperando in chissa’ quale segno,

ma il sole acceca ogni tua considerazione.

E muto,

attonito,

ti fermi li a guardarmi.

Come se niente potesse piu’ sfiorare quell’idea del perdono.

Non puoi cogliere un fiore sperando di poterlo portare con te.

Ha bisogno del suo prato.

Reciderlo per poi… … morire.

E a breve la sua bellezza svanita.

Ora consapevole del fascino di un battito,

mi lasci andare.

Ed io,

all’ombra di un ultimo saluto,

ti porgo la mano.

Per salutare il tempo di un passato troppo lontano.

In ricordo di me,

in ricordo di te,

in ricordo di noi e di cio’ che eravamo.

Si,

ti porgo la mano.

UN TOCCO LIEVE

Un tocco lieve

Quel tocco dell’anima che sfiora il mare,

aprire il tempo e chiudere un monumento.

Un monumento in cui ne’ tu, ne io

Sapremo dire " grazie amore mio".

Foglia che cade al soffio del vento,

un tocco lieve

e la terra si desta,

accarezzata da quella lacrima di vita.

Sfioro i colori del cielo,

indaco misto al rosso di un tramonto ormai maturo.

Gli occhi che si perdono fra le visioni ombreggianti

E tu, tu ormai non mi conduci piu’ in quei teatri

Di false rappresentazioni.

La mia e’ una lacrima di delusione,

un tocco lieve sulle guance di quella che pensavi fosse

la tua piu’ grande emozione.

UNA LACRIMA SULLE DITA

Una lacrima sulle dita,

come un anello da una vita,

e tu, pecorella smarrita, tra dune di deserti dispiaceri,

perdona quel disegno di vita

che ormai no ti sorregge piu’.

Come sorgente d’acqua pulita,

cala la luce su quel volto segnato, provato e ferito.

Se cadon le foglie non e’ per morire…

Perche’ andare per tornare non vuol dire andar via.

Quella mano nella mano,

quanta salita, quanta fatica… … ma non e’ niente,

e’ solo una ferita quella lacrima sulle dita.

UNA SERA QUALUNQUE SCOMODAMENTE MI OSSERVAVI

Una sera mi ritrovo ad osservare la luna

Che scomodamente si e’ messa a guardarmi.

La sua luce bianca trafigge e allieta il cuore… …

Fermento e dispiacere che nei raggi ne illumina il ricordo.

Con gli occhi fissi al cielo osservo la padrona dei sogni miei

E io serva del mio destino

Mi sento rapita da cotanta belta’.

Raggiante nel maestoso cielo,

sembra neanche ti accorga di chi spia la tua eleganza,

che e’ ineguagliabile e inviolabile.

Tu sola sai vestire d’amore il reincarnato giorno

Che al mattino viene a rapirti per tenerti tutta per se’.

Scomodamente stai lassu’,

tutte le sere,

come in questa sera qualunque

in cui io vorrei essere invisibile,

per non mostrare proprio ate

le debolezze di chi ferito,

non sa piu’ spiegare le ali

per venirti a sfiorare.

VERSO LE NUBI DEL DESERTO

Verso le nubi del deserto perdo pace e solitudine…

Attraverso la porta del tempo odo richiami coperti da grida.

Nel cammino incontro astri luccicanti e immensi,

a volte un po’ appannati da forti lampi di luce,

che da lontano s’affacciano a spaventare quel viaggio.

Lembi di cielo stropicciati di colori,

regalano sensazioni plasmate dal gelo,

e la sabbia di questo deserto ora acceca i nostri sguardi.

In lontananza una sagoma lenta e ancora sconosciuta

Si reca al mio cospetto.

Non eri forse tu,

quell’ombra stanca che mi si avvicino’tra le dune?

Tu… …

Che m’hai rapito il cuore,

e ora mi trascini verso le nubi del deserto.

 

Abbracci

Un abbraccio e’ melodia…… che troppo spesso ti porta via.

Un abbraccio e’ poesia……che nel recitarsi nasconde malinconia.

Un abbraccio e’ magia…… che di vero ha solo fantasia.

E in un abbraccio ti perdi…regalandoti attimi interminabili di nostalgia.

Il cielo adesso di rosso si colora… … sta abbracciando il tramonto.

E il mare s’increspa alo soffio del vento… … sta abbracciando

La sua spiaggia.

Eh, quante volte hai abbracciato valanghe di ricordi!

E in una stretta morsa del cuore si fa piccolo un dolore.

E il tuo cuore si ferma… … sta abbracciando me.

E tremi.

AL MATTINO

E’ fiorito nel mio giardino un ardito colore.

Un fiore d’amore sbocciato nel cuore.

Luminescente aurora, nel fuoco di un prepotente sole si colora.

Pioggia scende in questo mattino.

E bagna il fiore che delicato e fragile perde i petali suoi.

Una lacrima scende come rugiada all’imbrunire.

Tocca e affonda in un’emozione profonda.

Affievolisce lentamente quel confuso e concitato battito del cuore

E in un soffio di candela si spegne il sentimento.

E ti vedo.

Sei lucchetto arrugginito che da anni tiene chiuso il suo volere.

Un desiderio.

Ora, appoggiati a me.

Tornerai a sfiorare lievemente i pensieri.

E nascera’ un nuovo fiore.

Al mattino

Alzero’ le mani al cielo

Alzero’ le mani al cielo

Per gridare quant’e’ grande il mio amore,

Per sognare quello che non mi ha regalato il signore.

Piantero’ in terra un fiore

Che crescera’ con un forte stelo,

Fiorira’’ senza essere innaffiato,

E’ vegliero’ su di lui tutti i giorni della mia vita.

Camminero’ sulla sabbia bagnata

E correro’ fino a spezzare il fiato

Per raggiungere quel lido abbandonato

Dove poggiano i gabbiani solitari.

Li, esausta mi adagero’ sulla riva

E alzero’ le mani al cielo,

per dire "grazie Dio di cio’ che vedo".

 

Ancora vita

 

 

 

 

 

Non e’ forse cadendo che scopri il vero senso di rialzarti?

Una foglia che cade non significa che l’albero e’ morto.

E’ in attesa di rinascere.

E come te aspetta primavera

Apnea

Come in apnea e’ colui che aspetta timido un sorriso.

Zitto e quieto, senza fiato,

se ne sta in un angolo della sua vita ad aspettare.

Ma aspettare a che serve?

Guardare come la vita si prende gioco di te… …

Sperare che qualcuno innalzi il tuo "se"… …

Se fossi, se avessi,

non sono forse tutti i tuoi se’ a tenerti intrappolato in quell’angolo

buio, a trattenerti il fiato!

Libera il tuo respiro.

Anche tu puoi cibarti d’aria e sentire

Come il peso del cuore via via alleggerisce.

L’apnea e’ uno stato cosciente che la mente a volte si concede

Per chiudersi in quei dolori insormontabili.

Ora ti senti soffocato dal tuo mondo e solo in un profondo respiro

Il tuo io si salvera’.

Finalmente non aspetterai un sorriso,

sarai tu a regalarlo a chiunque ti fara’ respirare

Autunno

Autrice carmen gullo

Migrano gli stormi… …

Non un addio,

ma ancor lontani i ritorni.

Immagini sfuocate

Di nebbie e prati abbandonati.

Il fumo dei camini

E tu che ti incammini verso casa

Rimani ancora un attimo sull’uscio

A rimirar la sera.

BASTAVANO DUE OCCHI

 

 

 

 

 

 

Bastavano due occhi

Per suggellare amore,

per interpretare gioie e delusioni.

In quei due occhi,

L’eterno.

L’eterno chiedersi perche’.

Perche’ ci si e’ incontrati.

L’eterno viversi senza mai sfiorarsi,

l’eterno sole che illumina i desideri.

In quei due occhi,

oggi ritrovi il senso per non lasciarti andare,

via via piu’ lento,

fino a morire.

Vivere per quei due occhi,

gioire,

patire.

Quanta luce emanavano quegl’iridi!

Ma ora sgomento,

ti accasci a rimpiangere quel giorno

che mai catturo’ uno sguardo.

Volo rasente,

di fervidi pensieri.

E’ paura il perdersi in quei due occhi.

Li,

pezzetti di cielo

sfumano il nero abitudinale.

Bastavano due occhi… …

E quanti sogni prendevano vita.

BUGIA

Autrice carmen gullo

Bevo acqua,

fresca come brina.

Mi disseta ma mi lascia ancor sete.

Sempre… … parola falsa e bugiarda.

Cela nello sguardo promesse,

limpide come l’acqua che ancora ho bevuto.

E ancora berro’.

Ma sete avro’ sempre,

e non della stessa acqua mi dissetero’.

Come il cerchio della vita,

prima nasce e poi muore,

il mio bere d’arsura sapra’.

Sempre e’ una bugia

Detta per paura di non farti andare via.

Tu l’acqua io la bugia

CAREZZA

Autrice carmen gullo

Un lieve movimento

Porta la mano dove poggiano gli occhi.

Dolcezza infinita,

di un gesto che non mente,

Parla di segreti,

e in scrigni di malinconia

racchiude i suoi ancor piu’ lenti movimenti.

Una carezza.

La prima e l’ultima.

Da quando nasci a quando muori.

Ti parla.

Io ci sono.

Non servono parole.

In quei momenti di puro e umile ritorno al passato.

Quando era mano di madre che accarezzava le candide guance.

Umide di lacrime ingenuamente versate.

Ora, dopo un tempo lontano,

ritorna quell’emozione dal tocco lieve,

come fiocco di neve accarezza la terra.

Sguardi persi,

ritrovati in una carezza.

COME QUANDO SEI SOLO

Autrice carmen gullo

Come quando ti avvicini alle onde del mare… …

Passi lunghi e stanchi sulla riva del domani… …

E sprofondi nelle idee tremanti al tramonto.

Il rumore che non senti.

Come quando guardi il cielo in una notte stellata

E ne cade una… …

Milioni e ancora milioni di piccoli desideri su di te.

La luce che non vedi.

Come quando cammini per un’affollata via.

Quante anime, quanti uomini!

Ma tu sei solo,

Perche’ a volte ti senti come quando non vedi,non senti.

Come quando tu rifletti

E le montagne non hanno piu’ un colore,

e il sole coi suoi raggi non ha tepore.

Cosi quando chiudi gli occhi non vedi piu’ amore… …

E sei solo.

CREDO NELL’AMORE

Autrice carmen gullo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Credo nell’amore…

L’espressione piu’ malinconica di un antico dolore.

La sveglia che suona ad ogni nuovo giorno,

il latte caldo che mi accompagna nel piu’ dolce sonno.

Di battiti smorzati sa il pensiero di un gioco di sguardi,

e affonda radici nei gesti piu’ semplici del vivere quotidiano.

Ci si affanna a inseguire gli amori,

ci si perde a scegliere i sogni,

come un gabbiano vola alla ricerca di un lido solitario

chi crede nell’amore e’ sempre alla ricerca

di una nuova spiaggia soleggiata.

Non sbaglia chi crede nell’amore.

Piuttosto si illude chi vorebbe rinchiuderlo

in una bottiglia mettendolo in apnea…

L’amore lo puoi racchiudere solo in una clessidra,

farlo parte del tempo e come il tempo cambiera’,

passera’,

si evolvera’ e da li un nuovo dolore o una nuova gioia nascera’.

Credo nelle piccole soddisfazioni,

nelle piu’ grandi emozioni del mondo,

dal colore vivo e immenso di un tramonto,

al luccichio maestoso di una bella stella.

Credo nella stretta di mano che mi sorregge in un tortuoso cammino,

nelle sere d’estate che sanno ancora di gelsomino,

nei sussulti del cuore per un’emozione nascosta.

Credo nell’amore come nella piu’ alta visione dell’universo,

in quella sveglia aòl mattino presto,

quando tutto tace e solo l’eco del mio nome e’ il sottofondo di quel

giorno,

io esibizionista del mio io,

io che credo nell’amore solo per amor mio.

DEL CIELO E DEL MARE

Autrice carmen gullo

Cammino nel mondo con le mie gambe forti e lunghe,

alla ricerca di un cileo dove brillano ancora stelle lassu’.

E se trovero’ quella che brilla di piu’,

volgero’ il mio sguardo per rapire un po’ di luce.

Mi siedo sul ciglio del mondo,

perche’ e’ forte ora il bisogno di una vertigine.

Mi fermo in bilico,

a guardare quanta paura fa restare lontano,

in silenzio,

a guardare la vita!

Vorrei poter stare li’,

ferma e con gli occhi chiusi,

nell’eterno vortice di questa terra,

che vive e respira.

Cavalcare poi l’onda del mare per vedere

Quanto in alto si puo’ arrivare.

Io , figlia dell’acqua, mi perdo nella marea.

E poi cercare e scovare dove vanno a dormire i gabbiani.

Svegliarne uno per innalzarmi in volo

E scoprire se poi e’ cosi facile volare.

Lasciarsi trasportare tra nuvole e sole

Per chiedermi " dove sono andata a finire?"

E trovare risposta in un raggio di luce

Che filtrato dalla mia finestra mi sveglia.

Era un sogno.

Adesso ho deciso.

Chiudero’ sempre gli occhi

Quando vorro’ sognare del cielo e del mare.

 

DEL FIORE RECISO

Autrice carmen gullo

 

 

 

 

 

 

Porta via il tuo bel viso,

il sereno smorzato del vento improvviso.

E’ gia’ fu l’impatto che ebbe un contatto,

un tumulto,un momento,

e arriva forte lo sgomento.

Strette la mano ferma

Ad accarezzare quel fiore,

che ora e’ spogliato di tutta la sua belta’,

E racchiuso in un palmo quanto dolore, quanto rancore.

Persevera l’immagine di un ricordo scostante e pungente.

Il ricordo del fiore reciso.

DESIDERI

Autrice carmen gullo

I desideri… … quegli ardenti pensieri

Che sanno di miele e a volte di fiele.

Travolgenti misteri della notte che nel volere

Concitato e pressante della mente assumono forme e colori

Di ineguagliabile bellezza.

Ho desiderato tante volte essere fiume che sfonda gli argini,

per andare a bagnare i deserti percorsi del cuore.

Ho desiderato essere sole,

per illuminare i tristi volti.

Essere vento dell’africa che riscalda nelle tempeste di dicembre,

pioggia battente che bagna le rughe marcate dei dispiaceri.

Ho desiderato essere tutto e niente,

e ancora desiderio,

sempre,

cosi’ come sempre elemosina un mendicante,

che vive di briciole nella speranza del domani.

Desiderare e’ amare,

desiderare e’ sognare,

desiderare e’ sentire il bisogno di migliorare.

Desiderio e’ vita… …

Quella voglia infinita che ti lascia il desiderio di leccarti le dita.

DOPO UN AMORE ‘SI’ GRANDE

 

 

 

 

 

 

Passi incerti in viali bui,

affondano come nel fango

e si arresta il viaggio.

Prima di te sapeva di forti e veloci gambe,

per prati in fiore,

per mari calmi,

e su pavimenti duri poggiavano i passi.

Prima… … e ancor prima di te,

il cielo ombreggiava di rosa pur svelando temporali.

Era di miele il pasto,

era giorno ed era notte.

Oggi cos’e’?

Cos’e’tutto questo che mi circonda

Se non confusione,

tormento,

dolore.

Sa di fiele ogni pasto.

E’ sempre notte.

E’ sempre notte sara’.

Perche’ dopo un amore ‘si’ grande,

piu’ amare non si potra’.

 

DUE CUORI

Autrice carmen gullo

 

 

 

 

 

 

Il mio cuore e’ rapito,

ammaliato da un sogno d’eterno vivere.

Il tuo cuore rapisce.

Sbiadisce nell’oscurita’ dell’anima,

abbagliato da quel sole creatore di vita.

Il mio cuore aspetta,

fiorisce e poi d’un colpo appassisce.

Il tuo in fretta germoglia e come un fiore

Che piu’ petali non ha risposa gentile nell’attesa di chi ti cogliera’.

Il mio cuore ti capisce,

ti cerca e ti consola.

Il tuo, che piu’ gioia di vita non ha,

mi giura amore per tutta l’eternita’

 

E ADESSO VIENI DA ME

Autrice carmen gullo

Chissa’ quanti giorni persi

Hanno visto i tuoi occhi.

Quando vagando per il celeste

Mi cercavi e non mi trovavi.

Nei sepolti momenti di solitudine

"ti chiedevi" se cisei,se esisti,un giorno il fuoco

La sua fiamma trovera’.

Due occhi,

uno sguardo,

impenetrabile emozione il fuoco gli regalo’.

Dal ruscello di passione

Un affluente sii allontana

Per andare a cercare la bocca del mare.

Quel di un pensiero mi si accosto’,

tutto un tratto il cielo si tinse di nero… …

Era tempesta,era acqua,era terra.

Fu cosi’ che il fuoco trovo’ la sua fiammella

E gli disse "e adesso vieni da me".

FORSE NON LO SAI

Autrice carmen gullo

Forse non lo sai quanto pesa un pensiero

Soprattutto se menzognero.

Forse non lo sai quanta neve cadde sul sentiero,

coprendo passi e odori del tempo.

Vento che spazza via quel tiepido ricordo,

ammaliante desiderio di un brivido… … leggero, amico, vero.

Forse non lo sai quante volte ti ho pensato,

ti ho cercato e negli anni desiderato.

Forse non lo sai ma il debole filo che teneva appesi i sogni miei,

oggi si e’ spezzato… … e tutto e’ svanito… …

Bruciato... … e io accecato da flebili bagliori mi avvicino a nuovi

Orizzonti… …. La via del domani, persa e poi ritrovata… … stanco

Di correre su pavimenti umidi e freddi… … come quando bambino

Fuggivo dai pericoli… … e nascondermi da paure

Annidate nella mia mente.

E tu li’, sempre li a cercare di ferirmi… con parole… gesti… …

Sguardi e atteggiamenti falsi… … ma in fondo tutto questo tu forse

non lo sai.

 

GLI OPPOSTI

 

 

 

 

 

 

 

Il bianco e il nero… … come carta e inchiostro.

Il cielo e la terra… … come un volo o un lungo cammino.

L’acqua e il fuoco… …. Per rinfrescarsi o riscaldarsi.

Il sole e la luna… … per sognarsi e per desiderarsi.

Il pianto e il sorriso… … per odiarsi e per amarsi.

Una carezza e uno schiaffo… … per prendersi e per lasciarsi.

La vita e la morte… … per esistere e per sparire.

Il mondo e’ fatto di opposti… … ogni cosa ha il suo esatto contrario.

E’ una legge di natura… … forse… … tutto ha ed e’ il contrario di se’.

Un po’ come me e te… … io il bianco e tu il nero,

io che volo e tu che cammini, io il sole tu la luna,io che piango tu che

sorridi…

io che amo… … tu

questo e’ vivere… … che e’ decidere… … l’opposto di morire

HO IMPARATO

Autrice carmen gullo

 

 

 

 

 

 

Ho imparato che nella vita se non impari a rubare ti rubano gli altri.

Ti rubano i sogni, ti rubano i desideri, ti rubano la giovinezza e la

Spensieratezza.

Mentre sei tu, uomo, che devi imparare a rubare… …

Rubare ogni attimo al tempo, perche’ lui sfugge e non torna piu’.

Rubare i bei pensieri al cuore per farli tuoi e donarli a chi vuoi .

Rubare la luce negli sguardi, per accendere i desideri di chi non ha

Desiderato mai.

Ho imparato che tutto e’ niente e’ il, niente a volte e’ tutto,

Perche’ dal niente e’ nato il mondo e dal niente puo’ nascere il dono

Piu’ bello… …

Il niente di un foglio bianco riempito dal dono del cuore,

Io che con l’inchiostro gli dono le mie parole

IL BOATO

Autrice carmen gullo

Dormo.

Sonnecchio… questa notte non ho sonno.

Non so… poi pian piano la mente si assopisce.

Silenzio.

Tutto tace… d’un colpo pero’ mi sveglio di soprassalto.

Un boato.

Sogno… no.

Vien giu’ il tetto e io inerme non ho piu’ occhi per guardare.

Adesso con le ossa rotte riprendo i sensi.

Mi sembra un brutto sogno… ma il dolore cosi’ reale!

Buio.

Dolore e buio.

Che sia l’inferno?

Allora sono morto.

Non sento piu’ niente…

Attimi interminabili per capire dove sono…

Poi urla… tante urla… sirene… lamenti… singhiozzi…

Lontani da me…vicino al mio cuore.

Ora il dolore si fa cosi forte che perdo i sensi.

Mi sveglio in un letto d’ospedale.

Non era un sogno… era tutto reale.

Fuori da queste stanche e fragili mura,

Quel che resta di una notte insonne…

Un boato e tanta distruzione.

Fuori e dentro me.

IL DESTINO

Autrice carmen gullo

Il destino e’ un pesante e tortuoso cammino

Che come stella cometa perpetua,

ci guida e ci pone dinnanzi a scelte continue.

Il destino e’ beffardo,

quando prima ci da e poi ci toglie,

quando siamo persi e ci raccoglie.

E come il vento ci vuole trasportare

Nei giacigli sporchi di questa vita.

Come un angelo in volo ci solleva dolcemente

E ci porta tra nuvole

A volte rosa,

a volte grigie,

in quei pezzi di cielo incontaminati.

Il destino ha forte udito

Per ricordare suoni,

ha lunga vista per vedermi ovunque vada,

ha un dolce sapore quando mi riporta ad assaporare.

E’, avolte bugia, fra le righe di una speranza che se ne e’ andata via.

IL FOLLE SENSO DELL’AMORE

AUTRICE CARMEN GULLO

Di follia parli.

Eutanasia di emozioni.

Per non soffrire piu sfioro delicatamente i pensieri,

che pungono come spine i miei sensi.

Ma torno sempre li’,

a sentire il profumo prima che un altro soffio di vento ne rapisca gli odori.

Sempre accecata dalla bellezza di false sensazioni

Che d’impeto mi portano a sbagliare.

Come cavaliere che intraprende un lungo viaggio

Per andare a salvare la sua triste principessa.

Viaggio tra lotte e affanni,

consapevolezza di forze mancate,

proibite fermaste.

L’amore e’ una follia che non ha senso

E nel tempo ti imprigiona e ti tortura,

ti logora di gelosia

e come una minaccia arresta il cammino di serenita’.

Come acqua di fiume,

torbida e fredda,

ti trascina fino al mare e li ti lascia affogare… …

Tra stormi di nefandezze ti costringe a migrare

E ancor piu ti spinge

In luoghi remoti e lontani

In cui l’anima si perde in un’amara follia.

Digesti,di suoni,di tristi cognizioni.

L’amore e’ follia.

La follia e’ amore.

E folle e’ il senso dell’amore.

IL SOSPIRO

Autrice carmen gullo

Nel mentre, nel breve e nel silenzioso suono di un sospiro… …

Attimi congelati a scrutare i lenti solchi di una lacrima

Venuta giu dal cielo.

La pioggia inizia a danzare.

E ancor piu lento e’ il mio comprendere dove porta quel sospiro.

In quegli assopiti angoli della mente dove trovano rifugio i ricordi

Di promesse menzognere.

Latita quel ricordo che vorrei rimuovere… …

Aleggia in tempi remoti e si presenta ogni volta che la pioggia vien giu’.

Ecco ora nasce, ora muore.

Ma il sospiro e’ ancora qua.

Rimane appeso al filo della triste realta’.

 

IL SUO SGUARDO

Autrice carmen gullo

Il suo sguardo e’ pace.

Il suo sguardo e’ armonia.

Il suo sguardo e’ un sorriso carico d’allegria.

E’ sole di un inverno troppo freddo per scaldare.

E’ gioco che conduce in un labirinto

Dove mi perdo per poi farmi trovare.

E’ una tela bianca e i suoi occhi il piu’ bel dipinto.

Nel suo sguardo mi rifugio quando io,

naufraga di solitudine,

annaspo in malinconie

che troppo spesso mi portano via.

Cerco la sua luce… …

E mi fa strada nella nebbia che appanna i giorni miei.

Il suo sguardo e’ dolcezza che allontana ogni amarezza.

E’ una grande emozione che solo me accarezza.

E’ il mare calmo dove voglio nuotare.

E’ il cielo limpido dove posso volare.

E’ il fiore del prato piu’ profumato,

un dono d’amore che dio m’ha regalato.

Il suo sguardo e’ immenso e infinito universo.

Il suo sguardo e’… …

Semplicemente lo sguardo del mio bambino.

IL TEMPO

Autrice carmen gullo

Se nel tempo cerchi un rifugio,

il tuo tempio diverra’.

Lontano dalla vita che va un po’ in discesa e un po’ in salita,

cercando attimi brevi come lampi

e segreti persi sull’andare vieni di un’altalena.

Fermati un momento,

raccogli i cocci di quello che ha distrutto il sentimentoi

e porta con te un ricordo,

per amarlo e per cullarlo.

Fallo re del tuo tempioi

Cosi’ che,

quando il tempo ti rapira’ per portarti nel suo ,rifugio… …

Si fermera’,

per viverti nel ricordo.

IN CHIESA

Autrice carmen gullo

 

 

 

 

 

 

Ora,

qui seduto,

in questa chiesa,su questo banco,

un uomo solo si confessa al crocefisso.

Oasi di pace,

oasi di solitudine,

dove l’essere umano si spoglia di ogni avidita’,

di ogni volonta’.

La luce di una candela,

triste compagna di questo viaggio dell’io,

in cui tu uomo ti prostri ai piedi derl tuo dio.

Poi l’animo tuo si assopisce e sentimenti d’amore e di gioia

Bussano al cuore duro come pietra.

Pietra stanca di vagare tra i flutti del mare… ….

Che ora si lascia arenare,levigare.

Tu,

uomo,

perche’ sei venuto fin qui?

Non e ‘ forse questo il posto dove tu mai

Hai cercato ristoro?

Ma tu non rispondi a quest’eco

E con umile sentore accetti il dolore,

ignorando il rancore.

Tu,

ora suddito di chi ci insegna solo amore.

IN ME

Autrice carmen gullo

Accerchiato da languidi pensieri

Tu uomo,

privo di facili astuzie

conti i passi che ti separano da me.

Che sono miele al tuo palato,

angelo del tuo focolare,

sogno di notti perse in balli solitari,

volo tra mille luci con colori d’arcobaleno.

Nel chiaro intendersi delle idee

Scegli coerenza profonda e giocosita’,

per debellare odio e banalita’.

Per immortalare gesti ed emozioni

Ho deciso di tatuare nel cuore

Le impressioni piu’ forti delle ragioni.

Ricco di dare,avido di ricevere,

schiavo dei tempi, reietti di questa societa’,

impoverito da una priorita’ superiore alla liberta’.

Scelta dettata dalla mente che mi ha travolto nel senso di te.

Il possesso ti da e ti toglie.

Non avere e’ voglia di conquistare.

E’ tutto questo e’ in me.

LA CHIAVE DI UN LUNGO CAMMINO

Autrice carmen gullo

 

 

 

 

 

 

 

 

S’intraprende senza il volere

E si spera di sognare.

Un bimbo piange quando viene al mondo… …

Si prepara al suo destino.

Sa gia’ che di sorrisi nella vita ne avra’ ben pochi.

Da donare e da ricevere.

Anche un vecchio morente al capezzale

Bagna di lacrime il suo cuscino.

Sa che e’ alla fine di un lungo cammino.

Non si vive di solo pane!

E il giorno nasce e muore

Cosi’ come un fiore si schiude al mattino e si nasconde alla sera.

Un uomo vive e s’incammina alla ricerca di una chiave.

Quella chiave che aiuta il suo lungo cammino

E che apre tutte le porte di una sublime felicita’.

Chiave nascosta di serenita’.

LA FINE

Autrice carmen gullo

E pensavo a quanto forte e indissolubile fosse… …

E mi sbagliavo e inconsapevole andavo avanti.

E mi rincuoravo nella follia dei giorni a ricercare un sogno invano.

E mi pentivo di quell’ascoltar di sogni arrampicati su pareti lisce e

Fredde come vetro.

E non cadevo e mi rialzavo ogni qualvolta una nuvola

Mi bagnava col suo temporale.

"passera’" mi ripetevo.

Osservavo ore de ore,dopo la pioggia, quel che rimaneva.

Arcobaleno e sole.

Nell’infinito dolore della fine di un amore, di una passione,

brandelli di ricordi muoiono ai miei occhi,

come luce di una candela che ha gia’ finito la sua cera.

Oh, quante volte ancora ricado in quei momenti

In cui pensavo a quanto forte e indissolubile fosse.

E mi sbagliavo.

LA MIA PASSIONE

AUTRICE CARMEN GULLO

Nel silenzio,

nel tutto e nel niente,

facevi capolino venendomi incontro timida e ardente.

Prepotente come necessita di vita.

Come quando scali un monte troppo alto,

dove la vetta non si vede,

tu, arrivavi in mio soccorso,

e per te le mie gambe stanche continuavano il loro percorso.

Poi, d’un colpo sei sparita,

lasciandomi da sola ad affrontare la salita,

dove ora gambe troppo stanche non trovavano vita.

Ma non ti avevo perdo,

eri solo assopita,

e io affranta e abbattuta,

ho rivolto sguardi nel vuoto

per ritrovarti in ogni viso,in ogni cosa.

Dopo tanto tempo passato a guardare il mondo che gira,

ho deciso anche io di far parte di quel movimento.

E non ti lascio.

No. Non ti lascio.

Perche’ tu sei vita che nasce dai pensieri

E si trasforma nelle dita.

Perche’ un foglio e una matita

Sono la passione che mi ha riportato a poter riprendere quella salita.

 

LA SOSTANZA DEI GIORNI

Autrice carmen gullo

L a sostanza dei giorni e’ nell’amore.

Consapevole della burrasca va incontro al tuo destino.

Giorni belli, luminosi, scritti di fretta,

giorni passati e mai piu’ dimenticati.

Graffiti di ricordi.

Consapevoli della burrasca vai incontro al tuo cammino.

Giorni ricchi d’amore, illusione di un futuro migliore.

Giorni belli e giocosi.

Ma eccoti arrivato al capolinea di quella consapevolezza… …

La burrasca e’ arrivata.

D’un colpo , all’improvviso,

come quando c’e’ il sole

e una nuvola solitaria comincia a scrosciare.

Ora non si puo’ tornare indietro.

Sapevi che tutto finisce ancor prima di iniziare.

Ed e’ tutto vuoto intorno a te.

Il vuoto e’ fratello del nulla.

Ecco,

adesso puoi riscrivere quel che vuole il tuo cuore.

La sostanza dei tuoi giorni un nuovo senso avra’.

L’AMORE MAI DIMENTICATO

 

 

 

 

 

 

 

E’ un ruscello in piena di ricordi

Che sfonda gli argini e distrugge il cuore.

E’ l’amore mai dimenticato,

che lascia intorno dissapore

che ostenta onore,dolore,rancore,

e come un albero spogliato di suoi frutti

o un angelo caduto nel suo volo piu’ basso,

il passato e’ un addio che non ha piu’ fiato.

Nella testa un’eco sottile sembra voler giocare

Con parole che ho tanto a lungo ripetuto… …

Amore, amore mio!

Che dolce suono, vibrante e sognante,

di passione, di sentimento,

che muore e rinasce per immortalare nei pensieri

colui che non hai mai dimenticato.

E mai svanira’ daai desideri.

L’ILLUSIONE

Autrice carmen gullo

L’illusione e’ il mio bastone

Fonte che sorregge umili membra,

ma se mi lascio andare… … un tonfo sordo nel reale.

Illuso e’ l’uomo che ama

Che crede nel rispetto,

nell’amore e nella passione.

E’ come il vento di primavera che porta freschi profumi e sensazioni

E scompaiono al cambio della stagione.

Illuso sei tu,

quando per disperazione chiudi le aante di casa

illudendoti di tener lontano la luce… …

E non ti accorgi che il vero sole e’ dentro di te,

dentro i tuoi sogni,le tue certezze… … le dolci carezze.

Illuso e’ il mondo e il firmamento

Quando si spengono nei momenti di fallimento.

Illuso e’ il silenzio perche’ nella testa

Rimbombera’sempre un eco che tacere non puo’.

E tu,

uomo illuso

sappilo,

non si sopravvive alle illusioni.

Si muore un po’ ogni volta che una di esse si spegne,

s’infrange, si fonde e confonde nellle isole dei dispiaceri.

L’illusione non e’ altro che una piccola emozione

Motivata da una cattiva bugia che t’inganna e t’imbroglia.

Oh, dio quante volte avrei voluto far prendermi in giro

Da un’illusione piuttosto che cadere nella trappola di questa benedetta ragione… … che sogni non ha.

Illudiamoci,

per rispolverare un sorriso… …

benche’ falso e’ pur sempre un sorriso.

L’IMMENSO

Autrice carmen gullo

 

 

 

 

 

 

L’immenso e’ il mare aperto

Dove potersi perdere senza orientamento

Per ridisegnare il cammino della vita.

L’immenso e’ un giorno che aspetta la notte

Per innamorarsi senza guardare in viso,

e cercare nell’animo un sorriso.

L’immenso e’ il mio padrone,

che mi apre la porta del tempo

e mi conduce nei vicoli che ho sognato.

L’immenso e’ amare, desiderare, sognare… …

E nell’immenso mi lascio andare

Per raggiungere il celestiale senso del vivere

Che inquieto e frenetico ci divora.

Immenso e’ il sorriso di un bimbo,

il battito di un cuore,

il sole col suo bagliore,

un fuoco acceso in una casetta,

l’uomo che mi accarezza e poi fra le braccia mie si getta.

Immenso e’ il potere che hanno le parole

Dettate da un cuore puro,

che cura le ferite di un cuore graffiato,

leso da cicatrici di una vita stanca e spenta… … la vita di colui

che d’immenso ha solo la voglia di cambiare il suo destino

L’ULTIMO RESPIRO

 

 

 

 

 

 

 

Adagiato su di un letto con merletti e lenzuola di lino,

stanco e amareggiato, un uomo.

Davanti a se’ un afinestra che spalancata gli rapisce i sensi.

Aria fresca e nuova inebria il suo respiro.

Una sottile tenda d’organza trattiene il sole… raggi di vita.

E il vento ne accompagna la sua danza.

Ondeggia al passaggio di primavera che ora aleggia in tutta la stanza.

Sbiadiscono i colori,

si allontanano i profumi per un uomo costretto al suo destino.

Ora e’ respiro pesante.

Un respiro lento… … e ancor piu’ lento.

L’ultimo.

MENTRE SOGNO AD OCCHI APERTI

Autrice carmen gullo

Sono la notte che avvolgente e misteriosa

Sovrasta il giorno al calar della luce.

Sono la neve che cade lieve senza rumore, senza far male… …

Fiocco bianco dalle mille sfaccettature cristalline.

Sono il sole che irradia il mondo e riscalda

E mette a nudo ogni mistero.

Sono la pioggia, pura e stanca di mille acquazzoni

Che trova riposo nelle acque dei fiumi.

Sono tempesta e sono foresta dove l’affanno ti consola.

Poso le mani sugli occhi e mi chiedo chi sono… … cosa sono… …

Sono mare in tempesta che aspetta il sereno,

sono un uomo ammalato che aspetta sollievo,

sono umore tradito da un finto sorriso,

sono stretta di mano che mi tiene lontano,

sono… … sono… … sono… …

forse sono un’idea da un sogno lontano.

NEI GIORNI

 

 

 

 

 

 

 

 

Sprechi ogni attimo di cara vita a sperare in inutili approcci.

Il sapere e’ cieco di fronte alla passione… …

E’ muto di fronte alla bellezza del sole.

Il saggio non usa il suo cuore per capire l’amore,

si abbandona a tristi ragionamenti in fuga da battiti di cuore

e si lascia andare ad abbracci menzogneri.

Porte chiuse da uno sbattere di ante nel confuso via vai

Che ragala carezze del tempo.

L’uomo non ha limiti se non quelli che si pone.

L’amore crea muri che si sfondano solo con desideri

Grandi come ideali… …

Non e’ per volonta’ che si sceglie di non affondare.

E’ la vita che offre occasioni mentre tu non ti lasci andare,

e se un amore ti lascia aspettare,

parlagli del tempo e digli che fugge e non torna piu’.

Spera che troni e se non lo fa racchiudi in te quell’emozione

Che come un aquilone ora da te si lascia trascinare.

Continua la tua strada in nome dell’amore.

Come se fosse amore questo vivere

Che a volte e’ sopravvivere..

NEL RITORNO

Autrice carmen gullo

 

Nel ritorno verso casa, nuvole grigie e pensieri annidati tra gli alberi

Salutano questo viaggio.

Sporadiche visioni di terre lontane e a lungo immaginate,

concerti di grida di pastori,

miste al vocio di richiami di madri nei campi.

E poi tu… … casetta mia… … arrampicata su quella collina.

Tra il verde dei prati e la roccia dura di montagna.

Montagna cosi alta da intimidire anche me

Che tante volte l’ho provata a scalare.

Scroscia il cielo, acquazzone che sembra un pianto

Per la mia assenza.

Nel ritorno rivivo ricordi troppo assiepati,

perche’ nel tempo li avevo adagiati.

Adesso aspetto… … e tremo per le emozioni

Regalate da una natura che m’appartiene.

Perche’ quando si arriva alla fine di un lungo cammino

Si cerca di tornare e’ ora dipinto il suo destino… …

Il temporale e’ finito e si affaccia lì arcobaleno.

NOSTALGIA DEL PASSATO

 

 

 

 

 

 

 

I bei riccioli al vento e profumo di pane caldo.

Ecco son questi i ricordi

Che mi portano nostalgia del passato.

E mi8 rivedo buffa e gioiosa nella spensieratezza di quel che ero ieri.

Confusa, felice, disorientata ed estranea

Ad un mondo che oggi riconosco bugiardo e traditore.

Protagonista,

non piu’ bimba confusa e felice

ma donna consapevole di vita vissuta.

E mi ritrova ad avere speranze di un mondo migliore

Per imparare finalmente a sentire nostalgia del futuro.

Quel futuro che ancora e’ tutto da fare

E come una tela bianca

Aspetta impaziente il suo pittore

Per immortalare nuovi affreschi, nuova vita.

OCEANO

 

 

 

 

 

Abissi di paura,

nuoto in acque torbide.

Nei tramonti dell’est il sole precipita

In un oceano lucente, immenso, profondo.

Lo sgiardo si perde e via via che la luce cal il suo sipario,

qua e la’ lampi di vita,

vento,pioggia,tempesta.

Esultano gli occhi di colui che si perde nell’oceano.

Acqua, tanta acqua,

solo acqua e cielo.

Cielo che si mescola all’acqua,

acqua che si mescola al cielo.

Spettatori di tanta bellezza … … i gabbiani.

Voli rasenti per nutrirsi dell’oceano.

Voli in cielo alla ricerca di un lembo di terra,

dove appoggiare ali stanche,

dove godersi l’alba,

amata dalle onde ora timide, ora prepotenti dell’oceano.

Nuoto in acque limpide,

nel profondo oceano dei tuoi occhi.

.

 

OLTRE QUEL CIELO,OLTRE QUEL BLU

 

 

 

 

 

 

 

 

Oltre quel cielo, oltre quel blu,

stormi di uccelli che migran verso casa,

come migrano i pensieri verso un luogo lontano,

il passato nella mente,il futuro nelle azioni.

Perdo la linea dell’orizzonte

Abbagliata da quell’ultimo raggio di sole,

che mi saluta prima di andare a morire

in paesaggi beati al di la’ dell’immaginazione.

Prospettiva appannata da uno stanco cammino

Che mi fa star qua, a osservare i meravigliosi colori,

che ora mescolati dal cielo e dal mare

mi regalano sogni che mi prendon per mano

e mi conducono oltre quel cielo, oltre quel blu.

OMBRE NEL VERDE

 

 

 

 

 

 

Colline verdi, di giallo impreziosite,

con profumi speziati e prati assolati,

smosse dal vento le ciocche corvine.

E’ un tuffo nel dolore,

il malinconico ricordo di quel posto nascosto.

Luogo dove l’anima ristora,

e con occhi chiusi scorgi quel vivere sereno,

dove salici,fiori e farfalline bianche

regalano immagini del passato.

Sogna nel sonno il bambino che correva su quei prati… …

Ora e’ tiepido il sole e sono qua.

Cerca fra gli alberi e la mia ombra apparira’.

L’ombra di un bambino che piangendo

Se ne va per foglie smesse da piante secolari

Che nel tempo hanno dato ragione al tuo cuore.

Cerca quel che vuoi nei sogni

E l’ombra del desiderio trovera’ il suo padrone.

PENSIERO

 

 

 

 

 

 

 

 

Di affanni, non di pene muore l’uomo… …

Ci si affanna ad afferrare i sogni.

PENSIERO (3)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Volare non vuol dire necessariamente

Riuscire a spiccare il volo… …

Ma alzarsi qualche centimetro da terra.

PENSIERO (2)

 

 

 

 

 

 

 

I sentimenti sono dei vecchi rudimenti… …

Mattoncini del passato che compongono il muro dei ricordi.

PRENDI QUESTA MANO

Autrice carmen gullo

 

Prendi questa mano,

stringila forte come sa farmi male,

ma far male sai non puoi,se la tua stretta e’ d’amore.

Prendi questa mano e regalami una carezza,

come il giorno sfiora lievemente la notte al suo finire.

Prendi questa mano,

riscaldala nelle gelide notti e incatena a me il tuo cuore.

Prendi questa mano e sotto un manto di stelle baciala,

baciala e baciala ancora.

Affinche’ i tuoi baci trasmettano fiducia.

Prendi questa mano e trattienila a te,

non lasciarla piu’ andare,

avvolgimi con le tue braccia.

Io regina del tempo,

tu re del mio sentimento.

PROFUMI DEL TEMPO

 

 

 

 

 

 

Lento, stanco ed assonnato

E’ il tempo dell’uomo non piu’ innamorato;

ma basta un profumo per destare confusione

ansia e smarrimento… …

Portento dei profumi del tempo,

risveglio di un senso,

di un pensiero nascosto da un antico paravento.

Emozione che riaccende i colori della stagione

E riapre i cuori al sentimento

Destando quel sopito tamburo del cuore.

I profumi del tempo occupano lo spazio e i ricordi

Che portati via dal vento

Ritemprano le menti di uomini che vogliono sognare

Per riscrivere iperbole nel cielo.

 

 
 
 
 

 

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