Consacrato
dal S.E. Mons. Giuseppe Schillaci il nuovo altare
Curinga, 02
maggio
2021
A quasi un anno dall’ inizio
lavori per il restauro del Santuario
della Madonna della Grazia di Curinga, oggi 2 maggio
2021, appena iniziato il mese mariano, sua Ecc. Mons.
Giuseppe Schillaci, ha consacrato il
nuovo altare, assieme a S.E. hanno concelebrato don Pino
Fazio parroco di Curinga , don Domenico Coffani
parroco di Feroleto che ha fatto da cerimoniere, ii
parroco di Acconia don Franco Decicco ,
Padre Franz
Villica parroco di Vena di Maida,
don Alessandro Baglio segretario di S.E. Mons
Schillaci, erano presenti ,come servizio all’ altare, I
ministri straordinari dell’ Eucarestia: Giovambattista
Panzarella, Priore della Confraternita del Carmine di
Curinga e Nicola De Sando, Presidente dell’ Associazione
don Bosco di Curinga.
Il Santuario della Madonna della Grazia di Curinga ha 5
secoli di storia, fu fondato dagli Agostiniani di
Zumpano nel 1532, affiancato alla chiesa esisteva un
romitorio che accoglieva alcuni monaci dediti alla preghiera e
all’ accoglienza dei pellegrini, soprattutto nel giorno della
festa del 2 luglio, nella quale, vi erano, e vi sono ancora,
indulgenze particolari approvate con “Imprimatur Papale” (Archivio
storico Vaticano) promulgate nello stesso anno della
fondazione.
La struttura fu oggetto di
lavori di consolidamento e restauro nel 1945 a spese di un
privato cittadino e successivamente nel 1966 vi furono eseguiti
lavori di intonaco interno ed esterno , fu demolito il tetto a
capriate, evidentemente pericolante e fu sostituito da un tetto
terrazzato lasciando solo il timpano esterno. I nuovi lavori di
restauro
(iniziati a giugno 2020)
sono stati affidati alla ditta CESME su
progetto dell’ arch. Maria Grazia Paletta, mentre la
responsabilità dei lavori è stata affidata dalla Diocesi e
dalla Sovraintendenza ai beni Culturali, all' architetto Maria
Grazia Pascuzzi.
La cerimonia molto suggestiva ha coinvolto tutta l’assemblea,
che ha riempito i nuovi banchi del Santuario nel rispetto delle
normative attuali anti covid. Un breve intervento iniziale del
prof Pietro Monteleone ha illustrato brevemente la storia
del Santuario che sarà oggetto di una pubblicazione curata dallo
stesso, che a breve uscirà. Dopo le letture e la proclamazione
del Vangelo si è dato inizio alla consacrazione dell’altare. A
dare maggiore risalto e grande suggestione all’ intera
celebrazione è stato l’accompagnamento del coro che ha dato un
tocco di sacralità e di maggiore solennità.
La cerimonia si è svolta in tre parti
significative, nelle quali i segni sono stati parte
integrante della consacrazione e nella quale sono apparsi i
simboli della veglia pasquale; vediamoli brevemente, riportando
anche le intercessioni che il Vescovo ha proclamato:
Unzione Viene portato il vasetto con il sacro Crisma. Il vescovo ad
alta voce dice: Santifichi il Signore con la sua potenza
questo altare, che mediante il nostro ministero
è unto con il crisma;
sia segno visibile
del mistero di Cristo,
che si è offerto al Padre per la vita del mondo.
Quindi ha versato il sacro Crisma sull’altare, ungendo
opportunamente tutta la mensa.
Incensazione
E’ stato collocato sull’altare un braciere e si è fatto
ardere l’incenso. Il vescovo ha posto l’incenso dicendo: Salga a te, Signore,
l’incenso della nostra preghiera;
come il profumo
riempie questo tempio,
così la tua Chiesa spanda nel mondo
la soave fragranza di Cristo. Il vescovo quindi ha incensato l’altare con il turibolo.
Tornato alla sede viene incensato. Il ministro ha poi incensato
il popolo dei fedeli.
Copertura
e illuminazione dell’altare
Due fedeli
hanno pulito la mensa dell’altare dall’ olio crismale profumato,
le suore Francescane del Signore l’ hanno ricoperta con la
tovaglia candida e l’ hanno adornata con i fiori. Vi hanno
disposto i candelieri, per la celebrazione della S. Messa. Il vescovo ha consegnato una candela accesa dicendo: La luce di Cristo
rifulga su questo altare
e siano luce del mondo
i commensali alla cena del Signore. L’altare e la chiesa, all'improvviso, alle parole del
Vescovo, sono stati illuminati a festa.
Nell’ altare della
Santuario della Madonna della Grazia di Curinga
sono state riposte le reliquie di : Sanctis Thomae Beket e
di Sancti Adalberti, certificate con bolla di autenticità del
Vicario Generale del Papa , Cardinale Angelo de Donati.
Ora Il Santuario della Madonna Della Grazia riprenderà ad essere
punto di riferimento per Curinga e i comuni vicini . Per la
grande festa religiosa del 2 luglio migliaia di fedeli giungono
al Santuario con ogni mezzo. Sono ancora molto partecipati i
pellegrinaggi a piedi in piena notte al lume delle torce per
giungere al Santuario della Madonna della Grazia stanchi
ma felici di poter pregare e chiedere
una grazia , ai piedi della Madonna che ha in braccio il Bambino
Gesù .